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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 17-11-2004, 12.16.48   #11
epicurus
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non voglio addentrarmi nel discorso dei maestri... invece il discorso di Kim che ognuno ha la propria verita` proprio non mi convince: forse in campo etico ognuno puo` avere la propra idea (infatti in questo campo vero/falso non ha molto senso), ma in altri campi vero/falso ha grande importanza, e questa importanza sta proprio nel fatto che non deve variare da persona a persona, altrimenti si arriva a identificare le propre sensazioni con la verita`. (Detto tra parentesi il discorso di Kim pecca di autocontraddittorieta`, infatti quello che lui afferma, cioe` che ognuno ha la propria verita`, vuole uscire dal vincolo che la frase stessa afferma, innalzandosi a verita` indipendente dalle persone.)

condivido le critiche di nonimportachi e di freedom (invece non capisco la posizione di il_pensiero, o meglio: non capisco come si colleghi a questa particolare discussione.)

il fatto e` che in un forum di spiritualita`, solitamente, si portano le proprie esperienze/credenze, ma le persone (o almeno io) non hanno bisogno di sapere l'idea di una persona, ma hanno bisogno dell'idea di una persona piu` argomenti che convincano dell'attendibilita di tale idea: e` questo che manca, mancano le argomentazioni (ma quando si fa questa obiezione, mi si risponde "questa e` la mia esperienza!!", punto e basta).

uno potrebbe non condividere la mia idea che sia necessaria una sorta di argomentazione in favore della propria tesi, ma questo e` necessario per un vero progresso personale, infatti senza argomentazioni una persona sceglie una tesi solo in base delle proprie preferenze estetiche ("questa tesi mi piace" a questo ci si riduce), e questo e` da evitare.


epicurus

Ultima modifica di epicurus : 17-11-2004 alle ore 12.20.08.
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Vecchio 17-11-2004, 12.35.28   #12
freedom
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Messaggio originale inviato da nonimportachi
E' possibile che nessuno riesca a capire che ciò che può essere condiviso realmente deve avere caratteristiche di oggettività?

Ogni affermazione, per essere realmente condivisibile, deve essere verificabile e riscontrabile da chi è chiamato a condividerla.

In tema i "spiritualità", cosa è che è realmente verificabile e riscontrabile?

E poi, in questo ambito, si sente sempre dare per scontato una comunià di intenti che è solo presunta. Lo scrivente nota come la stragrande maggioranza sia unicamente in cerca di conferme alla sua aspetttiva di eternità e tutt'altro che interessata a svolgere un'indagine seria (protesa ad ottenere risultati ATTENDIBILI) sulla sua reale natura.

E' da 4000 anni che si parla di fumo. Ciò che si indaga non è condivisibile con altri (nessuno può indagare dentro te stesso oltre a te stesso), cosa si spera di trovare, di scoprire guardano ciò che è disponibile fuori?

Non avrei potuto esprimermi meglio.
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Vecchio 17-11-2004, 12.38.48   #13
il pensiero
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Rimedio subito!

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Messaggio originale inviato da freedom
Sei nu bravo guagliò ma anche tu non mi dici nulla. Non mi hai mai detto nulla.

Per secoli siamo stati nutriti dai maestri, dalle autorità, dai libri, dai santi. Diciamo: "ditemi tutto, cosa c'è al di là delle colline e delle montagne e della terra?" e restiamo soddisfatti dalle loro descrizioni, il che significa che viviamo di parole è che la nostra vita è superficiale e vuota. Siamo persone di seconda mano.

Ci è stato detto che tutti i sentieri conducono alla verità - uno ha il suo sentiero come Indù, l'altro come Cristiano, un altro ancora come Mussulmano, e tutti si incontrano alla stessa porta - il che, se riflettete, è quanto mai assurdo e in modo evidente. La verità non ha sentieri: questa è la bellezza della verità, che è viva.

Una cosa morta può essere raggiunta percorrendo un sentiero perché è statica, ma quando capite che la verità è viva, in movimento, che non ha luoghi di sosta, che non la si trova in un tempio, moschea o chiesa, che nessuna religione, nessun maestro, nessun filosofo, nessuno, può guidarvi ad essa,

Perciò, vedete, non si può dipendere da nessuno. Non esiste guida, maestro, autorità.
non posso più in alcun modo contare su altri perché mi si aiuti a cambiare, si tratti pure di un maestro, d'un sistema, di una pressione o influenza esterna o interna.

E cosi siamo arrivati al punto: può la mente incontrare l'amore senza bisogno di disciplina, pensiero, sforzo, senza alcun libro, o maestro o guida — incontrarlo come si incontra un bel tramonto?

C'è una storia di un maestro di religione che parlava ogni mattina ai suoi allievi. Un giorno sali sulla cattedra e stava appunto per cominciare quando arrivò un uccellino che si fermò sul davanzale della finestra e cominciò a cantare e cantò con tutto il cuore. Poi si interruppe e volò via e il maestro disse: "Per oggi il sermone è finito".

. Non c'è guida, non c'è maestro, non c'è nessuno che vi dica cosa fare. Siete solo in questo mondo pazzo e brutale.

Una delle mosse preferite da alcuni maestri di meditazione è di insistere affinché i loro allievi imparino la concentrazione — cioè, fissare la mente su un pensiero e allontanare tutti gli altri. È una stupidaggine, una cosa sgradevole

la disciplina artificiale imposta da un sistema, da un maestro, un filosofo o un prete — tutto ciò è molto infantile.

. È veramente una cosa straordinaria che sebbene molti di noi siano contrari alle tirannie e alle dittature politiche accettino invece intimamente l'autorità e la tirannia di un altro che distorceranno le nostre menti e il nostro modo di vivere.

qualsiasi cosiddetta autorità spirituale, tutte le cerimonie, i riti e i dogmi, significa che siamo soli e siamo ormai in conflitto con la società; non siamo più degli esseri rispettabili

Se fossi tanto sciocco da fornirvi un sistema e voi lo foste tanto da seguirlo, non fareste che copiare, imitare, conformarvi, accettare; e ciò facendo instaurereste in voi stessi l'autorità di un altro, da qui deriverebbe conflitto fra voi e quell'autorità


L'uomo che dice: "Io voglio cambiare, dimmi come si fa", sembra molto sincero, molto serio, ma non lo è. Vuole un'autorità e spera che essa porti ordine in lui. Ma l'autorità può mai produrre ordine interiore?

Poiché abbiamo sempre funzionato entro il modello di una formula, e la formula diventa ideologia e autorità; ma nel momento stesso in cui capite veramente che la domanda, "Come posso cambiare?" instaura una nuova autorità, avrete finito per sempre con l'autorità.

Prima di tutto, riuscite a rigettare ogni autorità? Se lo potete vuoi dire che non avete più paura. Allora cosa avviene? Quando rigettate qualcosa di falso che vi siete trascinato dietro per generazioni

se studiarne noi stessi secondo gli insegnamenti di qualcun altro, snidiamo loro, non noi stessi –
Per poterci comprendere non c'è alcun bisogno né dell'autorità di ieri né di quella di un migliaio di anni poiché noi viviamo le cose, sempre in movimento, sempre scorrendo, senza mai fermarci

Non richiedo la vostra fede; non pretendo di essere una autorità. Non ho niente da insegnarvi - nessuna nuova filosofia, nessun nuovo sistema, non vi è alcuna nuova strada che conduca alla realtà più che alla verità. Qualsiasi forma di autorità, specialmente nel campo del pensiero e della comprensione, è la cosa più distruttiva, più funesta.

Potreste pensare che non ci sarebbe spreco di energia se imitaste, accettaste l'autorità, se dipendeste dai preti, dal rituale, dal dogma, dal partito o da qualche ideologia, ma seguire e accettare una ideologia, sia essa buona o cattiva, sacra o profana, è un'attività frammentaria e quindi causa di conflitto,

, ma chi vi insegnerà ad amare? Ci sarà forse qualche autorità, qualche metodo o sistema che vi dica come si ama; se qualcuno ve lo può dire, allora non è amore. Potete dire, "Praticherò l'amore. Ogni giorno mi siederò e ci penserò. Mi sforzerò di essere dolce e gentile e di prestare attenzione agli altri"? Intendete dire di potervi costringere ad amare, ad esercitare la volontà di amare? Quando esercitate una disciplina e la volontà di amare, l'amore se ne scappa dalla finestra. Praticando un metodo o un sistema per amare potete diventare estremamente abili o più gentili o giungere ad uno stato di non-violenza, ma questo non ha assolutamente niente a che fare con l'amore.

Per poter negare l'autorità (parliamo di autorità psicologica, non della legge) — per negare l'autorità di ogni organizzazione religiosa, delle tradizioni e dell'esperienza, bisogna vedere perché generalmente si obbedisce — realmente studiarlo — e per studiarlo deve esserci libertà dalla condanna, dalla giustificazione, opinione e accettazione.

La meditazione è una delle più grandi arti della vita — forse la più grande, e non si può assolutamente impararla da qualcuno, questa è la sua bellezza.

Libertà dal conosciuto, Ubaldini editore, pensieri di J.Krishnamuri
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Vecchio 17-11-2004, 12.42.57   #14
freedom
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E' da 4000 anni che si parla di fumo. Ciò che si indaga non è condivisibile con altri (nessuno può indagare dentro te stesso oltre a te stesso), cosa si spera di trovare, di scoprire guardano ciò che è disponibile fuori?

Questo concetto credo meriti un approfondimento: tutte le mie emozioni e quant'altro sono dentro di me ma le trovo anche fuori. Anzi è proprio perchè mi confronto con il fuori che capisco di non essere matto o idiota.

Anche in tema di spiritualità. Credo eh....di grandi verità in tasca non ne possiedo........
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Vecchio 17-11-2004, 13.04.26   #15
atisha
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epicurus...

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non hanno bisogno di sapere l'idea di una persona, ma hanno bisogno dell'idea di una persona piu` argomenti che convincano dell'attendibilita di tale idea: e` questo che manca, mancano le argomentazioni



è vero ciò che dici...ma anch'esso è parzialità.
ora cerco di spiegare meglio con mie parole...
La stessa natura spirituale abita al di là del tempo e dello spazio..e mai nessuno è approdato alla stessa attraverso una convinzione offerta come fosse esclusivamente materia di studio.
E un'evoluzione sganciata dalla mente e regole.. e comunemente invece viene razionalizzata...
La spiritualità è un "richiamo"..o uno lo ha o non lo ha.. Chi si siede in questo salotto è chiaro che lo stesso in qualche modo lo abbia incontrato...ma per alcuni la difficoltà sta nel procedere..nel trovare il filo iniziale della matassa.
Questo filo per mia esperienza (e non solo) è la fiducia in ciò che si è intrapreso (indagine) e meditazione.
Ciò che da sempre e da tutti i tempi si tramanda è solo un metodo d'inizio..lo stesso che alla fine dovrebbe portare sulla soglia di un accadere intuitivo (o stato di Grazia)...
Per conseguire questa trasformazione si deve comprendere il seme nella totalità..e non solo attraverso parole attendibili pronte a confutare (o meglio nuovamente ipnotizzare) un tesi.
E' un processo che va fatto con due strumenti..la mente indagante..ed il silenzio mentale..
La sintesi dello stesso crea aperture e testimonianze che ogni individuo dovrà alchemizzare da sé...


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Vecchio 17-11-2004, 13.11.34   #16
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Krishnamurti...

La meditazione è una delle più grandi arti della vita — forse la più grande, e non si può assolutamente impararla da qualcuno, questa è la sua bellezza.



letta dall'occidente questa è una grandissima palla... bisogna assolutamente saper comprendere le parole..offerte così a volte fanno più male che bene.
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Vecchio 17-11-2004, 14.06.16   #17
freedom
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Re: epicurus...

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Messaggio originale inviato da atisha

La sintesi dello stesso crea aperture e testimonianze che ogni individuo dovrà alchemizzare da sé...



Sì ma qualuno è arrivato alla meta????????????????
freedom is offline  
Vecchio 17-11-2004, 14.22.54   #18
atisha
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direi di si....
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Vecchio 17-11-2004, 14.23.34   #19
il pensiero
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La meditazione è una delle più grandi arti della vita — forse la più grande, e non si può assolutamente impararla da qualcuno, questa è la sua bellezza.

letta dall'occidente questa è una grandissima palla... bisogna assolutamente saper comprendere le parole..offerte così a volte fanno più male che bene.
Offriele tu, nel modo indolore
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Vecchio 17-11-2004, 14.56.17   #20
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Offriele tu, nel modo indolore


chi ha parlato di modo indolore???




Prima di cominciare qualsiasi processo è necessario indagare nel silenzio..e questo lo può offrire solo la meditazione..dunque ogni sforzo, impegno o iniziativa porteranno a ben poca comprensione..
Approfondendo la stessa ci accorgeremo che tutto il meccanismo del "pensare" non è nient'altro che meccanicità, mantenuto in vita dal "pensatore"...è che lo stesso è alimentato dal "pensare".
Circolo vizioso tutto sommato... ma se non pensiamo non c'è neanche colui che pensa.
Quando si sperimenta questo stato (e non è un processo naturale perchè a noi mai è stato insegnato), la mente meccanica può toccare uno stato "oscuro" di vero Silenzio.. Dimorando nello stesso ...senza paura avverrà un incontro: la mente umana toccherà una manifestazione di Energia divina...
Avvenuto il contatto, in questa nuova e sconosciuta comunione con se stessi, le cellule cerebrali subiranno una trasformazione che nel tempo si espanderà nel corpo...
E' l'inizio...

Perchè ti senti "toccato"?...se realmente hai compreso le parole di JK..dovresti allora comprendere tutto il mondo circostante.. ed ogni espressione offerta

Ultima modifica di atisha : 17-11-2004 alle ore 14.59.01.
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