Egregerrimo prodotto di un ipotetico pensante,

Mi sono cimentato con attenzione nel quesito posto. Ritengo opportuno riassumere il percorso mentale che mi sono caoticamente trovato a percorrere nell'intento di partorire una risposta quanto più efficace possibile nel rappresentare la realtà oggettivamente condivisibile.

Razionalmente/logicamente/analiticamente, ho convenuto che ogni affermazione che sancisce una verità è esprimibile anche attraverso la negazione della verità opposta. Pertanto, l'analisi puntuale che mi è stata richiesta si presenta alquanto difficoltosa dovendo effettuare un'analisi statistica della sintassi con cui vengono enunciate le affermazioni. Cotanto lavoro mi impegnerebbe in una interminabile analisi che riuscirei ad eseguire su un campione che non ritengo sufficientemente rappresentativo della totalità delle affermazioni. A NASO, e senza aver effettuato la ricerca appena descritta per mancanza di tempo e sufficienti motivazioni, riterrei che la negzione di un'affermazione sia più attendibile di un'affermazione. Devo però anche far presente che il sottoscritto ritiene la tecnica di ricerca "A NASO" altamente inattendibile.

Mi sono poi preso la libertà di ritenere che il quesito posto, non riguardasse una mera questione di rapporto tra sintassi e contenuti, ma che fosse da intendrsi in chiave decisamente più mistico/filosofica/spirituale. Ebbene, anche da quest'ottica, devo convenire che (giochi sintattici a parte) la negazione di qualcosa sia più attendibile dell'affermazione di qualcosa. Questo proprio in quanto negazione.

Tralasciando le esplicative premesse che mi riesce difficoltoso esprimere in questa sede, trovo che negare una verità è essenzialmente sempre "corretto" poichè ogni verità è espressione del punto di vista da cui la si osserva ed ogni punto di vista può non essere riconosciuto.

Concludo con il forte dubbio di essere andato OT per aver mancato l'aspetto che intendeva essere oggetto del quesito.

riverisco

E' più credibile B.....perchè B è la verità (ciò non vuol dire che la verità non esiste)

per il semplice motivo che se fosse A, B non esisterebbe nemmeno.

Se avessimo la verità che bisogno ci sarebbe di dubitarne?
A esiste grazie a B. B è verità, non perchè dice non è...ma perchè si evolve, cambia, si mette in discussione e in gioco.

Chi dice la verità è...lo può fare perchè qulacuno dubita di lui.

Quindi un antiguru è più pesante in verità di un guru.

tutto ciò che è ANTI, a mio avviso è anche PRO! E' l'altra faccia della medaglia. Sempre della stessa, però!

Messaggio originale inviato da il pensiero
Quindi un antiguru è più pesante in verità di un guru.
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Siccome l’evoluzione spirituale consiste nel perdere conoscenza...
allora, logicamente, il maestro è d’impiccio...
allora, logicamente, il maestro è inutile...
allora, logicamente è più meglio non cercarli.
Allora, logicamente cade il problema del riconoscerli,
anzi sarebbe più meglio evitarli... logicamente

Hai colto una apparente contraddizione... vedo se riesco a rimediare... incasinandomi ancor di più...


Secondo voi, attenti forumisti, ha più probabilità di “salvarsi” uno che “segue” un guru o un antiguru?.

Di quale probabilità parli (ops, scrivi)? Teorica o pratica? Secondo me nessuno o entrambi! E non per il fatto di chi si segue....

Nella realtà!...
... succede che prima o poi, in quasi tutti gli umani, si fa strada il desiderio di una ricerca spirituale...

è un fatto...
che, non conoscendo da dove “iniziare”, prima o poi si e costretti a documentarsi...

è un fatto...
che, presto o tardi, “vai a finire” per abbracciare qualche “credo” già pronto per l’uso...

è un fatto...
che, se non hai un cervello attivo, efficiente ed abituato a scovare tranelli, e per il fatto che i tranellatori sono in maggioranza hai grosse probabilità di finire dalla padella alla brace...

Questi fatti accadibili sono quello che volevo mettere in evidenza e sentire da voi, attenti forumisti, (sono esclusi i maestri che son di parte) cosa ne pensate, anzi sarebbe più meglio, sentire esperienze...

Ma... se vuoi il parere di uno che ha esperienza al riguardo e non di un maestro, credo tu sia in contrddizione.... com'è possibile?

Non esiste risposta a questa domanda.

In quanto la mia verità può non essere la tua e domani le parti potrebbero invertirsi.

La verità è come un cartello stradale: può esserci scritto Roma - Km 15 , e Roma è verità, è una città che esiste, ma quel cartello puoi ritrovartelo davanti in India e la verità è già diventata mezza verità. Chi legge il cartello non sta dicendo una bugia ma il contesto non è nella verità. Per questo per sapere se quel cartello è davvero vicino a Roma o si trova vicino Bombey devo guardarmi intorno, devo interrogarmi, devo cercare, devo comprendere.

Per questo la verità nessuno può offrirla ad un altro su di un piatto d'argento ma deve essere cercata e scoperta in prima persona.

Ogni post che leggo parto dal principio che chi ha scritto lo faceva in verità, la sua verità, ma il confronto con la mia conoscenza del momento deve essere sempre tenuta presente.

E anche quando non vi è un riscontro con la mia conoscenza, non escludo che un giorno io possa ricredermi.

Ciao
Mary