Brava!

questa è una chiave molto "scolastica" concettuale e che per altro alla radice non si discosta minimamente da quello che sottintendevo io...
Sono letture "filosofiche" dell'azione, passione, istinto, desiderio e....paura.
Perchè anzichè ostacolare percorsi non cerchiamo di esprimerci dalle nostre esperienze? forse si aiuta di più..o no?


comunque sia...va tutto bene!

Kannon, prima di tutto prima di finirla me la passi che a te fa trppo.

(C'è un piccolo problema, però. Che è proprio la mente a creare il "desiderio)
questo problema è tuo.
poichè noi abbiamo detto che prima vi è il pensiero, poi prende densità nel piano dei sentimenti e desideri.
ma il pensiero e un pensiero e che nella fattispece ha le regole della mente, il desiderio si avvale delle regole dei sentimenti, quindi il pensiero è privo di desiderio inizialmente.

ma siamo sicuri che ci arriverai nel tempo, è un passaggio obbligato per tutti.

managgia

Il pensiero, inventa il "desiderio" ed è nella "mente" che prende corpo.

Ciao.

p.s. il desiderio di una bella macchina, ad esempio, come se, senza di essa, non si possa vivere (per molti. è così). Potrei fare innumerevoli esempi.

isa puoi tradurre in italiano per favore... non capisco.

atisha
noi parliamo sempre per esperienze vissute,dove leggi il non vissuto?
ma se non chiariamo le parole che danno forma ai concetti, come si fa ad andare avanti in un dialogo?

ciao

allora, vorrei aggiungere qualcosa... l'obiettivo del mio discorso era trovare le differenze interpretative che si denotano ponendo le due vie a confronto...qualcuno mi aiuta?

magari con l'educazione, che ne dici? potrebbe essere un'ipotesi da non sottovalutare no?

deirdre

cerchiamo di parlare l'italianese.
Esempio: se ti dico "stò pensando" che sentimento ci metti dietro?
se ti dico"sto pensando a quella cosa" ecco che il pensiero prende una certa piega verso la familiarità dell'oggetto che si può chiamare sentimento.
quindi se ricevo questa frase da un mio simile e cioè"stò pensando" mi pongo in una situazione di non sentimento, non avendo l'oggetto del pensiero, mentre se c'è un oggetto di mezzo , comincia il riconscimento dei sentimenti per quell'oggetto, legati alla familiarità ecc...
il pensatore , il pensato e il sentimento
ovvero l'osservatore e l'osservato, mescolando questi due soggetti viene fuori mente e sentimento, ma la mente può prescindere dal sentimento e non viceversa.

speriamo di essere stati più chiari, se così non fosse ci riproviamo

ciao

no, credimi, è suff. che tu provi ad articolare una frase in modo compiuto e possibilmente in italiano, poi se vuoi possiamo passare anche all'inglese o al tedesco..vedi tu, hai ampia scelta.
Dunque se mi dici sto pensando suppongo che tu stia facendo l'azione di pensare a qualcosa che diviene oggetto del tuo pensiero ma non solo, tal pensiero vien filtrato dall'anima che ne colora le forme con quanto tu definisci sentimento....
bellissimo..solo che non ha nulla a che vedere con il discorso che stavo facendo, quindi rewind darling and take it easy! bacix

a meno che tu non intenda quel tipo di volontà, ovvero il voler pensare ma non ha nulla a che vedere con quanto la mia mente intendeva in merito al termine volontà.