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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 17-11-2004, 16.31.26   #41
sisrahtac
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A me non fa paura l'obiettivo, a me fa paura il poter sbagliare strada. Ma comunque queste paura io le ho superate, perchè oramai penso di essere giunto alla comprensione del mio essere, e senza presunzioni. Cmq c'è sempre la paura di perdere questo stato di grazia, ci vuole poco perchè venga tirato su un muro tra inconscio e coscienza e si interrompa il corretto flusso di idee e la comunicazione col nucleo del nostro essere. L'equilibrio è una condizione così instabile che a volte basta un soffio di vento...e non c'è più! Bisogna sempre dosare il tutto con la giusta alchimia. E cmq non penso sia possibile ottenere una pace stabile e duratura, almeno in vita. Mantenere una condizione di equilibrio consta cmq fatica. Poi si puo diventare abili e agevolarsi, ma non si raggiungerà mai la perfezione, ci si può solo avvicinare asintotticamente...e poi più spingi in una direzione più ti si riversano contro forze uguali e contrarie...cercare troppo l'equilibrio scatena forze di dispersione e divisione notevoli..

Poi la spiritualità potrebbe risultare anche un piacere effimero, magari si conduce una una vita di fatiche per 5 secondi di orgasmo mentale..heheh...bah...perchè non penso che la vera comprensione possa durare più di una manciata di secondi...o forse semplicemente sono io che oggi son pessimista...

Ultima modifica di sisrahtac : 17-11-2004 alle ore 16.41.11.
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Vecchio 17-11-2004, 17.12.25   #42
Mirror
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Da quanto osservo emerge il solito dilemma: è possibile provare dimensioni spirituali "realizzate", semmai ci fossero state?
No, non è possibile.
Gli stati di Consapevolezza, appartengono a dei livelli di Comprensione che non permettono a chi non li ha vissuti di poter capire, purtroppo.
Ciò non ha nulla a che che fare, con la cultura, l'apprendimento
di nozioni cosiddette spirituali:sono stati della Coscienza, dell'Essere che vanno scoperti con altre vie...oltre la parola.
Per cui è quasi impossibile, forse inutile, volerli trasferire tramite il linguaggio ordinario, pensieri concettuali e tutte le forme di comunicazione basate sul "mentale", a chi non ha ancora la condizione interiore per poterli accogliere.
Non si tratta di negarsi alla comunicazione ma del rendersi conto della difficoltà oggettiva dello scambio.
Da questo ne deriva, da un lato un senso di frustrazione intellettuale da parte di chi vorrebbe comprendere "certe cose" ma non è pronto, idoneo o veramente interessato, e dall'altra parte, di chi ha "sperimentato", i limiti obbiettivi del suo voler condividere.

Inoltre emerge sempre la contraddizione fra questi due aspetti:
l'ostilità alla presunta ostentazione di chi afferma la propria "visione", con tutte le emozioni negative che questa suscita negli spiriti nascostamente ancora competitivi e la condanna psicologica di egoismo se certe "conoscenze" si tengono soltanto per sè.
Manca una base di fiducia fondamentale, la possibilità di un credito.
Per cui il gioco ritorna sempre allo scontro ed al confronto
egoico, quasi sempre sterile.

Questi, per me, sono alcuni motivi del ristagno di alcuni argomenti nel forum di spiritualità.

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Vecchio 17-11-2004, 17.13.44   #43
atisha
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FREEDOM...

Citazione:
Vediamo se puoi darmi una mano: anche io ho sperimentato la meccanicità della mente. E' relativamente facile: basta osservare i propri pensieri con un minimo di attenzione. Ripercorrere il cammino del pensiero sino alla sua origine.


Ciò che hai sperimentato è un inizio... la meditazione stessa (quale osservazione) deve scendere in profondità..ed il fine stesso è il Silenzio interiore...quegli spazi di non-mente, dapprima piccoli e via via sempre più grandi...dove "tu" scopri che sei al comando, che riesci a crearti degli stop, che sei oltre ai condizionamenti..alle frenesie.
Sia che osservi il pensiero fino all'origine.. o che tu lo riesca con l'esperienza a "stoppare", questo serve solo per riportare alla Presenza..all'attenzione, al famoso Qui e Ora. Ci vuole costanza..tanta.


Citazione:
Una volta raggiunto questo risultato subentra tuttavia, almeno nel mio caso, una grande frustrazione: vedo con chiarezza il labirinto in cui sono imprigionato ma non posso liberarmene!!.


Certo..la frustrazione è solo iniziale..perchè si accavallano confusione..suoni...chiacchier io incessante..Sai perchè? perchè ora tu stai ponendo la giusta attenzione al fenomeno..mentre prima avveniva in modo meccanico, automatico...pensa che caos abbiamo in testa!
Ora stai facendo pulizia, ordine... Con calma lo stesso si ripristina..non bisogna correre...


Citazione:
Come si fa a sfuggire alla meccanicità del nostro pensiero???? E' la nostra natura, così siam fatti, caspita!
O no?

Per sfuggire alla meccanicità (ed è il primo scalino verso un giusto cammino) ci vuole costante esercizio...qui ti puoi sbizzarrire, sia con le meditazioni, che con la costante osservazione delle tue azioni nella giornata.....quindi autosservazione al primo posto. Dalla stessa nasce sempre più una costante "presenza"..dove alla fine ci si può anche accorgere ciò che non siamo..gli automatismi..meccanicità!

Ultima modifica di atisha : 17-11-2004 alle ore 17.23.49.
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Vecchio 17-11-2004, 17.25.39   #44
freedom
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Re: FREEDOM...

Citazione:
Messaggio originale inviato da atisha

Per sfuggire alla meccanicità (ed è il primo scalino verso un giusto cammino) ci vuole costante esercizio...qui ti puoi sbizzarrire, sia con le meditazioni, che con la costante osservazione delle tue azioni nella giornata.....quindi autosservazione al primo posto. Dalla stessa nasce sempre più una costante "presenza"..e ci si accorge ciò che alla fine non siamo...(gli automatismi)


E dunque tu sei sfuggita al trappolone?

Davvero? Tutte e 24 le ore?

E' molto importante quello che stai scrivendo: se dovessi convincermi che qualcuno ce l'ha fatta davvero......allora......allor a forse ho davvero un'altra chance!!

Grazie per le tue parole, Atisha.

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Vecchio 17-11-2004, 17.39.32   #45
sisrahtac
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Se uno passa il proprio tempo alla ricerca dell'autocoscienza di sè allora ci credo che si finisce col ristagnare...per me invece spiritualità è prendere la parte sepolta della nostra mente, portarla alla luce, modificarla, e poi rispedirla da dov'è venuta...così che poi i cambiamenti avvengano in maniera meccanica...se no non passa più...
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Vecchio 17-11-2004, 18.12.53   #46
atisha
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Catharsis

"A me non fa paura l'obiettivo, a me fa paura il poter sbagliare strada. Ma comunque queste paura io le ho superate, perchè oramai penso di essere giunto alla comprensione del mio essere, e senza presunzioni. "

non credo tu abbia ancora compreso del tutto il tuo essere...sarebbe la fine del viaggio. Diciamo che l'obiettivo (brutto termine) fa paura perchè è sconosciuto...e le cose sconosciute fanno sempre paura.



"Cmq c'è sempre la paura di perdere questo stato di grazia, ci vuole poco perchè venga tirato su un muro tra inconscio e coscienza e si interrompa il corretto flusso di idee e la comunicazione col nucleo del nostro essere. L'equilibrio è una condizione così instabile che a volte basta un soffio di vento...e non c'è più!"


Certo..la paura è sempre frutto della mente-ego che crea continui ostacoli, la stessa ha paura di essere accantonata..di non poter stare al comando..lei fa la padrona..
la mente-ego (meccanica e programmata dalla nostra educazione ecc..) è "il demone" da tenere a bada con un continuo "lavoro" ..ed a volte lo stesso diviene difficile da portare avanti da soli...ma perseverando si arriva ad uno sbocco..

"Bisogna sempre dosare il tutto con la giusta alchimia. E cmq non penso sia possibile ottenere una pace stabile e duratura, almeno in vita. Mantenere una condizione di equilibrio consta cmq fatica"

questo non è corretto...il dosaggio è parte del sentiero...mantenere l'equilibrio, dalla cura del corpo alla mente. . ciò che comunque non riesci ad accettare è solo il fatto che la "tua" mente ti permette di capire fino dove sei arrivato...oltre sono solo supposizioni che si fanno, perchè ancora non conosci..e si creano ancora ostacoli.
Occorre Fiducia nel percorso e Fiducia nelle testimonianze di tutti i tempi..e soprattutto saper leggere tra le righe delle stesse..
La fatica esiste..quella è il vero riscontro di un buon lavoro..

" Poi si puo diventare abili e agevolarsi, ma non si raggiungerà mai la perfezione, ci si può solo avvicinare asintotticamente...e poi più spingi in una direzione più ti si riversano contro forze uguali e contrarie...cercare troppo l'equilibrio scatena forze di dispersione e divisione notevoli.."

Nessuno ha mai detto che esista perfezione..anzi se qualcuno lo dice..scappa! esiste la Perfetta-Imperfezione...cioè i due aspetti della medaglia compenetrati ed il soggiornare nel giusto equilibrio, ma in modo oramai impersonale, in un fare privo di "ego" identificato.
L'equilibrio va cercato e lasciato accadere..la via dello sforzo va bene fino ad un certo punto della ricerca..dopo, lo stato di realizzazione accade!

" Poi la spiritualità potrebbe risultare anche un piacere effimero, magari si conduce una una vita di fatiche per 5 secondi di orgasmo mentale..heheh...bah...perchè non penso che la vera comprensione possa durare più di una manciata di secondi...o forse semplicemente sono io che oggi son pessimista... "

La spiritualità non è mai effimera..non è uno stato alterato della coscienza..è Coscienza Pura! Tu stai scambiando piccoli "flash" che accadono a dono di un percorso, con lo stato finale della realizzazione..nella stessa realizzazione c'è l'accettazione ..non c'è più divisione..c'è Unione dei due emisferi (destro e sinistro...o chiamali come vuoi) è uno stato dove avviene disidentificazione dal proprio ego (che non muore ahah...)dove la vera Consapevolezza..cioè la nostra Essenza condurrà la nostra vita...ma che la stessa offrirà sia la sofferenza fisica che gioia allo stato puro...ma in un continuo stato di benessere..non esisteranno più altalene emotive...ma se un dente fa male..beh..fa male!...se muore il gatto..beh, si soffre, ma con accettazione della stessa sofferenza, quindi la stessa diminuisce d'impatto...
atisha is offline  
Vecchio 17-11-2004, 19.23.56   #47
sisrahtac
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Sarà...
poi mia autoquoto
Citazione:
...per me invece spiritualità è prendere la parte sepolta della nostra mente, portarla alla luce, modificarla, e poi rispedirla da dov'è venuta...

Effettivamente la mia è una definizione più di psicoanalisi che di spiritualità...sarà che la spiritualità è un concetto che ho sempre trovato troppo distaccato...

Cmq se avessi trovato la pace totale non starei qui a scrivere perchè non avrei problemi...e probabilmente non avrei proprio nulla da dire!(Quindi vi conviene che io la trovi infretta...se no vi assillo per altri 2.000 post almeno! )
sisrahtac is offline  
Vecchio 17-11-2004, 19.54.39   #48
Mistico
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Porcaccia la miseria… come avete corso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!
Adesso sono fregato. Come faccio a dire tutto quello che vorrei? Stringo rispondendo alla bella pagina scritta da Il Pensiero.

Se ho ben sintetizzato la struttura del tuo "pensiero", tutto il tuo discorso compone una relazione tra gli ingredienti "imposizione", "autorità" ed "ordine" ed il traguardo assegnato consistente nello "amore". Sempre se ho capito bene, allora devo obbiettare che non è detto che il traguardo da assegnare debba essere necessariamente l'amore. Anche tu sei caduto in un dogma caro amico. Un dogma che non hai minimamente tentato di fondare su alcunché ( e se no, che dogma sarebbe?).

Per secoli si sono nutriti dell'insegnamento dei maestri soltanto quelli che NON hanno preso lo slancio da un impulso, pervenutogli nel modo più vario, in impulso grazie al quale partire a pieno regime di proprio moto per percorrere la strada suggerita solo dalle proprie personali intuizioni.
Nel senso che dici tu, si "nutre" chi si mette a tavola e mangia un piatto pronto a menù fisso.
Si "nutre" anche chi coltiva da sé il nutrimento… con menù a scelta?

Ci sono tre tipi di persone, osservate dal punto di vista della loro spiritualità:

1) Quelli propensi alla fede in un'idea ed incapaci di oggettiva analisi del proprio credo e nel loro credo, persone che da un certo momento in poi diventano come sordo-ciechi,

2) Quelli propensi alla comprensione di un'idea ed incapaci di accettare senza analisi qualcosa per tradizione o spirito partitico, persone che per tutta la vita cercheranno possibili eventuali interruzioni nel cerchio della propria conoscenza.

3) Quelli che non si pongono affatto il problema e che spiritualmente sono, pertanto, equivalenti ai rettili. Queste persone sono destinate con grande probabilità a svegliarsi spiritualmente in seguito e cambiare, perciò, gruppo di appartenenza.

Come ho già detto in altra occasione, religione è "credere in quale dio", mentre spiritualità è "vivere secondo dio", cioè vivere secondo lo schema dettato dal proprio credo religioso che è la chiave di interpretazione di tutto quel che c'è intorno e dentro di noi.
Quindi, quello che tu dici, può valere per le persone del primo tipo, e mai per quelle del secondo o del terzo.

Per quanto riguarda l'amore, che tu poni dogmaticamente come fine del percorso di crescita spirituale, ti dico con onestà che hai colto mezza mela mentre il fine è tutto il frutteto.

Il bene ed il male sono il comodo e lo scomodo, il vantaggioso e lo svantaggioso, l'auspicabile ed il deprecabile… La domanda è sempre: "PER CHI ?". Per ogni "chi" c'è sempre almeno un altro "chi" sul quale si ripercuote l'effetto opposto.

Il "fine" del percorso spirituale è inarrivabile ma approcciabile con grande prossimità, e consiste nella famosa "Conoscenza" che tanta gente nega come possibile, …senza valutare che ne esistono vari gradi: io conosco appena, conosco un po', … abbastanza, piuttosto bene, bene, molto bene …

Certo è che chi afferma di averla tutta è un cretino, ma io non ho ancora sentito dire che qualcuno lo sia stato tanto.

Il grado di conoscenza non si misura in termini assoluti. Ognuno, per sé stesso, valuta il proprio grado in funzione di quanta coerenza c'è tra le risposte trovate. Una risposta che ne contraddice un'altra implica la necessità di gettar via due risposte già trovate e si è nuovamente nella opportunità di dover cercare nuovamente risposte coerenti.
E' un percorso senza fine in direzione di un asintoto matematico. Per questo un cercatore sarà tale finchè vive. Poi, ci sarà il completamento, dopo la morte. Un completamento che sarà ovviamente inconsapevole per noi, sarà lì… è stato lì… resta lì, anche adesso, quale stato di fatto. Parlo della "Verità" che è "Dio".
Tutto questo vale per qualsiasi religione o filosofia non basate sulla fede.

La Conoscenza, in qualunque grado, non esalta il bene sul male o il male sul bene, esalta la "Consapevolezza" che si deve avere nella scelta dell'opportunità di operare ora il bene… ora il male… in occasioni diverse; tenendo ben presente che il bilancio di Dio è sempre in pareggio.

Ciao...
Mistico is offline  
Vecchio 17-11-2004, 19.57.32   #49
Mirror
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Messaggio originale inviato da atisha:

... è uno stato dove avviene disidentificazione dal proprio ego (che non muore ahah...)dove la vera Consapevolezza..cioè la nostra Essenza condurrà la nostra vita...ma che la stessa offrirà sia la sofferenza fisica che gioia allo stato puro...ma in un continuo stato di benessere..non esisteranno più altalene emotive...ma se un dente fa male..beh..fa male!...se muore il gatto..beh, si soffre, ma con accettazione della stessa sofferenza, quindi la stessa diminuisce d'impatto...



Concordo ampiamente.

I pensieri accadono sempre...ma si riesce a distinguere fra quelli che servono per la risposta alla situazione nel tempo presente e quelli che emergono o si impongono come frutto reattivo di emozioni passate...
Nulla in apparenza, per gli altri, sembra cambiato...ma la tua realtà non è più quella di prima, anche se hai di fronte lo stesso mondo.
La sofferenza c'è e ci sarà sempre...ma senti che appartiene alla periferia del tuo Essere...
Dimorare in questo stato di Accettazione, di fatto, ti sposta in una condizione in cui non ti senti più toccato dal film della vita.
Lo godi pienamente nel chiaro e nello scuro, ma sai che...è un realissimo sogno.


Ultima modifica di Mirror : 17-11-2004 alle ore 20.02.57.
Mirror is offline  
Vecchio 17-11-2004, 20.36.25   #50
atisha
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mirror

già Mirror...già..
è talmente difficile farlo comprendere solo intellettualmente.... ci sono troppi condizionamenti nelle nostre menti..troppi!....e ci si limita...si viaggia a metà percezioni..
Così è..

un saluto e ben ritrovato..
atisha is offline  

 



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