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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 12-04-2002, 23.31.03   #41
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
Scusa, non conosco l'inglese e, pertanto, non comprendo bene il senso della tua ultima frase.
Per il resto non posso che convenire con te. E' sicuramente più facile analizzare le azioni di gioco guardando la partita stando sugli spalti, o "molecolizzare" ogni minimo movimento dei giocatori con l'ausilio di strumenti tecnologici avanzati quali la moviola. Il coinvolgimento emotivo - uno degli elementi che distingue uno spettatore da un protagonista (giocatore) - è indubbiamente inferiore e in tali condizioni (non so quanto privilegiate) è più agevole individuare gli errori, i falli e le opportunità perse. La moviola della vita potrebbe essere l'invenzione delle invenzioni, se poi abbinata alla macchina del tempo, avremmo il non plus ultra degli strumenti per "gestire" l'ingestibile: la storia.
Ma se così fosse, dimmi, l'esistenza non si rivelerebbe troppo appiattita, disumanizzata e priva di quegli elementi indispensabili e che l’arricchiscono di fascino? Sto parlando dell'incertezza e dell'imponderabile che avvolge ciascuno di noi. Un’esistenza, priva sì di preoccupazioni, ma anche svuotata delle emozioni che della stessa sono il sale e il condimento quotidiano. Certo che poi ci lamentiamo: "Ah! … se l'avessi saputo …", ma credo che non vi sia al mondo chi preferirebbe la soluzione matematica (probabile spunto per un sondaggio, chi n’avesse intenzione s’accomodi).
Mi rendo però conto che, probabilmente, non è delle emozioni che tu vuoi parlarci. Forse il senso del tuo intervento è più che altro incentrato su altri complessi argomenti: il "libero arbitrio", per esempio. Quell'elemento che, facendo perno sulla libera volontà dell'uomo (al momento limitiamoci agli esseri umani, degli animali si occupi il WWF), pur non ammesso da tutte le confessioni cristiane, determina l'imponderabile da cui discende l’impossibilità di prevedere in anticipo gli accadimenti futuri e le reazioni umane alle diverse situazioni che si presentano.
Il "libero arbitrio" sarebbe (il condizionale è d'obbligo, poi vedremo anche il perché) il costituente della natura umana che scompagina e sconvolge i programmi, che concorre ad originare la variabile impazzita, indipendente, esaltando il fattore "U" ("U" sta per umano), vale a dire la componente della realtà quotidiana che rende impensabile una puntuale catalogazione degli accadimenti in fieri.
Il condizionale perché?
E se invece fosse vero che tutto si muove in funzione di un determinismo cogente, sia esso di carattere metafisico o psichico? In tale evenienza quale sarebbe il valore da attribuire al nostro ansimare? Se fosse già tutto scritto, anche prima della nostra nascita e che l’unica libertà offerta al genere umano fosse quella di crederci o no (nei casi di determinismo estremizzato, neanche quella)? Che triste non poter credere o pensare che ogni mio desiderio non sia più frutto di una mia scelta o che quest’ultima non sia più figlia delle mie autonome pulsioni emotive? Più ci penso e più mi convinco del gran senso di privazione che dovrebbe patire chi del determinismo fa una bandiera. Non so, ma non credo proprio che farebbe per me. (altro spunto per un sondaggio).
E’ meglio un’esistenza piatta, priva di scossoni e, nel contempo, senza pericoli o dispiaceri oppure è preferibile una realtà densa di sorprese, non sempre gradevoli ma che ci autorizza a credere che la vita che quotidianamente viviamo ci appartenga fino in fondo?

Per MORFEO:
Io un pasdaran del cattolicesimo??? Di solito, in chiesa mi trovo a disagio; mi annoio e soffro troppo il freddo dei frequenti vani sproloqui di alcuni preti. Ho comunque rispetto di quanti sentono la necessità di avvicinarsi o entrare in questi indispensabili luoghi di culto dove raccogliersi, meditare e, perché no (a me non nuocciono), anche pregare.
Otaku del cattolicesimo? Non l'avevo mai sentito, non conosco il significato anche se magari riesco ad intuirlo.


Ciao Ciao
visechi is offline  
Vecchio 13-04-2002, 00.24.04   #42
Morfeo
 
Messaggi: n/a
X Visechi

Non ho detto che tu sei un fissato del cattolicesimo....

Anzi... mi pare il contrario...

Lì stavo parlando in generale... non riferendomi a te...

Che casino a volte parlare scrivendo!!!

 
Vecchio 13-04-2002, 01.46.42   #43
ObyWan
Tamagochi
 
L'avatar di ObyWan
 
Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 151
x Visechi

Faccio una certa fatica a leggerti (sarà forse perchè leggo il forum quando sono ridotto ad uno straccio ... e la mia lucidità è alquanto relativa ) però trovo in te, come in tutti del resto, degli spunti interessanti. Prossimamente continueremo il discorso.

Per ora:

May The Force be With You = Che la forza sia con te

Ciao!!


ObyWan is offline  
Vecchio 13-04-2002, 10.51.28   #44
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Caro visechi
torniamo al campo di calcio. Il calciatore è prossimo ad entrare in campo e l'allenatore gli dice fai questo quello e quell'altro. Il giocatore risponde di sì, la sua visuale è chiarissima e sa di farcela. Ma, quando entra in campo il gioco lo prende totalmente, quel gioco che gli altri stanno continuando a fare. Ne viene logicamente condizionato, si lascia prendere da quel che loro fanno e gli dicono: ha dimenticato i consigli dell'allenatore.
Ci vuole un po' di tempo, magari fra un passaggio e l'altro, a cercare di far tornare alla mente quel che è venuto a fare nel campo. Lo schema di gioco è stato studiato a tavolino nei minimi dettagli ma...... sul campo non è come davanti ad un tavolino.
Noi siamo simili a quel campo di calcio.
Abbiamo uno schema già programmato, ma abbiamo anche il frutto degli errori di quelli che sono scesi prima di noi in campo, e poi abbiamo la nostra prova. Possiamo fare una gran bella partita ma possiamo fare anche qualche autogoal.
Dipende ANCHE da noi se la squadra sarà promossa o retrocessa.
Questo, molte persone lo hanno completamente dimenticato.
Ciao
Mary is offline  
Vecchio 13-04-2002, 22.28.00   #45
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
x Mary

Dipende ANCHE da noi se la squadra sarà promossa o retrocessa.

No dipende solo da noi... dalla passione e dall'intelligenza che ci mettiamo per vincere la partita. Solo la somma delle nostre passioni ed intelligenze individuali ci potrà permettere di superare gli ostacoli e vincere la partita (certo contiamo anche sulla debolezza della squadra avversaria), ma confidare sulla debolezza degli altri è come dire aver fiducia sulla nostra maggior forza.

A più tardi
Ciao
visechi is offline  
Vecchio 13-04-2002, 22.54.11   #46
Morfeo
 
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Ehmm

Credo che Ma/ery si riferisse al resto della squadra e non alla squadra avversaria...


Se i compagni di squadra sono tutti delle pippe e noi siamo Maradona ai tempi d'oro non si vince lo stesso...
 
Vecchio 14-04-2002, 23.50.00   #47
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
L'uomo di fronte alla non esistenza di Dio

Credo che quanto sto per raccontare faccia parte di non so quale romanzo di fantascienza che, io, forse, ho avuto modo di leggere non so più quanto tempo fa. Se così non fosse, vorrà dire che ancora una volta ho dato libero sfogo alla mia fantasia.

Dopo un lungo viaggio intrerplanetario, l’astronave Atlantis II°, fece ritorno sulla terra. Nel corso delle sue lunghe peregrinazioni ebbe occasione di visitare uno svariato numero di sistemi solari della nostra galassia, ma soprattutto fece una capatina oltre la nostra galassia alla ricerca, non tanto di vita intelligente extraterrestre, già scoperta nel 3012, ma piuttosto della Verità, o meglio di notizie certe sull’esistenza di un unico Creatore.
Gli astronauti, guidati dalla terra, grazie alle nuove tecnologie e ad un accurato lavoro d’intelligence, sapevano con esattezza che presso la galassia Godot avrebbero ottenuto la prova provata dell’esistenza o meno di Dio.
Dopo ben 18 minuti terrestri di peregrinazioni intergalattiche, fecero ritorno sulla terra e furono immediatamente presi in consegna dalla CcIiAa (struttura d’intelligence, logica implementazione di un’altra che nel mondo ancestrale aveva guadagnato tanti meriti nella difesa dei valori morali e della libertà dei popoli) e condotti in un luogo segreto dell’Eurasia. Qui furono raggiunti dai potenti del pianeta, i Grandi Custodi, i Busholi, coloro che, posti a capo e tutela dei principali settori dell’intera organizzazione interplanetaria, assolvevano il compito di salvaguardarne il perfetto funzionamento.
La scoperta era troppo importante per non passare attraverso il loro filtro. Così i Busholi ebbero modo di apprendere, senza alcuna possibilità d’errore, che Dio, il Creatore dell’universo, il signore dei cristiani, degli ebrei, dei mussulmani e delle altre religioni ancora imperanti nell’universo, NON ESISTEVA; che eravamo soli con noi stessi e che sopra di noi non vi era alcun’entità trascendente che ci avrebbe guidato, consigliato, amato e consolato. Tutta un’invenzione, frutto delle fantasia o dei desideri degli uomini sedimentati nei millenni. I Busholi dell’universo erano, ora, soli di fronte alle proprie responsabilità; in un sol colpo, erano divenuti le massime entità viventi o regnanti nell’universo.
Quale doveva essere a questo punto il loro atteggiamento di fronte ad una notizia riservatissima che avrebbe anche potuto stravolgere gli equilibri fino ad allora faticosamente costruiti?
L’umanità (ricomprendendovi anche gli abitatori dei molti pianeti scoperti nel frattempo) aveva il diritto di sapere?
Quale sarebbe stata la reazione a tale stravolgimento?
I Busholi decisero che il livello di responsabilità fosse troppo elevato per non condividerlo con i Grandi Saggi dell’universo, preposti, appunto, uno per ogni grande branca del sapere e della vita sociale, a valutare e sorvegliare il mondo dell’educazione. Il Gran Consiglio dei saggi era, in quel momento, composto da
un giurista,
un filosofo,
un religioso,
uno psicologo,
un militare,
un sociologo,
io stesso.

SAREBBE UN CURIOSO ESERCIZIO PROVARE AD IMMAGINARE QUALI POTERONO ESSERE LE RISPOSTE INDIVIDUALI E/O COLLETTIVE FORNITE ALLA DOMANDA SE FOSSE GIUSTO O NO PORTARE A CONOSCENZA DELL’UMANITÀ L’IMPORTANTE SCOPERTA FATTA.
Un esercizio attraverso il quale ci si potrà cimentare ad ipotizzare un mondo senza Dio e divinità di sorta, dove l’uomo sia lasciato a sé stesso e responsabile del proprio futuro e del proprio passato. Un mondo in cui le cose avvengono non più per volontà superiore ma per scelta individuale; in cui i valori etici e morali assumono un nuovo significato e una diversa valenza e pregnanza, donde un conseguente stravolgimento dei valori in campo, delle priorità e dei meccanismi che regolano la vita quotidiana. Sarà un pò rivivere, con l’immaginazione, lo stravolgimento vissuto nei secoli scorsi dalle comunità colpite dal flagello della PESTE.
visechi is offline  
Vecchio 15-04-2002, 00.23.29   #48
784
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Secondo me:
Il giurista ha tirato un sospiro di sollievo.
Il filosofo ha preso atto, magari modificherà qualche suo libro
Al religioso o è preso un colpo o ha già detto che non è vero niente e che quel che conta è avere fede.
Lo psicologo, lo psicologo dipende da che persona era lui...
Il militare c'è rimasto di sale: lui pensava di essersi guadagnato qualcosa, dopotutto.
Il sociologo dice di non avere mai avuto dubbi, e che se anche fosse esistito, guardate che casino che ha messo in piedi!

Io ho meno dubbi di prima, ma in fondo mi spiace: non sarebbe stato male in fondo........

Ultima modifica di 784 : 15-04-2002 alle ore 00.26.43.
784 is offline  
Vecchio 15-04-2002, 20.20.33   #49
Morfeo
 
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Visechi per avere una risspota vallo a chiedere ad uno dei potenti della terra, loro la conoscono la verità, che ci sia o meno un Dio, loro sicuramente hanno impostato l'umanità a loro uso e consumo...


E le pecore continuano a belare....
 
Vecchio 15-04-2002, 21.10.09   #50
POISON
 
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“o si è razionali (si asseconda l'inevitabile tendere della ragione alla riunificazione) o si é nichilisti.”

“…paradossalmente la ragione porta a negare sé stessa ma è in questi termini che l'uomo forse può ritrovare sé stesso.”. CONFESSO, No ho compreso – SPIEGAMI!!

allora...la discussione si e' fatta veramente bollente..vado subito al nocciolo della questione.
una piccola parentesi:la notizia della non esistenza di dio sarebbe un problema:gorgia diceva:nulla e' se ance fosse(il non essere sarebbe cmq un determinare l'essere in toto)non sarebbe conoscibile e se anche fosse conoscibile non sarebbe comunicabile!!!!!!
la verita' si vive non si razionalizza.nel momento in cui comprendessimo la verita' saremmo gia' oltre la razionalita'....saremmo pari a dio.vivremmo la verita' saremmo la verita' saremmo santi....e non penso proprio si possa comunicare a parole.
io rimando il mio pensiero ad hegel quello che poteva essere ipotizzato sulla verita' e' statro ipotizzato da lui.
se una verita' c'e' allora e' omnicomprensiva,omniscente e' passato,presente e futuro,nulla e' escluso.in tal casocome possiamo parlare di libero arbitrio?
cmq come si e' visto la verita' non e' stata identificata neanche da hegel.ma perche'???????perche' non ci accontentiamo????
proprio per il fatto che l'uomo non puo' non tendere all'assoluto nei suoi ragionamenti(il giudizio di valore e' inteso in senso assoluto in qualsiasi sua forma anche la piu' relativa),ma nonostante tenda non risesce a chiudere il cerchio.per capire la verita' dovremmo essere la verita' dovremmo uscire da tutto ed essere tutto.....ma purtroppo...non e' possibile.
dulcis in fundo:l'uomo in questa dinamica di richiesta dell'uomo di una risposta e di mutismo del reale alla domonda,trova se stesso.come un asse che gira su se stesso e non sa perche' gira ma l'importante e' che sa di girare.questo lo riporta a se stesso. ad essere asse.il senso possibile non e' nella risposta ma nella domanda.
vi amo!!!!!
poison
 

 



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