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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 27-01-2006, 20.56.44   #1
VanLag
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Tantra

Il Tantra è molto nominato in forum ed è molto nominato anche nella letteratura così detta New Age…. Sappiamo che è un percorso di ricerca interiore volto all’”illuminazione”, che ha due scuole, una così detta della mano destra, l’altra della mano sinistra. Quest’ultima famosa nell’occidente puritano perché tra le sue tecniche di ricerca prevede il Maithuna, (cioè il rapporto sessuale).
Qualcuno, al di là delle pruderie, ha conoscenze più approfondite? Sa descrivere, a chi come me può essere interessato a conoscere, approfondimenti che permettano di comprendere la filosofia e l’importanza di questa scuola?



P.S. ho messo illuminazione tra virgolette perché, secondo me il significato di tale parola non è ben definito.
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Vecchio 28-01-2006, 03.16.20   #2
gyta
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Due parole sul tantra..

Dalle mie indagini ciò che ne ho dedotto è che da una posizione strettamente ascetica, di negazione e di rinuncia si dovesse per forza di cose sfociare in un profondo rivolgimento.
La realtà da illusoria riprende la sua qualità preminente di relativa ed ogni senso, l'uomo, l'universo stesso
divengono mezzi di sublimazione della Divinità. Non più il distacco dalle cose, dall'apparenza, dai sensi,
ma la loro più profonda indagine, diventano mezzi, tutti, pressoché indistintamente per realizzare e glorificare l'Unione, il Dio Presente, Onnipresente! Così la sessualità prende centralità nel gioco del misticismo più pregnante, ogni cosa è profonda unione, e "sesso" non è più sinonimo di basso istinto ma possibilità concreta di realizzare l'Uno. I sensi vengono dall'essere periferici e negati poiché mera apparenza, ad essere centrali, poiché relativi ad una realtà-mezzo di "perfezionamento", di "sublimazione in Dio", di Realizzazione.
La conoscenza profonda diviene possibilità di liberazione! L'Amore-Conoscenza in senso biblico diviene Mezzo di Liberazione. Ogni senso è Mezzo e fFine stesso nella coincidenza in Dio.
Così il corpo tanto represso e negato diviene invece esso stesso Dio. (Poiché in unità col Cosmo intero e col Senso). La fisicità dell'uomo non è che Energia Divina e come tale viene riconosciuta e realizzata.
Non più un annichilimento di sé ma una sempre maggiore espansione coincidente con un una sorta di riassorbimento al Grembo Divino, una Fusione.
Le stesse energie sessuali differenziate nel maschile e femminile si fondono a realizzare la divinità unica.
I diversi stati di coscienza umana divengono creatori della realtà stessa essendo essi stessi funzioni della Coscienza Universale. Il corpo canale di Potenza Suprema dell' Energia Cosmica (la "kundalini").
Poi c'è tutta la simbologia che dipinge il Divino come unione inscindibile delle polarità* "Shiva" e "Shakti"
viste come divinità strette in un eterno abbraccio, a rappresentare per l'appunto Dio (Shiva)e la Sua Energia (Shakti) ma anche l'unione di Shiva con la sua Sposa. Questa Unità presiede alla creazione ma anche alla distruzione
e secondo il significato che si vuole attribuire cambia di nome (Kalì). (Questa come mitologia simbolica ma la centralità sta sempre nell'assoluta Unità, non nei possibili aspetti in cui si può manifestare. Insomma Dio è Uno!!)

"Shiva e Shakti sono come il sole stesso e i suoi raggi.
Shiva è il fuoco, Shakti il calore
Se Shiva è sapienza e consapevolezza, Shakti è assoluta beatitudine"


*(polarità> non solo maschile e femminile ma anche del respiro inalato ed esalato; staticità-dinamicità.. etc..)


Io ho riportato le considerazioni di ciò che per me è centrale, ciò che specifichi tu credo faccia parte dei cerimoniali, non tanto della filosofia.. Una verso un'unione più metafisica l'altra verso un rapporto sessuale vissuto profondamente.
Comunque puoi magari cercare in www.vedanta.it/induismo
oppure per un approccio divulgativo suggerirei scritti di Osho Rajneesh
mentre un libro che trovo completo è la traduzione "tantraloka" di Abhinavagupta a cura di Raniero Gnoli- adelphi
ma se non erro.. Yam dovrebbe essere di sicuro meglio al corrente!

Ho trovato un forum proprio su questo argomento in www.yoga.it/forum
Questo è quanto!
'notte!



Gyta
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Vecchio 28-01-2006, 10.42.25   #3
Yam
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Re: Due parole sul tantra..

Le riflessioni che hai fatto sono un po' i luoghi comuni che circolano sul Tantra, qualcosa di vero c'e'....
Altro non si puo' dire perche' non si puo' discutere di un insegnamento che sfugge da sempre all'attenzione dei non Iniziati, in questo, e altro, senso e' cugino primo dell'Alchimia..... Le forme di Tantrismo piu' diffuse (Vedi il Vajrayana Buddista) sono viziate da tutta una serie di false indicazioni, contaminate dalle grandi religioni che hanno cercato di integrare il Tantra nei loro corpus dottrinali.
Il Vero Tantra e' per soli Iniziati e lo e' per un motivo molto semplice: e' incomprensibile senza le spiegazioni orali del Maestro e senza la successiva Esperienza che viene dalla pratica....ma soprattutto ha un origine sempre e solo "metafisica". Il vero Maestro Tantrico non e' di questo mondo, ma e' una Divinita'....
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Vecchio 28-01-2006, 12.05.37   #4
VanLag
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Re: Due parole sul tantra..

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Messaggio originale inviato da gyta
Dalle mie indagini ciò che ne ho dedotto.........
Grazie Gyta…. Anche io credo che il punto vincente di questa “scuola” sia quello di avere restituito alla ricerca spirituale l’intierezza di un percorso che non è rinuncia ad una “metà del cielo”, bensì è integrazione di due metà, diverse ed a volte contrapposte ma entrambe necessarie per raggiungere quell'integrità di ben vivere, che poi, inconsciamente, credo sia quello che + o - tutti cerchiamo.

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Vecchio 28-01-2006, 12.54.31   #5
Yam
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Re: Re: Due parole sul tantra..

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Messaggio originale inviato da VanLag
Grazie Gyta…. Anche io credo che il punto vincente di questa “scuola” sia quello di avere restituito alla ricerca spirituale l’intierezza di un percorso che non è rinuncia ad una “metà del cielo”, bensì è integrazione di due metà, diverse ed a volte contrapposte ma entrambe necessarie per raggiungere quell'integrità di ben vivere, che poi, inconsciamente, credo sia quello che + o - tutti cerchiamo.


Si, e' soprattutto una visione positiva della Vita, perche' la Vita e' la Manifestazione della Divinita'. In senso piu' profondo e' la "Conoscenza" di come la Vita "funziona" e il collegamento con l'Energia della Divinita', che viene stablito "Realmente". Per il Tantra ogni singolo essere ha in se una potenzialita' Divina, nel senso che e' una Divinita' e a quello Stato puo' accedere...alla fine del Ciclo delle Incarnazioni....che e' un accadimento Naturale, e' la conclusione del ciclo "evolutivo".....
L'essenza della Divinita' e' pura non dualita', ..... l'Universo e' pieno di Divinita' che sono in realta "Unita'" .
La dimensione della Rivelazione, la Trasmissione "visionaria" dell'insegnamento da parte della Divinita' hanno un ruolo centrale in questa Tradizione....ma anche nella Cabbalah, per esempio.
E' oggi molto diffusa una degenerazione di questo approccio al Divino, e' pieno di gente che dice di essere in contatto con questo o quel Maestro Divino, con l'Angelo Metatron o l'Arcangelo Michele ...(anche il Web nostrano pullula di queste cose.)
L'approccio a questo tipo di Tradizioni (Tantra, Cabbalah, Alchimia) deve essere rigoroso perche' e' una profonda esigenza Umana quella di comprendere realmente come funzionano le cose.

p.s.: Il sesso con il Tantra non centra niente, e' l'AMORE che il Tantra insegna all'uomo ed alla donna
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Vecchio 28-01-2006, 16.11.12   #6
VanLag
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Re: Re: Re: Due parole sul tantra..

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Messaggio originale inviato da Yam
L'approccio a questo tipo di Tradizioni (Tantra, Cabbalah, Alchimia) deve essere rigoroso perche' e' una profonda esigenza Umana quella di comprendere realmente come funzionano le cose.

So che sono palloso….. terribilmente palloso, ma la tua disinvoltura intellettuale nel mischiare credi e tradizioni mi spinge a reagire in qualche modo…..

Non so se sia giusto accostare queste diverse tradizioni, anche se oggi è molto in voga un pensiero che tende a ricondurre tutto quanto ad un'unica matrice divina. Ora se l’aspirazione al divino è certamente stata uguale in tutti i nostri avi, profondamente diverse possono essere state le tradizioni e le vie che da quell’aspirazione sono nate.

Oggi è ampiamente riconosciuto che il Tantra preesisteva al vedismo, portato in India da quei famigerati indo-europei o ari, o ariani, che, ad un certo punto della storia umana, hanno rotto le scatole ad un po’ tutto il mondo antico, imponendo i loro canoni di civiltà e la loro visone uomo-centrica, del mondo. Cito da un sito preso a caso:

..il tantra proviene da una civiltà pre-ariana , la civiltà dravidica, che sviluppò una forte conflittualità nei confronti della religione degli invasori indo-ariani, nei confronti dell’induismo. L’india aborigena infatti non ammetteva la divisione in caste, e conferiva un ruolo primario alla Grande Dea, alla Dea Madre (era una società matriarcale). La Shakti, la forza cosmica, è quindi una forza femminile. Questo si può leggere come una riscoperta religiosa del mistero della donna. Ogni donna diviene l’incarnazione della Shakti e l’universo è il risultato dell’unione cosmica tra di lei e Shiva, tra il principio femminile e quello maschile. Tutti i popoli primitivi erano affascinati dal miracolo della nascita, della creazione, per cui la donna era vista come simbolo del mistero della vita. Questo determinò il sorgere di riti della fertilità , molti dei quali incentrati sulla sessualità.
http://ordanomade.kyuzz.org/toravener/universi.htm

Questa concezione non ha analogie con nessun altro pensiero antico, se non con quello cinese che, guarda caso, rimase immune dalla contaminazione ariana visto che a proteggere la grande Cina, ci pensarono da una parte i popoli nomadi, provenienti dalla SIberia e stanziatisi in Mongolia, (conosciuti poi come i famigerati Unni), e dall’altra il tetto del mondo.

Gli ari, in sostanza, imposero quei canoni di potere e di forza, basati sulla concezione di un Dio, padre, maschio e tiranno, ancora oggi validi nel mondo occidentale, ma noi sappiamo che esistettero culture che avevano al loro interno algoritmi ben più articolati e diversi, anche se, presi come siamo dalla nostra visione del mondo, non abbiamo i riferimenti neppure per concepire, come potevano essere.

Il tutto per dire che il tantra, secondo me, non è assimilabile a nessuna tradizione occidentale, pena, non averci capito niente ed avere svilito quello che veramente può essere un sentiero di scoperta.

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Vecchio 28-01-2006, 16.59.40   #7
Uno
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Purtroppo Van non posso darti riferimenti storici, impossibili dato quello di cui vorrrei parlarti, ma esiste un unica matrice per tutte le Tradizioni degne di nota.
Sul lato manifestato in questa nostra realtà è precedente a tutto ciò di cui possiamo oggi avere traccia... bisogna veramente andare alla ricerca e ammettere la possibilità di una unica origine di questa nostra civiltà (intesa come intera razza umana degli ultimi millenni).
Seppur trovo delle incongruenze su alcuni argomenti la parte iniziale del "fiore della vita" (un libro che poi si perde in fantasticherie new age) nel tema iniziale: appunto questo simbolo... ne evidenzia anche fotograficamente il ritrovamento ovunque a prova di un origine comune.
Ho altre argomentazioni che purtroppo non posso darti per diverse motivi, non servirebbero a te (al 99.99%), non le scriverei mai pubblicamente, sono troppo lunghe e complesse.

Tornando al tema, per quello che si può scrivere... primi passi in questo percorso, che si segua la mano destra o sinistra (che implicano l'uso o l'astinenza dell'uso dell'energia sessuale e non del sesso) che poi alla fine si riuniscono, sono metodologie atte al riconoscimento e al modo per evitare le dispersioni dell'Essere.
Wow che ho scritto?

Sorpassati questi fondamenti (sembra facile...) non esiste più destra e sinistra ma un unico percorso....

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Vecchio 28-01-2006, 18.21.45   #8
VanLag
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Messaggio originale inviato da Uno
Purtroppo Van non posso darti riferimenti storici, impossibili dato quello di cui vorrrei parlarti, ma esiste un unica matrice per tutte le Tradizioni degne di nota.
Se stiamo parlando del sorgere della religiosità dei nostri antenati, possiamo concordare……Lo stupore per la bellezza del creato che li circondava ed i fenomeni in essa contenuti, hanno suscitato nell’uomo in diversi contesti analoghe reazioni. Comuni a un po’ tutte le civiltà, erano anche il culto degli antenati ed il rispetto per gli anziani. Però altre peculiarità divergono: La grande Cina ad esempio, non ha mai sviluppato una divinità fortemente antropomorfa.

Ma non riesco a comprendere cosa intendi con “tradizioni degne di nota” per cui non riesco ne a convincermi del tuo pensiero ne a dissentire più di tanto……

Anche se è fuori 3d sarebbe interessante confrontare i reciproci punti di vista e le reciproche conoscenze.... però vedi tu.....

VanLag is offline  
Vecchio 29-01-2006, 02.54.09   #9
Yam
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Allora vediamo delle semplici affinita' tra i sentieri citati, partendo dalla tradizionale suddivisione delle vie in:
1) Rinuncia
2) Trasformazione
3) Dirette

Tutte e tre le vie (Cabbalah, Alchimia...anche Cinese, Tantrismo) sono vie di "trasformazione", lavorano cioe' sulla conoscenza profonda della Vita, ossia dell'Energia della Manifestazione. (La Vita qui non e' vista come semplice e pura Illusione e c'e' la visione "evolutiva" della manifestazione).

Sono vie esoteriche e in tutte e tre c'e' la figura del "Maestro Divino", cioe' di un essere Illuminato disincarnato, fonte della Trasmissione. Ovviamente questo Maestro appare solo ad un certo livello della pratica, quando la purificazione e' quasi del tutto completata....prima ci si serve di insegnamenti lasciati da chi ha preceduto....


Dalla "Luce dell'Intelletto" di Avram Abulafia (1200 circa Saragoza- Cabbalah)

"...Che cosa si rivela, infatti al discepolo che ha raggiunto il grado piu' alto? Gli si rivela il Suo Maestro Spirituale, che gli appare innanzi nella figura di un giovinetto o di un vegliardo e del quale egli percepisce la Voce."


Sarebbe sufficiente questo, anzi lo e'..... basta ed avanza.......nel senso che se realta' divina esiste, UNA e'.

P.S.: Ho preferito parlare della lettera viva della Tradizione...

Ultima modifica di Yam : 29-01-2006 alle ore 03.11.02.
Yam is offline  
Vecchio 29-01-2006, 10.43.28   #10
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La grande Cina ad esempio, non ha mai sviluppato una divinità fortemente antropomorfa.


Dai un'occhiata QUI

Per chi si volesse avvicinare, da principiante, a questa unica e antichissima (in realta' al di fuori del tempo e dello spazio cosi come li conosciamo) Tradizione Senza Nome, puo' essere utile la lettura di C. G. Jung.
Egli sviluppo' la sua Psicologia del profondo operando su se stesso. In particolare segui un testo attribuito all'Alchimista Catalano Arnaldo da Villanova il "Rosarium Philosophorum".

Van, hai mai visto un Tantrika Shivaita che porta Sol et Luna come orecchini?
O non hai mai letto un testo dell'Anuttarayogatantra dove viene descritto il funzionamento dell'Energia attraverso Nadi e Bindu?
O lo Yoga del Calore Interno, spiegato nel Vijnanabhairavatantra ma anche nei Tantra Buddisti?
E la meditazione sulle "lettere" (Bija)?
Il Seme, che e' anche lo Sperma, pare essere una cosa importante in questi insegnamenti, che sia poi un granello di senape, o il seme del Fiore di Loto che viene gettato nel fango (NON NEL VUOTO!) e da cui nascera' quello splendido fiore.....maschio e femmina, Sol et Luna, Chiara Luce e Vacuita'...da questa Unione, nell'ultima tavola del "Rosarium Philosophorum" appare il Cristo risorto nel corpo di Gloria.... che ho detto?

Su Jung e il Rosarium Atisha mi consiglio' molto tempo fa questo bel libro di un allievo diretto di Jung, Augusto Vitale: "Solve et Coagula" (Moretti e Vitali ed.)
Yam is offline  

 



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