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Vecchio 06-04-2005, 12.50.34   #11
Yam
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Marco_532
yam... ...e' solo per una maggiore "chiarezza" ...non mi veniva in mente un'altra parola...in compenso il concetto si capisce benissimo credo...

No e' che se usi "succube" sottolinei la mancanza di libero arbitrio, ma neghi la Liberta' della Consapevolezza.
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Vecchio 06-04-2005, 13.18.23   #12
gyta
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Re: Il paradoso del non-agire

Citazione:
Messaggio originale inviato da biachiara
..Rifugiarsi prima del tempo nel "non-agire" è rinnegare - per paura, ignoranza o pigrizia - la nostra natura più alta.
In una scuola nessuno di noi direbbe a un piccolo allievo: "Non svolgere i tuoi compiti, non fare nulla, affidati al fluire della vita"..

Ma, Biachiara..
il "Non-Agire" non è questo che descrivi..!
Il "Non-Agire" è un.. "Agire", ma un "Agire" che è <fluidità nel cuore dell' Essere>.. Ma detto così.. non spiega molto..

C'è una spiegazione abbastanza buona ma molto sintetica :

il passo commentato è:
"Perciò il saggio viene a capo delle cose senza agire"

****************************** ****************

<< E' ciò che Lao-tzu chiama Non Azione:
il saggio viene a capo delle cose senza agire.
Ci sono tre possibilità:
una è immergersi nell'azione e lasciar perdere la non-azione;
ed è la via dell'uomo di mondo.
La seconda è quella di lasciar perdere l'azione,
e di divenire totalmente inattivi.
Andare sull'Himalaya.
E' la via della rinuncia al mondo.
La terza è quella di agire senza agire,
di muoversi rimanendo immobili dentro,
di vivere nella piazza del mercato,
ma senza lasciare che la piazza del mercato viva in te.

Io vi sto parlando eppure in me c'è silenzio.
Parlo e insieme non parlo.
Muoviti senza muoverti. Agisci senza agire.
Se l'agire e il non agire s'incontrano,
in te sorge l'armonia, in te nasce la bellezza
che non è contrapposta alla bruttezza,
bensì che comprende anche la bruttezza dentro di sé.
..
L'arte di esistere è l'arte di assorbire tutto.
L'arte di trasformare ogni cosa in un mezzo:
(se trovi un sasso in mezzo al sentiero, non respingerlo,
usalo come gradino.)

"Perciò il saggio viene a capo delle cose senza agire":

Non si rifugia sull'Himalaya.
Resta nel mondo e sbriga le sue cose,
ma senza agire.
L'azione coinvolge l'esterno del suo essere;
dentro, nel centro del suo essere, resta immobile.
E' ciò che chiama "Non Azione";
è trovare il centro nel ciclone.
All'esterno il ciclone infuria,
ma nel centro non vi è neppure un'increspatura,
tutto è immobile.
..

"Ogni cosa cresce spontaneamente, ma egli (il saggio) non l'abbandona.":

Il saggio non fugge, non respinge nulla, non abbandona nulla.
<Rinuncia senza rinunciare>,
resta nel mondo e siine fuori;
sii il punto di incontro degli opposti.
Resta dove sei, restaci totalmente;
ma dentro te, nel profondo,
qualcosa deve restare al di sopra di tutto,
deve restare trascendente.
Radici nella terra,
rami in cielo.

Il saggio vive come parte del tutto.
Vive come parte di quest'unità organica dell'esistenza,
di questo essere semplicemente così.
L'onda non reclama nulla per sé,
l'onda si limita a far parte dell'oceano..
"Agisce, ma non accumula;
assolve al suo compito, ma non richiede alcun riconoscimento.

(E proprio perché non richiede alcun riconoscimento
il riconoscimento che gli tocca è indistruttibile")


Il punto della questione è :
Si può aspettare un risultato,
ma non si può aspettare una conseguenza.
Una conseguenza è parte della legge interna delle cose,
si verifica senza bisogno che tu aspetti.

Anzi, nell'attesa c'è desiderio,
e il desiderio è un ostacolo,
impedirà alla conseguenza di verificarsi.
Non desiderare, e succede.
Non chiedere e ti sarà dato.
Non bussare e ti accorgerai
che la porta è sempre stata aperta, guarda!

Lao-tzu è la "chiave" in grado di aprire
tutte "le serrature della vita" >>

****************************** *****************
(da "Discorsi sul tao" Osho)


La via del Tao
non ti dice cosa sia "giusto" o "sbagliato",
cosa "fare" o "Non fare"
ma il "come"..

Unicamente Il >>>"come"<<<..

é il 'punto d'unione',
la 'modalità' che diviene/si fa 'forma'..
è il 'possedere tutto' 'lasciando tutto',
è 'combattere' senza combattere,
sfrutta ciò che c'è e vi va dentro, senza forzare;
come l'acqua.. esattemente come l'acqua che sembra senza 'volontà' solo perché la sua volontà non è che la sua più profonda ed insita "Qualità"..

Questa la mia <traduzione> di Via, di "non Azione"..
Non è "fregarsene" degli altri,
ma "fluire" e trovando il proprio centro ("Il" centro!)
-che è SOLO quello in concordanza con l'Essere più profondo!-
l'azione si compie "da sé" come corrispondenza univoca dell'Essere..

Penso che questi concetti,
talmente 'semplici' d'apparire paradossalmente 'complessi'
(e ti comprendo) siano già ben stati discussi sul forum..

(Spero d'esser riuscita magari a porre l'accento
dove più in dettaglio sembrava apparire il paradosso..
che da svelato tale più non è ..)



Gyta

Ultima modifica di gyta : 06-04-2005 alle ore 13.31.05.
gyta is offline  
Vecchio 02-05-2005, 18.53.50   #13
Alec
Ospite
 
Data registrazione: 03-09-2004
Messaggi: 18
Ciao a tutti,

seguo e pratico il taoismo da molto e sò che il concetto di "non-agire" è tra i più fraintesi e difficili da comprendere. Proverò con il mio intervento a fare un po' di chiarezza.

Nel Taoismo si parla di Wei Wu Wei, che letteralmente significa "agisci non agendo", oppure semplicemente di Wu Wei (non azione). Ma la traduzione letterale dei termini Wu Wei come "non azione" (ma anche "azione vuota" o "azione negativa") può essere a dir poco fuorviante. Predisporsi al Wuwei non significa non agire e neppure "vivi e lascia vivere".
Wuwei è essenzialmente un atteggiamento spirituale che tende a ridurre il peso dell'ego, dell'io personale, nel determinare le motivazioni e le conseguenze delle nostre azioni.
Wuwei è "azione vuota" nel senso che non è dettata dalle mire individualistiche dell'ego ed è, dunque, autenticamente predisposta all'altro.
Wuwei è "azione-risposta" (ying-wei) come lo è quella del Tao, che non impone un proprio progetto, ma si apre alle sue creature ed agisce in risposta al loro atteggiamento.
Wuwei è "azione responsabile" nel senso che chi agisce è consapevole della complessità delle relazioni tra le diecimila creature, nello spazio e nel tempo, e limita di conseguenza finalità e modalità del suo agire.
Wuwei è, dunque, quell'atteggiamento mentale e spirituale, la cui costruzione giorno per giorno è una delle finalità essenziali della pratica taoista, attraverso il quale il taoista si pone non come lo scopo del suo agire, ma come lo strumento per l'azione spontanea del Tao.
Chi applica il Wu Wei è come un giardiniere: non è che non faccia nulla; prepara il terreno, toglie le erbaccie, irriga e fertilizza; ma poi la pianta cresce per una sua "forza interiore", per l'azione spontanea della natura, non per la volontà del giardiniere.

Al di fuori di un contesto taoista, bisognerebbe adottare delle cautele nell'utilizzo del concetto di Wu Wei. Ad esempio, nel buddismo vi è senz'altro un concetto simile di non-azione; nella visione buddista (almeno nel Piccolo Veicolo) della realtà immanente come dolore ed illusione, però, la non-azione rischia a mio avviso (come anche nel taoismo di Chuang Tzu) di divenire un atteggiamento eccessivamente contemplativo. Per evitare tale rischio bisognerebbe ricondurre il concetto di Non-azione all'originaria formulazione di Lao Tzu, che trovava certo origine nella visione della realtà immanente come risultato dell'azione di un principio trascendente (il che non la rende illusoria, tutt'altro!) e che, però, era soprattutto un messaggio di tipo "politico".
Lao Tzu si rivolgeva essenzialmente ai governanti: smettetela di pensare che riti e leggi bastino a governare una nazione; smettela di scolpire nella pietra il giusto e lo sbagliato, per poi sentirvi investiti del compito di imporlo con la forza a coloro che voi governate, definendo nei minimi particolari le loro vite; abbiate il coraggio di parlare al cuore degli uomini, accettandoli nella loro diversità; abbiate il coraggio di lasciar fare alla natura il suo corso, accettandola nella sua complessità; governate il generale ed il particolare si governerà da sè.
Wu wei è in fondo questa suprema accettazione del reale, era ed è una denuncia contro le pretese paternalistiche (ed assolutistiche) degli Stati, è il difficile messaggio di tolleranza di chi si ripropone di non imporre se stesso alla realtà...

...MA QUESTO NON SIGNIFICA NON FARE NULLA, QUANDO SERVE, PER MODIFICARLA.

PS: sostenere che il Wu Wei è un messaggio di tipo politico non equivale ad accettare questa o quella ideologia politica perchè più consona al principio. Governare anzichè comandare, educare anzichè istruire sono concetti che possono trovare un proprio respiro all'interno di qualsiasi schieramento o orientamento politico. Tant'è che governare il generale significa non definire ed imporre agli individui scelte particolari, ma scegliere il meccanismo di coordinamento delle scelte individuali che si ritiene più opportuno. E tali meccanismi possono essere di più tipi: mercato, gerarchia, rete... Quale scegliere è un problema che non riguarda nè la propria spiritualità, nè il concetto di non azione: è semplicemente la libera scelta dell'uomo "politico".
Alec is offline  
Vecchio 03-05-2005, 05.14.18   #14
gyta
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Il tuo messaggio è molto chiaro ed esplicativo!
Condivido in pieno.. (naturalmente)
Forse solo l'ultima frase "Quale scegliere è un problema che non riguarda nè la propria spiritualità, nè il concetto di non azione: è semplicemente la libera scelta dell'uomo "politico".
l'avrei espressa in altri termini.. Ma non credo sia sede di tale discussione che implicherebbe altro..*

*[Forse anche nella scelta di tipo 'organizzativo' entra in una determinata misura anche in discussione la 'spiritualità' dell'uomo.. (sistema piramidale o rete.. etc..) ma è cercare il capello nell'uovo nel nostro caso e non lo trovo opportuno.. visto che è già un "miracolo" riuscire a condividere la sostanza di ciò che ci importa..!
E terminerei (avrei terminato il tuo intervento) con 'è semplice scelta del cittadino' (forse a rammentare che il cosiddetto 'potere politico' e/o dovrebbe di fatto appartenere ad ogni cittadino così com'è di dovere e diritto ma troppo spesso tenuto lontano nella cultura sociale come se non fossimo realmente noi ad autogovernarci; come se la "politica" si fermasse fuori dall'uscio di casa..
Tutto è "spirituale".. tutto è "politica" ..in sintesi!) ]

Un discorso il tuo che ho apprezzato veramente molto!



Gyta

Ultima modifica di gyta : 03-05-2005 alle ore 05.24.23.
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Vecchio 03-05-2005, 19.58.31   #15
kantaishi
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X Biachiara:non agire.

Oh,Biachiara,
la frase"non agire"crea molti equivoci ed è molto difficile spiegare
in modo razionale e allora proviamo a spiegarlo in modo intuitivo:
Beethowen ha agito molto nella sua vita,tranne quando ha composto le 9 sinfonie.
Michelangelo non ha fatto assolutamente nulla con un blocco di marmo alto 5 metri ma,proprio perchè non ha fatto nulla,non ha agito,ne è venuto fuori il David.
Siddharta Gautama detto il Buddha,ha agito fino all'atà di 30 anni circa.Poi,diventato illuminato,ha smesso del tutto di agire e ha insegnato la"Via"per altri 40 anni.
Tu puoi agire in 2 diversi modi:o come persona condizionata dalla nazione e dal periodo storico in cui vivi ,o nella libertà assoluta.
Nel primo caso tu non agisci ma"vieni agita"da forze a te estranee.Nel secondo caso tu agisci in armonia con il Tutto,con il Tao e questa è l'azione personale,non condizionata.
Altro modo di spiegare:
se il tuo fegato si mettesse ad agire,tu moriresti stecchita in pochi secondi.
Se i tuoi occhi cominciassero ad agire,tu diventeresti cieca.
Se una rondine si mettesse ad agire,morirebbe di fame.
Se i tuoi globuli rossi si mettessero ad agire,secondo un dato pensiero,ideologia o religione,ti verrebbe la leucemia.
Morale della favola?
Se tu agisci secondo la volontà di JHWH,il Dio sconosciuto,
non saprai mai cosa stai facendo, ma la tua azione sarebbe perfetta e in totale armonia con l'universo intero e,da quella azione,nascerebbe la felicità suprema e l'Amore divino.
Ma è possibile raggiungere questo stato meraviglioso per gradi,un pò alla volta?
Certamente, perchè basta capire il concetto e poi quel concetto capito,agirà da solo,senza l'intervento della tua volontà.
Cioè agirai.....però no,agirai ma in totale libertà.
Per ora mi fermo qui,altrimenti mi metterei ad agire e sarebbe un parlare inutile.

Zaddiq Kantai.
kantaishi is offline  
Vecchio 03-05-2005, 20.55.56   #16
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
La spiegazione di Krishnamurti.

In un discorso agli studenti di Brockwood Park,Krishnamurti ha detto:

"Se voi capite anche una sola parola di ciò che io vado dicendo,
quella comprensione agirà dentro di voi,creando più danno,più confusione,più problemi.
Perchè dentro di voi ci sarà un conflitto fra due concetti:
uno che dice:"Segui krishnamurti !"(cioè agire).
e l'altro che dirà:"Non seguire nessuno! Comprendi e basta!"
Il primo concetto è la falsità,mentre il secondo è la verità.
E,dentro di voi,verità e falsità si troveranno in conflitto,ma la vittoria della verità è certa come la sconfitta della falsità."

E krishnamurti parla così perchè lui predica l'illuminazione per gradi ,dovuta alla comprensione,non quella improvvisa.
Già nel VII secolo i Maestri zen si divisero in coloro che insegnavano l'illuminazione improvvisa(scuola del nord)e quelli che insegnavano quella graduale(scuola del sud).
E,dopo 1400 anni,ancora non si sono messi daccordo e perchè?
Perchè ogni persona è già predisposta per una delle due illuminazioni.
Krishnamurti invece insegna una terza via che è proprio quella del"non fare"e cioè basta capire e poi tutto si risolve da solo.

"La comprensione è come un buon fuoco caldo in una notte tempestosa."
(Krishnamurti."

Shalom!

Kantai.
kantaishi is offline  
Vecchio 04-05-2005, 23.28.34   #17
esperantiano
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Messaggi: 218
Re: X Biachiara:non agire.

Citazione:
Messaggio originale inviato da kantaishi
Oh,Biachiara,
la frase"non agire"crea molti equivoci ed è molto difficile spiegare
in modo razionale e allora proviamo a spiegarlo in modo intuitivo:

Beethowen ha agito molto nella sua vita,tranne quando ha composto le 9 sinfonie.
Michelangelo non ha fatto assolutamente nulla con un blocco di marmo alto 5 metri ma,proprio perchè non ha fatto nulla,non ha agito,ne è venuto fuori il David.
Siddharta Gautama detto il Buddha,ha agito fino all'atà di 30 anni circa.Poi,diventato illuminato,ha smesso del tutto di agire e ha insegnato la"Via"per altri 40 anni.
Tu puoi agire in 2 diversi modi:o come persona condizionata dalla nazione e dal periodo storico in cui vivi ,o nella libertà assoluta.
Nel primo caso tu non agisci ma"vieni agita"da forze a te estranee.Nel secondo caso tu agisci in armonia con il Tutto,con il Tao e questa è l'azione personale,non condizionata.
Altro modo di spiegare:
se il tuo fegato si mettesse ad agire,tu moriresti stecchita in pochi secondi.
Se i tuoi occhi cominciassero ad agire,tu diventeresti cieca.
Se una rondine si mettesse ad agire,morirebbe di fame.
Se i tuoi globuli rossi si mettessero ad agire,secondo un dato pensiero,ideologia o religione,ti verrebbe la leucemia.
Morale della favola?
Se tu agisci secondo la volontà di JHWH,il Dio sconosciuto,
non saprai mai cosa stai facendo, ma la tua azione sarebbe perfetta e in totale armonia con l'universo intero e,da quella azione,nascerebbe la felicità suprema e l'Amore divino.
Ma è possibile raggiungere questo stato meraviglioso per gradi,un pò alla volta?
Certamente, perchè basta capire il concetto e poi quel concetto capito,agirà da solo,senza l'intervento della tua volontà.
Cioè agirai.....però no,agirai ma in totale libertà.
Per ora mi fermo qui,altrimenti mi metterei ad agire e sarebbe un parlare inutile.

Zaddiq Kantai.


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"è molto difficile spiegare
in modo razionale e allora proviamo a spiegarlo in modo intuitivo"
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Non credo possibile lo "spiegare in modo intuitivo". L'intuizione mi sembra un processo personale, i cui risultati non sono ipso facto condivisibili da altri.
Forse la vera spiegazione sussiste solo in modalità razionale.



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Beethowen ha agito molto nella sua vita,tranne quando ha composto le 9 sinfonie.
Michelangelo non ha fatto assolutamente nulla con un blocco di marmo alto 5 metri ma,proprio perchè non ha fatto nulla,non ha agito,ne è venuto fuori il David.
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Sono affermazioni gratuite. Come possiamo sapere che questi due genii "non abbiano agito mentre creavano" le loro opere?
Magari è proprio il contrario.
Con questo metodo non si arriva a niente perchè si può dire tutto e il contrario di tutto.



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ha smesso del tutto di agire e ha insegnato la"Via"per altri 40 anni
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Mi sembra una contraddizione: se insegnava agiva. Se non agiva come insegnava?



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Tu puoi agire in 2 diversi modi:o come persona condizionata dalla nazione e dal periodo storico in cui vivi ,o nella libertà assoluta.
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Anche questa è un'affermazione gratuita. La frase può essere sia vera che falsa: chi può dirlo?
Ma allora: perchè fare un'affermazione?



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Nel primo caso tu non agisci ma"vieni agita"da forze a te estranee.Nel secondo caso tu agisci in armonia con il Tutto,con il Tao e questa è l'azione personale,non condizionata.
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Nel primo caso agisci seguendo una linea appartenente a forze estranee.
Nel secondo caso agisci seguendo una linea appartenente al "Tutto".
Risulta evidente che in nessuno dei due casi agisci "come ti pare", perchè hai sempre uno schema di riferimento.

C'è poi il problema di questo "Tutto". Credo sia inutile citarlo come un amicone che si frequenta al bar. In realtà nessuno ne può dire niente, nessuno ne sa niente.
Le affermazioni sul "Tutto" sono prive di contenuti oggettivi, e hanno valore esclusivamente quali elementi costruttivi di soggettive opinioni.




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Se tu agisci secondo la volontà di JHWH,il Dio sconosciuto,
non saprai mai cosa stai facendo, ma la tua azione sarebbe perfetta e in totale armonia con l'universo intero e,da quella azione,nascerebbe la felicità suprema e l'Amore divino.
Ma è possibile raggiungere questo stato meraviglioso per gradi,un pò alla volta?
Certamente, perchè basta capire il concetto e poi quel concetto capito,agirà da solo,senza l'intervento della tua volontà.
Cioè agirai.....però no,agirai ma in totale libertà.
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Tutto ciò può stare in piedi, al massimo, da un punto di vista grammaticale.
Ma resta sostanzialmente una sequenza di affermazioni prive di qualunque fondamento: sono dunque affermazioni gratuite.
Nessuna di esse è in grado di offrire contenuti oggettivi e da tutti condivisibili.

Per assumerle come fossero vere si dovrebbe ricorrere al "io credo", ovvero alla "fede".
Ma se comincia ad entrare in scena la fede ogni discussione diventa priva di senso.
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Vecchio 05-05-2005, 10.37.04   #18
Mary
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x Alec

mi è piaciuto tantissimo il paragone con il giardiniere.

Credo che noi tutti siamo giardinieri. Alcuni (tanti, troppi) corrono il rischio di ritenersi i padroni del giardino, altri riconoscendo che non gli appartiene se ne disinteressano.

Divenire veri giardinieri è cosa davvero difficile.
Mi viene in mente la parabola dei talenti. A chi viene dato uno e corre a metterlo sotto terrra, a chi viene dato cinque corre a farlo fruttare.
Colui che ha ricevuto i cinque talenti li investe li fa girare pur sapendo che non sono suoi, pur sapendo che deve restituire tutto, compresi i profitti al suo padrone. Ma intanto prova una immensa gioia nel gestire qualcosa di così importante. Sta vivendo come se fosse lui il padrone, vive da padrone sapendo bene di non esserlo. La differenza sta tutta qui. Vivere da ricchi sapendo di non esserlo.

Tutto quello che facciamo su questa terra è destinato ad essere abbandonato, se siamo consapevoli di questo in ogni istante la nostra vita può davvero essere trasformata. Così possiamo agire pur non agendo.

Pensiamo ad un nostro ricchssimo amico che ci offre per le vacanze estive la sua villa sulla Costa Azzurra. Quale potrebbe essere il nostro comportamento?!

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 05-05-2005, 19.47.35   #19
kantaishi
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X Esperantiano.

Salve,
ciò che io ho detto è l'essenza del Buddhismo spiegato agli occidentali.

Shalom.

kantai.
kantaishi is offline  
Vecchio 06-05-2005, 02.02.14   #20
esperantiano
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Re: X Esperantiano.

Citazione:
Messaggio originale inviato da kantaishi
Salve,
ciò che io ho detto è l'essenza del Buddhismo spiegato agli occidentali.

Shalom.

kantai.
Shalom,

esperantiano
esperantiano is offline  

 



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