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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 28-01-2006, 15.31.49   #21
Pensierostupendo
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 26-01-2006
Messaggi: 230
Oggi piü che mai siamo in profondo oblio..a causa di una forte ower dose di messaggi di ogni genere.
Ho la netta sensazione che il nostro libero arbitrio sia stato manomesso e alterato nella selva dei messaggi.
Il brutto e' che non riusciamo a discernere il senso piü nascosto di un messaggio che ce ne propinano altri 100.
Mi sembra quasi una congiura..non dovete approfondire!
Anche perche si rischia di scoprire il nulla ..nella migliore delle ipotesi
Pensierostupendo
Pensierostupendo is offline  
Vecchio 30-01-2006, 22.21.56   #22
spensierata-mente
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Data registrazione: 30-01-2006
Messaggi: 43
se si scopre il nulla...

è una bella scoperta...
perchè questo nulla non è proprio un nulla ...
a proposito di "perdersi" cito San Paolo:
"Vivo io ma non più io"
questa "identità" che abbiamo tanta paura di perdere è proprio il peso che ci portiamo dietro ... ma anche questa cosa che ho scritto è una definizione perciò limitata...
a proposito ... sono una nuova identità ... in cerca d'autore :-)
ciao a tutti
spensierata-mente is offline  
Vecchio 30-01-2006, 22.32.57   #23
Pensierostupendo
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 26-01-2006
Messaggi: 230
Stupenda entrata Spensieratamente ..Benvenuta Pensierostupendo
Pensierostupendo is offline  
Vecchio 31-01-2006, 10.11.19   #24
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
il "perdersi" lo considero il "vuoto" iniziale da cui partire nell'evoluzione (i kabbalisti lo chiamano malkuth)
quando sei "perso" la mente non parla più, brancola nel buio, vista da esterno sembra un bambino in preda al panico... allora arriva pian piano il silenzio e da li la scintilla.

ciao
turaz is offline  
Vecchio 31-01-2006, 10.28.11   #25
Yam
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Messaggi: 4,124
Re: tra sesso e castità...

Citazione:
Messaggio originale inviato da atisha
già.......ma spesso ce la contiamo... e finiamo per crederci...

...piu' o meno........certo che se uno si e' limitato a scrivere e leggere......sicuramente se la sta contando......ma nel tuo caso Ati......e' diverso, cosi come per me, perche' c'e' stato un lavoro dietro e......forse, forse qualche insegnante, qualche guru, qualche tecnica di meditazione, qualche forte esperienza con stati alterati di coscienza.......ueh! Tutto serve, ma e' importante vedere dove stava l'inganno....io lo vedo chiaramente...ma ancora non lo posso esprimere liberamente, per esempio in un forum come questo....perche' quel pensiero, e' ancora "dominante"......e i miti creati sono custoditi negli altarini di ciascuna persona molto gelosa-mente....ma e' anche vero, che non a tutti e' dato questo dono meraviglioso....
Yam is offline  
Vecchio 12-02-2006, 23.55.49   #26
gyta
______
 
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
Scusate.. il ritardo!
Il modem è.. andato per la via del non ritorno!

Citazione:
Messaggio originale inviato da atisha
"Perdersi" nell'oceano della Vita... significa abbandono totale..e Fiducia smisurata... perchè in quell'abbandono, che è pur una grande Meta.. è racchiuso l'atteggiamento e la vibrazione dello Spirito..non so se mi spiego bene..
è un contributo di un'integrità raggiunta..che non è lasciata al caso...o al momento..

Contrariamente, senza quella totalità, credo non sia possibile "perdersi" ..ma semmai "perdersi" ogni tanto, quando l'essere si arricchisce momentaneamente della sua religiosità....

Citazione:
Messaggio originale inviato da Uno
Come dire in altre parole il respiro della vita che tutto permea, cicli in movimento.... motore -aspirazione-compressione-scoppio-espansione...
voler "fermare" tutto in un unico stato oltre che utopia equivale a morire... [/i]


Ho sottolineato alcuni passaggi poiché mi sembra ci sia stato un fraintendimento, nella tua lettura delle parole di Atisha.
Nessuno (se ho ben inteso!) ha parlato di "fermare" tutto in un unico stato d'essere! Cosa peraltro impossibile, poiché appunto la "fissità" è morte di fatto.
Mi sembra però che tu affermi non si possa vivere con un senso d'essere di "perdita di sé" di abbandono profondo alla Vita, cosa che personalmente non inquadro assolutamente come utopico! Abbracciare il carattere Mutevole della Vita non significa tentare d'imbrigliare uno dei tempi del tuo "motore a scoppio"; se l'immagine del motore a scoppio può ben sintetizzare la sequenza classica causa-effetto-causa nell'analisi particolare, non coglie di mira però il nocciolo del mio discorso che è la possibilità di abbracciare direttamente il Senso della Vita abbandonandosi al cuore del suo proprio mutare, al cuore stesso della nostra essenza (/natura).
Ci sono sinteticamente due modi di procedere, immaginando la Vita come un flusso d'acqua o come un vento (con tutte le direzioni possibili, gli intervalli, la violenza o la delicatezza del suo moto proprio): decidere di ancorarsi nella posizione "y" puntando piedi e mente o non contrastarne il passo.
Nella prima posizione verremo più o meno scaraventati da una parte all'altra dello "spazio" con tutta la nostra "immobilità" mente-corporale più o meno sconvolta;nel secondo caso non essendoci una "immobilità" mente-corporale propria verremmo come a cavalcare il movimento stesso nell'assecondarlo. La differenza sostanziale sta proprio che nel presupposto statico di un "controllo" nostro sulla realtà questa ci sfuggirebbe continuamente di mano, mentre nel rifiuto di una volontà propria attiva scopriremmo che, contrariamente al creduto-pensato, la natura del vento è la stessa nostra propria. Non quindi un "fuori" che ci sballotta di qua e di là, ma un unità predisposta per questa "particolare" danza
Il discorso sembra scivolare bene e semplicemente, senza -immagino- alcuna obiezione sostanziale,
ma allora perché di qualcosa di tanto "banale" farne motivo di riflessione e discussione?
Perché evidentemente tanto scorrevole la questione non sempre.. è!
Come ben sottolinea Atisha (Mirror e non solo!) presuppone una forte dose di fiducia pressoché incondizionata;
e come la si trova tale fiducia in un "qualcosa" di cui a malapena ne si sente in noi lontana presenza, ma che non si vede e non si tocca se non nei suoi effetti?
Penso che questo accada di fatto come nella maggior parte degli esperimenti per puro "caso" e per "disperazione", ma sicuramente quando ci siamo forniti di un buon ascolto in entrambi i casi!
Accade che per caso. per disperazione o per stanchezza si molli la presa sul controllo della nostra volontà,
della nostra vita ed in quel momento se siamo ben sintonizzati alla nostra interiorità, all'ascolto di ciò che ci accade, percepiamo netto che tutto sta esattamente dove dev'essere al proprio posto, ma la cosa più "sconvolgente" è che per la prima volta in vita nostra sentiamo chiara la presenza delle nostre radici, e le nostre radici sono proprio avvolte in quel vento. Non è necessaria quindi una "fiducia" per così dire "anticipata" ma cogliere con pronto ascolto quando ciò avviene. La fiducia non è presupposto ma frutto dell'esserci trovati faccia a faccia con la nostra realtà più intima, quel cuore del mutamento, quel "non senso" che ora diviene senso totale, gioco d'essere, partecipazione profonda alla vita. Una partecipazione diversa però dal "pre - occuparsi" di ciò che ci accade, di ciò che accade attorno a noi, è essere 'occhio' di quel "vento": tutto in un attimo torna "a posto"..! (Al suo posto!) Penso che se mai qualcosa è necessaria perché ciò avvenga sia proprio un senso di dolore e di separazione così acuto da far crollare ogni difesa.. Come quando sei in un aereo che sta precipitando e all'ultimo ti dici" vabbè è finita!" -e con la forza della disperazione aggiungi- "Ed allora.. mi godo lo schianto!"
[e l'aereo invece di precipitare ad un centimetro dal suolo.. riprende quota! (E scopri che il senso che cercavi da tutta una vita era proprio.. Quello! ) ]

Per dirla a parole di Turaz: "arriva pian piano il silenzio* e da li la scintilla"
* "Vivo io ma non più io"



Gyta
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Vecchio 13-02-2006, 11.12.56   #27
Yam
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Messaggio originale inviato da gyta

e come la si trova tale fiducia in un "qualcosa" di cui a malapena ne si sente in noi lontana presenza, ma che non si vede e non si tocca se non nei suoi effetti?

Un cuore vicino al Divino e' un cuore fiducioso...

Citazione:
Penso che questo accada di fatto come nella maggior parte degli esperimenti per puro "caso" e per "disperazione", ma sicuramente quando ci siamo forniti di un buon ascolto in entrambi i casi!
Accade che per caso. per disperazione o per stanchezza si molli la presa sul controllo della nostra volontà,

Forse, forse, c'e' qualcosa di molto, molto piu' grande....che un semplice "sblocco" psichico...che puo' anche manifestarsi in una momentanea, ma anche lunghissima esperienza di pace profonda.....certo che se riteniamo insegnamenti come la Via Senza Testa...assoluti.....

Citazione:
della nostra vita ed in quel momento se siamo ben sintonizzati alla nostra interiorità, all'ascolto di ciò che ci accade, percepiamo netto che tutto sta esattamente dove dev'essere al proprio posto, ma la cosa più "sconvolgente" è che per la prima volta in vita nostra sentiamo chiara la presenza delle nostre radici, e le nostre radici sono proprio avvolte in quel vento.

E in quel momento siamo pronti, abbiamo bussato e forse, forse ci verra' aperto....ma non e' detto.

Citazione:
Non è necessaria quindi una "fiducia" per così dire "anticipata" ma cogliere con pronto ascolto quando ciò avviene. La fiducia non è presupposto ma frutto dell'esserci trovati faccia a faccia con la nostra realtà più intima, quel cuore del mutamento, quel "non senso" che ora diviene senso totale, gioco d'essere, partecipazione profonda alla vita. Una partecipazione diversa però dal "pre - occuparsi" di ciò che ci accade, di ciò che accade attorno a noi, è essere 'occhio' di quel "vento": tutto in un attimo torna "a posto"..! (Al suo posto!)

Se ci si convince di questo, puo' accadere che tutto non torni affatto al suo posto, ma che anzi tutto vada fuori posto, sino a che non capiremo che forse, forse esiste un ascolto piu' profondo che quello del semplice "fluire dell'energia".

Yam is offline  
Vecchio 13-02-2006, 12.44.09   #28
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
Gyta a me sembra che Athisha avesse capito quello che ho scritto...

Filmato di fotogrammi... lo vedo alla giusta velocità scorre fluido
il mio occhio e la mia percezione vedono una continuità che se possedessi un occhio "più veloce" o rallentassi la proiezione non osserverei.... vedrei dei fotogrammi e delle bande bianche

Uno is offline  

 



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