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Vecchio 29-07-2005, 18.11.01   #11
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
Re: soffrire

Citazione:
Messaggio originale inviato da sunday01
Non ha senso soffrire per un'illusione, se si pensa che paradiso e inferno siano illusioni, comunque chi fa una vita difficile e stentata soffre lo stesso.
Comunque, per chi crede alla vita eterna, non è che il soffrire sia indispensabile per meritarsi il paradiso.
Le sofferenze e i disagi della vita sono perloppiù causate dalle ingiustizie umane, dalle politiche umane e dai desideri umani:
se uno desidere il potere, per forza di cosa deve avere degli uomini su cui esercitare questo potere...
Inferno e paradiso sono già su questa terra, l'inferno altro non è che la negazione di Dio, mettendo l'uomo quale padrone assoluto e sconvolgendo la scala di valori, mettendo soprattutto al primo posto il Dio Denaro, il Dio Potere, e così via.
Satana altro non è che un angelo ribelle precipitato su questo mondo seminando tentazioni di vario genere, che portano chi lo segue lontano dai veri valori, fino a che avrà tanti seguaci ci saranno sempre sofferenze su questa terra, chi crede in Dio le deve sopportare...
Non è che il paradiso sia un premio, è solamente rimanere in armonia con Dio.


ma.... se si è se stessi, non si dovrebbe essere seguaci di niente o di nessuno. O sbaglio? Quindi, se si segue Dio o il diavolo, bisogna dimenticarsi di se stessi. Mi sembra che qualcosa non quadri.
Rispetto alle sofferenze. Si soffre perché si vuole accumulare il più possibile, convinti che questo permetta di vivere meglio in futuro. A me viene in mente la frase evangelica che si sente dire il ricco, allorquando è convinto di non doversi più preoccupare per nulla, ma di potersi godere la vita: "Stolto, questa notte stessa morirai".
Si soffre per fare contento il prossimo, per obbedire ad un comando, perché non si può fare a meno del lavoro, eccc.. Ogni istante della nostra vita pare una sofferenza.
Si soffre anche perché qualcun altro ha qualcosa che a noi manca, ecc... Poi, quando incontri un sacerdote, ti dice che se soffri ora, hai il Paradiso assicurato. Qualcuno si offre anche di "aiutarti" a soffrire... perché?
Ilpensiero, tu non soffri mai? Non hai mai sofferto?
Mr. Bean is offline  
Vecchio 29-07-2005, 21.11.41   #12
freedom
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Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
Caro Bean,
tu affronti uno dei più grandi misteri (forse il più grande) che esistano.

Non bisogna accogliere le parole di un prete come verità assoluta. Se persino il Papa può sbagliare non pensi che anche un prete possa farlo?

E dunque, scusami se mi permetto, non credo il tuo sia l'atteggiamento corretto per penetrare questo così complesso aspetto della vita umana.

L'unica cosa che posso fare (essendo anche io totalmente ignorante) è di consigliarti la biografia di Santa Teresa di Lisieux. Una straordinaria ragazza morta in tenerissima età (24?) e fatta Santa.

Leggilo quel libro e ti stupirai, troverai incredibile il suo modo di affrontare il dolore.

freedom is offline  
Vecchio 29-07-2005, 21.54.33   #13
kraMer
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Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 80
Provo tanta compassione e dispiacere per chi ha avuto una vita di stenti solo per raggiungere qualcosa che poi, a mio modo di vedere, non troverà..
kraMer is offline  
Vecchio 29-07-2005, 22.03.12   #14
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
Re: Re: soffrire

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Ilpensiero, tu non soffri mai? Non hai mai sofferto?
Io sono in grado di farmi soffrire , come, quando, dove, quanto voglio.
il pensiero is offline  
Vecchio 29-07-2005, 22.21.10   #15
Rolando
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
Re: soffrire oggi per la vita eterna

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Secondo voi che senso ha, se ne ha, il fatto che soffrire oggi serva per la vita eterna, il Paradiso o quanto di meraviglioso possa esistere?
La causa di tutte le sofferenza è l'ignoranza.
Le malattie sono risultato dell'inconsapevolezza di che cosa si deve mangiare per mantenere un corpo sano.
Le guerre sono risultato della mancanza di consapevolezza di come si crea relazioni armoniche.
La sofferenza in ogni campo fa l'individuo riflettere su qual è la causa della sofferenza dando così l'individuo la possibilità di sviluppare la sua conoscenza e crescere e diventare più umano e felice.
La sofferenza, accumulata nell'individuo da vita in vita, è quindi l'unica via che porta alla consapevolezza e alla felicità e alla compassione. Quando tutti gli uomini sulla terra hanno raggiunto questo stato, il "paradiso" sarà una realtà qui sulla terra.
"Soffrendo si evolve" si potrebbe dire.
Ciao
Rolando is offline  
Vecchio 29-07-2005, 23.03.47   #16
freedom
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Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
Sì Rolando ma la sofferenza del corpo dove la mettiamo?

Ah sì la reinca ma tu le vedi le tue passate vite?

Scusa ma sai...........Tommaso docet: si nun tocco nun credo!
freedom is offline  
Vecchio 29-07-2005, 23.09.32   #17
freedom
Moderatore
 
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Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
Citazione:
Messaggio originale inviato da kraMer
Provo tanta compassione e dispiacere per chi ha avuto una vita di stenti solo per raggiungere qualcosa che poi, a mio modo di vedere, non troverà..

Beh sai............è un pò riduttivo.

Il mistero del dolore secondo kraMer: masochismo che sarà premiato (secondo lui no!) dopo morto!

Suggerisco caldamente anche a te la lettura del libro consigliato a Bean.

Penso che un soggetto così importante, decisivo, meriti qualcosa di più.

A meno che la tua convinzione non ti soddisfi pienamente.

In tal caso: auguri.

P.S.
Santa Teresa non ha certo aspettato la morte per raggiungere (in parte) ciò che cercava.
freedom is offline  
Vecchio 30-07-2005, 00.21.51   #18
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
Dipende cosa si intende per soffrire....

Es la malattia..... è sofferenza

Noi la vediamo come una cosa negativa, ma una malattia viene quando c'è uno stato di squilibrio nell'Essere (corpo e resto)
Quella sofferenza serve (se ben sfruttata) per ripristinare l'equilibrio...

La sofferenza è necessaria purchè sia usata, altrimenti si può cercare di evitare (poi se si riesce si presenterà in altre forme )
Uno is offline  
Vecchio 30-07-2005, 02.00.00   #19
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Paradiso ed inferno sono quì ed ora.

Lasciamo da parte la vita eterna, perchè essa è fatta di infinite altre vite con differenti consapevolezze e con annessi paradisi ed inferni per ciascuna a suo tempo.

Non ha senso chiedersi se abbia senso penare durante la vita, perchè è quella che è ed il senso è lei, non i suoi modi.

Affrontiamo il problema praticamente: E' vero, nella vita ci sono cose spiacevoli, eppure ce n'è anche di piacevoli, basta imparare ad apprezzare quel che è alla nostra portata e non mirare a cose troppo difficilmente ottenibili. L'eccessiva ambizione non è una molla al progresso personale, è una fonte di nuove angoscie e frustrazioni.

Anche per questo è importante imparare a conoscere sè stessi: per poter contare sul preciso inventario delle nostre risorse e dei nostri limiti.

Con il poco che si ha si può sempre fare molto. Basta scegliere quale sia il "Molto" per noi che ci avrà portato solo del bene senza farci pagare il troppo con pena.
Mistico is offline  
Vecchio 30-07-2005, 09.16.19   #20
paperapersa
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
secondo la legge di causa effette o del karma, c'è anche un karma positivo e quindi si può essere felici e star bene anche qui in terra, d'altra parte Gesù Cristo parla di beatitudini e ci sono molte moltissime persone che soffrono, ma cene sono altrettante che sono interiormente beate e che posseggono quelle "beatitudini". Certto nessuno di noi è esente dai dispiaceri,
soprattutto finchè si considera questa dimensione terrena l'unica possibile e pertanto, la morte di qualche amico o parente e il distacco
che ne consegue ci fa precipitare nel dolore. Tuttavia se ci consideriamo "esserispirituali" che stanno vivendo una esperienza materiale, tutto può assumere dimensioni diverse, anche la sofferenza.
Tutti soffriamo, certamente, ma a volte è proprio la sofferenza che ci fa prendere consapevolezza di tante cose, che suscita in noi sentimenti ed emozioni che credevamo di nonpossedere, che ci spinge nella depressione più profonda e nelle "benedette" crisi
che ci fanno finalmente chiedere cose importanti e ci portano a conoscerci ed a conoscere gli altri che sono il nostro specchio.
Sentirci fragili e simili agli altri può essere quella spinta che ti fa diventare medico che vuole salvare ie curare i suoi simili, ricercatore che vuole trovare la cura di malattie "inguaribili",
assistente sociale, volontario, amico di questa umanità dolente
di cui tutti siamo parte e per la quale lavoriamo sia che siamo
semplici operai, insegnanti, architetti e artisti o politici.
Questo per me è il senso del dolore, il mezzo che ci fa comprendere che dobbiamo aiutarci l'un l'altro qui ed ora e non per una ricompensa futura, ma per una gioia presente
che è vedere sorridere chi soffre, far ridere chi piange,
dare speranza a chi è disperato, luce a chi è al buio. amore
a chi non si sente amato.
C'è più gioia nel dare che nel ricevere almeno per me è così e poi sembra che miracolosamente quando metti in circolo il tuo amore
(ed amche il tuo piccolo contributo in denaro e lo fai con il cuore)
ti ritorna centuplicato, provare per credere.
paperapersa is offline  

 



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