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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 03-06-2005, 01.38.29   #21
nino musso
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Lo scritto dell' 1 e 19 è indirizzato a te Mary, ovviamente.
nino musso is offline  
Vecchio 04-06-2005, 05.00.27   #22
gyta
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Messaggi: 2,614
Citazione:
Messaggio originale inviato da nino musso
..Non potresti aver sentito, la sera di cui dici, qualcosa del genere?..

Ultimamente nello scrivere
sto dando il meglio del peggio..!!
Tant'è che rileggendo ciò che ho scritto comprendo
non fosse poi così chiaro..
Il "Tu" era inizialmente rivolto alla musica,
al suo reale contenuto d'un sapere fatto d'un linguaggio
che consegna l'uomo a se stesso
restituito al mondo nella sua interezza
di esperienza e di memoria.

Poi ho notato che "Tu" poteva anche esser letto
come tu Nino o tu uomo che leggi..
e trovandolo ugualmente corretto
l'ho lasciato così scritto..
a sottolineare l'unica radice della sapienza
quella fatta nell'incontro mistico-creativo
tra il cuore-memoria dell'uomo ed il suo specchio corrispettivo
nel cuore dell'altro..

Poco importa se questo incontro avvenga
tra due viventi,
tra un cuore ed uno scritto
od un cuore ed un suono..
L'importante è che l'incontro sia,
e con questo qualunque falsa conoscenza
risulterà impossibile

Sì.. nell'aria quella sera
era l'amore palpabile ..
realmente quell'unico sapere
che può farti giungere a dire
con completa fermezza e lucidità:
so.. di sapere!

Spesso la parola 'Amore' crea più panico ed equivoci
della parola 'Conoscenza'.. eppure dovremmo ormai
averlo compreso tutti da tempo
che l'unica conoscenza possibile
può essere solo di tal tipo..

(c'è persino chi la chiama.. Spiritualità,
Uno.. incontro con la Realtà..
e chi la chiama 'divenire idiota'


Un saluto..!

Gyta
gyta is offline  
Vecchio 04-06-2005, 10.21.23   #23
Mary
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Messaggi: 2,624
Citazione:
Messaggio originale inviato da nino musso
Credo che non abbiamo più bisogno di Socrate.

Quello scritto aggiungeva: non c'è da preoccuparsi per le sorti del Mondo. Come un bambino non può rifiutarsi di crescere, anche l'essere umano non può non crescere fino al punto dove deve. Saremo uno splendido concime.

Condivido la lotta contro il male, come la dici. Salvo un punto: il Tentare di Bloccarlo. Blocchiamolo e stop.

A Volte mi hanno offerto quello Spumante che dici, e non l'ho voluto. Succede di fare vaccate.

Un monastero. Riunione di monaci. Il Capo chiede al più vecchio di età:" Vuoi dirci qualcosa circa la vita?"Il vecchio fissa davanti a sé.
Poi ha una lacrima per occhio. POI, senza usare le mani, ha gli occhi completamente asciutti. E dice: "Non diciamo sciocchezze".
Questo intendevo.
Ciao!

Forse non abbiamo più bisogno di Socrate ma lui ha bisogno di noi per proseguire il suo cammino, il cammino dell'umanità.

Un bambino non può rifiutarsi di cresce ma il seme che è in lui (ed in ciascuno di noi) può non diventare quel che è. Può non sviluppare le proprie potenzialità. Tutti diventiamo concime per le prossime vite.

La lotta contro il male non può essere che un tentativo in quanto il male non se ne sta lì fermo ad aspettare di essere battuto.
Anche la partita dall'esito più certo può trasformarsi in una sonora sconfitta.
In quanto al rifiuto della coppa di spumante capita a tutti. L'importante è rendersi conto di aver sbagliato. Se noi tutti facessimo sempre le cose giuste al momento giusto non ci trovremmo sulla terra ma in un salottino di lusso ad annoiarci a morte.

""""
......Vuoi dirmi qualcosa circa la frase di R.Bach a proposito dell'ignoranza e del credere alle ingiustizie?""""""

non conosco bene l'argomento trattato da Bach, posso dirti solo il mio pensiero. L'ignoranza come l'ingiustizia appartengono a tutti, seppure in modo diverso. Tutti siamo ignoranti e commettiamo ingiustizie. Quel che dovrebbe distinguerci dagli animali e portarci verso l'evoluzione, è la capacità e volontà di apprendimento utilizzando ogni parte del nostro essere.

Proprio bella la storia del monaco. In effetti aveva colto l'essenza della vita che sta nella capacità di vivere le emozioni di essere parte del mondo pur restando distaccati.

Mi piace davvero come scrivi. Ti è mai capitato di ammirare la bellezza di un prato in fiore non coltivato? Neppure il più perfetto dei giardinieri potrebbe ricreare tanta bellezza.
Questo per dirti che ciascuno di noi nella sua espressione è qualcosa di unico e irripetibile.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 04-06-2005, 23.48.58   #24
nino musso
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Messaggi: 24
Cara Gyta, dici che l' "amore" porta equivoci.
Allora ci vogliamo bene.
Quel Tu era chiarissimo.
Quel che invece non avevo capito era "l'unica sorda d'orecchi della zona". Te lo avevo scritto, ma il computer se lo è mangiato, e poi ho tralasciato, riscrivendo.

La parola (più usata) porta panico. Ma solo la parola. Porta -o mi porta- un completo disinteresse, ma solo la parola.

Se vuoi, dammi qualche pensiero circa la poesia che ho intenzione di riportare più sotto.

Due abbracci.
nino musso is offline  
Vecchio 05-06-2005, 07.58.45   #25
nino musso
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Data registrazione: 06-04-2005
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Ecco la poesia, Gyta:
(Ci ho o messo un po' perché nel frattempo sono successe cose. Due gatti che si scannavano. Storia troppo lunga per potersi raccontare.)
e, Mary,
c'era Giobbe, e tanti altri, che disse: "Hai vinto." Rivolto a Dio.
E, Mary, Dio alla fine vince sempre.
É l'Arrivo dei Nostri.
Quando tu sei dei Nostri, e sei nei guai con i Loro.
Cara Mary, non posso Mentire e dirti poeticamente (per me sarebbe così) che ho visto e ammirato la bellezza di un prato in fiore non coltoiato... Ho vistoe ammirato le tue parole circa Socrate :
"...Lui ha bisogno di noi per proseguire il suo cammino."
Questo è un fiore che non mi aspettavo ma che riconosco aspettavo.

La poesia è di Nicanor Parra:
"Padre nostro che sei nei cieli,
pieno di ogni tipo di problemi,
con la fronte aggrottata,
come fossi un qualunque uomo della strada:
smetti di pensare a noi.
Comprendiamo che soffri, perché non puoi aggiustare le cose.
Sappiamo, che il demonio non ti lascia in pace, distruggendo quanto tu costruisci. Lui se la ride di te. Ma noi,
con te piagiamo. Non preoccuparti della sua risata diabolica.
Padre nostro che sei dove sei,
circondato da angeli sleali,
sinceramente:
non preoccuparti più per noi.
Devi renderti conto,
che non sono infallibili gli Dei.
E che noialtri, perdoniamo tutto."

Un bambino potrebbe non sviluppare le proprie Potenzialità?
Giobbe si arrende a Dio, Dio vince sempre, dicevi, e in questo caso
perde? Come si fa a NominarLo così tanto, allora, un coglione simile?
Chi avrebbe dato due soildi ai cavernicoli?
Non c'è nessuna partita, ed è per questo che il risultato è sicuro.

Nessuno può rifiutarsi di crescere. E nessuno si rifiuta.
Nessuno ha messo un orologio, nè sulle cime delle caverne né altrove.
La lite unica che avviene nel mondo è:
che ora è?


Chi dice che si sbaglia se non si beve la coppa di spumante?
Riconoscere gli sbagli?
Solo questo, troppo poco.

Poesia di una amica del passatopassato: "Ho sciupato stelle che meritavano un cielo, ma ho camminato in cieli senza stelle. Per non mentire."
Questo è un cielo pieno di stelle.

Non ho assaggiato spumanti solo per sbagliare. Avrei voluto chiedere a te, e a Gyta, come si fa a dire gentilmemnte No, grazie. Perché a volte non mi piaceva e può non piacere il vino che mi offrivano. E anche oggi. Non mi Piace. Non vuol dire che Dispiace.
Uno erano le vaccate del non assaggiare.
Due era il dolore di sentirsi dire: Bevi anche tu, ubriacati.
Tre, era l'ubriacatura di senza bere, di parole, come berle. E quattro era Amami! ma come si può amare per un ordine, una invocazione, una richiesta, un dovere o un ideale. O per essere Gentili.... Come se amare fosse una cortesia.

Mi piacerebbe credere che ciascuno di noi sia quel qualcosa di unico e irriipetibile. Certo, nei secoli.
Ma perché quasi tutti parlano Uguale? Perché quasi tutti non parlano con le proprie parole? Uniche, irripetibili?


Mio padre morì il 12 aprile del 1988. Non si svegliò una notte, a 1500 chilometri da me. Allora presi l'aereo, e stavo seduto accanto al finestrino.
Quando avvengono eventi importanti, non ci sono pensieri. Neppure quello importante. Sotto la pancia dell'aereo stavano le nuvole bianche. Poi, sollevai lo sguardo verso l'orizzonte del cielo, e mi ricordo vidi una montagna, con alberi abeti lungo i costoni, e un fiume che svoltava da dietro il monte, e sfociava tra le rive ricche di sassi bianchi.
Controllai tre volte se l'aereo era sopra le nuvole.
Lo era. Una montagna può perforare le nuvole, ma un fiume cosa ci fa lassù?
Il paesaggio era creato unicamente da nubi, nuvole, vapori, correnti, pressioni grandi o piccole.
E così seppii che il cielo è in terra e la terra in cielo.

Certo, poi col tempo sfuma, ma solo per essere all'altezza con tutti.
Mia madre morì 10anni dopo. Mia madre si chiamava Provvidenza. Quando lo dicevo, la credevano una poesia.
Pezzi di merda.
nino musso is offline  
Vecchio 05-06-2005, 11.32.25   #26
gyta
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Ciao, Nino.
Dire "No, grazie" è possibile
e ciò che è possibile non sempre è 'semplice'
se per 'semplice' intendiamo.. 'privo di conseguenze'..!
La libertà, anche la <migliore> (nei propositi) ha un suo relativo prezzo..
Ogni scelta.. comporta un pedaggio.. è normale, è logico,
è buono.. ma non sempre è nell'immediato anche.. 'bello' (!)

Il tuo discorso è talmente ampio da poterne scrivere di tutto e di più, mi limiterò a ciò che mi pare più d'immediata vicinanza al tema della conoscenza, tema ampio oltremodo..

La preghiera che riporti
sarebbe ancor meglio indicante messa in altri termini..:

"Uomo nostro che stai in terra
pieno d'ogni tipo di problemi
con la fronte aggrottata
smetti di pensare alla sofferenza
e di soffrire per non poter riuscire ad aggiustare tutte le cose
Sappiamo che la corrosione non ti lascia in pace
attentando a tutto ciò che cerchi con amore di costruire
Non preoccuparti dei suoi danni
ma di quanto puoi accrescendo in bellezza delimitarne i mali
Uomo nostro circondato da esseri infelici
non pre-occuparti disperdendo la tua energia
Non sei infallibile ma cosciente di ciò
perdona a te ciò che ti rende così umano
affinché questa tua limitatezza sia argine di possibile saggezza.." -Amen!

Oppure anche:
"Padre nostro che sei nei cieli e nel nostro cuore
noi spianiamo le nostre rughe sulla fronte
smettiamo di pre-occuparci
e proseguiamo il nostro cammino
offrendoCi il meglio di ciò che abbiamo
Tu dal canto tuo sta tranquillo
che man mano smetteremo d'essere nevrotici
e di spedirti nel limbo dove per alcuni risiedi" -Amen!

Ovvero:
"Conoscenza nostra
che stai nel nostro esperire
metti radici più solide
che non siano parole vuote
su svolazzanti orpelli di carta" -Amen!

Pace&Bene!



Gyta
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Vecchio 05-06-2005, 13.49.57   #27
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Messaggio originale inviato da nino musso
Ecco la poesia, Gyta:
(Ci ho o messo un po' perché nel frattempo sono successe cose. Due gatti che si scannavano. Storia troppo lunga per potersi raccontare.)
e, Mary,
c'era Giobbe, e tanti altri, che disse: "Hai vinto." Rivolto a Dio.
E, Mary, Dio alla fine vince sempre.
É l'Arrivo dei Nostri.
Quando tu sei dei Nostri, e sei nei guai con i Loro.
Cara Mary, non posso Mentire e dirti poeticamente (per me sarebbe così) che ho visto e ammirato la bellezza di un prato in fiore non coltoiato... Ho vistoe ammirato le tue parole circa Socrate :
"...Lui ha bisogno di noi per proseguire il suo cammino."
Questo è un fiore che non mi aspettavo ma che riconosco aspettavo.

La poesia è di Nicanor Parra:
"Padre nostro che sei nei cieli,
pieno di ogni tipo di problemi,
con la fronte aggrottata,
come fossi un qualunque uomo della strada:
smetti di pensare a noi.
Comprendiamo che soffri, perché non puoi aggiustare le cose.
Sappiamo, che il demonio non ti lascia in pace, distruggendo quanto tu costruisci. Lui se la ride di te. Ma noi,
con te piagiamo. Non preoccuparti della sua risata diabolica.
Padre nostro che sei dove sei,
circondato da angeli sleali,
sinceramente:
non preoccuparti più per noi.
Devi renderti conto,
che non sono infallibili gli Dei.
E che noialtri, perdoniamo tutto."

Un bambino potrebbe non sviluppare le proprie Potenzialità?
Giobbe si arrende a Dio, Dio vince sempre, dicevi, e in questo caso
perde? Come si fa a NominarLo così tanto, allora, un coglione simile?
Chi avrebbe dato due soildi ai cavernicoli?
Non c'è nessuna partita, ed è per questo che il risultato è sicuro.

Nessuno può rifiutarsi di crescere. E nessuno si rifiuta.
Nessuno ha messo un orologio, nè sulle cime delle caverne né altrove.
La lite unica che avviene nel mondo è:
che ora è?


Chi dice che si sbaglia se non si beve la coppa di spumante?
Riconoscere gli sbagli?
Solo questo, troppo poco.

Poesia di una amica del passatopassato: "Ho sciupato stelle che meritavano un cielo, ma ho camminato in cieli senza stelle. Per non mentire."
Questo è un cielo pieno di stelle.

Non ho assaggiato spumanti solo per sbagliare. Avrei voluto chiedere a te, e a Gyta, come si fa a dire gentilmemnte No, grazie. Perché a volte non mi piaceva e può non piacere il vino che mi offrivano. E anche oggi. Non mi Piace. Non vuol dire che Dispiace.
Uno erano le vaccate del non assaggiare.
Due era il dolore di sentirsi dire: Bevi anche tu, ubriacati.
Tre, era l'ubriacatura di senza bere, di parole, come berle. E quattro era Amami! ma come si può amare per un ordine, una invocazione, una richiesta, un dovere o un ideale. O per essere Gentili.... Come se amare fosse una cortesia.

Mi piacerebbe credere che ciascuno di noi sia quel qualcosa di unico e irriipetibile. Certo, nei secoli.
Ma perché quasi tutti parlano Uguale? Perché quasi tutti non parlano con le proprie parole? Uniche, irripetibili?


Mio padre morì il 12 aprile del 1988. Non si svegliò una notte, a 1500 chilometri da me. Allora presi l'aereo, e stavo seduto accanto al finestrino.
Quando avvengono eventi importanti, non ci sono pensieri. Neppure quello importante. Sotto la pancia dell'aereo stavano le nuvole bianche. Poi, sollevai lo sguardo verso l'orizzonte del cielo, e mi ricordo vidi una montagna, con alberi abeti lungo i costoni, e un fiume che svoltava da dietro il monte, e sfociava tra le rive ricche di sassi bianchi.
Controllai tre volte se l'aereo era sopra le nuvole.
Lo era. Una montagna può perforare le nuvole, ma un fiume cosa ci fa lassù?
Il paesaggio era creato unicamente da nubi, nuvole, vapori, correnti, pressioni grandi o piccole.
E così seppii che il cielo è in terra e la terra in cielo.

Certo, poi col tempo sfuma, ma solo per essere all'altezza con tutti.
Mia madre morì 10anni dopo. Mia madre si chiamava Provvidenza. Quando lo dicevo, la credevano una poesia.
Pezzi di merda.

Già che ci sei ama pure me.
Gentilmente però….

Ma chi è quel uomo o quella donna o quel nick che non vuol essere amato? Non si affaccerebbe neanche nel mondo virtuale. Siamo tutti alla ricerca di essere amati in un modo o nel altro, chi è più raffinato e chi è più grezzo, chi scrive molto e chi scrive poco, chi è un guerriero e chi è lo stile meloso, chi cita e chi scrive di cuore educato a pensarlo in quel modo… ecc
Siamo (la maggior parte di noi) alla ricerca spasmodica di essere amati, anche se non in tutti è così visibile. Fino poco tempo fa mi vergognavo e cercavo di nasconderlo a me stessa, ma alla fine mi son detta: “e perché no? Che cavolo? È umano…” e non vi dico di come mi sono sentita sollevata. Che uno o un altro dicono che è un tipo di prostituire se stessi, mi faceva senso perché pensavo che prostituirsi è una parola brutta, poi ho trovato soluzione pure a questa. È una parola brutta perché così mi aveva detto la mamma, non la provvidenza, perché quest’ultima mi aveva insegnato che “ti devi fare fratello col diavolo per passare il ponte, e di seguito pur facendomi <fratella> e <sorello> ho imparato che non esiste nessun diavolo, e più tardi ancora, che non esiste nessun ponte da passare se non nella mia zucca.

E sul Socrate vorrei dire che questa frase mi è andata più a genio di molte altre celebri frasi, perché visto che uno si sta scervellando una vita a sapere e arriva alla fine a rendersi conto di sapere che non sa, non vale la pena di andare in quella direzione ( non prendetemi sulla parola perché comunque un po’ di zappature le ho date pure io, giusto tanto quanto per fare il mio “dovere”)

Perché ciò che mi fa vibrare è la sensibilità che te la da una vita vissuta a fondo (perché la consapevolezza vien mangiando, e volente nolente ti svegli)

edali - che ama Jerome K. Jerome


Ps “Non ci sono ingiustizie nel mondo” – si. È vero e lo diceva anche un Dalailama (non che io abbia parlato con lui) e diceva anche che comunque sono cose da rivelare dopo i 50 anni e comunque questa non vuol dire che non ci si deve incazzare con il mondo che va storto e non ci si deve accettare il karma così com’è con le mani in mano….

Ultima modifica di edali : 05-06-2005 alle ore 13.53.06.
edali is offline  
Vecchio 08-06-2005, 01.35.21   #28
nino musso
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Con Gentilezza, Edali:
di amore ne riceviamo a chili, i Ti Amo per esempio arrivano in anni molte volte, e i Ti Amo significano Amami, in realtà .
In poche parole se c'è qualcosa che pesa, anche a 20 anni, è tutto l'Amore che si riceve. Che in realtà è richiesto.
Cerco di essere gentile, ma non posso amarti come mi chiedi, non amo a richiesta, e lo avevo detto. Semplicemente perché non mi è piaciuto quel che hai scritto. Ho riletto cinque volte tutto con attenzione, e molte cose non le ho capite. E sono scritte in perfetto italiano.
Non ho mai scritto So di non sapere come cosa ideale di Socrate. Ma il contrario. Ma sono più onesto di te, e credo che hai pigiato soltanto male i tasti.
Non amo Jerome.
Amo come morì. Come scrittore lo si può amare fino a 25 anni al massimo.
All'elenco dei Libri Straordinari, non si può trattenere solo Jerome.
C'era anche Via dal nido, e c'è scritto io non ho età.

Non si tratta di stili, Edali, (in tutte le parole che hai scritto, non hai usato il nome della persona a cui hai scritto, complimenti) si tratta di dire quel che si è visto e si vede. E chiunque è originale, conosca o no l'italiano perfetto, e ti dico che di gentilezza non ne hai messa, pur chiedendola, e il tuo ingresso (e non per stile o lingua) è stato più volgare di quel credi io sia stato, e molto più presuntuosa, e non sei stata originale nel tuo ingresso. Gentilmente: le solite parole circa l'amore e l'accettazione e il voler essere amati, e dopo i 30 anni non se ne può più di frasi fatte. Io sarei riuscito a trovare, almeno, una frase sui morti. E adesso non fare l'elenco dei tuoi, avresti dovuto farlo entrando, e con gentilezza, prima di chiederla.

Davor scrisse ad un giovane che aveva detto Dite all'autista che voglio scendere!, scrisse: "L'autista sei tu".
Non basta, bisognava aggiungere a quel Giovane: Sei un autista Capace.
Quella, era Violenza. Qualcuno intervenne? Il ragazzo si è sparato in testa a sentirsi dire una frase del genere? L'autista sei tu! gloriosa frase! cioè Io So!
Tu, Edali, sei intervenuta in quel caso?
Dawor fu poi bannato. Sei scesa "in piazza" a difenderlo? Ad auto bannarti per difenderlo?
Io l'avrei fatto. E questa la differenza tra noi. Con tutto il rispetto.

Con tutto il rispetto.
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Vecchio 08-06-2005, 02.52.58   #29
nino musso
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A Mary,
mi spiace se quanto ho scritto in precedenza, eventualmente, ti ha arrecato fastidio.

Una grande amica mi disse un giorno che non chiedeva mai scusa. Perché sarebbe stato negare quel che aveva detto, quel che lei era.

Bisognerebbe forse chiedere scusa quando si dicono frasi dette mille volte, (e nessun contadino che balbetta parole ne dice una sola che non sia sua).
E bisognerebbe chiedere scusa alla volgarità e alla violenza del non sapere, ancora una volta, come si mangia, come ci si procura il mangiare, e con quale spirito.
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Vecchio 08-06-2005, 10.37.14   #30
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Ivo Nardi
 
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Vorrei precisare che nessuno è mai stato bannato per aver espresso liberamente il suo pensiero, ma solo per "maleducazione".
Fino a poco tempo fa eliminavo i messaggi "forti" e per questo chi cerca tracce per capire perchè "Tizio" è stato bannato non ne trova, per questo motivo ora piuttosto che eliminare messaggi, chiudo le discussioni.
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