Stare bene!

Sarà nel Dna sarà dove vi pare ma questa è la Legge!

E allora ecco la domanda che scotta: "Quanto vi ha aiutato a migliorare il vostro stare bene tutta 'sta spiritualità? Tutta 'sta ricerca?


Cordialmente

Bè...passando per strade e percorsi complicati...attraverso giri di parole innumerevoli...
è servito a comprendere che l'unica cosa che conta ...è stare bene.

Che egoisti, e se a me paradossalmente facesse stare bene ammazzare la gente e buttare le vecchiette sotto i tram?

A parte le cavolate & ampliando, per stare bene bisogna anche costruire i presupposti e l'ambiente giusto perchè si vengano a sviluppare le condizioni adatte al benessere. Solo che spesso la gente preferisce stare male che sbattersi...o al massimo si preferisce fumare la cannetta o prendere le gocce di lexotan, la felicità chimica...più veloce e meno sbattimenti...

...è, cioè, in relazione a dove sei approdato... a come si sono modificate le cellule del tuo cervello...

Il benessere, ed il suo contrario, il malessere, ha una componente fisica, molecolare, impulsi biochimici che danno la sensazione di stare bene ed una più psicologica, data dall'ambiente. Certo se non c'è quest'ultima difficilmente si riuscirà a mantenere uno stato di grazia e di pace, se non alienandosi con le apposite sostanze. D'altro canto se uno è malato di depressione, per quanto la vita gli offra non sarà mai contento. Difficile equilibrio...

Se parti dal presupposto di mantenere uno stato di grazia ...
allora dovrai mettere in conto che presto o tardi cadrai in disgrazia...

Carissimo.......
avevo proprio voglia di sentirti. Le tre questioni che poni sono tutt'altro che peregrine.
Per quanto riguarda la prima non c'è problema: io, e anche tu del resto, ci affidiamo alla coscienza. Potrebbe anche sfagiolarmi andare alla stazione e prendere a schiaffi tutti i passeggeri in partenza (l'hai visto amici miei?) ma, il dispiacere immediatamente successivo a quel momento di folle e liberatoria ubriacatura, sarebbe più "pesante" della "soddisfazione" derivante dall'atto.

La seconda questione dobbiamo dimenticarcela: non esiste che il nostro malessere dipenda dagli altri. E' solo una trappola mentale.

La terza problematica è la più insidiosa: è forte, specialmente in alcuni soggetti, la tentazione di ricercare l'anestesia. E, nel breve periodo, può anche pagare. Tuttavia, alla lunga, non si va da nessuna parte. Le medicine (per me anche la tanto discussa cannetta è una medicina) possono essere assunte, affinchè i danni non siano superiori ai benefici, SOLO per brevi, brevissimi periodi. Meglio sarebbe non assumerle mai.

Ciao Cat.

Mi fai pensare agli alchimisti.

Ma questo lo sapevo già!

Scusami ma mi sembra una domanda retorica , la pratico perchè mi aiuta (quanto è ininfluente), mi aiuta finchè la pratico