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Vecchio 21-02-2006, 19.26.05   #21
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi
Non mi è chiaro proprio per niente.

Diciamo che questo spirito sembrerebbe qualcosa di molto impersonale e poco individuale? (lo troverei più sostenibile di come abitualmente mi viene presentato).

Sembra quasi che il "realizzarsi" e l' "illuminarsi" siano una sorta di condizione mentale. Ed anche questo lo troverei ragionevole.

Ma in tutta franchezza non mi piace proprio questo modo di affrontare la questione, lascia molte incertezze, molto all'interopretazione soggettiva, si rischia di dfinire le cose più di quanto siano di fatto definite.

Scusa... non avevo la pretesa di chiarirti qualcosa... si parla...
Senz'altro per noi non è individuale... anche se ha una sorta di sua individualtà... ma ripeto che a noi questo potrebbe proprio non interessare....
Condizione mentale... intanto non si "ottiene" con la mente... ma con tutto il nostro essere di cui principalmente possiamo indagare solo il corpo in tutti i suoi aspetti... più o meno densi...
Di certo non ci cambia la vita che a te piaccia il "mio" modo di affrontare la questione... sempre che io ne abbia uno solo....
Alle prossime....

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Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi

Per il discorso degli ubriachi...

Bhe, quel discorso non è un elogio all'ebrezza o agli eccessi.

Per quanto io sia un ottimo rappresentate di molte blasonate nefandezze e possa addirittura arrivare a ritenerle autentici "sacramenti". Lungi da me il consigliare una qualche rotta, ricetta, pratica o altro.

L'ubriachezza del pilota nella metafora in questione, intendeva unicamente negare la presenza di una qualche rotta da seguire, un qualche diasegno universale. l'ubriachezza folle del pilota è il caotismo che governa gli eventi, l'assenza di un progettiosta, l'assenza di uno scopo e la totale imprevedibile spontaneità del divenire.

E per quanto questa mia esplicazione possa suscitare cupezza e smarrimento, se ne può apprezzare il grado di libertà e di meraviglia.

Sai com'è... il forum non lo leggono mica solo persone che hanno una comprensione elevata... meglio specificare...
C'è comunque qualcosa in questo discorso che non fila... che tu voglia o no sempre scegli... qualsiasi cosa fai nella vita scegli... puoi farlo meccanicamente ed illuderti di essere spontaneo o.....
lascia pure il volante... come quell'altro moderno guru... con lo stampino li fanno... alla faccia della libertà... il potere Creativo non è un mito... ma di certo non è accessibile alle scimmie... loro copiano... i Grandi quando compaiono creano nuove Vie... per quanto siano simili soprattutto nella parte iniziale... vabbeh perdonatemi quest'ultimo periodo che c'entra poco ed è aria fritta...


Uno is offline  
Vecchio 21-02-2006, 21.24.34   #22
sunday01
Ospite abituale
 
L'avatar di sunday01
 
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi
Sunday,

Sono dannatamente analitico, nella metafora che disegni io ci leggo il DNA.

L'anima quindi è strettamente connessa con il progettista o il programmatore…

E qui mi rendo conto che probabilmente non intendevi parlarmi di DNA, ma che col "progetto" tu intendessi il "disegno universale" del quale facciamo parte.


Intendevo parlare sia del DNA che riporta le nostre caratteristiche fisiche, ma anche del progettista del DNA e dell'universo....
Che ci sia un qualche "disegno" ce lo immaginiamo noi, ma anche che non ci fosse, non ti sembra poco casuale una progettazione così accurata più ti addentri nell'infinitamente piccolo?
E se il disegno lo componiamo tutti noi, inconsapevolmente o consapevolmente?

L'anima è quello che ci rende vivi, che fa la differenza tra un essere perfetto ma inanimato e una persona viva, ed è, che piaccia o no, il soffio o energia divina che sta dentro di noi.... e in tutto ciò che vive, cresce, matura, muore....

Noi però abbiamo una marcia in più, riusciamo a connetterci con il divino e a intuirlo anche se non possiamo provare scientificamente l'esistenza, il peso, la forma dell'anima per il semplice fatto che è spirituale, come il vento che lo senti soffiare, vedi i rami degli alberi che si muovono, ma non lo puoi prendere tra le mani e studiarlo al microscopio....

E a proposito di ubriachezza, il pilota ubriaco è come quegli apostoli pieni di timore chiusi nel cenacolo che quando sono stati investiti dal soffio dello Spirito sono usciti in piazza e sembravano ubriachi....
Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi
Mi parli anche i un progettista cui le macchine sarebbero vincolate, ma qui la matafora è forzosa, le macchine sono vincolate l progettista solo "storicamente", una volta assemblate e messe in funzzione fanno quello che fanno indipendentemente al progettista.

Inoltre contesto la metafora poichè mentre il progettista di un'auto è evidente, quello della vita non è evidente e non basta la complessità di essa per renderlo evidente. Inoltre c'è anche la mancanza di una qualche evidenza delle intenzioni del progettista che ne rende poco verosimile la sua esistenza.

Le macchine non sono vincolate al progettista, in effetti abbiamo una certa libertà di azione e anche di ribellarci al progettista...

Se il progettista di un'auto è evidente perchè da qualche parte ha depositato ill prototipo e il brevetto, quello della vita non è altrettanto evidente, sembra un pasticcione che va per tentativi...
eppure un'intelligenza superiore alla nostra esiste e noi ne facciamo parte proprio con quella parte invisibile e sensibile di noi che chiamiamo anima... che quando è connessa con chi le ha dato origine è capace di compiere attraverso di noi cose sublimi... basta non soffocarla e metterla a tacere, con la nostra presunzione di avere il controllo su tutto, compresa la vita...
siamo esseri unici e irripetibili e anche la nostra anima è unica e irripetibile, due anime identiche non esistono proprio !!!

Le intenzioni del progettista??? Essere a sua immagine e somiglianza e agire di conseguenza .....

sunday01 is offline  

 



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