Da quello che ho capito, credo che Flavio e Sebastiano non abbiano detto che senza Dio non si ha responsabilità e non si debba essere caritatevoli, ma che, essendo queste "priorità" della religione, il non credere sia quasi un mezzo (per molti non per tutti) per avere la coscienza a posto...


Se vivi una vita senza Amore (di qualsiasi tipo), puoi forse considerarla vita?

Non è il benessere in se, è la cultura. Ci sono dati che mostrano come gente più edotta sia tendezialmente meno portata alla fede.

tu nonhai bisogno di un Dio, tu devi solo scoprire che è dentro e fuori di te

""Se vivi una vita senza Amore (di qualsiasi tipo), puoi forse considerarla vita?""

dubito che un insetto abbia bisogno di amore per continuare a vivere. amplia il termine di vita a tutto ciò che ti circonda

""tu nonhai bisogno di un Dio, tu devi solo scoprire che è dentro e fuori di te""

come l'aria che respiro.
Quindi abbiamo bisogno di dio per evere una giustificazione alla vita?
Come citato da OByWan in un altro post ciò che idolatriamo è solamente ciò che non comprendiamo.
MMMHHHH, mi allargo ciò che idolatriamo o temiamo è solamente ciò che non comprendiamo

Ok, se la metti in questi termini hai sicuramente ragione tu; ma vuoi vivere la vita di un insetto? considera anche la qualità della vita che vivi, senza Amore come puoi vivere seneramente?
E accettando l'Amore si accetta anche Dio (non sto parlando necessariamente del Dio che si venera in chiesa, ma del concetto comune a molte religioni del "Dio è amore")

ogni ideale dipende dalla fede. un ideale è sempre presunto e mai realizzato. anche l'idea di ateismo.

La tua posizione mi sembra a priori ambigua...

Io personalmente conosco persone atee, perché i teisti non sono stati in grado di convincerli di credere in un Dio...
Ma conosco anche teisti che sono tali perché gli atei non sono stati in grado di convincerli sull'inesistenza di Dio...

Insomma... prova a chiederti una volta la seguente cosa:
- ma l'ateo può riuscire a convincermi sull'inesistenza di Dio?
E chiediti anche:
- perché non avrei bisogno di un dio?


Elia

Io penso che la maggior parte degli uomini delle nazioni benestanti , dice di non aver bisogno di Dio ..o addirittura dice che Dio non esiste.

Il motivo è chiaro…

Dio ti chiede di essere caritatevole…..quindi bisognerebbe rinunciare almeno in parte al benessere….e questo è molto scomodo.

Quindi la maggior parte degli uomini delle nazioni benestanti ..si crea l’alibi dicendo di non avere bisogno di Dio o addirittura dice che Dio non esiste.

Cosi’ facendo ..mentono al proprio spirito che sente la presenza influente di Dio.

Mentre la maggior parte degli uomini delle nazioni povere …fanno vivere la sensazione dello spirito relativa all’influenza di Dio..non tanto per bisogno ..ma perché non da fastidio..

Ciao Flavio

Caro Flavio,
tu hai un concetto di Dio che ti chiede rinuncie che è tipicamente
cattolico e posso comprenderti perchè partivo anch'io da una tale visione.
Imparando ad amare e quindi crescendo come persona ho capito che amare non vuol dire mai rinunciare ma condividere con gioia,
nell'amore non esiste sacrificio inteso come sofferenza, ma
gratitudine e condivisione.
Un giorno comprenderai anche tu questo, ne sono pienamente convinta.
Dio non vuole che tutti ci spogliamo e diveniamo poveri perchè creeremmo tanti problemi in più ad una società che ne ha già tanti.....
Togliti dalla testa che la vita debba essere un Calvario.
Vivila con gioia e cerca di dare la stessa gioia e la stessa qualità di vita che desideri per te a tutti coloro che ami.
Se tu sei nato nel benessere e in una civiltà opulenta è per comprendere e agire perchè il benessere sia appannaggio di tutti.
E ricorda che il benessere è figlio della conoscenza e della cultura
e il primo passo è portare conoscenza e cultura a chi è povero....
ecco perchè in Africa è meglio mandare computers e istruzioni
per emanciparsi oltre che aiuti umanitari di prima necessità

Esattamente ciò che afferma il cattolicesimo (ed anche la maggior parte delle religioni che conosco). Ma il problema sta nel fatto che chi ha tanto viene portato dall'egoismo a considerare un grande sacrificio persino la condivisione, e trova molto più conveniente rifugiarsi in un "concetto di ateismo" che gli mette a posto la coscenza..