Yam,

chiedimi "come giustifichi ... ... ...???"

Non dirmi "questo è giusto e questo è sbagliato"...

Lo vedi che fate tutti e sempre così?!

Tu lo chiami "cinismo", ma diciamolo pure: "cinismo" che ha di sbagliato, se significa dire il vero senza fronzoli e senza badare alle reazioni dell'ascoltatore? La verità si deforma con un bel vestito che la nasconde.

Allora sono cinicissimo per quanto riguarda le cose dello spirito... visto che le accetto anche se non sono quel che mi sarebbe piaciuto. Cosa dovrei fare? Tornare alla FEDE in Pinocchio e non essere più... "cinico"?


P.S.
Il cinico è quello che dice le cose come stanno senza chiedersi se sia o no il momento di parlare....

I politici sono il contrario dei cinici.

Allora diciamo che c'e' una ferita...dentro di te. Ho la sensazione che tu abbia bisogno di una donna per completare l'Opera.
E se non una donna fisica hai bisogno di collegare dentro di te le due energie. Fatto questo vedrai nella donna un aspetto della Divinita'. Sino a che in noi c'e' una anche minima visione negativa di una qualche parte del tutto, un qualche risentimento, non va', non va'....li c'e' una unica energia che tutto abbraccia.

si e la diplomazia è l'arte che fa scoppiare le guerre...

la verità si può cercare di nasconderla dietro un vestito...
ma un occhio allenato ed attento vede la cellulite anche se sopra c'è un pantalone di buon taglio.
Tanto vale mostrare se stessi.

Grazie Rodi.

Il "cinismo" è inteso come oggettività insensibile... ed in questo è spiacevole, lo so. In fondo, se ci pensiamo un attimo, però, la verità non dispiacerebbe a nessuno se non ci fossero cose spiacevoli da dover accettare.

Come si chiamano quelli che dispongono le cose in modo tale che poi uno, riconoscendole per quel che sono, viene chiamato "cinico"?

Forse mi sfugge qualcosa....ho detto che secondo me hai una visione cinica della donna, l'hai manifestata in piu' occasioni...o sbaglio?

"cinismo", veramente, significa "atteggiamento sprezzante nei confronti di ideali, valori morali e sociali, convenienze, ecc." ...ed io non sono, perciò, cinico nei confronti delle donne, perchè, oltre il disprezzare i loro difetti, in uguale misura ne apprezzo i pregi... le conosco, insomma.

Quindi non direi di essere "cinico nei confronti delle donne".

Ma se così dev'essere... che sia!


P.S.
Tra poco mi chiederai se sono un misogino?

Non penso che tu abbia bisogno di tenere presente le mie considerazioni, nel tuo scrivere ho sempre trovato un giusto equilibrio, ed i termini scelti non hanno -a mio avviso- mai avuto il sapore forzato di esibizione di un sapere enciclopedico ma sempre arrivava netta l'anima del discorso prima d'ogni altra cosa, cosicché anche ci fosse stato un termine sconosciuto non ne oscurava la sostanza e chiunque avesse sentito necessità di un ulteriore chiarimento sarebbe stato spinto al cercarlo non per arricchimento intellettuale ma per spinta profonda..

Se il carattere più 'spigoloso' d'Atisha di tempo fa non mi ha frenato all'accostarmi a ciò che scriveva è perché sotto le sue parole sempre più andava delineandosi netta l'anima sostanziale;
non so se lo riconoscerà o meno, ma il suo scrivere è andato molto <pulendosi> nel tempo di tutto l'inessenziale, le parole -coscientemente o meno- 'esibite' hanno lasciato il posto alla sostanza, e la luce di quelle stesse ha fatto il suo ingresso silenzioso e <benedetto>..

Ciò che invece porta lontano da luce e 'benedizioni' sono semplicemente i discorsi che io chiamo <esibiti> (di cui io stessa di certo mio malgrado ho fatto pecca, pur essendo sostanzialmente abbastanza motivata e sincera nel mio desiderio di condivisione) farciti esclusivamente di termini conosciuti agli 'iniziati', a chi già a fondo conosce le fonti.
Tale falso sapere <esibito> non apre alcuna vista ai profani e tanto meno ne incoraggia l'avvicinamento e la condivisione..
Questo io nel mio piccolo cerco di osteggiare e non approvo..

Yam, io stimo la tua anima, ma spesso non condivido la tua forma
nell'esprimerti, la tua voce giunge filtrata.. A volte sembra che tu voglia prima di tutto convincere te stesso, quando facendo leva sui pilastri santi dei grandi illuminati -che io amo quanto te!- ti poni ad oratore che formula domande dal sapore iniziatico.. un po' come faceva Atisha tempo fa.. Non sto 'condannando' nessuno.. (non ne ho la facoltà e mai la desidererei!)
Ognuno di voi, mi ha dato molto, e non lo dico tanto per dire..
ma devo anche aggiungere che se fossi stata digiuna di profonde parole di luce, forse tale atteggiamento non mi avrebbe fornito nuovi elementi d'accrescimento..

Dici bene Yam quando accusi la filosofia di stampo intellettuale di essere causa e radice di cecità, così può esserlo ogni forma di teologia e di percorso iniziatico, quando viene a primeggiare la ritualità ad adombrarne la reale sostanza di luce..


Un abbraccio a Voi tutti,
alla vostra Anima,
poiché quella io abbraccio
e di quella mi sono nutrita.

p.s.
Non nomino altri per due motivi essenziali:
per non sentirli abbastanza intimamente per poter parlare diretto al loro cuore o perché temo di creare motivo di separazione od astio e non è ciò che desidero..



Gyta

e cioè quali altri due?

"non nomino altri, (virgola! ) per due motivi essenziali.." etc..



Gyta

Anzi, aggiungo il terzo sott'inteso,
che non trovo nulla da criticare.. ovvio, no?

Dai smettiamola. C'e' una corrispondenza reale tra il dentro e il fuori e questo lo sai bene.
Devi fare pace con la Donna, con la Tua Coscienza intuitiva dentro e fuori. Non puoi generalizzare sulle donne, ne sugli uomini. Ci sono tonne e tonne, come ci sono vuomini e vuomini.
Se vedi la cosa da un punto di vista di attribuzione di coscienza razionale al maschio e di coscienza intuitiva alla donna, e queste come parti interne a noi, la prospettiva cambia.....non e' una regola, puoi anche incontrare delle tonne iper-razionali e allora si salvi chi puo', ma generalmente la tonna e' piu' vicina a quel "sentire" che e' la chiave d'oro per la Comprensione.