E' un passo davvero emblematico del vangelo.
Gesù viene a conoscenza che il suo amico Lazzaro è morto e davanti alla sua tomba piange. Ma come? Il Dio in terra piange? Lui sa che esiste il paradiso, sa che a breve l'avrebbe incontrato ancora. Ma perchè allora piange?

Gesù piange non tanto per la morte di Lazzaro, ma per la condizione dell'uomo, il fatto che muore, che deve soffrire, che non ha pace.

Perchè allora Dio non ci salva da tutti i mali?
Perchè da quando l'uomo ha la conoscenza del male oltre che del bene ed è libero di scegliere non si può fare nulla.
Non può entrare in un paradiso chi vuole il male. E' per questo che esiste la sofferenza è probabilmente uno dei pochi momenti in cui riusciamo quasi a vedere chiaro e riusciamo quasi a toccare le dita di Dio come aveva immaginato Michelangelo quando dipinse L'Affresco.

Queste sono alcune mie opinioni se volete aggiungere o magari proporre altri punti di vista mi piacerebbe molto

Ciao

Gesu piange perchè è un essere umano, non un Dio.

Semplice.

Dio è amore, e bisogna capire, che l'amore significa libera scelta...
In altre parole, Dio è amore, e l'amore non costringe... ciò significa che l'essere umano è libero di scegliere cosa fare...
Chi sceglie l'amore, starà nell'amore, chi seglie di negare l'amore, perirà e verrà a meno...

Potremmo dire che la sofferenza e l'amore vanno di pari passo, ma bisogna ricordarsi che non è solo l'essere umano a soffrire, ma anche Dio...
A mio avviso, non esiste un mondo migliore, perché se noi non potessimo scegliere, saremmo come dei robot, senza nemmeno poterci chiedere alcunché...

Parlando di Gesù, egli pianse, in quanto amava... Amando, non poteva che soffrire... ed è soffrendo che si vive.
Chi non soffre, non vive...
L'uomo nasce per soffrire (Elifaz in Giobbe 5:7)
Ed è questo il bello della vita...


Elia

sagge parole sagge parole elijah

Sono queste le cose che mi lasciano perplesso nel cristianesimo.

Come si adattano le tue parole, "libera scelta, chi non sceglie l'amore perirà, se non potessimo scegliere, saremmo robot", a quei milioni di bimbi che muoiono di fame, in mezzo ad atroci sofferenze, ancor prima che sappiano il significato di scegliere o di amore?

Come è possibile che tanti cristiani ringrazino Dio per aver ascoltato le loro preghiere o per la grazia ricevuta, quando quei milioni di bimbi non hanno ancora nemmeno il concetto di un Dio per chiedergli alcunchè?

Come è possibile che un Dio ascolti le preghiere di un cristiano e non senta il pianto di dolore di un bimbo che sta per morire di stenti in un campo profughi africano?

Ma che razza di Dio è il vostro??

Ciao Brucus, noto con dispiacere che non hai capito che le grida dell'innocente vengono ascoltare da Dio...

Dio libererà il bisognoso che grida
e il misero che non ha chi l'aiuti.
Egli avrà compassione dell'infelice e del bisognoso
e salverà l'anima dei poveri.
Riscatterà le loro anime dall'oppressione e dalla violenza e il loro sangue sarà prezioso ai suoi occhi.
(Salmo 72:12)

E che i bambini che muoiono in Africa perché nascono con l'aids, senza che hanno qualcosa da mangiare e orfani dei genitori, appartengono al regno dei cieli...

Gesù, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro.
(Marco 10:14)

Immagino che quel che tu non comprenda, sia la concezione cattolico-romana di Dio e di Gesù..., che personalmente, in parecchi frangenti lascia allibito pure me


Elia

P.S.: piuttosto, dimmi te in cosa credi... che fine fanno quei bambini...?

E che i bambini che muoiono in Africa perché nascono con l'aids, senza che hanno qualcosa da mangiare e orfani dei genitori, appartengono al regno dei cieli...

Scusa la domanda sciocca ma quel Dio perchè li ha mandati in terra, sapendo che appena nati sarebbero subito morti?

Per questo a volte penso che siamo qui in punizione.

La reincarnazione spiega molte cose, ma accettarle è altro.

Dio non è buono, Dio non è cattivo. E' al di là del giorno e della notte.
Questo è il nostro cammino. La nostra esperienza, la nostra prova o .... la nostra punizione.
Punizione per che cosa? a dire il vero non saprei rispondere.

Perchè si fa un gran parlare di libertà ma in verità di libertà ve n'è davvero pochina pochina a tutti i livelli.

La mia infanzia è stata oggetto di alcune pesanti esperienze che hanno condizionato i decenni successivi.
Molte mie azioni, (l'ho scoperto in terapia) erano controllate da quegli eventi. In realtà non ero libera di scegliere, di decidere. Avevo solo apparentemente il controllo della mia vita.
Il comando lo avevo l'inconscio che gestiva scelte e decisioni ed emozioni.

Gli errori commessi. dovuti ad eventi subiti all'età di due anni, poi sei e sette anni, a chi vanno attribuiti?

Ero incavolata nera contro tutto e tutti, fino a quando ho capito che quelle esperienze erano necessarie al mio cammino.

Resta di ardua soluzione dove è il limite. Dove comincia la mia vera responsabilità? dove inizia il mio destino? dove finisce il mio potere? di che cosa sono veramente responsabile?

Ma c'è una domanda che non si sazia mai della risposta: che ci faccio qui?

Vorrei trovarne una (risposta) più consistente prima di lasciare questa forma.

Ciao
Mary

La tua non è affatto una domanda sciocca...
È quello che si chiedono in molti... perché Dio ha mandato suo Figlio, sapendo che l'avrebbero messo alla croce?
Perché non è intervenuto? E perché non interviene tutt'ora, in questo momento, visto che ogni cinque secondi un bambino muore perché sottonutrito e per mancanza di medicine...
Perché l'innocente viene torturato e muore? Perché?
Curioso è notare come Gesù stesso prima di morire, chieda a Dio con un grido disperato...
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché tutto questo dolore, questa sofferenza, questo male senza senso? Perché?

E Dio, cosa ha fatto? Cosa ha detto? Perché non è intervenuto e non interviene?
Vuoi sapere veramente il perché?
Perché non è onnipotente...

Questa risposta sicuramente non verrà condivisa da molti... ma la realtà è che Gesù dimostra in modo chiaro e tondo, che Dio non può decidere per noi... e che Lui non si permetterà mai ti imporci una scelta... e che quindi noi siamo responsabili delle nostre decisioni, e che noi abbiamo potuto uccidere persino Gesù... e che noi permettiamo la morte degli innocenti.
(ci sarebbe da dire, che non solo l'essere umano, ma anche la natura in sé è libera di agire...ma non voglio prolungarmi)

L'amore di Dio, sta proprio nel lasciare la scelta... e il bambino, che è nato per scelta dei genitori, non avendo colpe, viene salvato da Dio... in quanto Dio è amore...


Elia

...chi non sceglie l'Amore perira'......
...bisogna anche saper leggere queste parole...cosi come la morte e la resurrezione di Lazzaro, cosi come il personaggio storico del Cristo...che andrebbe spogliato della sua dimensione mitica....e riletto piu' in profondita' il Suo insegnamento, non diverso da molti che lo avevano preceduto e in seguito succeduto....in questo i Cristiani sono piuttosto confusi.....una lettura Mistica dei significati profondi e nascosti...ci vorrebbe...

Rispetto al problema della sofferenza occorre interrogarsi in profondita', non ci sono facili risposte a questo...anche se e' evidente che l'Amore e' una risposta....l'unica risposta....dove Amore significa Condivisione...Comunione.
L'Esperienza Mistica dell'Amore, della Sua Energia che e' la Vita tutta, ovvero la Sua manifestazione e' ancora oltre, ma ne possiamo sentire la forza mettendoci in Ascolto.

Ma come imparare ad Amare, a Condividere....ad essere in Comunione con la Vita?

E' su questo e solo su questo che ogni uomo dovrebbe interrogarsi e farlo in profondita', al di la di cio' che, e' evidente, divide e separa, e le Religioni spesso e volentieri sono tra i principali attori delle discordie tra gli uomini...quando divengono ideologie....

Solo un piu' alto grado di Consapevolezza dell'Uomo, del Valore della Vita puo' affrontare il problema della sofferenza nel mondo, quella Consapevolezza e' il Cristo interiore. Occorre Riconoscerla ed affidargli la guida della nostra singola Persona. Quando tutti faremo questo le cose andranno meglio.