Se non ci fosse il pensiero, razionale suppongo, avremmo risolto tutti i problemi che si dibattono in queste discussioni di Spiritualità. Saremmo completamente avvolti nel coontinuum spazio-temporale. Vivremmo solo per vivere. Non avremmo alcun dubbio, che ostacola le nostri menti. Sperimenteremmo dal giorno della nascita a quello della morte il rapporto diretto col Natura, col Tutto. Ma, piccolo particolare, non ne saremmo consapevoli. Saremmo come gli animali.

Dici delle cose sensate... all'inizio, ma alla fine... finisci col "ragionare" da animale.
Dovresti migliorarti ... alla fine...

Sì, appunto, non mi dispiacerebbe ragionare come un animale. Ma, per natura, sono dotato di logica.

Dove rivela inesattezze in tal senso, sua entità, il Pensiero?

anche qui: ateismo=satori

Dove rivela inesattezze sua entità Ilpe?

In sè ogni volta che confuta verità vere maldestramente espresse da un limitato Mistico.

Quindi, tramite il pensiero razionale l'animale è migliore dell'uomo? Unendoci con il Tutto come le bestie e senza pensiero saremmo migliori o peggiori? Qui vedo un'interessante questione con i buddhisti perché gli animali sono a un livello più vicino al nirvana di noi essendo meno vicini alla piena consapevolezza dell'Io. E' anche un ragionamento che Plutarco usa per abbattere le teorie di Epicuro.

Senti Sebastino 3 v sano,
in questo tuo condensato affermi che:

L’animale pensa.
L’uomo non pensa
Le bestie sono tutte unite con il loro capo: Il Tutto.
Se ci mettessimo anche noi con il Tutto senza pensarci cosa ne ricaveremmo?

Poi più avanti sulla questione dei buddisti, nirvana, vicinanza, Plutarco, Epicuro io non metto pensiero però mi piacerebbe approfondire quello che separi eguagliando

Nirvana = mancanza di consapevolezza dell’io

Se tu mi spiegassi cosa è il nirvana allora potrei confrontarmi su questa eguaglianza ed eventualmente prendere posizione a sfavore di uno dei due forumisti da te citati e che non si sono mai ancora confrontati con me.

Se ho scritto delle cose diverse da quelle che hai detto o pensi, correggi e poi ci confrontiamo se conviene pensare a Dio o no.

Tempo. Mi sono spiegato male. Perché l'uomo non dovrebbe pensare? E se l'uomo pensa perché l'animale non dovrebbe pensare? Però se l'uomo è capace di libera scelta, di attribuzione di motivi e senso a cose e situazioni, di creatività, senso dello humour etc. non vedo perché lo debbano avere gli animali. Arbitrario? Può darsi ma l'animale non ha queste capacità se non per attribuzione dell'uomo, quasi concessione.
Se l'animale ha scarso senso dell'Io e l'assenza dell'Io è il nirvana, gli animali sono più vicini di noi uomini al nirvana e per me il nirvana corrisponde al livello più basso di consapevolezza di sé e condizione che non mi riguarda. Oltretutto, il nirvana non è questo. Questa è un'interpretazione modaiola da new ager.

Se ci unissimo al tutto.. che pensiero ridicolo. L'Uomo ha un ruolo ben preciso nel Tutto, volersi unire a qualcosa che non si è mi risulta una cosa impossibile. La mia mente è limitata e non lo concepisce? Limiti miei, rimane comunque non realizzabile e inutile.

Per me Dio non esiste in un modo ben più raffinato che per un ateo. Dio è Nulla, termine di paragone del Tutto. Tutto si divide in sostanza, oggetto incosciente, singolo ma frammentato e soggetto cosciente, molteplice ma integro in ogni sua singola parte. Il primo Natura, il secondo Uomo. Il Mondo nasce dall'iterazione fra Uomo e Natura con Uomo come ordinatore tramite l'attribuzione di relazione tra i dati contenuti nella Natura (che nella mia concezione è Gnosi o pura informazione disorganizzata nel suo stato originario). Gli animali, piante etc. sono sostanza naturale organizzata, come i nostri corpi, menti etc. L'Uomo è piena consapevolezza e capacità creativa. L'Uomo si divide il Discorso (capacità di esaminare l'informazione) e presenza (capacità di organizzare l'informazione). Scienza, Magia, Alchimia etc. sono solamente sistemi d'interpretazione della realtà parimenti efficaci, più o meno comodi secondo l'epoca storica e i valori "di moda". L'Uomo è limitato dalla Natura che possiede caratteristiche organizzative proprie che l'Uomo non può alterare (legge dell'attrazione, moto, composizione della materia etc.) chiaro ora?

io, Sebastiano, non riesco a pensare come te, sebbene tu abbia tentato di spiegarti bene.

Non mi soffermo sui vari aspetti e convenzioni che hai descritto sul mondo fuori di noi; non sono importanti e poi ci porterebbero ad un confronto infinito.

Pensiamo a noi.

Io sono abituato a pensare sai, mi devi credere, ma se pensi che l’assenza dell’io corrisponda al più basso livello di consapevolezza allora l’io sarebbe l’io più fortunato dei cervelli ed io il più fortunato dei pensieri.

Immagino che tu non possa immaginare cosa voglio dirti ed allora te lo dico per evitare che tu immagini quello che io non sto immaginando.

La consapevolezza sbaraglia io te tutti e anche me! Forse é questo il motivo per il cuale la temiamo!
Abbiamo paura di essere sbaragliati.

Chiaro ora?

Tu hai paura, Ilpe, perchè non sei Consapevole.

Già quando emani il tuo Ilpe nel forum ti rivolgi agli altri come se fossero altro che te stesso e gli dici: "spuntato!" ...allora temperati, no?

Lo vedi che sei inconsapevole e pauroso? Che necessità c'è di temperare qualcosa che per sua natura dev'essere spuntata al punto che, infatti, lo è?

Il Grande Pittore dipinge, ed i modelli nati nel Suo Ilpe diventano reali. Ma quando noi osserviamo i modelli e li dipingiamo non li rendiamo diversi se non nella nostra raffigurazione.

Abbiamo il diritto di avere opinioni, non quello di mutare quel che già esiste a nostro piacimento.

Vietato temperare gli spuntati!


P.S.
o dei...

Non si temperano gli dei!!!