" la sensazione particolarissima di benessere, di liberazione e di profonda serenità che la solitudine fa sempre crescere in me,mi avvolse ancora una volta, con la sua beatitudine e mi addormentai tranquillamente" da il "viaggio di una parigina a Lhasa" di David-neel; situazione soggettivamente condivisibile ma oggettivamente "pericolosa" in quanto riduce il rapporto con gli altri! Gradito qualche commento claudio

Credo che la solitudine faccia compagnia alle persone sole e faccia sentire sole le persone di compagnia...

La solitudine temporanea e cercata spontaneamente è invece quel che dona nuova carica e rinnovo di "sè"... a chi ama donarsi agli altri nel rapporto con questi, perchè la fonte del proprio spirito è profondamente insita nel proprio essere.

Chi dal rapporto tende solo a prendere... in genere non apprezza la volontaria solitudine, perchè da essa non ha nulla da ottenere giacchè la fonte del proprio spirito è arida e bisogna attingere da altri...

La solitudine non è per tutti, essa fa paura alla mente,che costantemente obbliga il suo schiavo a fare e fare e pensare e relazionarsi con gli altri con qualche cosa da dire,anche se la maggior parte delle volte non si dice propio nulla forse perchè non si ha nulla dentro da dire.
La solitudine è il tempio dell'anima ove essa si può raccogliere per osservare se stessa, un tempio spoglio e silenzioso ove il supelfluo è bandito.
La solitudine è madre severa che non permette ai pensieri inutili di soggiornare a lungo e di distrarci dal ricercare se stessi.
La solitudine è dolce sorella che ci fa compagnia metre il vuoto ci schiaccia e terrorizza con le sue mancanze.
La solitudine è lo specchio che riflette il nostro volto,la solitudine è lo sguardo che da quello specchio ci osserva.

E' molto bello quel che dici, Nur, ...ma...

Questa dolcissima solitudine di cui parli, alla lunga ti divora risucchiandoti in te stesso...

Il mondo, invece, è fuori di noi e la nostra vita è nel mondo.

Comprendi quel che cerco di esprimere?

Certo che ti comprendo caro Mistico,ma la solitudine in genere è una scelta di vita o un modus vivendi dettato da un carattere solitario per natura.
E poi io non intenedevo quella solitudine da eremita indiano che si fa murare nella caverna per anni.
Io sono una solitaria e mi piace stare da sola,ma non per questo non frequento persone,a parte i contatti di lavoro,che sono subiti nel senso che non ti scegli i colleghi,nella vita quotidiana preferisco la qualità alla quantità,la quale finisce con l'esaurire le energie e disperdere una concentrazione che si può impiegare per se stessi.
Io ritengo che la scelta della solitudine porti ad una vita di qualità superiore,e non vorrei che si credesse che i non mondani siano persone malinconiche e tristi,anzi il più delle volte è tutto il contrario.
<<Essere nel mondo ma non del mondo>>
ecco la mia scelta di vita.
Un caro saluto caro Mistico