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Vecchio 05-03-2006, 12.35.10   #11
Jack Sparrow
Pirate of the Caribbean
 
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Data registrazione: 23-05-2005
Messaggi: 363
i "senza Dio"... credono in Dio?

questo divertente (e non troppo ben riuscito) esercizio di retorica purtroppo è una forzatura colossale.

ma perchè cercare di affibbiare un Dio agli atei, con tutte le altre critiche che gli si possono fare???

potremmo dire:
"anche gli atei, che si professano razionali, dimostrano di non esserlo nel momento in cui negano (senza prove) l'esistenza di Dio"

ecco, quello va bene!

ma dire che "gli atei credono in Dio" cade in partenza, è come dire "anche Hitler ama gli ebrei"...!

saluti
Jack Sparrow is offline  
Vecchio 05-03-2006, 13.11.53   #12
giuseppe di davide
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2005
Messaggi: 366
Citazione:
Messaggio originale inviato da elio-p
Facendo rotta verso una spiaggia, non conoscendo i fondali… la nave sulla quale viaggiavo s’è incagliata.
Sé infilata di prua proprio tra due scogli ed adesso è bloccata come in una tenaglia.
Il vecchio capitano sta litigando con il giovane timoniere… Il primo dice: -ma non hai guardato le carte nautiche? Sulle carte c’è indicato tutto ciò che serve per la navigazione! E il secondo risponde: -ancora con ‘sta roba vecchia? Io ho impostato la rotta sul computer, ho installato il pilota automatico e l’ho collegato dal satellitare!



Aiutatemi per favore.


Ho chiesto di nuovo: Che cosa sono?
Chi… mi ha intrappolato in questo corpo che d’obbligo conduco, che non so come funzione e dal quale non posso uscire?
-Uno m’ha risposto: <<Dio, puro Spirito, ti ha creato impastando un po’ di fango e di saliva e poi alitandoci sopra… ed eccoti qui. Egli ti ama. Tutto ciò che devi fare sta scritto sui Testi Sacri che oltretutto sono già stati interpretati per te: trovi tutto nel Catechismo. Ti do un buon consiglio: non perdere tempo a interpretare e esegui le istruzioni che ti arrivano dal Gran Sacerdote, che è l’unico che parla direttamente con Dio e conosce la Verità, e vedrai che, dopo morto, verrai premiato con la vita eterna in paradiso… altrimenti brucerai all’inferno>>.
Ma.. riflettevo tra me e me… e meno male che mi ama… come un coniglietto nelle mani di un bambino: o gioco con Lui o chiede alla mamma di farmi arrosto… in eterno.
-un altro invece mi ha detto: <<tu sei la Cosa organizzata più complessa della materia alla quale t’ha condotto l’Evoluzione: prima d’essere uomo sei stato scimmia, topo e batterio e prima ancora eri semplici elementi minerali che Forse mossi da un colpo di Vento sono stati colpiti per Caso da un Fulmine dando così origine alla vita… Perché vedi: lo spirito non esiste… esiste solo ciò che è misurabile: la Materia. E quindi vivi la tua vita rispettando le leggi laiche (non rompere le scatole agli altri se non vuoi che vengano rotte le tue), poi morirai e tornerai polvere e non sarai più niente>>
Ma.. riflettevo tra me e me… lascerò scritto nel testamento che spargano le mie ceneri al Vento in un posto dove cadono parecchi Fulmini… cosi Forse, per Caso, se l’Evoluzione mi assiste e potrò tornare "Cosa organizzata" e farmi un altro giro.

Dubbio… Mi sembrano due posizioni veramente poco credibili? Si possono accettare tutte e due solo per Fede: dono che non possiedo… come farò?

Aiuuutoooo.

Ciao, Elio
medita sulle tue azioni e sui tuoi pensieri e sai chi sei.
ama e perdona il tuo prossimo e saprai chi sarai.
giuseppe di davide is offline  
Vecchio 05-03-2006, 18.49.13   #13
ObyWan
Tamagochi
 
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Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 151
Errore di fondo

Ma come,

ci si affida ad una definizione vecchia di millenni per categorizzare credenti ed atei, forzando l'assunto che anche non credere è una credenza, quando tutto si basa solo sulla definizione del termine "metafisica" ??

Aristotele probabilmente sta tirando testate contro un muro ...

Non è legge il fatto che ciò che esula dalla percezione sensoriale (fisica) debba essere necessariamente attribuibile ad enti supremi (meta, oltre la fisica) ...

La percezione inganna, è limitata alla dimensione che abbiamo! la formulazione della realtà per mezzo matematico, è sempre determinata da un'ipotesi che strappa al supremo la prerogativa divina dell'evento, ed è così da sempre. Provate ad immaginare cosa vorrebbe dire per un uomo del neolitico avere a che fare, che so, con un televisore, oppure al fatto che è storia recente il fatto che le stelle fondono idrogeno ricavandone energia, e non sono immensi incendi di carbone ...

Credere significa attribuire a terzi una causa prima, nella convinzione che debba per forza esserci stata una causa prima, ma è un'inganno della nostra percezione.

Evidentemente un ateo non può dimostrare l'inesistenza di dio, ma come si fa a dimostrare l'inesistenza di qualcosa che non esiste?

Il dato storico e tendenziale diverge sempre più dall'idea di dio, quindi tendenzialmente non esiste alcun dio. Ecco, non è questione di credere nell'inesistenza o esistenza, è interpolazione lineare.

dio è un'equazione di primo grado. Un ateo la risolve o, ragionevolmente, si aspetta ci sia una risoluzione, prima o dopo. Un credente ha FEDE nel risultato, assumendo che solo dio conosca la matematica, e che il risultato sia scritto in un qualche volume polveroso scritto in qualche lingua arcaica ...

I credenti non vogliano vedere questa come una polemica, ma il dato oggettivo è che per concretizzare dio ci vuole un libro, se non ci fossero i testi sacri, dio esisterebbe?
ObyWan is offline  
Vecchio 05-03-2006, 19.03.07   #14
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
Tutti gli atei credono in Dio.

Salve,
tutti gli atei credono in Dio perchè,se credono che si vive una volta sola e non esiste la reincarnazione,automaticamente credono nel Dio della religione cattolica.
E il dio della religione cattolica è "nessun dio" e pertanto è il dio degli atei...........troppo logico per essere accettato vero?

Allah 'Akbar.

Kant al-Rahim.
kantaishi is offline  
Vecchio 05-03-2006, 19.55.12   #15
sunday01
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
Re: Errore di fondo

Citazione:
Messaggio originale inviato da ObyWan
Ma come,

ci si affida ad una definizione vecchia di millenni per categorizzare credenti ed atei, forzando l'assunto che anche non credere è una credenza, quando tutto si basa solo sulla definizione del termine "metafisica" ??

Aristotele probabilmente sta tirando testate contro un muro ...

Non è legge il fatto che ciò che esula dalla percezione sensoriale (fisica) debba essere necessariamente attribuibile ad enti supremi (meta, oltre la fisica) ...

La percezione inganna, è limitata alla dimensione che abbiamo! la formulazione della realtà per mezzo matematico, è sempre determinata da un'ipotesi che strappa al supremo la prerogativa divina dell'evento, ed è così da sempre. Provate ad immaginare cosa vorrebbe dire per un uomo del neolitico avere a che fare, che so, con un televisore, oppure al fatto che è storia recente il fatto che le stelle fondono idrogeno ricavandone energia, e non sono immensi incendi di carbone ...

Credere significa attribuire a terzi una causa prima, nella convinzione che debba per forza esserci stata una causa prima, ma è un'inganno della nostra percezione.

Evidentemente un ateo non può dimostrare l'inesistenza di dio, ma come si fa a dimostrare l'inesistenza di qualcosa che non esiste?

Il dato storico e tendenziale diverge sempre più dall'idea di dio, quindi tendenzialmente non esiste alcun dio. Ecco, non è questione di credere nell'inesistenza o esistenza, è interpolazione lineare.

dio è un'equazione di primo grado. Un ateo la risolve o, ragionevolmente, si aspetta ci sia una risoluzione, prima o dopo. Un credente ha FEDE nel risultato, assumendo che solo dio conosca la matematica, e che il risultato sia scritto in un qualche volume polveroso scritto in qualche lingua arcaica ...

I credenti non vogliano vedere questa come una polemica, ma il dato oggettivo è che per concretizzare dio ci vuole un libro, se non ci fossero i testi sacri, dio esisterebbe?


Il fatto è che dal nulla non può nascere nulla...
Tutto si riassume nel fatto che il nulla non esiste perchè il tutto è sempre esistito....
A questo "tutto" i credenti associano Dio, gli atei lo prendono come dato di fatto che senz'altro ha una spiegazione logica...
Ma.... la logica viene dal nostro cervello, e non lo abbiamo progettato noi... quindi???
Io sono convinta che dire che anche gli atei credono in Dio è sbagliato, gli atei casomai credono nell'uomo e nella sua potenzialità che aumenta nel corso dell'evoluzione...
L'assunto che anche non credere è una credenza non è però una fozatura... ogni uomo ha bisogno di qualche certezza per andare avanti... non nell'esistenza di Dio ma nell'esistenza di sè come individuo e di tutto quello che lo circonda... Questa non si può chiamare fede in Dio ma nell'uomo che è una cosa diversa, perchè si parte dal sè per arrivare al tutto mentre un credente parte dalla constatazione del tutto per rendersi conto che il proprio sè è tutt'uno con il "tutto" che è Dio (scusate il bisticcio di parole).
Però io non metterei etichette a nessuno perchè sia all'ateo più ateo che al credente più credente rimane sempre il dubbio di essere in errore in questa realtà relativa...

sunday01 is offline  
Vecchio 05-03-2006, 20.44.46   #16
giuseppe di davide
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2005
Messaggi: 366
Re: Errore di fondo

Citazione:
Messaggio originale inviato da ObyWan
Ma come,

ci si affida ad una definizione vecchia di millenni per categorizzare credenti ed atei, forzando l'assunto che anche non credere è una credenza, quando tutto si basa solo sulla definizione del termine "metafisica" ??

Aristotele probabilmente sta tirando testate contro un muro ...

Non è legge il fatto che ciò che esula dalla percezione sensoriale (fisica) debba essere necessariamente attribuibile ad enti supremi (meta, oltre la fisica) ...


Evidentemente un ateo non può dimostrare l'inesistenza di dio, ma come si fa a dimostrare l'inesistenza di qualcosa che non esiste?

Il dato storico e tendenziale diverge sempre più dall'idea di dio, quindi tendenzialmente non esiste alcun dio. Ecco, non è questione di credere nell'inesistenza o esistenza, è interpolazione lineare.

dio è un'equazione di primo grado. Un ateo la risolve o, ragionevolmente, si aspetta ci sia una risoluzione, prima o dopo. Un credente ha FEDE nel risultato, assumendo che solo dio conosca la matematica, e che il risultato sia scritto in un qualche volume polveroso scritto in qualche lingua arcaica ...

I credenti non vogliano vedere questa come una polemica, ma il dato oggettivo è che per concretizzare dio ci vuole un libro, se non ci fossero i testi sacri, dio esisterebbe?
tu dici anche il non credere e una credenza sbagliato chi non crede a una certezza la certezza di non credere.
la fede si che e una credenza perche il fedele crede o non e sicuro di credere e non ha una cercezza.
un'ateo per gironzolare da queste parti vuol dire che non a certezze di essere ateo quindi e un credente che cerca cetezze.
prima si e manifestato dio e grazie a questa manifestazione sono stati scritti i testi sacri.
dio continua a manifastarsi anche adesso e grazie a manifestarsi adesso ci sono le nostre testimonianze.
tu ti stai manifestando adesso e grazie alla tua manifestazione stiamo scrivendo testi.
giuseppe di davide is offline  
Vecchio 06-03-2006, 00.03.24   #17
krjisoul
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Il Tutto e il nulla

Che gli atei credano in Dio, non saprei; che alcuni atei si convertano, questo è vero, che alcuni credenti perdano la fede, vero anche questo. Ma è anche vero che non tutti i credenti, in fondo, credano veramente, come del resto non tutti gli atei sono veramente convinti di esserlo.
Detto ciò, c'è poi così tanta differenza tra gli uni e gli altri?
Ma forse una differenza c'è, e risiede in fondo al loro cuore.
E' forse più vicino al Divino un credente privo d'amore di un ateo che ama?

Quesito: se dal nulla, nulla viene creato, e fin qui va bene, il Tutto preesiste. Ma a questo punto qualcosa non torna comunque:
é venuto prima l'uovo o la gallina?




krjisoul is offline  
Vecchio 06-03-2006, 10.38.22   #18
Gianfry
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Messaggi: 401
Citazione:
Jack Sparrow

...potremmo dire:
"anche gli atei, che si professano razionali, dimostrano di non esserlo nel momento in cui negano (senza prove) l'esistenza di Dio"

ecco, quello va bene!

ma dire che "gli atei credono in Dio" cade in partenza, è come dire "anche Hitler ama gli ebrei"...!

Hai centrato! Il titolo era una provocazione. Forse sarebbe stato meglio col punto interrogativo.

Gianfry
Gianfry is offline  
Vecchio 06-03-2006, 14.22.25   #19
nonimportachi
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Messaggi: 1,010
Re: i "senza Dio"... credono in Dio?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Jack Sparrow
...potremmo dire:
"anche gli atei, che si professano razionali, dimostrano di non esserlo nel momento in cui negano (senza prove) l'esistenza di Dio"

Jack,

ma questa popò di affermazione ti sembra logica? razionale?

In base a questa affermazione posso anche assumere che "ogni persona che si professa razionale dimostra di non esserlo nal momento in cui nega (senza prove) l'esistenza di Peter Pan"

o no?
nonimportachi is offline  
Vecchio 06-03-2006, 14.48.50   #20
Mirror
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Comincio a domandarmi se gli individui che basano tutto il loro comprendere in relazione alle funzioni logico razionali della mente, pur utilissime ed importanti per infiniti compiti riguardanti la sopravvivenza e la creatività in molti campi dell'esistere umano, manchino, di fatto, di alcune funzioni "superiori " della Mente stessa, indispensabili per accedere ad altre Visioni e integrazioni del senso dell'Essere onde dell'Oceano della Vita (Dio).
Non è facile spegare altrimenti la pervicacia dello loro asserzioni negative...di fronte alla "evidenza" che sussiste invece per altri, indipendentemente dalle prove oggettive che possono dimostrare. Cose che tra l'altro sono indimostrabili, per ora, con i metodi richiesti dai "razionali" verificatori e certificatori.
Due mondi mentali "paralleli" che non riescono proprio, per ora, a convergere.

Mirror is offline  

 



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