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Vecchio 28-02-2005, 08.06.43   #21
Yam
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Re: Re: FOLLIA ED AMORE INCONTRANO DOLORE

Citazione:
Messaggio originale inviato da atisha
"Il cuore arreca sofferenza, è vero, ma solo perché è in grado di dare piacere – solo per questo dà sofferenza. Il dolore è la via che permette al piacere di giungere; l’agonia è la soglia da cui entra l’estasi. Se ne sei consapevole, accetti il dolore come una benedizione. In quel caso, d’un tratto la qualità del dolore inizia immediatamente a cambiare. Non sei più in conflitto con il dolore, e poiché non sei più in antagonismo, non è più dolore: è un amico. È un fuoco che ti ripulirà. È una trasformazione, un processo, in cui ciò che è vecchio se ne andrà e giungerà il nuovo; in esso la mente scomparirà e il cuore funzionerà nella sua totalità. E a quel punto la vita è una benedizione." (Osho)




Abbi pazienza Ati, ma mi tocco le p...e!
Yam is offline  
Vecchio 28-02-2005, 08.12.35   #22
atisha
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Data registrazione: 17-03-2003
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Re: Re: Re: FOLLIA ED AMORE INCONTRANO DOLORE

Citazione:
Messaggio originale inviato da Yam
Abbi pazienza Ati, ma mi tocco le p...e!

fino a che continueremo a toccarle...
atisha is offline  
Vecchio 28-02-2005, 11.30.00   #23
kri
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Messaggi: 1,297
Re: Elogio della Follia

Citazione:
Messaggio originale inviato da SonoGiorgio
Molti filosofi, tra cui ad esempio anche Erasmo da Rotterdam......

Lessi “l’elogio alla follia” alle superiori ( 14 anni fa) e mi piacque talmente tanto che decisi di scriverci una tesina di fine anno … mai consegnata … mi ricordo che nella tesina discutevo della questione dell’apparire o dell’essere riportandomi anche alla pazzia dell’Amleto, divenendo così la Follia una sorta di tempo prezioso in cui valutare, sedimentare, conoscere a fondo l’oscurità !

La Follia viene utilizzata come punto di studio esterno. Un osservatore volontariamente svincolato da nobili false parole o da atti dovuti … svincolato dal gesto comune di obbligo, ma vincolato alla sola intenzione essenziale della sua volontà, ingenua, fresca, pulita , diventando così partecipe silente del circostante, rapportando il tutto a se, ai Suoi pensieri, alle Sue azioni, al Suo schema.
Si effettivamente è anche questo uno schema .. se pur maggiormente libero dal proprio giudizio (il più severo ) , ma pur sempre uno schema di “azione”, anche se sicuramente più consapevole, più cosciente.
Ciò che un tale Folle comprende è l’unione dello 0 con 1 ( mi sembra che tu stesso lo suggerisca …? ), è la realizzazione dell’unione della saggezza, della sapienza, del lavoro meticoloso e geniale della mente con la leggerezza, la purezza di intenti, il vagare senza fretta , senza preoccupazioni, abbandonando ad ogni passo quello precedente., ma pur sempre intenzionato al arrivare con il proprio fagottino al Mondo. E’ l’esperienza attraverso i sensi tutti uniti .. tutti senza condanne a nessuno. La conoscenza del mondo, dell’uomo e per analogia dell’universo avviene quindi per intercessione della Follia che conosce al di fuori del pudore e del “giusto senso comune” . Tale Conoscenza così acquisita non è definibile, non è esprimibile se non apparendo ed essendo Folli. Estraniandosi dal pensare e dal agire comune, Quel comune che corrisponde a meccanismi psicologici e psichici di notevole portata. E credo che non sia possibile non considerarli se si vuol essere dei Folli. Così Si ( per rispondere alla tua domanda) credo innanzi tutto che sia possibile cambiare volontariamente schemi mentali e che tali schemi possano modificare la struttura del cervello essendo esso in sviluppo (intendendo per struttura la capacità di lavorare ), di conseguenza il suo funzionamento, non necessariamente in positivo . ma non credo che il Folle sia solo colui che esce da schemi comuni ..in tal senso intesi.
Non mi ricordo più che filosofo diceva ed affermava che Dio fosse pazzo, pazzo e folle perché aveva creato tutto questo gioco .. ed essendo tutto ciò che è, non poteva che dimostrare Pazzia …

La relazione che può esistere tra il Folle e la Conoscenza è dunque il metodo che li unisce. In fondo il Folle è “chiuso” nel suo mondo ..ed aperto all’esperienza … e cos’è la conoscenza se non osservazione ed intuizione del circostante (mondo)?




Non credo di essere riuscita ad esprimere al meglio … spero si possa capire almeno un ¼ di cosa intendessi … altrimenti pazienza



kri is offline  
Vecchio 01-03-2005, 09.07.23   #24
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
Re: Visechi

Citazione:
Messaggio originale inviato da atisha
quindi il folle è un irresponsabile che sposandosi all'altrui causa della sofferenza, esperimenta, fa esperienza non diretta..per timore di ritrovarsi a possedere già quella perduta sofferenza..dolore, dell'io bambino frustrato, che mai guarir potrà..se non con la Fede e Verità...

quindi il folle da te poeticamente ed abilmente descritto..è un disperato e angosciato..disperato a tal punto da cibarsi dell'altrui lacrima..senza distorsione alcuna?

quindi quel folle amico mio..non permetterà mai lo sviluppo dell'Intelligenza... e mai permetterà di sostituire l'oscurità sua e altrui, con propria Luce..e rimanendo sdraiato nel suo letto di morte a contatto diretto con il proprio dolore che mai avrà bevuto a piene mani e sperimentato in piena consapevolezza... morirà come povero uomo impregnato di ciò che non fu mai completamente suo...scimmiottando un vivere ed una dimensione mai fondamentalmente per paura tentata...in un abito stretto e luccicante di ricordi..museo d'arte per assurdo.. ma senza conoscere lo spazio in cui è restato addormentato fino a quel giorno d'inizio del vero dolore, recato ad un nuovo e sconosciuto passaggio: la morte.

un abbraccio..

Il Folle, cara amica, ha ed avverte la responsabilità che la propria Natura gli consente di avere. Non ha alcun timore di patire sue proprie sofferenze, ma questo spesso non gli è concesso in sorte, perché è appunto sua Natura vivere in assenza di permanenti situazioni dolorose, perché egli mai sa soffermarsi troppo a lungo su un unico momento, perché, come già detto in precedenza, prova noia nella permanenza. Egli, il Folle, pur nella giocosità della sua sconclusionata vita, mai scorda l’orrido e l’abnorme che è parte di noi, e non lo teme… solo un Folle non teme la paura. L’esperienza sua diretta, è anche, ma non solo, l’esperienza del dolore altrui. E’ una sua condanna, il suo Dharma. Il Folle è avvolto nelle nebbie dell’angoscia, ma non le subisce, non ne rimane soggiogato, le canta e le danza in poesia, in prosa, in musica e pittura, e la sua intelligenza è giustappunto quella che nitidamente emerge dai vapori inconsistenti dell’incontro con il prossimo, relazioni che spesso vive con struggente empatia, con passione e sovente in sconclusionata allegria, attingendo da queste relazionale le ombre e le luci altrui, e donando a chi incontra per la via parti delle proprie ombre (le macule dell’anima) e della propria vivida luce, che è sempre ben presente, anche se ben amalgamata con il suo opposto, l’ombra.Vive in costante e perdurante sospensione esistenziale, senza mai approdare ad uno status di serena e costante permanenza. Il Folle è un ‘inconcluso’ perché della vita è il riflesso più sincero. E’ talmente Folle nella sua Follia che impregna il proprio essere di ansia e di mestizia, ricercando con ‘stoltezza’ le situazioni più disperate e disparate, in cui si tuffa con la solita sua insensata irruenza, pretendendo d’immergere il proprio corpo fino al collo in acqua di mare, sortendone fuori con un’irriverente capriola senza esserne da questa bagnato. Crede di poter fare il bagno in un mare che non infradicia e non bagna. Un dì morrà anch’egli, forse solo, forse in compagnia, al suono delicato e mesto di qualche prefica rapace che vuol a lui rapir la sua malia… perché non è da tutti convivere con gli affanni e le afflizioni altrui, danzando nel disordine della vita, per questo egli mai dispera, perché non ha speranze, non ha mete, nessun incanto che si stagli all’orizzonte, nessun vano sogno o tiepida illusione. Eppure in vita incontra la speranza, l’incanto e la stupefazione, che di lui corroborano lo spirito donandogli quell’ubriachezza d’Eros e d’Amore, che son di tutti noi un sano condimento. Egli ama vivere sul crinale della vita e delle emozioni, cercando di non perderne la vetta, rischiando spesso di porre un piede in fallo. Spesso ciò accade ed è tormento, che lui non teme, ma con cui spesso ama confliggere in singolar tenzone, perché in questo, per certi versi, orrido elemento, che emette uno labile lamento, lui si rotola nutrendosi delle particolari sue affezioni, che muta spesso in canto, o in nenie tristi come un pianto. Se tu le hai udite, mia ricca amica, avrai udito con esse anche il canto fosco e triste che emette la Natura, che mai è perfetta, ché reca seco vita e morte, come un bel fiore che fiorendo già appassisce. E’ questa la sua colpa, narrare al mondo la Follia e l’insensatezza della vita, il suo disincanto… eppure ama, ama la vita, con tutti i suoi veli, le sue distorsioni, che noi, rapiti osservatori, non sappiamo vedere; privo di false illusioni, di allucinazioni, diverso da noi che ne siam pieni.
Questo è Il Folle, è simile alla vita.

Un ri-abbraccio
visechi is offline  
Vecchio 01-03-2005, 11.12.00   #25
atisha
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Re: Re: Visechi

Citazione:
Messaggio originale inviato da visechi
Il Folle, cara amica......,

questa mi sembra una visione del Folle un po' fiabesca... permettimi amico mio carissimo...



Citazione:
perché è appunto sua Natura vivere in assenza di permanenti situazioni dolorose, perché egli mai sa soffermarsi troppo a lungo su un unico momento, perché, come già detto in precedenza, prova noia nella permanenza.

e nella sua natura? come potrà egli esserne così sicuro?
prima o poi si troverà a dover far i conti con questa irriverente credenza..ed allora saranno veri dolori...
a meno che questo folle sia egli stesso "scollegato" ed anestetizzato..appunto scisso..allora quel punto è patologia e non lucida Follia..quella lucida follia che stavamo studiando assieme....

Ti racconterò poi cosa è per me la Follia...stasera ora devo scappare..
atisha is offline  
Vecchio 01-03-2005, 15.10.48   #26
Mistico
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Re: Re: Visechi

Citazione:
Messaggio originale inviato da visechi
...(un sacco di bei discorsi)...
...
...Questo è Il Folle, è simile alla vita.
Beh... certo!

...Alla vita di un folle!

Mistico is offline  
Vecchio 02-03-2005, 09.29.11   #27
atisha
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cos'è la Lucida Follia??

Lucida follia è l'uscita dal branco..

è accostare l'incarnata paura della nostra materia al senso più alto del Sé..

è crescere in disidentificazione del solo corpo fisico, per sposare "l'emozione profonda" dell'annientamento, della morte in vita.

è la sana luce emergente della battaglia interiore

è il riconoscimento dei propri limiti in quel minareto inaccessibile eretto e percepito a realtà della mente condizionata..

è l'equilibrio nascente tra interno ed esterno di una volontà di trasformazione..

è Amore incondizionato.




Tutti gli altri stati folli sono solo un palliativo umano vissuto senza coraggio a ricerca incerta...per sentirsi unici..ma senza uscir di prigione..
atisha is offline  
Vecchio 02-03-2005, 09.45.42   #28
Mistico
Utente bannato
 
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Messaggi: 1,879
Re: cos'è la Lucida Follia??

è accostare l'incarnata paura della nostra materia al senso più alto del Sé..

è crescere in disidentificazione del solo corpo fisico, per sposare "l'emozione profonda" dell'annientamento, della morte in vita.

è la sana luce emergente della battaglia interiore

è il riconoscimento dei propri limiti in quel minareto inaccessibile eretto e percepito a realtà della mente condizionata..

è l'equilibrio nascente tra interno ed esterno di una volontà di trasformazione..

* ma non è Amore incondizionato. *

è senso di identità nei confronti di ciò che altri amano, odiano o per cui non hanno interesse.



Tutti gli altri stati folli sono solo un palliativo umano vissuto senza coraggio a ricerca incerta...per sentirsi unici..ma senza uscir di prigione..

Firmato: La Via, La Verità e La Vita.

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Ultima modifica di Mistico : 02-03-2005 alle ore 09.48.33.
Mistico is offline  
Vecchio 02-03-2005, 10.12.42   #29
Mistico
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Messaggi: 1,879
...continua per mancanza di P.S.

P.S.
Non è concretamente possibile amare sempre e qualunque cosa, Atisha, ...sapere e quindi sentire convintamente che l'altro è altro aspetto della sola cosa che tutti in realtà siamo... si può sempre!

La Verita, in ogni suo aspetto, è semplice, senza contraddizioni, naturale e sempre sostenibile!
Mistico is offline  
Vecchio 02-03-2005, 11.10.13   #30
atisha
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Re: ...continua per mancanza di P.S.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mistico
P.S.
Non è concretamente possibile amare sempre e qualunque cosa, Atisha, ...sapere e quindi sentire convintamente che l'altro è altro aspetto della sola cosa che tutti in realtà siamo... si può sempre!

La Verita, in ogni suo aspetto, è semplice, senza contraddizioni, naturale e sempre sostenibile!

ma certamente Mistic Rose! certamente..
non hai notato la sequenza dei miei pensieri..e quell'amore maiuscolo?
dovremmo riatizzare un topic..su quell'Amore tanto disastrato e visualizzato e poco compreso....

atisha che spesso non ama
atisha is offline  

 



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