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Vecchio 30-08-2005, 12.51.14   #1
Dunadan
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Data registrazione: 19-11-2003
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Una Questione Di Metodo: quello spirituale?

Vi prego di attenervi strettamente all'argomento principale. Grazie :-)
Non sono uno spiritualista (molti lo sanno già).

L'anno scorso ho passato molto tempo a discutere su questo forum cercando di convincere la gente che l'"anima" è un retaggio culturale, che alla luce delle nuove scoperte la sua esistenza non ha più ragione di essere sostenuta.
Sono molte le discussioni che ho fatto, dove io magari dicevo "l'anima è indimostrabile" e qualcuno rispondeva "dimostrami che non esiste". Certo, dimostrare che un'immagine immateriale non esiste è come chiedere di dimostrare la non-esistenza degli unicorni, o ancora meglio, la non-esistenza di un'idea.
Oggi penso che tutte quelle discussioni erano praticamente inutili, che bisognerebbe invece andare al nocciolo del come noi ragioniamo, del come voi ragionate, del come l'illumismo e la filosofia mi hanno insegnato a ragionare (giusto per chiarire che queste non sono idee che mi vengono in mente di notte).

E allora la questione è "IL METODO".
Esiste quello scientifico, ma esiste anche quello filosofico che mette in dubbio la scienza stessa. Spesso sento voi dire che il metodo scientifico è erroneo.
Quando si studia un personaggio del passato, la prima cosa che c'è scritto sui manuali è il loro Metodo. (Così ad esempio Nietzsche lavorava per aforismi perchè non pensava che il mondo potesse essere ridotto a uno schema; Galilei lavorava con un metodo induttivo...).

Quindi arrivo a chiedermi: "quale è il Metodo degli spirituali"?
La fede? Non per tutti.
Il ragionamento non rigoroso fatto di sensazioni ? (alcuni dicono che "sentono la loro anima")
Non vorrei sminuire pregiudizialmente il vostro metodo, quindi passo la parola a voi.
Vorrei che mi chiariste il vostro metodo di analisi.


Ultima modifica di Dunadan : 30-08-2005 alle ore 12.56.52.
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Vecchio 30-08-2005, 13.01.28   #2
fallible
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sinceramnte

Sarò scemo ma non capisco dove voi andare a parare, quando compio degli atti ( sono infermire....faccio una puntura) adotto il metodo "scentifico" nel rapportormi con l'altra persona preò "percepisco" una unione che prescinde dall'atto e non prevede nessuna analisi!
fallible is offline  
Vecchio 30-08-2005, 13.06.50   #3
sisrahtac
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Stanco di sentire la solita storiella raccontata in mille maniere differenti, vado al nocciolo.
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Vecchio 30-08-2005, 13.11.10   #4
sisrahtac
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Il nocciolo! Un sistema di raffreddamento, ecco cosa manca...
Dunadan, oggi mi stai illuminando (in maniera buona)
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Vecchio 30-08-2005, 13.36.20   #5
Dunadan
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Messaggi: 978
Re: sinceramnte

Citazione:
Messaggio originale inviato da fallible
Sarò scemo ma non capisco dove voi andare a parare, quando compio degli atti ( sono infermire....faccio una puntura) adotto il metodo "scentifico" nel rapportormi con l'altra persona preò "percepisco" una unione che prescinde dall'atto e non prevede nessuna analisi!
Che tipo di unione? Stai parlando di spiritualità?
Il punto sarebbe (se parli di spiritualità): "quale metodo hai per chiamare "spirituale" quella unione"?
percepisci la spiritualità? Come la differenzi dalla "mente materiale"?


X Catharsis:
Grazie, comunque io non sto facendo altro che chiedere ciò che la scuola mi insegna a chieder-mi.
L'importanza del metodo mi è giunta agli occhi soprattutto vedendo che il pensiero di alcuni filosofi del passato è deducibile anche solo conoscendo il loro metodo. Il loro metodo è la chiave di comprensione di tutto il loro pensiero. Questi filosofi a volte non sembrano neppure uomini che ragionano volta per volta, sembano anzi macchine che compilano un'idea attraverso uno schema prestabilito. (questo lo dico anche negativamente)
Il metodo quindi non è solo una struttura come le altre su cui costruire un pensiero, ma a volte diviene ciò che fonda il pensiero stesso ! (o che comunque ne fonda le basi). Se Nietzsche lavorava per aforismi, quel suo metodo non è assolutamente intercambiabile non altri metodi.
Mi riferisco a filosofi come, ad esempio, Hegel.

Ultima modifica di Dunadan : 30-08-2005 alle ore 13.55.32.
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Vecchio 30-08-2005, 13.38.56   #6
sunday01
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Re: Una Questione Di Metodo: quello spirituale?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
[b]
E allora la questione è "IL METODO".
Esiste quello scientifico, ma esiste anche quello filosofico che mette in dubbio la scienza stessa. Spesso sento voi dire che il metodo scientifico è erroneo.

Quindi arrivo a chiedermi: "quale è il Metodo degli spirituali"?
La fede? Non per tutti.
Il ragionamento non rigoroso fatto di sensazioni ? (alcuni dicono che "sentono la loro anima")
Non vorrei sminuire pregiudizialmente il vostro metodo, quindi passo la parola a voi.
Vorrei che mi chiariste il vostro metodo di analisi.



Ma perchè ci deve per forza essere un metodo, perchè bisogna etichettare tutto???

Io posso prendere informazioni dalla scienza, dalla filosofia, o da dove mi pare per proporre i miei ragionamenti...

Mettere etichette significa limitare la libertà ...

sunday01 is offline  
Vecchio 30-08-2005, 13.53.56   #7
freedom
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Messaggi: 1,503
Re: Una Questione Di Metodo: quello spirituale?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
Non sono uno spiritualista (molti lo sanno già).


[/color] [/b]

Ti sbagli Duna.

Dentro di te c'è qualcosa che preme per esprimersi. Alcuni dicono che Dio è pressione. Io penso che sia vero. Aggiungo la parola anche.

Ciao



P.S.
prima di rispondermi o decidere di non farlo, prova, se ti va, a rispondere a te stesso: "perchè mi accanisco a cercare di dimostrare l'assoluta infondatezza di quanto affermano coloro che definisco <Spirituali>?"
freedom is offline  
Vecchio 30-08-2005, 14.05.28   #8
Dunadan
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Re: Re: Una Questione Di Metodo: quello spirituale?

Citazione:
Messaggio originale inviato da sunday01
Ma perchè ci deve per forza essere un metodo, perchè bisogna etichettare tutto???
Io posso prendere informazioni dalla scienza, dalla filosofia, o da dove mi pare per proporre i miei ragionamenti...
Mettere etichette significa limitare la libertà ...

Avere un metodo non significa etichettare. Il metodo è il modo in cui si procede e si analizza.

Se prendi info dalla scienza, dalla filosofia e da altro per proporre tuoi ragionamenti, significherà che il tuo metodo è quello di raccogliere dati da altre discipline e di ragionare.
In che modo ragionerai? Con quale procedimento? Fidandoti delle percezioni? Fidandoti di quello che "ti sembra"? Oppure ragionerai prendendo solo ciò che è dimosrato materialmente?
Il tuo modo di procedere sarà il tuo metodo.

Ovviamente ci saranno metodi che te accetti, ma che non sono accettabili da altri... metodi migliori e metodi peggiori...
i metodi possono errare, ma evitano la totale confusione, che, quella sì, indovina "solo per caso".

Ultima modifica di Dunadan : 30-08-2005 alle ore 14.24.49.
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Vecchio 30-08-2005, 14.13.29   #9
Dunadan
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Messaggi: 978
Re: Re: Una Questione Di Metodo: quello spirituale?

X Freedom:

Per non andare troppo fuori tema, ti invito a leggere come la penso sul fatto che "chi studia la spiritualità sarebbe uno spirituale" in questo thread: https://www.riflessioni.it/forum/show...0&pagenumber=2
Leggi il mio terzo messaggio in quel thread, spiego quali sono i possibili motivi che mi spingono a indagare sulla religione. Tra i quali c'è la necessità umana di avere delle certezze, cosa che il metodo filosofico-dubitativo non può darmi.
Poi magari possiamo parlarne via mex privati.
ciao

Ultima modifica di Dunadan : 30-08-2005 alle ore 14.16.03.
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Vecchio 30-08-2005, 14.23.29   #10
fallible
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Messaggi: 1,774
Re sinceramente

Se ti do la mano compio un atto di unione, se penso a te campio un atto di unione, percepire non comporta atto quindi metodo
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