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Vecchio 20-05-2004, 12.47.41   #1
Rocco
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Data registrazione: 14-05-2004
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Lightbulb Spiritualita' Universale : Esiste ?

Come sapete io sto esplorandomi continuamente con l'aiuto di vari testi , di me stesso e di voi .

E finalmente io sono contento di dirvi che sto ottenendo i primi buoni e concreti risultati.

Recentemente ho letto 3 pagine nelle quali si parlava di un giovane ragazzo che andò da un uomo e si lagnò sulla sua vita , rea di essere noiosa , piena di routine e di abitudini , dappertutto , sul lavoro come il sesso.....etc ect

Voleva sapere come uscire da quella sofferenza .... ( che pagina al caso mio pensavo mentre leggevo ! )

Lentamente ho iniziato a pensare come andare dalla Teoria alla Pratica.....nonostante i primi discreti ma insoddisfacenti progressi che registravo ......

Questa è una questione che profondamente mi tocca, avendo un progetto di avviare un centro nuovo stile " Yoga - Studi sull'unione con se stessi" ,.. ed essendo questo progetto strettamente collegato al tutto , ci ho riflettuto meglio .

Io ho ripercorso in me tutta la strada .... quella che conduce al dolore di una routine..... e.. ai giorni della routine più noiosa (fortunatamente per me ora non tutti i giorni sono noiosa routine! )

Non è facile ammettere che prima di tutto quando io mi sento "annoiato in routine ",.. fondamentalmente io mi sento pigro....... io sono pigro.. come se io non volesssi sentirmi disturbato....... chiuso nel mio ego... con il mio sentimento piacevole... sì.. piacere di essere pigro....vedo che io voglio basilarmente gongolarmi nel piacere e nella sicurezza di ripetere i miei schemi........ come se io non volessi essere infastidito e muovere il culo dalla sedia ! e fare qualche cosa di diverso.. a volte io ho paura dei cambiamenti che le novità apporteranno .. ed in questo caso rimango schiavo della paura..... ma nel profondo, profondo so che la verità vera che vedo è che è che mi piace essere schiavo dei miei schemi!!

Perché?........ '.... io ho risposto alla domanda e sono arrivato a vedere che alla fine... anche se si tratta di piccole cose è....che mi piace rimanere attaccato al concetto di Piacere e rincorrerlo.

Quindi.. alla fine.. io sono schiavo del piacere. Siccome definisco io stesso l'esistenza del piacere , nel momento stesso in cui lo faccio io chiaramente ed indirettamente definisco pure l' esistenza anche del suo opposto..... ( il famoso gioco dei dualismi ) ossia il DOLORE...........

Ho lottato per molto tempo dentro di me contro questo concetto di cui lessi molti anni fa già...... e chiedendo a me... come uno sciocco......ma perché? perché io debbo rifiutare il piacere...?

È normale ed umano andare verso il piacere.!!!!.... (io stavo trovando solo una ragione, una scusa...)

Non ero capace di vedere la strada intermedia ...... su dei libri che trattavano di Buddismo lessi che non ci dovrebbe essere nè piacere, nè sofferenza...... ma io presi quella frase nel senso sbagliato...... mi dissi ...sarò mica un robot ???? Come si fa ?????

Poi io iniziai a comprendere lentamente che il grande mio problema, evidentemente , forse , erano solo i miei Occhi.......

Sì, i miei occhi! Sì... io presi solo le parole sul libro , le vidi esteticamente , i loro caratteri di stampa , ma NON ne compresi il vero significato , l'essenza !!

I miei occhi non potevano vedere oltre....... tutto ciò che vedevo o incontravo in vita mia..era inconsapevolmente classificato... giudicato dalla mente mia con le parole famose ( amore , sesso , libertà , genitore , moglie , marito ) e messo in un schema e basta ...... ossia , ....in una triste gabbia.

Ed Io , scemocretino... ero quello che metteva da solo ed intenzionalmente quelle cose in una gabbia!

Quella persona è bella.......... quella cosa è sesso....... quella cosa è amore.......

Ma questo non è un bel modo di vivere .....sono comunque giudizi ..e non possono portarmi a quella naturale accettazione di ciò che arriva nella mia vita tutti i giorni !!! Me tapino !

Poi io iniziai a giudicarmi....ed era anche peggio ! Dimenticai che stavo classificando me stesso allora!

Quindi......... nessuna via d'uscita! !! Quale era la via d'uscita???

Arrivò una donna , e con una luce nella sua mano, disse : ..... " QUELLO È QUELLO CHE E'...!

Ma io pensavo che era uno scherzo , e così noi facemmo scherzi e ridemmo........... mentre noi avevamo la verità sotto i nostri occhi.. ma noi la gettammo via..

Poi venne un altro uomo ( il marito ) e lui mi disse che la moglie non sapeva quello che faceva e di cui parlava ....la dovevo lasciar perdere , erano casuali le sue parole (è un aneddoto mio personale di cui nn posso divulgare i dettagli per motivi di privacy , ma non sono impazzito ancora non temete ! e leggete )

Quindi da mio figlio di 6 anni arrivano per giorni e giorni le domande sulla morte , lui voleva una risposta ed io non sapevo cosa dirgli....

Arrivò la biblioteca del terzo millennio , Internet , JK ed i suoi libri , ......lessi.... scavai dentro di me con la pala meccanica gigante ed ascoltai bene le sue parole e lui mi disse : noi chiamiamo tutte le cose con le parole..... così noi le registriamo e ci fottiamo da soli .......

Basta osservare una cosa, non chiamarla per nome che ti piaccia.o no .... ossia " QUELLO È QUELLO CHE E'...!

Io avevo dubbi in me..... nooooooo non può essere così facile.... è così stupido , sarebbe troppo semplice ! (ancora inconsapevolmente io stavo giudicavo tutto ....come un sciocco! ) senza esperienza pratica .

Una mia amica bionda già mi aveva detto questa frase segreta....... poi io iniziai a sperimentare sul serio , senza più farmi divorare dal dubbio e dal giudizio .

E funzionò ......!!!! Un miracolo???? Forse.........

Le cose più svariate , che non bollavo o etichettavo più come prima , cadevano immediatamente, lì al'istante ..proprio perchè non erano state registrate....... ed io potevo vedere tutte le cose come erano in realtà e liberare me stesso , la mia creatività !!

Così Nulla viene più quindi conservato sottovuoto , classificato o paragonato e ridotto allo stato ultimo .

Attenzione ! Non penso di essere diventato perfetto ....ma di aver appreso cose nuove importanti che devono essere valorizzate in ogni giorno con la CONSAPEVOLEZZA.

Certo , mi capiterà ancora di sbagliare ogni tanto , ma essendomi sperimentato conto riprendermi senza crocifiggermi troppo.

Per far tutto ciò non serve costrizione , nè cultura indottta , ma bisogna solo PARTORIRLO da sè stessi.......( sì il parto è dolore , ma la gioia connessa a ciò che nasce dopo vi assicuro che è impagabile.......)

Poi io chiesi a me stesso ..... ma come fare a cancellare tutte i mie ricordi passati ..come faccio con l'hard disk del mio computer quando dà "error " ???? Io non ho il tasto di azzeramento o reset !!Dannazione!!

Quindi mi riascoltai ed entrai in me stesso , ed udii il mio respiro originale che mi disse : ascolta il tuo respiro , guarda me .

Tu non mi pensi più quando respiri ! Non respirare in "automatico ", ma usa quella parte del cervello che te stesso ha reso assopita , riscoprila e coltivala .

Solo così vivrai pienamente il tuo presente , ciò che tu sei in realtà , ora , oggi , nel presente pieno e ti libererai dalla fantasie di ciò che vorresti e dalle ansie del futuro. .

Così' tutti i tuoi ricordi passati saranno dimenticati , perdonati e saranno cancellati !

Chiedi.. e ti sarà dato , disse Gesù . Finalmente avevo valorizzato tanti anni di catechismo .


Dal VANGELO dentro me stesso .


un Bacio


Rocco


Ultima modifica di Rocco : 20-05-2004 alle ore 12.59.20.
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Vecchio 20-05-2004, 13.01.47   #2
Byna
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"Solo così vivrai pienamente il tuo presente , ciò che tu sei in realtà , ora , oggi , nel presente pieno e ti libererai dalla fantasie di ciò che vorresti e dalle ansie del futuro. . "

Questa del vivere il presente è una cosa che cerco di fare da tempo....Ma c'è sempre quella parte di me che tende a crearsi i soliti problemi....inutili, sul futuro.
Ti capisco quando parli di lasciarsi vivere negli schemi. Anch'io quando ci sono cambiamenti ho paura, paura di non riuscire ad adattarmi, di non trovarmi bene....Poi però quando li vivo, passa. Vedo che riesco a gestirli tranquillamente.
Volevp chiederti/vi se vi è mai capitato questo:
quando devo fare qualcosa di particolare, di importante ma anche di banale (una visita medica, un colloquio di lavoro o una semplice uscita con amici per esempio), succede spesso questa cosa, ovvero si presentano dei problemi che sembrano minare quello che devo fare, al punto da rovinarlo. Così inevitabilmente tendo a pormi un sacco di paranoie, mi preoccupo parecchio, divento triste, comincio a dire: "Ecco, non riesco a fare quella cosa, mi va sempre tutto male, non riesco a mai a divertirmi, ecc..".
Poi, e questo mi capita davvero spessissimo, il problema si risolve, all'ultimo momento, da solo, facendomi tornare il sorriso e facendomi sentire stupida per essermi preoccupata!
Ho notato che questo è diventato uno "schema" mio personale, nel senso che accade sovente, sembra che lo faccio appposta, cioé se non mi preoccupo, il problema non va via! Sembra una sciocchezza, ma a pensarci bene.....?
E' come se dovessi imparare a gestire le mie cose da sola, senza paura, a lasciarmi andare al futuro avendo fiducia nelle cose che devono venire....e basta!
Ma la mia indole paurosa mi tenterà sempre purtroppo
Un saluto
byna
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Vecchio 20-05-2004, 15.06.36   #3
Rocco
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Lightbulb paura del futuro che si dissolve all'ultimo momento ( schema)

Cara Byna ,

innanzitutto grazie per l'interesse e scusami ( scusatemi ) se il mio post era un pò lunghetto.....ma a volte ci vuole......

La riflessione che mi vien da fare è questa : tu sembri avere consapevolezza dei tuoi schemi , però all'ultimo momento ti lasci coinvolgere dalla paura......

Che significa ? Osservando meglio credo che sia mancanza di una discreta consapevolezza nei rimanenti gesti, ed in particolare dei propri pensieri che ci trascinano poi nella fantasia delle paure.

Più che altro, in sostanza si tratta di ALLENARE meglio la consapevolezza , ma COME ..mi dirai ...forse ?

Beh ci sono tantissimi metodi. ( un classico è l'allenamento del respiro proposto dal Pranayama nello Yoga )

Io tanti anni fa ne scoprii uno molto pratico che faceva al caso mio : andare sott'acqua e così mi iscrissi ad un corso ARA .

Il dover andare in un ambiente marino , estraneo , mi ha portato per forza di cose ad affrontare e risolvere molte delle mie paure.

Tutt'oggi vado sott'acqua e pratico apnea ( http://www.geocities.com/joker19it ) che trovo un attività ottima , oltre che per stare a contatto con la natura , anche per mantenere sempre viva quella famosa consapevolezza......che mi spinge ad essere concentrato sul corpo e sulla mente al tempo stesso nei miei gesti ( atletici e non..) e di sentirmi in discreta armonia , sennò..rischierei poi di affogare !


Anche altre attività possono fare al caso, cmq.

Un caro saluto





Rocco

Ultima modifica di Rocco : 20-05-2004 alle ore 15.08.43.
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Vecchio 20-05-2004, 15.16.32   #4
Byna
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Grazie

Ti ringrazio Rocco, io faccio yoga ma il tempo che ho a disposizione purtroppo non è sempre abbastanz aper ottenere quello che si vuole
Però posso combattere le mie paure anche in maniera più semplice....
Per esempio: Io ho una fobia per le auto da quando da piccola sono stata investita. Non ho la patente e neppure la voglio, non vado in bicicletta, ecc.. Le macchine mi hanno sempre spaventato e le ho sempre odiate.
Il mio fidanzato da circa due anni si è appassionato di fuoristrada e ne ha comprato uno. Dato che insisteva, per farlo felice mi sono iscritta a vari forum sull'argomento, ho conosciuto un sacco di persone come lui, abbiamo organizzato insieme un raduno offroad e abbiamo affrontato ostacoli degni di un esperto trialista! Ho voluto a tutti i costi lasciarmi andare, anche se avevo paura, perché gli ostacoli quando si va in fuoristrada in posti attrezzati sono tanti, ho provato a fidarmi ciecamente di lui, e...........mi sono divertita talmente tanto che quando stavamo finendo nel fango rischiando di ribaltarci ero tutta presa! Alla fine mi son divertita più io che lui!!
L'esperienza alla fine trascende la paura... Ciao!
Byna is offline  
Vecchio 25-05-2004, 04.01.22   #5
gyta
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Messaggio originale inviato da Rocco

"..ma perché? perché io debbo rifiutare il piacere...?..
Non ero capace di vedere la strada intermedia ...... su dei libri che trattavano di Buddismo lessi che non ci dovrebbe essere nè piacere, nè sofferenza...... ma io presi quella frase nel senso sbagliato...... mi dissi ...sarò mica un robot ???? Come si fa ?????..
Poi io iniziai a comprendere lentamente che il grande mio problema, evidentemente , forse , erano solo i miei Occhi.......
Sì, i miei occhi! Sì... io presi solo le parole sul libro , le vidi esteticamente , i loro caratteri di stampa , ma NON ne compresi il vero significato , l'essenza !!..
I miei occhi non potevano vedere oltre....... tutto ciò che vedevo o incontravo in vita mia..era inconsapevolmente classificato... giudicato dalla mente mia con le parole famose ( amore , sesso , libertà , genitore , moglie , marito ) e messo in un schema e basta ...... ossia , ....in una triste gabbia..
Ed Io , scemocretino... ero quello che metteva da solo ed intenzionalmente quelle cose in una gabbia!
Quella persona è bella.......... quella cosa è sesso....... quella cosa è amore.......
Ma questo non è un bel modo di vivere .....sono comunque giudizi ..e non possono portarmi a quella naturale accettazione di ciò che arriva nella mia vita tutti i giorni !!! Me tapino !
Poi io iniziai a giudicarmi....ed era anche peggio ! Dimenticai che stavo classificando me stesso allora!..
Quindi......... nessuna via d'uscita! !! Quale era la via d'uscita???
Arrivò una donna , e con una luce nella sua mano, disse : ..... " QUELLO È QUELLO CHE E'...!
Ma io pensavo che era uno scherzo , e così noi facemmo scherzi e ridemmo........... mentre noi avevamo la verità sotto i nostri occhi.. ma noi la gettammo via..
Arrivò la biblioteca del terzo millennio , Internet , JK ed i suoi libri , ......lessi.... scavai dentro di me con la pala meccanica gigante ed ascoltai bene le sue parole e lui mi disse : noi chiamiamo tutte le cose con le parole..... così noi le registriamo e ci fottiamo da soli .......
Basta osservare una cosa, non chiamarla per nome che ti piaccia.o no .... ossia " QUELLO È QUELLO CHE E'...!
Io avevo dubbi in me..... nooooooo non può essere così facile.... è così stupido , sarebbe troppo semplice ! (ancora inconsapevolmente io stavo giudicavo tutto ....come un sciocco! ) senza esperienza pratica .
Una mia amica bionda già mi aveva detto questa frase segreta....... poi io iniziai a sperimentare sul serio , senza più farmi divorare dal dubbio e dal giudizio .
E funzionò ......!!!! Un miracolo???? Forse.........
Le cose più svariate , che non bollavo o etichettavo più come prima , cadevano immediatamente, lì al'istante ..proprio perchè non erano state registrate....... ed io potevo vedere tutte le cose come erano in realtà e liberare me stesso , la mia creatività !!
Così Nulla viene più quindi conservato sottovuoto , classificato o paragonato e ridotto allo stato ultimo ..
Quindi mi riascoltai ed entrai in me stesso , ed udii il mio respiro originale che mi disse : ascolta il tuo respiro , guarda me .
Tu non mi pensi più quando respiri ! Non respirare in "automatico ", ma usa quella parte del cervello che te stesso ha reso assopita , riscoprila e coltivala .
Solo così vivrai pienamente il tuo presente , ciò che tu sei in realtà , ora , oggi , nel presente pieno e ti libererai dalla fantasie di ciò che vorresti e dalle ansie del futuro. .
Così' tutti i tuoi ricordi passati saranno dimenticati , perdonati e saranno cancellati !......" -Rocco-


************************

Vorrei solo ringraziarti profondamente per aver scritto qui queste parole rendendole condivisibili !
Avrebbero potuto portare la mia firma..!
Le stesse parole-sentimento che ho cercato, trovato e.. smarrito !
Le sto rimeditando questa notte, grazie a te nero-su-bianco, per comprendere dove mi sono “persa”…
Nel mio caso c’è, penso di aver avuto qualche serio problema con quello che ieri ho definito, per aiutarmi nella lettura di questi miei ultimi 6 anni, come “coscienza della diversità”, quindi mia problematica riferita e tradotta sinteticamente con tale frase..
Insomma, stavo facendo lo stesso tuo percorso (anni fa) e mi sono persa per strada , ritrovando la sofferenza,e non capendo bene in che punto e cosa mi ha fatto crollare (intendo in essenza, profondamente, non in superficie, poiché in tal caso potrei dare la colpa alla mancanza di condivisione etc.. )!! Per ora sento che il mio “nocciolo” sta in “coscienza della diversità” ma devo sviluppare ed andare in profondità..
Poiché -nel mio caso- forse il punto è “coscienza della diversità “ non come senso-volontà di separazione ma come possibilità di vedere le cose/le persone confrontandole fra loro senza che questo necessiti di una classificazione limitativa…

Insomma.. dov’è l’anello di congiunzione tra “coscienza della diversità”..
No, dunque.. Senza “coscienza della diversità” mi sono trovata a credere di essere compresa profondamente (da un’amico) dando per scontato che quindi, anche se con ‘tempi’ diversi, la strada era la medesima;
convinta, quindi, che potesse esistere, che esistesse un linguaggio profondo, comune e comprensibile ad entrambi.

Insomma se questo modo ‘diretto’ di vedere lo porti in casa ..

Dove ..azzo mi sono persa ?????!!!
Volontà d’unione, volontà di comprensione, di non separazione, di linguaggio in comune,
Poi le cose che m’appartenevano, che mi rendevano felice, che davano bellezza alla mia vita sembravano essere state cancellate, nascoste al mio essere, da quelle in comune condivisibili ..la mia acqua ammuffiva ed io morivo di sete..
Tu dici :vedere le cose senza giudicarle ‘buone’ o ‘cattive’ ma qual è la strada per un’unione profonda con gli altri..
Delle cose ci piacciono, altre non ci piacciono..
Delle cose ci fanno sentire belli, altre ci uccidono lentamente l’anima..
Come si può senza coscienza della diversità, senza chiamarle con nomi diversi..per non perdersi in una terra di nessuno..

Puoi non giudicare, accogliere, comprendere ..come qualcosa che passa e va e non t’appartiene..
Ma tu lasci intendere che non c’è sofferenza ..
Ed io mi chiedo..: puoi accogliere le cose dentro di te, le più opposte, le più diverse, senza un ‘peso’, un’ordine, senza che per te ci sia un valore d’ordine, d’importanza, di necessità, di positività, di distruttività..?
Senza perdere te stesso, i tuoi gusti, le tue passioni, i tuoi desideri, la tua umanità di singolarità/unicità,
Senza insomma ritrovarti ad essere semplicemente un ‘contenitore’ di immagini che passano e vanno ???!!!
Da come hai scritto sembra che tu lo veda come unica strada di amore..(ed anche per me era così!) ma è ancora un amore umano, questo, un’amore che permette di relazionarci agli altri pur non sentendone/vedendone i personali confini ???!

Io vedo una sola risposta-conseguenza : cioè che non può, questa strada, coesistere con il desiderio di condivisione ..poiché io cesso di esistere come singolarità di passioni e desideri per divenire un’essere dove tutto profondamente può coesistere senza scontro, ne limitazione, ne preferenza.. Qualcosa che non è più ..il ‘classico’ essere umano che desidera ..

Ho frainteso qualcosa del tuo scritto ???!

Aiiiiiiuuuuuto!!!!!

Gyta
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Vecchio 25-05-2004, 12.45.22   #6
visir
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L'illusione è satori, il satori è illusione

Milarepa vedendo il suo maestro Marpa piangere calde lacrime per il figlioletto morto chiese:- Maestro com'è se tutto è illusione?
e Marpa rispose:- si è così, ma questa è una grande illusione.

Se non comprendiamo che la destra esiste grazie alla sinistra, ma entrambe sono lo stesso corpo la confusione rende incerto il nostro passo.

Piangiamo serenemante e ridiamo disperati poiché in realtà è solo un miraggio necessario.
visir is offline  
Vecchio 25-05-2004, 12.59.01   #7
Rocco
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Lightbulb GRAZIE..........

Carissima Gyta ,

grazie , grazie , ancora per tutto quello che scrivi e per gli spunti ..

Esordisco dicendoti : dove finisce la mia libertà inizia quella altrui .

Significa che ciò che ti ho detto io riesco discretamente bene a tradurlo nella vita pratica tutti i giorni.....ho famiglia , due figli vispi e tante situazioni "incandescenti " in cui ci troviamo ogni giorno.

Questo per dirti che le difficoltà ci sono , ma cerco responsabilmente di non ingigantirle. Questa è stata una delle mie grosse pecche e solo il giorno in cui io le ho volute inziare a vedere davvero ..che la mia vita è iniziata a cambiare !

Non hai frainteso nulla nel mio scritto , anzi !!!

Ti sei solo persa , come tanti altri e come ME STESSO !!!! tra la TEORIA e la PRATICA ( vedi altro post da me aperto ....)

Ti dirò alcuni piccoli "trucchi del mestiere " che personalmente mi hanno aiutato molto per raccordare la delicata fase teoria-pratica e che risiedono in alcuni punti quali :


1) Classificazione degli eventi con parole che creano schemi e ripetizione ossessiva degli stessi senza via d'uscita. ( tipo è bello ..brutto....sono marito....è bianco ..nero....)

Basterebbe non ripetere + , ma semplicemente osservare dicendo " quello è quello "..favorendo il processo di accettazione di parecchio di ciò che abbiamo davanti ai ns occhi ed è REALE , senza fossilizzarci sul " mi piace o non mi piace "...

Quello ci porta solo inconsapevolmente a creare una gabbia e nulla'altro , uno schema nel quale ci rinchiudiamo , un circolo vizioso di fantasia che rincorre il conectto di piacere e si illude, nient'altro......credimi.

Ciò non significa che rinuncio al mio essere ! Ti faccio un esempio molto terreno : amo andare a mare e quando non ci potevo andare , magari per un impegno familiare , tendevo a star male , perchè mi fossilizzavo sul piacere che ricevevo dallo stare a mare e vivevo in dipendenza , senza accorgermene ..diventavo nervoso ..irascibile..etc ct

In altre parole , povere..mi chiudevo nel mio egoismo.

Tutto il resto non contava quello che REALMENTE doveva contare nella mia vita ...e diventavo sempre più INSESIBILE e come conseguenza ulteriore cadevo nlal monotonia della routine...!.

Vedendo pian piano il vero me , ho imparato a prendere le cose come vengono ....+ naturalmente , ogni cosa , come arriva ..senza ossessioni e schemi....o soluzioni preconfezionate .

Questo esempio , molto banale , l'ho poi applicato a 360° lentamente nella mia vita e .. cerco continuamente di vedere me stesso in equilibrio , in che rapporto mi pongo con gli altri.....

E debbo dirti che è molto facile accorgersi di quando , seppur inconsapevolmente , forse sto pestando un piede ad un altro..perchè l'altro subito abbaia.......ed è quello il campanello ...

Ti sarò sembrato semplicistico ?

Boh...ti ho parlato sin qui col cuore...e non con la mente. Credo...






Rocco
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Vecchio 25-05-2004, 17.19.57   #8
gyta
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"..Se non comprendiamo che la destra esiste grazie alla sinistra, ma entrambe sono lo stesso corpo la confusione rende incerto il nostro passo. " -Visir

Penso che ' l' immagine ' che più mi aiuta ..sia questa!
Grazie, Visir!
Grazie anche a te, Rocco!

(solo una piccolo pensiero ..a più tardi!!)

Gyta
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