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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 07-03-2006, 10.33.25   #31
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Yam
C'e' un meccanismo psicologico, che e' lo stesso che poi ti porta a scoprire la natura ultima della Realta', che e' attivo in ogni uomo. .....e' il bisogno di assoluto che fa appassionare un essere umano a..............

Gli esseri umani si appassionano.....

Rudello dice che Dio è la passione che uno ha ?

bene, con questa definizione sono teista pure io, anzi sono "politeista dinamico". Ma poi tutti i discorsi su creazione, scopi, disegni divini, leggi morali ect etc ovviamente sono andati a farsi friggere......

qui bisogna citare russell:
"sono agnostico filosoficamente, ma ateo praticamente"

ebbene, questo rispecchia il mio pensiero.


Certo Jack,

anche il mio pensiero. Ma lo stesso posso dire su Peter Pan. Sono agnostico filosoficamente, ma A-peterpannico praticamente.

E l'unico motivo per cui dubitare dell' "isola che non c'è" sembra più giustificato del dubbio su Dio, lo trovo nel fatto che a Dio ci crede un sacco di gente, all'isola che non c'è molta meno. Ma una qualità specifica dei due concetti che li renda uno più credibile dell'altro, proprio non riesco a trovarla....... se la chiedo ai credenti, mi daranno migliaia di risposte, tutte con quell'aria di essere scritte da chi è veramente convinto di illustrare una qualche evidenza, ma in realtà si scade in considerazioni come qualla di cui sopra.... "Dio è la passione che hai".
Non posso discutere in questi termini, se mi parli di qualcosa affinchè io la riconosca, devi dirmi cos'è e cosa la rende evidente, altrimenti stai parlando di niente.
nonimportachi is offline  
Vecchio 07-03-2006, 10.42.13   #32
Yam
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x nonimportachi
Bene!
Conosci te stesso, altro da fare non c'e'.
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Vecchio 07-03-2006, 10.46.26   #33
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
cambiando l'accezione del termine "dio" in effetti e in sostanza gli atei non esistono.
per come la percepisco io.
per non importa chi (giusto per citarne uno) il "dio" potrebbe essere la scienza.
Ogni qualvolta un uomo ha "passione" tende a mistificare una figura, un'ideale, un mezzo.
Ciao
turaz is offline  
Vecchio 07-03-2006, 10.51.55   #34
nonimportachi
Utente bannato
 
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Giorgiosan
Quale Dio rinnegano gli atei o, meglio, quale Dio rinnega ogni singolo ateo?
Credo che ognuno si riferisca, infatti, ad un sua particolare concezione di Dio.

Bhe Giorgiosan,

Anche lei ha un seno della logica molto personale e specifico.....

mi dica, a qale visione di "uomo delle nevi" si riferisce quando lo nega? e quale particolare concezione di "Babbo Natale" non crede?

Sarebbe, forse, una domanda più cogente domandarsi cosa intendiamo quando usiamo la parola Dio.

Sì, direi raccomandato soprattuto ai credenti.

Vede, io mi definisco ateo in quanto, fino ad oggi, Dio non lo ho mai riscontrato, in nessuna delle forme e concezioni che mi sono state proposte.
nonimportachi is offline  
Vecchio 07-03-2006, 10.55.14   #35
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
Citazione:
Messaggio originale inviato da Yam
x nonimportachi
Bene!
Conosci te stesso, altro da fare non c'e'.

bhe, sì... grazie....

sto indagando...
nonimportachi is offline  
Vecchio 07-03-2006, 10.55.50   #36
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Citazione:
Messaggio originale inviato da turaz

Ogni qualvolta un uomo ha "passione" tende a mistificare una figura, un'ideale, un mezzo.

La passione e' il motore della Vita e' l'energia generata dall'interazione degli opposti...che genera continuamente Vita.
Preferisco un ateo appassionato ad un fedele morto e tamasico....
Yam is offline  
Vecchio 07-03-2006, 22.29.13   #37
giuseppe di davide
Ospite abituale
 
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Messaggi: 366
Re: Il Tutto e il nulla

Citazione:
Messaggio originale inviato da krjisoul
Che gli atei credano in Dio, non saprei; che alcuni atei si convertano, questo è vero, che alcuni credenti perdano la fede, vero anche questo. Ma è anche vero che non tutti i credenti, in fondo, credano veramente, come del resto non tutti gli atei sono veramente convinti di esserlo.
Detto ciò, c'è poi così tanta differenza tra gli uni e gli altri?
Ma forse una differenza c'è, e risiede in fondo al loro cuore.
E' forse più vicino al Divino un credente privo d'amore di un ateo che ama?

Quesito: se dal nulla, nulla viene creato, e fin qui va bene, il Tutto preesiste. Ma a questo punto qualcosa non torna comunque:
é venuto prima l'uovo o la gallina?




l'uovo e la gallina appartengono al tempo ed appartengono a questa dimensione.
nell'altra dimensione non e siste il tempo e l'uomo non ha cognizione fuori dal tempo se avesse cognizione non si porrebbe neanche la domanda.
se un credente e privo di amore non e un credente.
un ateo che ama e credente nell'amore e il creato si basa
sull'amore non a la concezione di dio e non si pone domande.
un'ateo che che si dibatte con mani e piedi per criticare dio chi crede in lui e un'uomo che non ama.
gli atei in questo forum che non credono in dio e nella spiritualita
non credono neanche al loro credere se no non sarebbero qui.
puo' un'uomo cercare un'uovo nel pollaio se non crede alla gallina?
giuseppe di davide is offline  
Vecchio 08-03-2006, 00.36.02   #38
elio-p
Ospite
 
Data registrazione: 24-10-2005
Messaggi: 12
Oltre la posizione del credente e quella dell’ateo (negante), piatti contrapposti della bilancia però dondolanti sullo stesso fulcro, mi permetto di suggerire una ulteriore posizione: quella dell’uomo libero che osserva, pensa e si forma delle idee e prende posizione e agisce di conseguenza alle sue esperienze.

Suggerisco:
è risaputo che l’uomo può elaborare la materia soltanto sul piano minerale: egli costruisce macchine, coltiva, alleva, opera chirurgicamente, opera modifiche tramite l’ingegneria genetica nel mondo biologico, nonché viaggia nello spazio e scruta le più microscopiche particelle della materia… ma, anche se ne conosce perfettamente la composizione chimica e la struttura molecolare e il dna ed il processo riproduttivo, non è in grado di ricreare neanche la più semplice delle creature viventi: un batterio, un filo d’erba, un seme di granturco.

Se qualcuno ci dicesse che una pala meccanica all’opera è un mostro vivente (perché si muove, è caldo, sbuffa e fa rumore) cavalcato da un cavaliere che lo conduce come un cavallo, lo prenderemmo per pazzo… tutti sappiamo che quell’ordigno scaturisce dall’intuizione e dal pensiero umano, dalla sua scienza e tecnologia e che abbandonato a se stesso immediatamente rimarrebbe bloccato e in poco tempo arrugginirebbe irrimediabilmente.
Ma chi è che intuisce, pensa e opera: unicamente un soggetto cosciente!

Bene, ora spostiamo la nostra osservazione pensante al corpo umano: “la struttura portante atta al movimento dello scheletro, al quale sono fissati i muscoli che lo azionano al comando dei nervi che partono dal cervello, il tutto alimentato dal sistema digestivo, attraverso il sangue pompato dal cuore e ossigenato dai polmoni e depurato dai reni e …” una macchina perfetta insomma, della quale intuiamo le leggi che la regolano, tanto è vero che iniziamo a riprodurre meccanicamente alcuni particolari, ma delle quali non comprendiamo l’arcano vitale.

Detto questo, per me è chiaro ed evidente, per necessità della ragione,
-che esiste ed è attivo una Ente Ordinatore Cosciente che opera secondo uno scopo preciso, che non conosco perché non è uno scopo per me concepibile ma riconosco possibile, che questa Entità è a me superiore perché ad essa sono soggetto e dipendente, che è impercepibile ai sensi ma si rivela tramite l’attenzione pensante rivolta alla natura.
-che questa Entità Ordinatrice non può essere individuata in uno degli Dei delle religioni diffuse nel mondo, poiché la legge e l’arte che regolano ed edificano “l’essere umano” sono identiche per ogni essere umano di questo mondo e quindi non può esistere uno Jhavè, contro un Allah, contro un Manitou eccetera, eccetera, che sono tutte visioni limitate, dalla ignoranza dei popoli, e limitanti, per la libertà dei popoli, della stessa Figura Prima.
-che questa Entità Ordinatrice, qualora venga chiamata “Evoluzione o Caso” deve pur sempre e necessariamente essere un soggetto individuale cosciente, in grado di agire e manipolare la vita oltre che la materia, dotato di capacità di pensiero, volontà e sentimento (oppure la pala meccanica è un mostro vivente) e quindi Jhavè = Allah = Manitou = Evoluzione o Caso.
“ovvero l’ateismo è una religione, limitata e limitante e l’ateo è un fedele come tanti altri credenti”

pronto a qualsiasi critica, possibilmente ragionata e non basata semplicemente sulla lettura dei testi sacri o su affermazioni del tipo” esiste solo ciò che è misurabile”, saluto tutti, nella speranza di essere stato utile a qualcuno.

Ciao, elio
elio-p is offline  
Vecchio 08-03-2006, 12.31.44   #39
Giorgiosan
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Messaggio originale inviato da nonimportachi
Bhe Giorgiosan,

Anche lei ha un seno della logica molto personale e specifico.....

mi dica, a qale visione di "uomo delle nevi" si riferisce quando lo nega? e quale particolare concezione di "Babbo Natale" non crede?

Sarebbe, forse, una domanda più cogente domandarsi cosa intendiamo quando usiamo la parola Dio.

Sì, direi raccomandato soprattuto ai credenti.

Vede, io mi definisco ateo in quanto, fino ad oggi, Dio non lo ho mai riscontrato, in nessuna delle forme e concezioni che mi sono state proposte.


Dio è l'uomo. Forse si può partire di qui per capire.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 08-03-2006, 12.34.19   #40
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
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Messaggio originale inviato da nonimportachi


In effeti sono costretto a riconoscermi sprovvisto di superpoteri.....

non sono negative, sei tu che le vedi tali, che siano i "superpoteri" a causarti questa reazione?


certo.... senza prova o dimostrazione, tutto è meno che un'evidenza..... (sarebbe come l'acqua-ascitta, come fa ad essere "acqua" se è tutta asciutta?)

il metodo consiste, nel riuscire a vedere ciò che si narra esserci (magari senza l'ausilio di superpoteri). Tu crederesti a Peter Pan solamente perchè io dico che esiste realmente?


Non si tratta di nessun superpotere ma di "sensibilità"... che tu probabilmente non hai, o che ti neghi o che non hai mai sperimentato. Che ne so, che ci posso fare?
Ma ci sei o ci fai ad essere davvero in questo spirito di contraddizione, sempre? Fammi capire...
Sei qui in questo spazio di discussione sulla spiritulaità solamente per negare...?
Se queste cose non ti interessano o le trovi cose sciocche per menti bacate perchè non ti occupi d'altro e ci lasci perdere?
Hai qualche missione da compiere? Portarci alla ragione, per caso, noi poveri individui smarriti nella Fede di qualcosa che è oltre il ragionare "terra terra"?

Ultima modifica di Mirror : 08-03-2006 alle ore 12.37.39.
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