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Vecchio 19-12-2005, 15.25.59   #31
turaz
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già...
turaz is offline  
Vecchio 23-12-2005, 11.46.05   #32
Jack Sparrow
Pirate of the Caribbean
 
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Messaggio originale inviato da Elijah
Proverbi 25:21-22
21 Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare;
se ha sete, dagli dell'acqua da bere;
22 perché, così, radunerai dei carboni accesi sul suo capo,
e il SIGNORE ti ricompenserà.

e qui credo risieda il più grande errore della morale cattolica:

"perdona, e il signore ti ricompenserà"
"beati i poveri, perchè di essi è il regno dei cieli"
"segui i 10 comandamenti, e andrai in paradiso"

che razza di morale è questa?
a me pare un semplice contratto, in cui l'uomo si comporta a modo non perchè ritiene che quello sia il modo migliore di comportarsi, bensì per "guadagnarsi i favori" di Colui-che-tutto-può...

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Vecchio 23-12-2005, 13.08.34   #33
Sweet Cat
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Data registrazione: 04-09-2004
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Jack Sparrow
e qui credo risieda il più grande errore della morale cattolica:

"perdona, e il signore ti ricompenserà"
"beati i poveri, perchè di essi è il regno dei cieli"
"segui i 10 comandamenti, e andrai in paradiso"

che razza di morale è questa?
a me pare un semplice contratto, in cui l'uomo si comporta a modo non perchè ritiene che quello sia il modo migliore di comportarsi, bensì per "guadagnarsi i favori" di Colui-che-tutto-può...


Le regole esistono ed esisteranno finchè gli esseri umani mancheranno di senso morale....ecco perchè Dio ha dato i 10 comandamenti che oggi come allora sono ancora attuali, per proteggerci da noi stessi e darci una morale.

E' vero anche che la " legge è fatta per gli uomini" e " non gli uomini per la legge"..come disse Gesù ai farisei...
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Vecchio 23-12-2005, 13.22.14   #34
Sweet Cat
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[quote]Messaggio originale inviato da Elijah

Quando Paolo parlava di peccato, non intendeva una trasgressione di tipo morale... bensì di altro...
A cosa? Bella domanda


**** a questo punto non ti rimane che rispondere...

Credo al libero arbitrio... per questo siamo tutti peccatori - nessuno escluso, come troviamo nella epistola ai Romani -, in quanto possiamo scegliere... e non in quanto scegliamo la cosa sbagliata...

**** ok sul libero arbitrio...... E il bene e il male dove lo metti?


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Vecchio 23-12-2005, 17.47.29   #35
Elijah
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Sweet Cat
Messaggio originale inviato da Elijah

Quando Paolo parlava di peccato, non intendeva una trasgressione di tipo morale... bensì di altro...
A cosa? Bella domanda


**** a questo punto non ti rimane che rispondere...

Credo al libero arbitrio... per questo siamo tutti peccatori - nessuno escluso, come troviamo nella epistola ai Romani -, in quanto possiamo scegliere... e non in quanto scegliamo la cosa sbagliata...

**** ok sul libero arbitrio...... E il bene e il male dove lo metti?

Dal greco... amartìa...
1) errore, sbaglio, difetto, trasgressione
2) (LXX) Ribellione contro Dio
3) Debito/colpa/responsabilità della rovina/decadenza/declino (stato basilare dell'uomo secondo Paolo; non etico-morale)
4) Peccato (legato alla morale... dal 2. secolo d.C.)

Leggendo questo passo della Bibbia, di Paolo, si capisce ancora di più, quanto il "peccato" secondo Paolo, non ha nulla a che fare con la morale...

Romani 5:13-14
Fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. 14 Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo.

Il peccato c'era già prima che arrivasse la legge (con la morale... ciò che è giusto e sbagliato)...

Il peccato, secondo Paolo, è una cosa che appartiene all'uomo da sempre... dalla nascita fino alla morte... con o senza legge... con o senza una morale...
È una cosa intrinseca all'uomo... ed è proprio per questo che bisogna fare attenzione a separare bene "peccato" da "morale"...

E poi, non è Dio che distingue il bene dal male... ma è l'essere umano che lo fa... è l'uomo che può scegliere se accettare Dio o meno... è l'uomo che può creare il male, riufiutando l'Amore... è l'uomo che si allontana da Dio, non è Dio che decide di allontanare l'uomo...
L'essere umano ha il libero arbitrio... questo proprio perché Dio è amore... e l'amore non costringe... ed è l'uomo che è responsabile di se stesso...

Il male... in poche parole è ciò che è lontano da Dio (amore, luce, verità, vita, ecc.)...


Sulla morale, vorrei poi dire, che non è Dio ha darla!
Né l'A.T. (solo una interpretazione tardiva fa diventare le cose così) né l'Evangelo danno questo messaggio...

Questo è lo schema se si crede nella LEGGE proveniente da Dio...

Dio -> dà -> la LEGGE -> dà un insieme di regole su come bisogna comportarsi
-> essere umano -> essere umano
(tra le varie altre cose, l'uomo dà amore al suo prossimo)
-> giustificazione (se si segue la legge, si è salvi)
-> Dio (si ritorna a Dio, il cerchio si chiude insomma)


Mentre questo è lo schema se si crede nell'AMORE proveniente da Dio...

Dio...
-> dà con AMORE, attraverso l'amore
-> il suo Figlio Gesù Cristo
-> il Figlio trasmette amore
-> essere umano -> dà amore -> essere umano
(la Legge serve solo da supporto per regolare questo amore)

E si può notare che il cerchio non si deve per forza chiudere... non si deve tornare a Dio... questo in quanto Dio si manifesta ogni volta che amiamo...

Insomma... la Legge... serve solo da strumento per regolare l'amore e per fare in modo che tutto proceda per il verso giusto... La Legge, non arriva da Dio... ma è l'uomo che la fa...
È l'amore che arriva da Dio... tutto il resto lo combina l'uomo...


Mah... non avevo tanto tempo... spero di essere stato abbastanza chiaro per ciò che concerne il peccato... e la morale (bene e male)...

Buone feste, Elia



P.S.: non si vive in eterno perché si è compiuto la cosa giusta e non quella sbagliata... si vive in eterno perché si ama... e l'amore non viene mai meno...

Ultima modifica di Elijah : 23-12-2005 alle ore 17.52.37.
Elijah is offline  
Vecchio 23-12-2005, 20.35.41   #36
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Messaggio originale inviato da Elijah
Dal greco... amartìa...
1) errore, sbaglio, difetto, trasgressione
2) (LXX) Ribellione contro Dio
3) Debito/colpa/responsabilità della rovina/decadenza/declino (stato basilare dell'uomo secondo Paolo; non etico-morale)
4) Peccato (legato alla morale... dal 2. secolo d.C.)

Leggendo questo passo della Bibbia, di Paolo, si capisce ancora di più, quanto il "peccato" secondo Paolo, non ha nulla a che fare con la morale...

Romani 5:13-14
Fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c'è legge. 14 Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo.

Il peccato c'era già prima che arrivasse la legge (con la morale... ciò che è giusto e sbagliato)...

Il peccato, secondo Paolo, è una cosa che appartiene all'uomo da sempre... dalla nascita fino alla morte... con o senza legge... con o senza una morale...
È una cosa intrinseca all'uomo... ed è proprio per questo che bisogna fare attenzione a separare bene "peccato" da "morale"...

E poi, non è Dio che distingue il bene dal male... ma è l'essere umano che lo fa... è l'uomo che può scegliere se accettare Dio o meno... è l'uomo che può creare il male, riufiutando l'Amore... è l'uomo che si allontana da Dio, non è Dio che decide di allontanare l'uomo...
L'essere umano ha il libero arbitrio... questo proprio perché Dio è amore... e l'amore non costringe... ed è l'uomo che è responsabile di se stesso...

Il male... in poche parole è ciò che è lontano da Dio (amore, luce, verità, vita, ecc.)...


Sulla morale, vorrei poi dire, che non è Dio ha darla!
Né l'A.T. (solo una interpretazione tardiva fa diventare le cose così) né l'Evangelo danno questo messaggio...

Questo è lo schema se si crede nella LEGGE proveniente da Dio...

Dio -> dà -> la LEGGE -> dà un insieme di regole su come bisogna comportarsi
-> essere umano -> essere umano
(tra le varie altre cose, l'uomo dà amore al suo prossimo)
-> giustificazione (se si segue la legge, si è salvi)
-> Dio (si ritorna a Dio, il cerchio si chiude insomma)


Mentre questo è lo schema se si crede nell'AMORE proveniente da Dio...

Dio...
-> dà con AMORE, attraverso l'amore
-> il suo Figlio Gesù Cristo
-> il Figlio trasmette amore
-> essere umano -> dà amore -> essere umano
(la Legge serve solo da supporto per regolare questo amore)

E si può notare che il cerchio non si deve per forza chiudere... non si deve tornare a Dio... questo in quanto Dio si manifesta ogni volta che amiamo...

Insomma... la Legge... serve solo da strumento per regolare l'amore e per fare in modo che tutto proceda per il verso giusto... La Legge, non arriva da Dio... ma è l'uomo che la fa...
È l'amore che arriva da Dio... tutto il resto lo combina l'uomo...

Mah... non avevo tanto tempo... spero di essere stato abbastanza chiaro per ciò che concerne il peccato... e la morale (bene e male)...

Buone feste, Elia



P.S.: non si vive in eterno perché si è compiuto la cosa giusta e non quella sbagliata... si vive in eterno perché si ama... e l'amore non viene mai meno...
########
Per chiarire aggiungerei quanto scrisse Martin Lutero in risposta ad Erasmo da Rotterdam. Nel testo si tratta sia del Libero Arbitrio che di San Paolo e la Grazia:
Che cosa vale l’opinione di Erasmo di fronte all’autorità di san Paolo, il quale afferma esplicitamente che solo la grazia è la fonte della giustificazione dell’uomo?

M. Lutero, W. 769; Clemen, pag. 271

Ma che replicheranno, infine, i sostenitori del libero arbitrio a quello che segue: “Essi sono giustificati gratuitamente mediante la sua grazia”? Che significa gratuitamente? Che significa mediante la sua grazia? Come si possono conciliare sforzo e merito con giustizia donata gratuitamente? Forse qui diranno che essi attribuiscono al libero arbitrio il minimo possibile, che non costituisce merito adeguato alla grazia. Ma queste sono parole vuote. Poiché questo si attende dal libero arbitrio, che esso dia luogo ai meriti. Infatti la Diatriba contesta con insistenza continua: se non c’è libero arbitrio, dove c’è luogo ai meriti? Se non c’è luogo ai meriti, dove c’è luogo ai premi? A chi imputare il fatto che si possa essere giustificati senza meriti? Risponde Paolo a questo punto: che non esiste proprio merito alcuno, che tutti quelli che sono giustificati, lo sono gratuitamente, e che ciò non può essere imputato se non alla grazia divina. E, donata la giustificazione, vengono insieme con essa donati il Regno e la vita eterna. Dov’è dunque lo sforzo? dove lo zelo? dove le opere? dove i meriti del libero arbitrio? quale la loro utilità? Tu non puoi qui addurre a pretesto oscurità e ambiguità, perché la cosa e le parole sono chiarissime e semplicissime.

(dalla Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano, 1964, vol. VIII, pag. 1144)

Saluti a Tutti
Alessandro D'Angelo is offline  

 



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