Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Spiritualità
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali


Vecchio 21-06-2004, 13.34.23   #21
Agora
Ospite abituale
 
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
!!!

Rotaflex, non capisco cos'è che trovi assurdo.
E non capisco neanche perchè parli di metafisica.
Secondo me "al di là" della fisica (della natura) non c'è niente. E' la nostra mente ad essere limitata.
La metafisica è una "scappatoia" per poter discutere, ipotizzando, di cose che attualmente ci sono sconosciute.
Io non parlo di metafisica, non mi serve a niente. Devo iniziare dalle mie percezioni, da quello che sono, e da lì proseguire.
Parlavo di strade da percorrere, e l'osservazione della Natura, quella che noi riusciamo a percepire, è un punto di inizio. Poi si potrà arrivare a intuire cose che altri non riescono a intuire.
Agora is offline  
Vecchio 21-06-2004, 13.35.07   #22
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
appunto...non volevo semplificare nulla.. anzi, proprio cogliere le difficoltà (che spesso fuggiamo) e portarle in gioco. Dalla tua metaforica "pulisci la ciotola e metti tutto in ordine" coglievo una tua ricerca di semplificazione per giungere all'aspetto illuminante della vita e dell'individuo parte in essa... Forse ti ho mal interpretato e chiedo scusa.
La Via è ardua, difficile e piena di ostacoli, non è basilare osservare la natura, perchè non ti è possibile.. tu sei quella natura ma prima di specchiarti in essa dovrai riconoscere (e pulire) ciò che Sei.. dovrai riconoscere totalmente le tue maschere, dovrai toglierti gli occhiali completamente.
Riallacciandomi al discorso del maestro, so che ad un certo punto dell'evoluzione una guida, un maestro, un viandante o come vorrai chiamarlo è necessario per l'evoluzione finale stessa, e non è necessario assolutamente che appartenga a qualche tipo di religione particolare, perchè la Via è Unica ed è questo che dobbiamo scoprire..i sentieri sono molti e spaziosi, ma la Vetta è sempre la stessa ..Chi non riconoscerà quella vetta Unica, non sarà mai un vero maestro, ma un ciarlatano che si arrogherà conoscenze settarie...
Necessita Qualcuno che abbia già perscorso quella strada e che sappia sia infonderti fiducia nella difficoltà e nello stesso tempo ti faccia notare gli aspetti di te ingannevoli..insomma ti sappia bastonare anche energicamente se coccorre. Qui serve la Fiducia.
Questa è la via alla liberazione..dopo di che può accadere la Grazia..l'apertura, il risveglio o come ti piacerà chiamarlo...
Ma sappi che il Viaggio continuerà, anzi è lì l'Inizio.
quindi, se si mira al risveglio... una guida in corpo fisico è necessaria, ma quel momento, quel bisogno deve accaderti e quando ti accadrà...il maestro lo troverai..eccome!
atisha is offline  
Vecchio 21-06-2004, 13.46.34   #23
paperapersa
Ospite abituale
 
L'avatar di paperapersa
 
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Avete mai letto i commenti ai dieci dipinti del Monaco buddhista
cinese e maestro zen Kuo-an che parlano del contadino che va alla ricerca del bue ? Vi consiglio questo libretto di Mariano Ballester IL Cristo,il contadino e il bue in cui le due vie, la via zen e la via cristiana vengono messe a confronto e a proposito di maestri, dice che il vero maestro è quello interiore, che a volte si incarna a seconda del momento in cui ti trovi. Se si ha bisogno di un catalizzatore egli viene (quando il discepolo è pronto arriva il maestro). Noi siamo tutti guidati senza saperlo e maestro a volte è un libro, un amante, un sentimento di angoscia e disperazione, lo sguardo di un bambino, una melodia.......
paperapersa is offline  
Vecchio 21-06-2004, 14.03.06   #24
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
so di cosa parli..
ma anche se siamo tutti guidati dall'Emittente e dalle incarnazioni che via via ci vengono offerte nel progresso, il procedere solitario è arduo da percorrere. C'è chi ci riesce, magari in molte vite.
Il maestro fisico, colui che ha già percorso ed è giunto a stabilità..serve eccome, dunque si potrà rimanere vincolati da effetti illusori e l'illusione di esserci risvegliati ce la può solo togliere un altro Risvegliato che riesce a vederci e veicolarci alla vera realtà. Certo in arresa al confronto!.. dunque l'ego spirituale è quello peggiore che esista!
atisha is offline  
Vecchio 21-06-2004, 15.30.10   #25
Rotaflex
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-06-2004
Messaggi: 139
Ma suvvia....

Citazione:
Secondo me "al di là" della fisica (della natura) non c'è niente


Allora che ci stai a fare in queste "quisquilie"? Perchè non ti impegni "a far di sensazioni epidermiche", oppure che so...filosofia, di matracci per analisi biometriche, di conto, di soldini o carriera?
Perchè perdi tempo a speculare di cose che anzitutto ti paiono assurde, prive di senso o semplicemente relegate all'interno del cerchio mesmerico della moderna logica cartesiana? Abbi il coraggio del radicalismo. Lo scetticismo è un atteggiamento. Non è certo amor di conoscenza.


Per Atisha
Citazione:
dunque "l'ego spirituale" è quello peggiore che esista!


Questa tuo poco pertinente ossimoro è una vera e propria asuurdità (non senso) che di "spirituale" a ben poco se non addirittura la sua completa negazione:
lo spirituale ha annullato ogni mimima traccia di ego.
Proprio perchè l'universale sussume in se' il particolare e non viceversa. Ma forse intendevi riferirti alla compensazione pseudospirituale (che è una psicologia dell'essere quando non del benessere - insomma poco più che moderna fitness mentale )
Rotaflex is offline  
Vecchio 21-06-2004, 15.43.17   #26
Rotaflex
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-06-2004
Messaggi: 139
....

Quello che vedo nemmeno tanto in fondo è l'avversione per ogni forma di disciplina (profana) Figuriamoci poi se dovessimo riferirci a un tipo di disciplina spirituale. Che poi, guarda caso, rimanderebbe al profondo e obliato concetto di Discepolato.
Ma poi in fin dei conti, perchè no, forse ogni buona ragione basta a se stessa. Quindi perchè ...ragionare?
Rotaflex is offline  
Vecchio 21-06-2004, 15.55.40   #27
Rocco
Ospite abituale
 
L'avatar di Rocco
 
Data registrazione: 14-05-2004
Messaggi: 301
Talking rilflessioni profonde....

Citazione:
..difficile conoscere se stessi solo con le proprie opere...
Noi tendiamo sempre ad autoassolverci dalle nostre pecche e cercare conferme con le nostre "opere"..
La strada è fattibile ma molto difficile e si arriverà ad un certo punto fermo dove né ti sarai conosciuto né sarai appagato dalle tue esperienze..


Sono stato molto colpito da queste riflessioni così profonde di atisha......

Risulta sempre più facile guardare quello che fanno gli altri , anzichè se stessi...ed assolvere se stessi....

Mi fa piacere che reputi la strada fattibile .......

Peccato che la conclusione non mi sia chiara , ossia
l'arrivo ad un punto dove ritiene che non ci saremmo nè conosciuti nè appagati delle esperienze ......

Qualcosa mi sfugge......cosa vuoi dire ?

Hai esperienze concrete tue di vita da citarmi al merito o sono cose che hai letto da qualche libro ?


Grazie in anticipo


Rocco
Rocco is offline  
Vecchio 21-06-2004, 16.03.48   #28
Rotaflex
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-06-2004
Messaggi: 139
Zen zero....

Rudimenti per cercatori di verità o l'ABC (...e sia!) dello zenzero prima dello ZEN. Ma siìì....Anche così può passare. Perchè no?...

Tratto da: Saggi sul Buddhismo Zen (D.T. Suzuki)

SHIH-KUNG E SAN-PING
DI MOTONOBU KANO

Prima di venite ordinato monaco Zen sotto la guida di Ma-tsu, Shih-kung era un cacciatore, e detestava i monaci Buddisti che biasimavano la sua professione. Un giorno, mentre inseguiva un cervo, passò davanti alla casetta in cui abitava Ma-tsu. Ma-tsu usci e lo salutò, Shih-kung il cacciatore gli chiese: " Hai visto un cervo passare davanti alla tua porta? si. « Chi sei? » domandò il maestro.
" Un cacciatore ».
« Sai come si lancia una freccia? ». « Si ».
Quanti capi sai abbattere con una freccia? ». « Un capo, con una freccia? Allora tu non sai tirare », dichiarò Ma-tsu.
« Tu sai tirare? » chiese il cacciatore. Si, certamente ".
E quanti capi sai abbattere con una freccia? ».
«Io posso abbattere l'intero branco, con una sola freccia».
«Sono tutti esseri viventi; perché mai dovresti distruggere tutto il branco con un solo tiro? ».
Se sai questo, perché non colpisci te stesso? ».

In quanto a questo, non so come potrei riuscire a colpire me stesso ».
«Quest'individuo»,esclamò all'improvviso Ma-tsu, « oggi ha posto fine a tutta la sua ignoranza ed alle sue passioni malvagie del passato ».
Allora Shih-kung il cacciatore spezzò l'arco e le frecce e diventò allievo di Ma-tsu.
Quando egli stesso divenne un maestro Zen, usava minacciare con un arco ed una freccia pronti a colpire tutti i monaci che gli si avvicinavano per rivolgergli qualche domanda. Anche San-ping venne trattato in questo modo. Shih-kung esclamò: «Atten-to alla freccia. Ping si scopri il petto e disse: “Questa è la freccia che uccide: dov'è quella che risuscita? ». Shih-kung colpì tre volte la corda dell'arco; Ping fece un inchino. Kung disse:
« Negli ultimi trent'anni ho usalo un arco e due frecce, ed oggi sono riuscito ad abbattere solo la metà di un uomo saggio ». Shih-kung spezzò di nuovo l'arco e le frecce, e non li usò mai più. Chuati-téng Lu. VI e XIV.
Rotaflex is offline  
Vecchio 21-06-2004, 16.41.21   #29
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Ma suvvia....che??

Citazione:
Messaggio originale inviato da Rotaflex
[B Per Atisha
Questa tuo poco pertinente ossimoro è una vera e propria asuurdità (non senso) che di "spirituale" a ben poco se non addirittura la sua completa negazione:
lo spirituale ha annullato ogni mimima traccia di ego.
Proprio perchè l'universale sussume in se' il particolare e non viceversa. Ma forse intendevi riferirti alla compensazione pseudospirituale (che è una psicologia dell'essere quando non del benessere - insomma poco più che moderna fitness mentale ) [/b]


Ti prego di essere più semplice nell'esporre temi o concetti, per cortesia ... sono poco colta e mi è difficile seguire le tue "parabole" a volte..

Ciò a cui mi riferivo è frutto di esperienza mia e di altri e non da letture varie.
L'Ego non va cancellato...l'ego va riconosciuto per quello che è..l'ego è mente e la mente ti tiene radicato alla forma, dunque NON saresti qui a scrivermi ed io a leggerti..questo è chiaro.
L'Ego va trasceso, trasformato da padrone a servitore per intenderci.. ovvero si deve arrivare a NON essere più identificati con gli aspetti delle personalità che ci hanno condotto e plasmato fino alla soglia della "ricerca"...
Abbandonare l'Ego significa non esserne posseduti..riconoscere ciò che siamo significa che NON siamo ciò che credevamo di essere erroneamente.. giro di parole..ma questo è l'inizio.
Abbandonare l'ego è Osservare (Osservatore o Testimone) le funzioni dell'ego mente...
Ma queste potrebbero essere solo parolette che ben confondono appunto l'ego..anche quello "spirituale".
L'ego dell'individuo spirituale è un ego che vive in funzione (servitrice) di un Io o Sé a capo del timone..quindi dal proprio Centro...
Se ti fa piacere definire l'ego dell'individuo spirituale uno pseudo ego compensativo..va più che bene, tanto vedo che non c'intendiamo più di tanto...
Per finire ciò che intendo con il malessere che può sorgere ad un "ego spirituale" (non ancora cristallizzato) è solo dimostrabile dall'avvenimento che la vita stessa offre e che farà così riconoscere all'individuo realizzato la sua vera realizzazione.
Chi ha voluto capire ha capito..chi no..capirà.
atisha is offline  
Vecchio 21-06-2004, 17.00.09   #30
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
serena-mente..

Peccato che la conclusione non mi sia chiara ..ossia l'arrivo ad
un punto dove ritiene che non ci saremmo nè conosciuti nè appagati delle esperienze ......


Cosa ti sfugge Rocco?
Ti sfugge il punto d'innesto della Vera ricerca di se stessi...
ed è appunto il disinganno..la disilllusione che si creerà quando ci accorgeremo che ciò che abbiamo fatto fino ad oggi "credendo" di fare qualcosa per conoscerci non era vera conoscenza..ma nuova illusione di un ego che credeva di farcela da solo... quindi a quel punto scatterà la Vera ricerca..l'inizio del vero riconoscere se stessi e s'inizierà ad indagare, soffrire in modo costruttivo, in arresa, si comincerà a rompere le barriere, gli argini che fino a quel momento ci avevano tenuto in piedi con tutti i colori della vita, con tutti i condizionamenti anche legati alla spiritualità..
Bisogna disfarsi di tutto...
Certo è che potrebbe succedere anche il contrario..cioè sentirsi appagati e "conosciuti"..ma come ho già scritto gli avvenimenti inaspettati della vita saranno i veri allenatori che serviranno a farci comprendere che ancora soffriamo come bestie e che non siamo arrivati a "nulla".
La sofferenza non si abbatterà.. ma l'individuo che avrà colto "se stesso" saprà anche soffrire senza più appartenere alla sofferenza stessa..quindi sarà in una sorta di accettazione del bello e brutto, del giorno e della notte, del sacro e profano..perchè saprà riconoscere l'intera medaglia...

Ultima modifica di atisha : 21-06-2004 alle ore 17.06.19.
atisha is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it