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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 19-02-2006, 17.59.22   #1
nexus6
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Lightbulb L’episteme ed il bisogno di recuperare il rapporto perduto scienza-spiritualità.

Ho aperto questo thread perché in quello intitolato La logica dell'universo, sarei stato offtopic.
Citazione:
Rolando dice:
Anche se questa idea predomina entro la scienza materialistica, è ciononostante sbagliata, e con l'andar dello sviluppo della scienza si dovrà lasciarla.
L'universo non è risultato dal caso, ma è un corpo organico in cui tutti processi sono organizzati in cicli di vari tipi creando così la possibilità per sperimentare la vita.
Mi hanno fatto riflettere queste parole. Guardandosi indietro vi sono stati periodi in cui la ‘scienza’, o ‘filosofia della natura’ come veniva chiamata, era profondamente ed intimamente legata alla spiritualità, al misticismo; anzi tra le prime discipline ‘scientifiche’ vi fu proprio l’astronomia, come desiderio di acquisire l’episteme, ovvero nel senso originario ed etimologico, una conoscenza oggettiva ed immutabile che permettesse l’accesso alle logiche divine più profonde (in questo senso pure nella teologia si manifesta tale pretesa).

Mi pare però che la ‘scienza ufficiale attuale’ si sia andata, nel corso dei secoli, sempre più definendo in modo da affrancarsi dalla metafisica, dal misticismo e dalle religioni.

Napoleone chiese a Laplace perchè non parlasse di Dio nella sua ‘Mécanique Céleste’.
Lui rispose: “Non ho avuto bisogno di questa ipotesi.”


Questo oltre ad essere un ragionamento da ateo razionalista e da convinto determinista, quale lui era, ci fa capire la misura di tale ‘affrancamento’; nella pratica giornaliera della scienza attuale, pur essendosi distaccata dall’ingenuo determinismo di Laplace, mi pare che vi sia poco spazio per il misticismo e la spiritualità, che certo possono essere presenti anche in maniera marcata nell’intimo delle singole persone, ma non vanno a mescolarsi con l’esercizio del pensiero critico, tipico del procedere scientifico moderno, conquistato a fatica.

Ora il trend mi pare chiaro; Rolando però afferma che tale trend, secolare o millenario ormai, debba cambiare o sia destinato a farlo. Già tra il ‘debba’ cambiare ed il ‘sia destinato’ a farlo c’è un po’ di differenza; mi sembra che l’andamento attuale non permetta di ipotizzare un destino contrario ed infatti Rolando utilizza l’espressione ‘questa idea materialistica si dovrà lasciarla”.

Vi chiedo: perché? Per rendere scientifica la spiritualità? In effetti Rolando dice: “ la scienza allora non si limiterà a studiare solo il mondo fisico, ma abbraccerà anche il lato spirituale dell'esistenza, che in realtà è quello più importante”.

La modifica che viene auspicata non è da quattro soldi, ma molto profonda; mi sembra che da un lato piaccia molto tutta la conoscenza derivata dall’attuale scienza, ma dall’altro si vorrebbe che essa si occupasse pure di spiritualità, magari senza che il metodo scientifico venga cambiato troppo.

Per quanto riguarda poi la ‘superstizione’ scientifica, come la chiama Rolando, che l’universo sia frutto del caso, ci sarebbe molto da discutere; eminenti scienziati, per esempio proprio molti cosmologi abituati a fantasticare su larga scala, non considerano l’universo proveniente dal caso, ma comunque si interrogano proprio su ‘chi’ o ‘che cosa’ abbia dato inizio a tutta questa giostra (ho letto tempo fa discorsi analoghi fatti da Stephen Hawking, che tutto si può dire tranne che religioso e Paul Davies, invece più incline a riflessioni di tal genere). Questi personaggi, però, sono scienziati e nella pratica di tutti i giorni non sono abituati a fare discorsi prettamente metafisici, ma a ragionare su dati di fatto, su ipotesi falsificabili, alla ricerca di una ‘aderenza’ alla ‘realtà naturale’.

Invocare ‘enti’, logiche extra-umane, oltre a non essere scientifico, secondo la pratica attuale che si vorrebbe modificare, urta pure contro il metodo profondamente critico che oramai si è attestato dopo secoli e millenni, nei quali le varie discipline scientifiche hanno cercato (duramente) di affrancarsi dai dogmi metafisici provenienti dalle religioni.

Ripeto, mi sembra che il desiderio di cambiamento del paradigma scientifico attuale (che NON deve essere considerato immutabile e non lo è, in effetti, basta guardare l’epistemologia contemporanea e non), si indirizzi principalmente ad una ricomprensione del misticismo spirituale nell’ambito scientifico; ‘ri-comprensione’ è un buon vocabolo: intende sia ri-acquisizione, ri-appropriazione di un rapporto intimo (scienza come ‘contenitore’ anche della spiritualità, dall’etimologia di ‘comprendere’) che si è smarrito nel corso dei secoli e sia uno lo sforzo intellettuale di capire la spiritualità da parte della scienza.

Beh... la scienza, ho cercato malamente di spiegare, è già stata alquanto ‘comprensiva’ in passato, però ha perso questa sua capacità (il trend è chiaro) e ciò gli ha anche permesso, forse, di progredire così straordinariamente; dunque, che cosa potrebbe far pensare che essa possa ritornare ad essere così comprensiva, nei confronti della spiritualità e del misticismo? Che cosa potrebbe giustificare un ritorno così radicale al passato? E vorrei proprio sottolineare che si tratterebbe di un cambiamento piuttosto decisivo dell’edificio scientifico, poiché si sta parlando di ‘fondamenta’, di ‘paradigmi’.

Do una mia parziale risposta all'ultima domanda: il desiderio di rendere episteme, nel senso originario di ‘sapere immutabile ed oggettivo’, ciò che non si può prestare ad esserlo ovvero il desiderio di catturare e fermare ciò che sembra sempre scivolarci dalle mani.


Ma neanche la Scienza è più episteme in questo senso, anche se la maggior parte della gente continua a pensarlo e qui sta, forse, uno dei veri problemi di fondo.



Quali sono, per Voi, i motivi peculiari di questo bisogno di ri-comprensione della spiritualità da parte della scienza? Quale sarebbe lo scopo profondo di ciò?




ps. Questa risposta era nata nella sezione ‘Scienze’ e sono stato indeciso se postarla di là o di qua... semmai qualcUno la sposterà .

pps. Per chiarezza non vi ho chiesto ‘specificatamente’ se pensate che nell’universo vi siano logiche nascoste; per questo c’è già il thread di Rolando aperto in Scienze (La logica dell'universo).
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Vecchio 19-02-2006, 18.58.00   #2
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La Spiritualità, le Religioni... e tutto il corpo di Sapere dell'Esoterismo di oggi.. sono la Scienza di un passato abbastanza lontano.. immagino che questa affermazione potrà sembrare una sparata.. ma prendiamo in considerazione per esempio la tecnologia... oggi sappiamo che la tecnologia più efficace ed evoluta è praticamente sempre più invisibile e discreta... le prime automobili a vapore avevano un motore rispetto a quelle di oggi con volume rumorosità e maggiore a fronte di prestazioni minori... quindi essendo già scomparsi reperti ben più antichi (tranne qualche pezzo "strano" che ogni tanto esce fuori) quelli relativamente recenti non sapendoli usare ne capendone l'uso li consideriamo barbarie e al massimo arti raffigurative di varia specie...
lo stesso avviene con tutto il concettuale che ci è arrivato.. senza le giuste chiavi sono semplici storie come sarà tra molte migliaia di anni uno dei nostri libri di fisica quantistica che parlerà di nozioni che hanno senso per uno che ha studiato in questa nostra società... e quindi prima di leggere quel libro ha tutto un substrato di altra cultura.. (cominciando dall'asilo sino l'università)... per un nostro lontano discendente quella sarà religione come la intendiamo noi oggi... metafisica che parla di strane particelle che nessuno vede... quindi chi seguirà quel libro dovrà fare professione di fede etc...

Che ho detto?

P.s. non si incontreranno mai per tutti ma sfumeranno una nell'altra per sempre... solo individui consapevoli ne sapranno sempre prendere il meglio di entrambe e capire che dicono le stesse cose ma con la forma dei tempi....
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Vecchio 19-02-2006, 23.07.59   #3
nexus6
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Grazie della risposta. In effetti in passato non vi era proprio una netta distinzione tra discipline esoteriche, religioni e ‘scienza’, consideriamo per esempio l’alchimia o le profonde conoscenze matematiche ed astronomiche arabe ecc... dunque più che separazione si è avuta una vera e propria scissione tra due mondi o meglio la nascita di una nuova ‘entità’ che si è data il nome di Scienza; il processo è in effetti chiamato ‘rivoluzione scientifica’ (svoltasi tra ‘500 e ‘600) ed è proprio lì che avviene questo ‘affrancamento’ del quale parlavo prima.

Certo ciò che dici è giusto, tutte le manifestazioni umane dall’arte alla scienza risentono dei tempi e delle culture nelle quali vengono collocate, pensa agli anni d’oro della razionalità in tutti i campi, cioè l’illuminismo o anche alla crisi di inizio novecento.

E’ pure chiaro che la Scienza è un sapere progressivo e che in un lontano futuro alcune nostre idee attuali, alle quali magari attribuiamo particolare importanza ora, sembreranno delle barzellette, ma ciò fa parte del gioco ed è proprio questo uno dei punti chiave: la scienza non è un sapere oggettivo né tantomeno stabile, ma questo è uno dei suoi più grandi punti di forza potenziale.

Parecchia gente, invece, non la considera tale; è abituata, forse per colpa degli stessi scienziati che ne parlano a sproposito, ad attribuirgli dei ‘poteri’ particolari, pensa alle ‘verità’ scientifiche come -Verità- assolute, inossidabili e dunque, in cuor suo, forse auspica un ricongiungimento, una riappacificazione tra quelli che pensa non debbano essere due mondi separati; sembra che le masse vogliano proiettare la sensazione di assolutezza e stabilità che percepiscono, a torto, nella Scienza in campi in cui tale pretesa è ancor più sfuggente ed azzardata, ma nei quali d'altronde il desiderio di centri di gravità permanenti è forte.

Ma il fatto, senza girarci tanto in tondo, è che la separazione attuale è oggettiva ed un ricongiungimento veramente profondo e generale come vi era un tempo, che non sia solo quello del solito ‘dialogo’ tra scienza e spiritualità, lo vedo alquanto lontano, possibile solo con un’altra rivoluzione. Sarà che siamo in occidente, non so in oriente esattamente come funzioni, ma penso che gli scienziati orientali facciano parte della stessa avventura, anzi competono tranquillamente con i colleghi di tutto il mondo, proprio perché parlano una sola lingua e camminano sulla stessa via. Le sensibilità certo sono profondamente differenti, ma il bello dell’avventura è proprio questo, cioè il riuscire a fare lavorare con un fine comune persone di ogni cultura ed estrazione sociale, senza che nient’altro ‘interferisca’ (eccessivamente... l’uomo non è un robot).

Devono ritornare ad essere intimamente unite? E parlo non solamente di qualche individuo ‘illuminato’, ma di un cambio generale di punto di vista, come quello prospettato da Rolando. Sarebbe plausibile? E chi ne trarrebbe giovamento?

O invece i due campi sono separati e lo devono restare, per il bene di entrambi?

C’è anche una terza possibilità (la tua): che il confine siano ‘sfumato’, fuzzy (per usare un termine tecnico); beh... però così non avverrebbe una profonda modifica né dell’uno ne dell’altro... magari tu dici che qualche ‘illuminato’ ne prenderà il meglio di entrambe per giungere ad una nuova sintesi... mah... chissà... forse... visto che il mondo diventerà sempre più spostato ad oriente...

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Vecchio 20-02-2006, 00.18.31   #4
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Io non intendevo che non vi era distinzione.. intendevo che ciò che noi chiamiamo adesso metafisica... religione... esoterismo etc etc era proprio scienza... stiamo parlando di tempi molto lontani... ciò che arriviamo a vedere (relativamente e con tutti gli insabbiamenti volontari o involontari) è solo la decadenza di queste antiche Conoscenze... di questa antichissima Scienza... mi rendo conto che parlo senza poter provare nulla se non ciò che all'occhio attento può non sfuggire con la tendenza attuale... sebbene la nostra scienza non ha ancora risposte che in infinitesimale proporzione sta già creando i suoi linguaggi, il suo esoterismo.. e le sue richieste di fede... quando arriverà all'apice il tutto sarà accentuato e dopo la decadenza farà la fine delle religioni di oggi... diverrà solo fede e dogma...
Però... lungo il corso dei milleni c'è il filo della filosofia perenne che in qualche modo porta avanti conocenze e attraverso i metodi adatti all'epoca instilla nella società in modo tale che chi cerca avrà sempre dei riferimenti... nella scienza o nella religione del momento.
Non vedo una progressione nella scienza se non nel breve range che riusciamo a tenere sott'occhio, è un riscoprire l'acqua calda.... solo le forme cambiano e neanche tanto guardando bene ahah... se penso ai camici bianchi oggi rispetto alle tuniche bianche di certe caste sacerdotali....
Resteranno separati perchè ci devono essere entrambi per lasciare la scelta all'individuo... l'esempio degli individui è che solo essi nelle epoche prendono il meglio.. anche se i più grande scienziati alla fine o all'inizio prendono spunto da qualcosa che gli arriva...
le masse invece devono affidarsi... che sia religione o scienza sempre fede è... quanti hanno mai fatto esperienza diretta di ciò che affermano altri? Chi ha preso in mano una provetta, un microscopio.. un oscillatore... un che ne so.... ? Lo stesso fa chi legge libri o fa il giro dei pseudo guru senza muovere il fondoschiena di un mm... l'importante è che si trovano un lato della barricata... ci si sistemano un comodo giaciglio e fanno bei sonni... poi ongi tanto si alzano e guardando quello dall'altra parte:"tu non puoi capire, sei ancora che leggi i vangeli perchè sei schiavo della chiesa" l'altro gli risponde:" tu parli così perchè non hai provato la grazia" ect ect... poi i primi si scannano con altri del loro gruppo e idem fanno i secondi... sai com'è il mondo è bello perchè è vario.. e soprattutto esiste perchè è così...
In più come ultima metafora per adesso ti/vi lascio l'onda del mare che quando ingrossa la "gobba" carica di energia potenziale che scaricherà nelle onde che nascono... il fuzzy... detto tra noi un buon surfista cavalca l'onda...
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Vecchio 20-02-2006, 16.12.12   #5
nexus6
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Non vedo una progressione nella scienza se non nel breve range che riusciamo a tenere sott'occhio, è un riscoprire l'acqua calda.... solo le forme cambiano e neanche tanto guardando bene ahah... se penso ai camici bianchi oggi rispetto alle tuniche bianche di certe caste sacerdotali....
Ho sempre pensato anch’io a ciò che intendi dire: la Scienza viene percepita come l’ultima grande ‘religione’ umana... è un po’ azzardato, ma vi sono alcuni sottili elementi in comune.

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Resteranno separati perchè ci devono essere entrambi per lasciare la scelta all'individuo... l'esempio degli individui è che solo essi nelle epoche prendono il meglio.. anche se i più grande scienziati alla fine o all'inizio prendono spunto da qualcosa che gli arriva...
le masse invece devono affidarsi... che sia religione o scienza sempre fede è... quanti hanno mai fatto esperienza diretta di ciò che affermano altri? Chi ha preso in mano una provetta, un microscopio.. un oscillatore... un che ne so.... ? Lo stesso fa chi legge libri o fa il giro dei pseudo guru senza muovere il fondoschiena di un mm... l'importante è che si trovano un lato della barricata... ci si sistemano un comodo giaciglio e fanno bei sonni... poi ongi tanto si alzano e guardando quello dall'altra parte:"tu non puoi capire, sei ancora che leggi i vangeli perchè sei schiavo della chiesa" l'altro gli risponde:" tu parli così perchè non hai provato la grazia" ect ect... poi i primi si scannano con altri del loro gruppo e idem fanno i secondi... sai com'è il mondo è bello perchè è vario.. e soprattutto esiste perchè è così...
In più come ultima metafora per adesso ti/vi lascio l'onda del mare che quando ingrossa la "gobba" carica di energia potenziale che scaricherà nelle onde che nascono... il fuzzy... detto tra noi un buon surfista cavalca l'onda...
Già... quello delle ‘masse’ (non in senso dispregiativo) è un bel problema: a volte si nutrono di scienza, leggono riviste, libri divulgativi però quello che manca è il senso critico, componente fondamentale di ogni buon discorso scientifico, ma anche filosofico, spirituale ecc...

Forse è chiedere troppo, ma nel futuro ci aspettano grandi decisioni sulle fonti energetiche, sull’ingegneria genetica, sull’ambiente e dunque oltre alla pura informazione, bisognerebbe pure instillare nella gente (che naturalmente non ha tempo di diventare un piccolo chimico) la scintilla del dubbio; l’acquisizione del sapere scientifico, ma penso anche spirituale correggimi se sbaglio, dovrebbe avvenire in maniera consapevole, critica. Non serve a nulla sapere i postulati della Meccanica Quantistica, se poi si crede che gli scienziati siano i depositari del Sapere, dell’Episteme; si pensa ad essi effettivamente come dei sacerdoti! Questo è un grave errore!

A parte quelli che proprio aborriscono tutto ciò che è scienza, gli altri ne sono affascinati (ed è un bene), ma come dici tu dalla fiducia alla ‘fede’ cieca, che consente di dormire bei sonni tranquilli, il passo è breve purtroppo. Negli articoli divulgativi che si leggono si sostituisce inconsciamente il condizionale con l’indicativo: es. i “sarebbe” diventano automaticamente “è”, “è così e basta” ... e molti abboccano, acquisendo un messaggio distorto.

Le ipotesi cavolo, non si riesce a reggere la provvisorietà delle ipotesi! Certo nella spiritualità ciò risulta impossibile o no? Ecco dunque che il bisogno di stabilità, di dormire sonni tranquilli trasformano quelle ipotesi, in ‘dogmi’ intoccabili e così viene percepita la Scienza da quelli che non la capiscono, ma ne restano ammaliati e gli applicano sopra il desiderio di oggettività, di assolutezza proprio delle religioni.

Ciò è una legge psicologica? A parte una alfabetizzazione scientifica, che si potrebbe fare per capire, oltre alle idee, anche i valori positivi della Scienza?
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Vecchio 20-02-2006, 17.33.35   #6
Gianfry
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Che rapporto c’è tra spiritualità e scienza?

Prima di spiegare tale rapporto, è opportuno ricordare che il processo creativo segue una gerarchia precisa. Tutto ciò che esiste è creato dal pensiero, e Dio stesso ha creato tutto ciò che esiste pensando, riflettendo e scegliendo la soluzione migliore. Prima c’è un pensiero (che può essere dell’anima o della personalità) il quale inizia il suo percorso creativo in cima ai piani eterici creativi per poi scendere e maturare lungo i 17 piani eterici fino a manifestarsi sul piano fisico.

Dio è il più grande pensatore che mai sia esistito e che mai esisterà, e non ha creato tutto ciò che esiste con la matematica avanzata, con formule complicate o con l'utilizzo di tecnologie innovative. Tutto ciò che ha utilizzato è la sua intelligenza ed il potere del suo pensiero.
Dio stesso è il Filosofo per eccellenza ed allo stesso tempo lo Scienziato per eccellenza. La filosofia (lo studio del pensiero) è la vera scienza, tutte le altre scienze più moderne sono derivate da questa. Solo la perdita di consapevolezza dell'umanità le ha fatto dimenticare il funzionamento della realtà e le ha fatto cercare la verità attraverso l'utilizzo di macchine esterne, trascurando le capacità della propria mente.
L'intelligenza di una persona è direttamente proporzionale alla sua consapevolezza spirituale, e cioè alla quantità di Spirito che ha in sé.

Molti credono che i più grandi benefici per la vita umana della fine del ventesimo-inizio del ventunesimo secolo sono derivati dagli enormi progressi della scienza, in tutti gli ambiti da essa studiati. Al di là di ciò che è fisicamente accaduto sul piano fisico, esiste anche una motivazione più profonda che ha portato a tale progresso?
Il progresso scientifico avvenuto nell'ultimo secolo, così come avviene per ogni manifestazione fisica, ha un'origine esoterica sottostante a quelle exoteriche manifestatesi sul nostro piano fisico.
Esso altro non è che il riflesso di una manipolazione a livello eterico sempre maggiore dell'umanità da parte dei rettiliani (Entità solo eteriche create dalla mente degli esseri umani). I rettiliani sin da poco dopo la loro creazione (circa 3 milioni di anni fa) cominciarono a manipolare gli esseri umani. Ma questa loro manipolazione ha raggiunto l'apice nel ventesimo secolo, soprattutto nella seconda metà del ventesimo secolo ed inizio del ventunesimo. Sebbene tali progressi sono all'apparenza del piano fisico senza dubbio positivi, nel quadro più ampio della realtà non lo sono affatto. O meglio, lo sono in quanto permetteranno il rilascio karmico di cose negative, ma in sé sono situazioni negative dal punto di vista eterico ed anche spirituale.
Di che tipo di manipolazione si tratta? Ciò che si è manifestato e che tuttora continua a valere per la quasi totalità dell'umanità odierna è la credenza inconscia che "la realtà è perfettamente misurabile dalla scienza". Questa credenza della scienza come perfetta misuratrice dello stato delle cose è stata radicata sui piani eterici a partire dalla fine degli anni sessanta dello scorso secolo.
La credenza che la realtà sia perfettamente misurabile dalla scienza porta come conseguenza la credenza che le conoscenze della scienza possano consentire la modificazione della realtà fisica stessa. Ora, se è chiaro che sul piano fisico ciò in buona parte avviene, si ha però che l'origine di tale sviluppo scientifico nasce dalla manipolazione sopra spiegata: dopo che sui piani eterici a partire dal ventesimo secolo è aumentato notevolmente il controllo dei rettiliani sull'umanità, vi è stata una forte ripercussione sul piano fisico di tale credenza che ha portato ad una maggior dipendenza dell'essere umano verso la scienza, e verso le invenzioni della scienza in generale. Il forte progresso scientifico avvenuto nel secolo scorso infatti è dovuto, prima di ogni altra cosa, a questo forte aumento di dipendenza inconscia dell'umanità nei confronti della tecnologia, della macchina (ripercussione fisica della dipendenza eterica dalle "macchine" rettiliane e dai rettiliani stessi, creature essi stessi della tecnologia umana dei piani eterici) ed ad un conseguente maggior studio e sviluppo delle tecnologie stesse (e non, come si potrebbe pensare, ad una maggior consapevolezza o intelligenza dell'uomo moderno).
Tale manifestazione fisica è una ripercussione, come detto, e non una perfetta conseguenza di quanto avvenuto sul piano astrale. Come già spiegato, infatti, le forme-pensiero create dai rettiliani non possono di per sé radicarsi sul piano fisico in quanto i rettiliani non hanno alcuna reale forma fisica, ma possono comunque avere un'influenza indiretta sulle persone connesse karmicamente ai rettiliani stessi sui piani eterici.
Il problema principale dell'umanità odierna è che non è abituata ad usare il proprio cervello. Tutto gli viene già insegnato da altri sin dalla nascita e si presuppone erroneamente che ciò che ci viene detto sia vero o che sia la verità assoluta o che sia la definizione più intelligente. Pochi ancora sono disposti a ricercare da soli nuove strade ed ascoltare le versioni della verità che hanno meno credito nel mondo degli esperti.
Lo studio dei grandi pensatori è fondamentale per attivare il cervello ed abituarlo a ragionare, a patto naturalmente che si ragioni effettivamente su ciò che dicono e non si impari il loro pensiero a memoria.
Le speculazioni di un Socrate o di un Platone sono questioni che tutti dovrebbero affrontare con il loro cervello, ma la comodità della vita odierna dà ai più l'apparente convinzione di essere felici e non sono quindi disposti ad imbattersi in questioni troppo difficili. Questo è a mio avviso il problema di una società che basa tutto sull'apparenza ed ha perso molto di vista il punto chiave della vita e dell'evoluzione, cioè la comprensione della realtà. Oggi l'apparenza è tutto, la ricchezza e bellezza esteriore è ciò che conta, non la ricchezza e la bellezza interiore. E la gente è diventata così cieca che non riesce più a distinguere ad occhio nudo chi è veramente ricco e bello dentro ed evoluto, essendo così abituata a concentrarsi sull'aspetto fisico, sul modo di vestire, sul denaro, sull'abbondanza di beni esteriori.
Vi è una caratteristica fondamentale delle persone più evolute spiritualmente: sono dei grandi pensatori. Solo attraverso l'utilizzo del cervello si può capire veramente come funziona la realtà, cosa è giusto e cosa è sbagliato. E solo attraverso l'utilizzo del cervello si può comprendere l'esperienza e maturare veramente anche dal punto di vista emotivo.
Dio (anima) è pronto a comunicare con tutti, ma pochi sanno veramente ascoltarlo e comprenderlo perché Dio non parla in modo semplice, ma parla in modo molto chiaro. Solo chi fa lo sforzo di utilizzare il proprio cervello viene premiato da Dio. Egli non premia chi fa di più, e nemmeno chi riesce ad accumulare più ricchezza. Dio premia chi è disposto a fare la fatica di ragionare molto sulla realtà e comprenderla. Dio premia solo i veri ricercatori della Verità. Solo loro possono raggiungere la vera sapienza (mente) e la vera saggezza (emozione). Ed avvicinarsi quindi veramente a Dio.

Gianfry
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Vecchio 20-02-2006, 18.40.04   #7
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Le ipotesi cavolo, non si riesce a reggere la provvisorietà delle ipotesi! Certo nella spiritualità ciò risulta impossibile o no? Ecco dunque che il bisogno di stabilità, di dormire sonni tranquilli trasformano quelle ipotesi, in ‘dogmi’ intoccabili e così viene percepita la Scienza da quelli che non la capiscono, ma ne restano ammaliati e gli applicano sopra il desiderio di oggettività, di assolutezza proprio delle religioni.

Ciò è una legge psicologica? A parte una alfabetizzazione scientifica, che si potrebbe fare per capire, oltre alle idee, anche i valori positivi della Scienza?

Dipende da che tipo di Spiritualità... quella di oggi che va per la maggiore è uguale alla Scienza...
Qualcuno ti dice una cosa l'accetti se rientra nei tuoi canoni mentali e poi ne fai professione di fede....
la Spiritualità autentica come la Scienza autentica dovrebbe essere una verifica e sperimentazione individuale, solo che "procedono" in senso inverso... la Scienza parte da intuizioni del singolo e sperimentando cerca (dovrebbe) di verificare se c'è un fondamento, la Spiritualità parte da un fondamento e attraverso il tramandarsi (e qui sorgono i problemi comuni) se ne viene a conoscenza, poi si dovrebbe sperimentare e verificare... a differenza di ciò che sembrerebbe a prima superficiale vista.... anche nello Spirito c'è la possibilità di ulteriore evoluzione in senso ristretto all'epoca... cerco di esprimermi meglio.... in senso assoluto lo Spirito è quello che è e non c'è un andar oltre.... però in senso di cicli terreni c'è una continua evoluzione epocale... per intenderci (e qui partiranno i pomodori) ciò che era il massimo dell'evoluzione Spirituale mille anni fa oggi non lo è più... per questo anche il concetto di Illuminazione è variegato a seconda di chi parla come una pizza capricciosa... questo parlando di quello che sono le possibilità della massa (intendo anche io non in senso dispregiativo).... poi ci sono in ogni epoca gli Illuminati di turno (o anche non Illuminati ma molto avanti) che danno un moto alla stagnazione...
Un esempio: Buddha e Gesù sono gli Illuminati di due epoche... ma il primo a livello esteriore ha portato il messaggio fino ad un certo punto... il secondo ad un altro punto... entrambi hanno dato l'esempio di quello che era la loro "tappa", cioè quello che l'umanità in quel momento poteva recepire....
Quando come nella nostra epoca la Scienza del momento inizia a prendere importanza e dare risposte che prima erano solo della Spiritualità l'intervallo di tempo in cui gli Illuminati escono allo scoperto aumenta... mentre la Scienza di oggi che non dimentichiamo sarà la Spiritualità tra milleni adesso ha, non illuminati, ma importanti esponenti che escono dalla massa abbastanza spesso.... e poi cresceranno come Comprensione e si distanzieranno come lasso temporale
Dovrei fare un grafico forse... sarebbe più comprensibile.. se trovo 10 minuti lo faccio.

Ma che ho scritto con tutto sto papiro?
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Vecchio 21-02-2006, 12.15.15   #8
nexus6
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Qualcuno ti dice una cosa l'accetti se rientra nei tuoi canoni mentali e poi ne fai professione di fede....
la Spiritualità autentica come la Scienza autentica dovrebbe essere una verifica e sperimentazione individuale, solo che "procedono" in senso inverso... la Scienza parte da intuizioni del singolo e sperimentando cerca (dovrebbe) di verificare se c'è un fondamento, la Spiritualità parte da un fondamento e attraverso il tramandarsi (e qui sorgono i problemi comuni) se ne viene a conoscenza, poi si dovrebbe sperimentare e verificare... a differenza di ciò che sembrerebbe a prima superficiale vista.... anche nello Spirito c'è la possibilità di ulteriore evoluzione in senso ristretto all'epoca... cerco di esprimermi meglio.... in senso assoluto lo Spirito è quello che è e non c'è un andar oltre.... però in senso di cicli terreni c'è una continua evoluzione epocale... per intenderci (e qui partiranno i pomodori) ciò che era il massimo dell'evoluzione Spirituale mille anni fa oggi non lo è più... per questo anche il concetto di Illuminazione è variegato a seconda di chi parla come una pizza capricciosa... questo parlando di quello che sono le possibilità della massa (intendo anche io non in senso dispregiativo).... poi ci sono in ogni epoca gli Illuminati di turno (o anche non Illuminati ma molto avanti) che danno un moto alla stagnazione...
I pomodori non partono, tanto non ci sono altri Spirituali all’ascolto... ; parli di Spiritualità autentica... certo vi sono caratteristiche in comune... per esempio la necessità di sperimentazione ‘empirica’. Trovo anche che vi siano degli aspetti ‘simili’ tra quello che dici a proposito del partire da fondamenti che si tramandano e poi dello sperimentare tali fondamenti. Il carattere delle teorie ‘stabili’ sta proprio in questo: devono essere sottoponibili e sottoposte a continue verifiche e si deve essere pronti a rigettarle; certo le tradizioni spirituali millenarie le vedo come un qualcosa di molto più stabile, anche se tu mi dici che sono sottoponibili anch’esse ad una evoluzione, ma in che misura?


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Quando come nella nostra epoca la Scienza del momento inizia a prendere importanza e dare risposte che prima erano solo della Spiritualità l'intervallo di tempo in cui gli Illuminati escono allo scoperto aumenta...
Qui hai detto una cosa importante. Da quando con la rivoluzione scientifica è avvenuta la nascita della Scienza moderna, come siamo abituati a concepirla oggi, sempre maggiore è stata l’intromissione di essa nel campo di competenza della spiritualità, della teologia. Anzi paradossalmente si può dire che la scienza ‘meccanicistica’, come la chiama Rolando, sia nata proprio ad opera della stessa teologia, come desiderio di studiare ed accedere alle logiche divine, ai meccanismi creati da dio che fanno muovere il mondo; proprio questo desiderio si è trasformato poi in un solco sempre più netto tra la nuova nata, la Scienza, e l’antica teologia.

Forse qui sta un altro punto: il concetto di “legge scientifica”, pare anch’esso di origine ‘teologica’, viene ancora interpretato dalla gente come nel passato, come ‘regola’ imposta da uno o più legislatori ‘divini’.

A Gianfry vorrei dire che alcune delle cose che ha scritto avrebbero potuto costituire per me uno stimolo alla discussione, ma sono mescolate troppo con ‘piani eterici’, ‘spiriti karmici’, ‘rettiliani’; purtroppo non conosco nessuno dei termini suddetti.

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Vecchio 21-02-2006, 16.58.38   #9
fallible
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pomodori

Salve! nessun pomodoro anzi.....complimenti solo un chiarimento piccolo e "stupido" per intenderci (e qui partiranno i pomodori) ciò che era il massimo dell'evoluzione Spirituale mille anni fa oggi non lo è più... per questo anche il concetto di Illuminazione è variegato mi sono tornati in mente i versi del "cantico delle creature" non è il massimo di "Illuminazione"? claudio
ps per quanto scritto complessivamente vi ho seguito con difficoltà (i mezzi sono quelli )tutto molto interessante ari
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Vecchio 21-02-2006, 17.22.51   #10
Uno
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Citazione:
Messaggio originale inviato da nexus6
certo le tradizioni spirituali millenarie le vedo come un qualcosa di molto più stabile, anche se tu mi dici che sono sottoponibili anch’esse ad una evoluzione, ma in che misura?


Un momento... credo non sia passato tutto quello che intendevo e come lo intendevo.... c'è un fondamento, dalla nostra condizione umana non andremo mai oltre un certo punto... dopo i discorsi cambiano ma a noi non interessa...
io parlavo di quello che in maniera più o meno velata giunge alle famose masse... non volevo arrivare ad esser troppo chiaro per evitare sul serio i pomodori... ma anche se verbalmente c'è tutto in giro manca quel quid che fa la differenza... papale papale... di Illuminati non è che ne escono come i funghi... molti di quelli che sono considerati tali o che peggio ancora si sono così dichiarati sono si è no con una coscienza un pò risvegliata... ahi ahi... adesso te la vedi tu caro amico con le rimostranze dei sindacalisti dello Spirito...
Uno is offline  

 



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