bhe, mi limiterei a fare la seguente considerazione:

Per cercare qualcosa, devo pur avere un'idea di ciò che cerco.

...poi, che questa idea sia coerente con la realtà, è tutt'altro affare.

Ma direi che chi cerca Dio, ha già un'idea di ciò che cerca. se non altro confida nella sua esistenza.

Sì, ma da dove ti viene questa idea (si può chiamare anche bisogno, spinta) se non da "dentro" di te?

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Chi cerca l'Altissimo,
sa, crede o presume che questo esista .
Da qui la domanda:
<<Perchè oltre che a pensarlo (se si potesse ) l'uomo non può fare a meno di chiedersi se esiste ? (insomma, di porsi il problema)

Saluti a Tutti

magari da fuori di te.....

dal catechismo che ti fanno fare da bambino, da un libro di Osho che ti capita di leggere, da un forum di spiritualità.....

In buona sostanza, ti dirò che cercare Dio proprio non la trovo un'attività che abbia granchè di spirituale.

Trov, per fare un esempio, i bambini molto spirituali. Quelli piccoli piccoli sono un'autentica manifestazione di santità. Non cercano niente, non hanno aclun proposito, sono bambini e basta, sgocciolano il tempo istante per istante senza manco sapere che esista il tempo e sono felici e raggianti come il sole (tranne quando cadono e si sbucciano i ginocchi, ma che vuoi.... anche loror sono umani...)

Al di fuori di me ci sono innumerevoli cose. Di tute queste cose mi toccano solo quelle che hanno una eco, una rispondenza in me. In fondo cerchiamo solo quello che é già dentro di noi
I bambini sono così "spirituali" perché non si sono ancora allontanati troppo (come noi grandi) dal loro Io, come viene chiamato in questo Forum e non hanno ancora ricoperto con sporcizia quella vicinanza a Dio in loro.
Buona notte. Per lo meno io ora vado a nanna. A un altro incontro.
giliola

Diciamo che non gradisco il modo in cui spieghi la spiritualità dei bambini, mi evoca una serie di concetti che proprio ritengo privi di senso, ma potrebbe essere unicamnte un problema di espressione.

Comunque, io diffido degli "echi" evocati da ciò che viene dall'esterno, in me non c'era niente prima che ci mettesi qualcosa presa dall'esterno e non troverò niente che non sia frutto della mia esperienza.

bhe, buona notte. mi sa che stacco anch'io... mia moglie mi reclama.

i bambini fanno oh!!!!
e noi lo facciamo più?
Lo stupore dinanzi alla bellezza
la curiosità del bambino
la spontaneità
l'autenticità dei bambini,
che sono nel tempo sempre,
che non hanno passato cui ancorarsi,
che non vedono il futuro finchè qualcuno non dice loro
che farai da grande?
che vivono immersi nel mondo della fantasia e della creatività
che non hanno ancora nessuno che dica loro
che non sono "divini" (salvo i preti che tolgono il peccato originale")
che vivono immersi nell'amore inteso come gratitudine,
effusione ( quanti baci dati senza vergogna rispetto ad un ragazzo cresciuto che credendosi uomo non bacia più la madre)
che amano la leggerezza del gioco
e il cui stato naturale è la gioia, l'allegria, la beatitudine.
I bambini amano senza complicazioni, senza perchè
ed è per questo che Gesù Cristo dice che in essi è il Regno dei cieli.
Auguro a tutti noi di ritrovare questo stato.

Giusto Kantaishi..................... .........

Penso che sia già qualche cosa che uno se ne accorga e che lo cerchi. Sono d'accordo con quanto ha detto Giliola.

Buona giornata

Elisa

Ricordo che dobbiamo
tornare come bambini
non
uguali a bambini....

C'è una differenza...

chi cerca i maccheroni al sugo?
Chi ha fame.
E chi non ha fame?
Non li cerca.
E chi cerca Dio?
Chi non ce l'ha......

Molto bella.. il problema è che l'Uomo non può possedere Dio; nè Dio potrà mai possedere e usufruire dell'Uomo. Non è grande Dio, non è chissà cosa, non è nulla di ciò che gli uomini costruiscono e che (giustamente) gli atei contestano. Dio è ciò che manca all'Uomo e viceversa.. umano e divino sono come due amanti che si ricercano, si sottraggono l'uno all'altro in un gioco di ricerca e d'attesa reciproche. Ma poi cado nel banale.

Diciamo che Dio è sorgente d'acqua e che la nostra curiosità è sete inestinguibile.