mi spiace tanto per quello che hai scritto, ma non credo che la vita di una persona handicappata valga meno di qualsiasi altra vita e non valga la pena di essere vissuta...siamo noi che creiamo l'handicap e che crediamo che queste persone non possano fare tante cose ed in questo modo le limitiamo...
Forse però per la società queste persone non contano perchè non producono e sono solo una spesa... ecco forse perchè dopo il terzo mese è possibile abortire solo se il bambino è affetto da qualche handicap...

"Messaggio originale inviato da Paolo77
stai in casa di gente che ha dei figli menomanti, o immaginati la vita di una persona handicappata, che per l'egoismo dei genitori è stata constretta a nascere e vivere non al meglio delle proprie potenzialità, sentendosi un peso per chi la circonda... "


uhm...in effetti come dice pisquo sa di nazismo, della nostra coscienza!
così, non perchè debbano vivere essi, gli handiccappati di sofferenza, ma perchè noi non viviamo e vediamo dello scandalo che essi rappresentano per la nostra coscienza affinchè possiamo amare(??????) o si possa amare(??????) solo tra "normali", che non nascano proprio gli handicappati, gli zingari, i maleodoranti, coloro che soffrono, coloro che ci odiano affinchè possiamo amare solo chi ci ama o chi è fisicamente presentabile(il cuore non serve)!
ma questo è il solito sproloquio della coscienza egoistica umana;
invero dovremo dare tutto noi stessi ma questo è inaccettabile;
inaccettabile per chi non conosce ancora il vero amore, quello del Cristo, e si nasconde nei vasti meandri della coscienza per non crescere di questo e in questo amore, così vede la sofferenza del sofferente e per amore vorrebbe non fosse mai nato, ma non vede l'amore che può scaturire da questa nascita che può cambiare i cuori , spogliarci delle virtù egoistiche della nostra malsana coscienza, e farci figli dell'unico vero amore possibile, quello verso il prossimo chiunque egli sia!
il mondo rimane riflesso e perplesso dinnanzi allo specchio, a suggerirsi cosa sia giusto fare o meno dell'esistenza umana, e sempre immobile, riflesso davanti ad esso rimane;
ma per seguire il Cristo, solo attraversando lo specchio riusciremo a comprendere e a rinascere in spirito, e amore!

pace e bene.

Una persona con un qualsiasi handicap è forse migliore di uno senza handicap.
Ciò premesso vorrei fare una piccola constatazione personale. Ho conosciuto alcune famiglie che avevano una persona disabile in casa. Mi sono trovata, con mia grande sorpresa, ad osservare che, almeno la madre, di queste persone nate con qualche problema aveva bisogno di ritrovarsi in quella situazione.
Qualcuno storcerà in naso e dirà che sono quantomeno strana.

Ma vi parlo solo di quel che ho visto. La madre si sentiva utile, necessaria, aveva dato uno scopo alla propria vita. E, pur maledicendo dio o la sfortuna, in verità percepivo quel "bisogno" di sentirsi indispensabile.

Un prisma emette infiniti riflessi, così la vita è di una varietà a volte sconcertante.
La sola lanterna che possiamo tenere in mano è il nostro amore, e poi decidere secondo coscienza ed esperienza.

Ma senza la lanterna dell'amore qualsiasi scelta operiamo sarà sempre fatta nell'oscurità, anche se i nostri occhi credono di vedere e le menti pensano di ragionare.

Mary

non si può esprimere giudizi su ciò che non si conosce personalmente. parlarne semplicemnte è molto semplice, vivere certe cose è completamente differente. il dolore che provoca tale decisione non si può spiegare, eppure a volte è necessario prenderla. quando un figlio è solo il risultato di una notte di leggerezza, dopo aver vissuto un anno di angoscia, che cosa gli si potrebbe offrire, se non la colpa di una vita che non avresti voluto? crescere un figlio non è uno scherzo. le conseguenze di una decisione sbagliata si riverserebbero tutte su di lui, ve lo assicura una persona che è nata contro ogni desiserio dei propri genitori e si porta dietro tutte le conseguenze del non essere amati. non mi vergogno di dire che ho dovuto prendere questa decisione, ormai il peggio è passato, anche se continuo a pensare al mio angelo. posso dire soltanto di non prendre i rapporti sessuali con leggerezza. amatevi, anche se non lo siete stati.

Io sono per l'aborto, ma è giusto che ci possa essere la scelta di decidere se volerlo o non volerlo fare. Dipende sempre dai casi, capisco se la decisione di abortire la prende una ragaza minorenne come capisco chi vuole abortire sapendo che avrà un figlio con problematiche, capisco meno chi toglie la vita cosi alla leggera senza essersi presa le proprie responsabilità e senza aver pensato prima su certe cose riguardo il rischio che poteva correre.

anche nella seconda ipotesi non possiamo giudicare ma solo "comprendere" e metterci dalla parte di chi soffre

Solo che si trova in queste situazioni comunqua sa cosa si prova e quanto si soffra, qualsiasi sia il motivo!

...che un primitivo avrebbe cualqosa da dire in questo tred?
e se decidesse di pensare cosa pensate che vi direbbe?

Che tematica interessante. Questo mi fa pensare a quando mio padre (durante il referendum sull'aborto) pur contrario votò a favore per lasciare la possibilità a chi volesse usufruirne di farlo.

Io non sono favorevole all'aborto dopo la formazione del sistema nervoso. L'uso di tale pratica dovrebbe essere comunque valutata con attenzione per le conseguenze psichiche e fisiche non indifferenti e anche il tipo di mentalità che sviluppa.. con tutto rispetto per le signorine ma non usare anticoncezionali che lavorano a monte (profilattico, pillola etc.) è un atto estremamente superficiale e la gravidanza indesiderata in tal caso è un'ottima lezione di responsabilizzazione. Sarebbe necessario imparare che ad ogni azione corrisponde una reazione e che pagarla è il minimo indispensabile per apprendere qualcosa dall'esperienza negativa. In caso di stupro la cosa è diversa, in quanto la gravidanza non è assolutamente cercata. Però ci troveremmo pieni di puttanelle senza cervello che dichiarano di essere state stuprate, riempieno ospedali etc. e facendo salire il tasso apparente degli stupri di un 1000% (mi immagino quanti maschi stupratori ci possano essere).
L'aborto va lasciato alla coscienza di chi lo pratica, dev'essere legale etc. Il fatto è che in Italia non vengono perpetrate campagne informative chiare sulle conseguenze effettive di tale pratica. Viva il Belpaese!

beato te che sei così sicuro e deciso. purtroppo però c'è gente che per svariati motivi non ha la tua sicurezza. cosa ne sai della coscienza di chi per superficialità o altro ha dovuto fare certe scelte. non giudicate ciò che non avete vissuto. la responsabilità nel mio caso, me la sarei presa. ma sarei stata capace di far crescere il mio angelo con amore? non ne sono sicura. la superficialità è una debolezza, ed io lo ero. prima ho detto che l'ho superato ma, preferisco dire così per non pensarci, perchè fa troppo male . fidati. N.B.