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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 03-07-2004, 11.20.12   #1
Rotaflex
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-06-2004
Messaggi: 139
Non duale ...Duole il dente all'ortodossia tradizionale!

Sono sempre stato certo della rilevanza contemporanea di certe fascinazioni vedantine per anime raffinate:

tali e intense da propiziare inconsapevolmente un'ipertrofia psichica di un ego apparentemente "risolto" ma in realtà
ipercondensato nel non-duale; una sorta di peccato d'arroganza
ipermentale per chi le approccia senza discernimento da una prospettiva seducente ma il più delle volte del tutto compensativa.
Strano ma vero: per noi occidentali, il Vedanta dovrebbe risultare impraticabile. Proprio così... A me gli scandali piacciono. Sono sempre piaciuti. Dico questo, poiché tale prospettiva religiosa
(il Vedanta è una religione e non certo una raffinatissima palestra della mente) è collegato a doppio filo con l'apparizione dell'essere umano sulla terra (intendendo con questo proprio la sua nascita) nella sua naturale cornice geografica di appartenenza e di conseguenza rigorosamente vincolata al sistema tradizionale delle
caste che sul piano metafisico riflette nel contingente una collocazione predestinale. E' davvero brutale. Lo so. Questa antipatica questione mi ha sempre causato rivolte. E, a parte
alcune rarissime eccezioni inerenti all' Avarna e l' Ativarna, ovvero i "fuori casta o senza casta" per l'appunto - (così è scritto nei
testi autentici in lingua originale di questa Tradizione), non ci si può proprio improvvisare "Maestri di Vedanta" (che brutta espressione!) o discepoli di qualcuno senza essere indiani [prima] e indù [poi]. Tutt'al più tra i nostrani Euro-occidentali si troveranno discreti interpreti del sanscrito, esegeti di dottrina o brillanti e colti architetti e intellettuali da Ashram vacanziero più spesso reduci di riporto dai nefasti dell'analisi. Ma a me piace anche scherzare ...provocando.
Si dice che dopotutto "lo Spirito spira dove vuole" e se anche certi protestanti tipacci visionari come William Blake o un personaggio come Jacob Boehme s'illumino' per un semplice riflesso di una bacinella non vedo perchè la gente non sia
libera di "fulminarsi" come meglio crede.

"Lui ne sa di più". Questo è certo. Hehehehe....
Rotaflex is offline  
Vecchio 03-07-2004, 13.10.09   #2
atisha
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Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Talking Kuvera Pandita e il vuoto silenzioso..

Tutti gli Alti veicoli che portano a Comprensione sono nella Sostanza i più semplici..Zen compreso..ma questo trae in inganno la mente che cerca di penetrare antichi testi a volte impraticabili dalla mente occidentale, eludendo come spesso accade la "sostanza"..l'essenza.

Già, lo Spirito spira dove vuole..... e la cervellotica sostanza intellettualoide pure.
E crediamo sempre di saperne una più del diavolo..una più "dell'altro"..una più del "credente" o fiducioso "miscredente" che sia ..mentre in sostanza credendo di essere quel qualcosa...non Siamo, mancando il punto!. Questa è la facile/difficile interpretazione che tutto toglie e tutto alla fine aggiunge
atisha is offline  
Vecchio 03-07-2004, 13.40.57   #3
Rotaflex
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Seguro...

NON FA UNA PIEGA cara Atisha.
Rotaflex is offline  
Vecchio 03-07-2004, 15.53.19   #4
Rotaflex
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-06-2004
Messaggi: 139
Restando sul piano speculativo, occorre però intendersi:
"Sostanza" o "Essenza"?

...Ma poi serve?
Rotaflex is offline  
Vecchio 03-07-2004, 16.02.16   #5
Rotaflex
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Messaggi: 139
...

..Serve?
Quanto sentimento resta nella sostanza? O quanto vero amore nell'essenza ?...Non c'è misura se non nel cuore dell'uomo.
Rotaflex is offline  
Vecchio 04-07-2004, 10.45.31   #6
atisha
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meditando...

belle e sagge parole..caro Rotaflex
Il sentimento è in entrambi i termini che a mio uso leggo sinonimi..
Sostanza (come vedi uso spesso le maiuscole) o essenza... sintesi di un discorso che "dovrebbe" portare all'intuizione e al progresso, ma per far ciò occorre una mente libera..è un punto cruciale e importantissimo che spesso si evita come fosse un più da raggiungere..
Amore... che parola poco conosciuta, viziata...
Cosa è l'amore?..dilettazione? bisogno?
Chi vive l'amore? l'Io?...
Cosa è l'Amore (maiuscolo)?
atisha is offline  
Vecchio 04-07-2004, 11.40.53   #7
atisha
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ATI-Yoga e Dzogchen...

Bella storia... Ati Yoga é lo stesso Dzogchen...


"Ati Rimé, insegnamenti atiyoga senza confini", in Yoga in Occidente, ASYCO, Anno I, n. 3, 2003.


Ati Rimé è il titolo di un testo tibetano su cui sto basando i miei corsi di yoga. Esso contiene le istruzioni fondamentali di un ciclo di insegnamenti tantrici incentrati sull'atiyoga, anche conosciuto in tibetano come zogcen (rdzogs chen). Questo particolare yoga contemplativo è sia la fase finale sia la via più elevata del tantrismo buddhista secondo la tradizione antica. Potrebbe essere equiparato all'advaita-vedânta di maestri come Ramana Maharshi e Nisargadatta o alla via "senza metodo" (anupâya) dello Shivaismo kashmiro.

La via diretta dell'atiyoga viene paragonata all'asse di una ruota, i cui raggi rappresentano le diverse vie graduali. Perciò Ati Rimé non solo indica la via finale, ma tiene conto anche delle principali modalità di realizzazione dell'unica meta tramite le altre vie, senza alcuna discriminazione religiosa. Questa caratteristica "non settaria" viene chiamata in tibetano rimé, che significa "senza confini". Pertanto Ati Rimé non richiede la conversione alla religione buddhista.

La finalità di Ati Rimé è unicamente la comprensione della propria vera natura originaria, che è la stessa in tutti gli esseri, ma si manifesta differentemente, dando origine a molteplici culture religiose. Tuttavia, siccome ogni spiritualità è espressione della medesima essenza primeva, innata in ogni essere umano, le differenti religioni sono accomunate da princìpi teorici e modalità pratiche universali. In accordo con la tradizione buddhista antica, Ati Rimé raggruppa tali aspetti teorici e pratici in nove vie o mezzi di realizzazione (yâna), che qui travalicano l'orizzonte culturale buddhista per aprirsi alle altre esperienze religiose.

L'apertura di Ati Rimé, oltre che filosofica, è soprattutto metodologica, perché invita all'effettiva esperienza personale e alla verifica concreta nella vita quotidiana. Affinché il lettore possa farsi un'idea di ciò che intendo, propongo in queste pagine un semplice esercizio di meditazione basato sul metodo dello yoga-tantra, il primo dei quattro sistemi di yoga (gli altri sono il mahâyoga, l'anuyoga e l'atiyoga).

La via dello yoga-tantra è la devozione (bhakti) alla divinità personale (ishta-devatâ) che, per i buddhisti tantrici, può essere uno dei cinque buddha principali o degli innumerevoli bodhisattva loro emanazioni (la tradizione antica conta 42 divinità pacifiche e 58 irate). Anche se queste entità derivano in gran parte dal mondo religioso hindu, tale matrice non viene più riconosciuta dai buddhisti ortodossi, che invece insistono nel sottolineare la radicale diversità tra le due religioni.

da http://digilander.libero.it/atiyoga/yoga.htm



ATIsha
atisha is offline  
Vecchio 04-07-2004, 11.57.19   #8
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
ma voi...
CHI SIETE ?!?
fate girare la testa
facendo vorticare formule matematiche
dalle quali estrarre
la radice quadrata di dio...
[terrrribbbile...]
per fortuna
...sto solo sognando

w.
dawoR(k) is offline  
Vecchio 04-07-2004, 14.29.58   #9
atisha
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Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
CHI siamo??
risponde la mia essenza: SIAMO..o NON SIAMO dipende dalle svariate formazioni passate che ci hanno introdotto all'essere e/o non essere...che è compreso nel Tutto!
Siamo come Sei Tu...
Nessuna equazione....solo semplice Intuizione..Flash...Insight... ecc..ecc..
Ricordi la visione soggettiva del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? dipende come "lo vedi"..verifichi, ma la sostanza E'...senza parole Quella!
atisha is offline  
Vecchio 04-07-2004, 18.17.30   #10
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
anche una sola goccia nel bicchiere
riesce a rendermelo "pieno"
perchè la realtà presente
basta a se stessa
mentre io
esisto un pò più lontano
e
...garzie
per aver risposto così
- atisha

w. "se vedo - sono?"
dawoR(k) is offline  

 



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