E' più facile digiunare o spegnere la TV?

E' lo stesso.

Se dai importanza a queste cose sarà difficile rinunciare ad entrambe.

Se non dai importanza a queste cose esse di restano indifferenti.

Se esse ti restano indifferenti significa che la tua vita è incentrata su altre cose:
dipingere,
dormire,
pensare,
o anche la ricerca del senso della vita.

Personalmente non ho un particolare attaccamento al cibo, e non posseggo un televisore.
Non soffro eccessivamente se non posso mangiare, nè rimpiango le trasmissioni televisive.

Quello che mi interessa è approfondire il senso della vita, con la mente libera, sgombra da ogni pregiudizio, visione, dottrina che possa esercitare una pressione sul procedere autonomo del mio pensiero.

esperantiano

Non puoi avere la mente libera se hai un pensiero che procede anche se ritieni che sia autonomo, sdottrinato inpregiudiziato.

P.S.
E se la vita non avesse senso? Lo sai che sprecheresti il senso di tutta la tua vita a trovarne uno?!

Ilpe,

Rispondo al tuo P.S.:

Quando nasci, tu hai una chiave, ma non sai di dove sia. Puoi vivere a prescindere dalla chiave che ti pesa in tasca, oppure puoi cercare di scoprire di dove sia... una ragione per cui ce l'hai dovrà pur esserci!

La chiave è l'intelligenza. Chi vuole uscire da una stanza non tenta tutte le pareti con testate ad occhi chiusi: apre gli occhi e vede la porta.

La porta che faremmo bene a cercare è quella del giusto senso di quel che siamo e di cos'è il resto intorno a noi.

Se non si capisce questo, è meglio munirsi di un casco ben imbottito... i colpi fanno male!




P.S.

Ciao!

Se mi tolgono 1 giorno di tivu per me è ossigeno! Se mi tolgono un giorno di "pappa" invece....non è la stessa cosa...

Rispondo al creatore di fiabe brancolante nel buio.

La tua fiaba non la condivido perché restrittiva e nichilista e mi prendo la licenza di adattarla con preghiera di inserirla come lucciola nel tuo oscuro mondo per farla volare così:

Quando nasci, sei leggero leggero e voli spensierato come una farfalla dai colori delle forfizia primaverile. Poi quelli lì pesanti che camminano laggiù per terra ti mettono una pulce all’orecchio a forma di chiave in tasca e tu sei indotto a cambiare la tua elegante libertà in un procedere goffo e pesante.
Potresti ritornare a vivere come all’origine alleggerendoti della zavorra oppure dannarti fino alla morte a cercare un’inviolabile buco dove collocare la tua chiavata... eredità.

Tu pensi che l’intelligenza sia nella chiave, ma l’intelligenza tu l’avevi come qualità fin dalla nascita ed è il connubio fra la tua crapa e le tue simpatiche antenne e se hai la fortuna che il collegamento si stabilisca allora ti risveglierai da sicura morte, ti ricorderai di quand’era bello all’inizio quindi onde per cui non avrai più dubbi sul come adoperare quella che ti avevano fatto credere essere una cosa preziosa dai poteri maghichi e gentilmente la riconsegnerai ai legittimi proprietari e ritornerai leggero come una piuma ad esplorare non solo la terra con le cacche dei umani chiavati, ma anche l’aere con i profumi rosati.

Se non si capisce questo, è meglio munirsi di un casco ben imbottito... i colpi fanno male!

BYE S.Y.L.

Supponendo che tu abbia ragione, dove ti collochi? Sei vivo o no? Perché?

L’intelligenza è anche non farsi tante domande specialmente quelle che pesano come le chiavi...
io, in pasta di pensiero, mi sento infinitamente ignorante nel senso che devo far fronte alle domande che mi faccio da solo ed anche a quelle che mi fanno gli altri ...

Credo che in tal senso sei nella norma. Chiunque si comporterebbe così, no? Forse dobbiamo imoarare a dare risposte senza porre quesiti? Sembra facile....

Le domande intelligenti sono quelle che contengono già la risposta.