E' in questo senso come dice molto bene Yam...il riconoscere che che ciò che deve essere fatto si sta proprio ora facendo.

E questo senso si trova dopo aver fatto tutto...quello che il povevo e illuso "io" auspica per il bene di Dio e la Sua manifestazione.

Cosa, di fatto, non facile da Vedere...solo la Sua Grazia ti pemette di Vedere con chiarezza la sempre Sua Opera Divina in atto.

girasole, la tua risposta alla seconda parte del mio messaggio ha suscitato in me una forte emozione...

comprendo ancora una volta quanto siamo diversi...nel rispetto di tale diversita'...continuo per il mio sentiero...perche' la mia natura mi spinge...

ma ora ti chiedo...la storia del pesce e dell'imparare a pescare...
al mio orecchio risuona ancora come un avere qualcosa da...insegnare...
e rileggendo il tuo messaggio di apertura mi sembra di trovare una contraddizione...
mi chiarisci il concetto?

Hai scritto bene, "ti sembra" non tanto perchè sia reale o meno, non sta a me giudicare, ma in quanto a "te".
Credo non ci sia niente da chiarire...
E' da chiarire che non mi nascondo dietro un
oppure in maniera più articolata dietro altre frasette (non tu-tue)

Questa immagine che descrivi del "montarci sopra", a mio modo di vedere, è meravigliosa.
Ciao

Infatti le "convinzioni" sono parenti ai dogmi.
Dovremmo sempre tenere presente che improvvisi e nuovi sviluppi potrebbero alterare, se non addirittura sovvertire, l'ordine che noi, magari per anni, abbiamo creduto immutabile.

E' vero. Anche io sostengo che l'aiuto può, e deve, essere offerto, ma che non può, e non deve, essere imposto.
All'uopo, a costo di apparire eccessivamente distaccati, è meglio sempre limitarsi a presentare senza enfasi le proprie argomentazioni, attendendo che si faccia avanti un eventuale interessato.

C'è sempre il rischio, altrimenti, di proporre/imporre. E questa proposizione/imposizione ha sovente impedito a molte generazioni di essere registi consapevoli del proprio destino.

Le mie risposte, in una discussione, potrebbero non essere immediate. Ciò è dovuto non solo agli impedimenti causati da altri impegni, ma anche dal fatto che, prima di rispondere, rifletto attentamente sul messaggio a cui intendo rispondere.

Dietro argomentazioni ragionevoli e sincere, come questa da te proposta, vi sono anni e decenni di esperienze. Sento dunque di non poter rispondere "a tambur battente": mi occorre sempre un pò di tempo per cercare di ben comprendere cosa dice e cosa pensa l'altro.

esperantiano

"e vuoi io sono qui...non mi basta...se vuoi sono qui... ma anche mi preoccupo di sapere come stai...come pensi...cosa senti..."

E' un modo di vedere e di procedere.
Lo condivido.

esperantiano

Bisogna dire che comunque così doveva essere perchè nessuno riuscirà mai ad imporre niente a chi non vorrà l'imposizione.


Nessun problema....

quando scrivi..."frasette...non tue"

hai gia' giudicato...

buona evoluzione spirituale

anche questo..è giudizio