Invito tutti a tornare al tema principale proposto nel thread o sarò costretto a chiudere la discussione.
Vi auguro una buona giornata,
Ivo

argomento interessante, ho visto anche che vi ha preso la mano, non sono andata a leggere tutte le risposte.... questione di tempo. Volevo solo aggiungere la mia piccolissima opinione.

Avevo una decina d'anni quando, inginocchiata nella piccola chiesetta di periferia, pensai: "ma Gesù era un uomo come poteva essere anche Dio?! come fanno a sapere che quello è Dio? Gesù e Dio sono la stessa cosa? allora perché non lo chiamano solo Dio e basta? perché devono chiamarlo anche Gesù?"

Quando chiesi qualche chiarimento mi fu detto che era questione di fede. Ma mi sorse un'altra domanda: " e la fede come si fa ad averla?". Risposta: "è Dio che te la da".
Nella mia piccola testolina ignorante venne fuori un'altra domanda: "e perché Dio non la da a tutti?!" (che non posi, mi vergognavo di essere fra le poche ad essere stata esclusa dal dono di Dio, forse ero troppo cattiva per meritarmelo).

Così restai in attesa di ricevere questo dono di fede che non è mai arrivato. E mi sono data da fare, non sono stata certo in passiva attesa. Ma fino ad oggi questa fede di cui tutti parlano non mi è arrivata.
Mi è arrivata invece qualche briciola di conoscenza, ho ritrovato il Cristo come mezzo per guardare in un'altra realtà, ovvero nella realtà. Per iniziare il cammino verso la conoscenza di me stessa, di cercare di comprendere l'amore.
Quante cose ho scoperto andando alla ricerca di quel che temevo irrimediabilmente perduto!
Mi sono accorta che gli esseri umani pur di evitare di mettersi in cammino con le proprie gambe si mettono a discutere dei sassolini che ci possono incontrare sulla strada, si siedono e
discutono del viaggio ma non iniziano mai il vero cammino.

Ed il cammino non è fatto di parole ma di fatica, dubbi, paure, incertezze, bagliori, scoperte, delusioni, illusioni.

A chi può importare come si chiami o da dove provenga il fiume che in quel momento è pronto a dissetarlo?!

Mary

Cos'è la fede?
Dici di non averla ricevuta?

Ciao Francesco

Io credo che giudicare l'altrui agire sia sbagliato a priori, in primis per il proprio cammino dato che distoglie l'attenzione da ciò che sei per posarla su ciò che altri sono. In secondo luogo... suppongo siano importanti anche i sassolini e se ci si sofferma a pensare, a dubitare o semplicemente supporre.. allora significa che è in atto un'evoluzione. Tutto è importante ma in special modo, tutto è soggettivo. Non vi è una via ma molte... dissimile, completamente diverse poiché ogni individuo e diverso da altri. Tu hai fatto una tua scelta, stai camminando su di un sentiro che va bene per te... ciò non toglie che altri possano metterci tempi maggiori e con maggiori soste... non solo, potrebbero anche ritener opportuno fermarsi e raccogliere alcuni di quei sassolini che menzioni.

Giusto...non vi è una via, ma moltissime.
Magari vie che non si incrociano.
Ma alla fine finiscono tutte nello stesso punto.

sì..credo di sì...
Differisce l'esperienza per forma e contenuto...
ma... giunge alla medesima meta.

Carissima Mary!

Facciamo finta che il tuo post finisca qui e che tu non abbia ancora trovato nè Cristo nè la fede. Allora vorrei dire (a tutte le persone che si trovano in tale situazione) che:
Nessuno è troppo cattivo, nessuno può restare escluso dal dono di Dio! Dio la fede la propone a tutti, sta a noi accettarla o rifiutarla. E non ce la dà UNA volta sola che se non cogli l'attimo... l'hai persa e quell'occasione non torna più! In ogni momento Dio ti chiede se vuoi ricambiare il suo amore, se vuoi amare...

La fede è un salto! Un salto nel buio ma sapendo che ci sono mani forti ad attenderti e accoglierti e coccolarti e amarti!
Non importa se sei brava o cattiva o... non si tratta di meritarla!
Dio ci ama e questo è l'importante!
Chiara*

Ciao Mary,
come si intuisce dai miei post io credo nel dio Cristiano, per molti e per nessun motivo. Io credo che la fede risieda dentro di noi, nel nostro cuore (che frase banale, ma non mi viene in mente nient'altro che renda bene il concetto che ho in mente)... non tanto nella nostra testa, la quale ci mette di fronte a tantissimi dubbi, domande che sembrano non avere risposte. Spesso si dice che la fede non va d'accordo con la ragione e questo è vero quando noi non riusciamo più a comprendere ciò in cui crediamo. La religione cristiana è molto difficile da comprendere: la puoi vivere in due modi o accettando passivamente i dogmi e le sue regole (tipiche di ogni religione, io credo), oppure puoi cominciare a farti domande. E' qui che entra in gioco la tua fede ed è proprio di fronte alle domande che ti accorgi perchè credi in qualcosa. Puoi crederci perchè ti hanno detto di farlo. Per abitudine. Per paura. Per, come dice qualcuno, preservarti un posto nell'aldilà. Se l'accetti passivamente, va tutto bene... o almeno così ti sembra. Hai i tuoi dogmi, le tue regole, il tuo dio. Lo difendi e ti opponi ad ogni parola contraria e rifiuti dubbi che ne minacciano l'integrità. Ma io mi chiedo, se la fede è qualcosa di forte, come possono dei dubbi intaccarla? Se ciò accade è perchè la fede non è forte e al primo colpo vacilla.
In ultimo sono d'accordo con Deirdre. La meta è una. Per ora non la si conosce, la si intuisce dentro di sè, ma non con esattezza. Ognuno compie il proprio percorso, sceglie la propria strada e va avanti. Un tragitto che dura tutta la vita, fatto di piccole e grandi cose, dove ognuno prosegue nel modo per lui migliore, senza curarsi degli altri e perchè no abbraccciando la religione, o la filosofia di vita che più gli aggrada.

Buona notte a tutti.

Angel Of Night

La chiesa basa il suo potere sui deboli.Cioè su coloro che hanno fragilità interiore.
La Chiesa ammette ogni umiliazione da parte dei fedeli.E fa finta si non esser mai stata contraddittoria.
Le scusa del papa non bastano,a coprire montagne di menzogne.Se la Chiesa vuole realmente scusarsi con l'umanità,deve chiedere una revisione storica,affinchè si faccia luce,essendo la Fede Luce,pertanto la fede stessa non può essere praticata al buoi delle menzogne.

Bacix

Nema, dolce fanciullo, come negare le parole che con tanta convinzione esprimi. Non posso che essere in accordo con quanto dici. Il famoso timor di dio è il fulcro su cui poggia la leva della fede cristiana, il baratto fede/salvezza eterna è stato usato nei secoli per sopprimere l'istinto umano e la voglia di comprensione. Occultato tutto ciò che negava le parole della chiesa, l'uomo si è trovato innanzi a verità relative da accettare quali buone ed uniche. Privato della speranza di comprensione si è nascosto nel misticismo devozionale che non incute paura ma asseconda il timore della fine e regala illusorie visioni di felicità eterna per permettere alla vita d'esser vissuta tra devozione in cambio di qualcosa ed ignoranza.
un bacio