concordo in toto con paperapersa...
"cristiano" cosa significa...?
Perchè molti pensano di esserlo... e in realtà sono egoici...

Esistono i cristiani. Ma sono pochi.

Sono molto di più quelli che si spacciano per cristiani, veramente molti di più.

Concordo, cio che si è in terra, rispetto alla nostra vera essenza, è ben poca cosa, ma come dici anche tu i ruoli servono, sono il mezzo di espressione dell’individuo rispetto al sociale e quindi sono un mezzo di interrelazione tra noi e la realtà, tra noi e gli altri i quali ci vedono e si relazionano con noi avendo come riferimento proprio il ruolo che stiamo giocando. La difficoltà sta nell’essere capaci di giocare il ruolo che interessa la nostra parte oltre all’apparenza, che interessa proprio quello che noi siamo “ in più” . Chi sceglie di giocare il ruolo del cristiano, per tornare al tema del post, lo dovrebbe fare a livello di coinvolgimento totale, se non lo fa è perchè quella parte "oltre" di lui non lo richiede e quindi quello diventa un ruolo dettato dalla consuetudine sociale, dall'educazione ricevuta ma non da un vero sentimento personale.

Non sono d’accordo sul fatto che ciò che avviene a livello di ruolo non debba toccarci, anzi, ci deve toccare e come, ci deve coinvolgere, ci deve far riflettere, ci deve costringere a compartecipare ad ogni tipo di emozione che provenga dall’unico mezzo, il nostro corpo, che abbiamo a disposizione per entrare in contatto con il mondo che ci circonda; se poi sapremo farlo senza soffrirne, se sapremo vivere questo coinvolgimento senza subirne gli aspetti negativi, tanto meglio, tutto di guadagnato, ma non tutti sono capaci di farlo, anzi.

Ciao
meditando

infatti è sempre un discorso di identificazione, e quindi di reazione agli eventi in base a quella mia "parte" che sto recitando.
Esempio classico se io mi identifico con il mio successo sociale
e questo viene a mancarmi posso reagire in diversissimi modi
mi dispero, mi drogo, mi uccido, oppure interpreto questo evento in maniera positiva
è ora di cambiare, è ora che mi occupi di altri aspetti della vita, è ora che mi occupi degli altri e non di me stesso etc.....
era questo che intendevo e a questo si arriva attraverso il processo di disidentificazione.

esatto paperapersa.... non più re-azione... ma azione in nome dell'amore incondizionato