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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 20-12-2004, 18.12.55   #21
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Quello che avete detto, Atisha e Kannon, potrebbe essere vero se lo stesso insegnamento fosse volto a vincolare.

Ma così non è.

Se avete occasione di leggere qualcosa di questo tipo di messaggi (molti li ha inseriti Isaefren), vi accorgerete che tutto il principio dell'insegnamento tende alla responsabilizzazione e alla libertà da qualunque legame con dottrine, religioni, Maestri ecc.

Il Cerchio Firenze 77, per esempio, non ha organizzazione alcuna, non ha capi, non sede, non ha identità se non quella necessaria al fatto amministrativo per la pubblicazione dei libri.

Non ci sono adesioni o aderenti, se non quelli che si vogliono identificare con lo spirito e la filosofia di questi messaggi.

Roberto Setti era il medium, ma era anche un uomo che, per quanto stimato, non è idolatrato da nessuno e nessuno lo ha posto su un altare.
Lui, fra l'altro, non l'avrebbe voluto.

Le entità comunicanti, che vengono spesso chiamati Maestri, non hanno mai voluto questo appellativo e hanno sempre voluto che ci distaccassimo dalla tendenza a identificare loro con un insegnamento che serviva solo a stimolare la verità del nostro intimo.

La verità è una, è vero, e non può essere insegnata da nessuno, ma solo risvegliata come processo personale di maturazione.

C'è però chi ha bisogno di un momentaneo appoggio, chi di rassicurazioni, chi di un chiarimento per qualche problematica vitale e filosofica.

Ecco che questo tipo di insegnamento può essere utile e, a volte, necessario, ma non mai come unico punto fisso di riferimento; altrimenti ricadrebbe in una dottrina dogmatica e invece di essere un trampolino di lancio per il proprio sviluppo, diventerebbe un ancora vincolante al già saputo.

Quindi sono d'accordo con il principio indicato dagli amici, ma con dei distinguo che vanno valutati caso per caso.
Umberto77 is offline  
Vecchio 20-12-2004, 18.21.17   #22
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
Citazione:
Messaggio originale inviato da Umberto77
Il Cerchio Firenze 77, per esempio, non ha organizzazione alcuna, non ha capi, non sede, non ha identità se non quella necessaria al fatto amministrativo per la pubblicazione dei libri.

Ma i diritti d'autore di chi sono?
nonimportachi is offline  
Vecchio 20-12-2004, 19.46.11   #23
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
I diritti di autore sono di un nipote di Roberto Setti che li ha sempre devoluti, e continua a farlo, per pagare gli incontri mensili che si svolgono all'Hotel Michelangelo a Firenze.

Infatti l'ingresso è libero e non è richiesto nessun contributo.
Questo incontri, infatti, servono solo a permettere agli amici, che vengono da ogni parte d'Italia, di poter continuare a riunirsi per discutere e approfondire le tematiche che interessano.

Quando i diritti di autore non basteranno più, gli incontri potrebbero avvenire in sale messe a disposizione dal comune o altri, ma non saranno mai a pagamento.

Per una maggiore informazione in questo senso, puoi visitare il sito del Cerchio Firenze 77 a questo indirizzo:

www.cerchiofirenze77.org
Umberto77 is offline  
Vecchio 20-12-2004, 19.55.50   #24
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
Molti autori che non credono alla proprietà intellettuale, si rifiutano di registrare i propri testi alla siae e pubblicano i libri dicendo espressamente che il testo non è sottoposto ad alcun copyright.

Questo perchè la proprietà intellettuale tutela il lucro dell'autore, ma ostacola la diffusione della cultura (libri + cari, meno libri per tutti, testi SIAE = testi non riproducinili).

Visto l'intento di diffondere messaggi che ritengono di elevato spessore unito a quello dichiarato di non avere scopo di lucro, mi sembrava che questa scelta sarebbe stata anche quella del CF77.

Ma hanno bisogno di pagare l'Hotel per diffondere il messaggio...
nonimportachi is offline  
Vecchio 20-12-2004, 20.00.14   #25
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
...mi sono sempre domandato se non sia una contraddizione di buonafede l'avere una verità spirituale ed il volerla diffondere industrialmente...
Mistico is offline  
Vecchio 20-12-2004, 23.12.47   #26
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Dovete sapere che la decisione della pubblicazione dei libri del Cerchio Firenze 77, è stata molto dibattuta dagli amici di allora.

Non avevamo alcuna base nè organizzazione. Eravamo anche abbastanza sprovveduti nel campo editoriale.

Abbiamo quindi deciso di affidarci a un editore disponibile (le Edizioni Mediterranee) che si prendesse tutti le responsabilità di organizzare la pubblicazione e la vendita.

Così è stato.

Ogni guadagno dai diritti di autore, come ho già detto, è stato impiegato solo ed esclusivamente per gli incontri che si sono protratti per oltre 20 anni, e continuano a farlo.

Questo proprio perchè non abbiamo mai voluto che circolasse altro denaro che non questo.

Spero che non si debba supporre una cosa diversa, anche perchè tutto è alla luce del sole e tutto è verificabile.

La diffusione di una verità spirituale è auspicabile, se si è in buona fede, Mistico.
La cosa sbagliata è sentire di avere ottenuta una cosa bella e volerla tenere per sè.

I mezzi della diffusione, poi, ripeto, dipendono da molte circostanze e le scelte possono essere discutibili, col senno di poi, ma le nostre, comunque, sono state fatte senza nessun secondo fine che non sia la condivisione di un messaggio.
Umberto77 is offline  

 



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