Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Spiritualità
Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali


Vecchio 25-02-2006, 21.15.32   #1
VanLag
Ospite abituale
 
L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
L’esperienza dell’unità.

..... E’ già chiamarla esperienza è deviante perché il cercatore spirituale smaliziato ha quantomeno capito che quello che stà cercando non è un’esperienza tra le tante, (che valore avrebbe?), ma è la base di tutte le esperienze.
L’”esperienza” dell’unità è la realizzazione, oltre la mente, della natura del ricercatore stesso e, sebbene le parole non possono portarci in quel luogo, possono darci le coordinate per capire se siamo sulla via giusta. Le parole quindi come il dito del saggio, possono indicare ma ancora non basta perché, per sforzarsi di guardare dove il saggio sta indicando, occorre ritenere che, chi ci stà indicando, è uno che ha veramente visto.

Ce ne saranno molti altri, ma ultimamente, per rispondere ad un altro post, mi sono venuti in mente queste tre testimonianze, che tutte e tre indicano cos’è quello stato di unità, così ho pensato di condividerle con voi.

Da “Il Profeta” di Kahlil Gibran
Ed è con questa fede e questa conoscenza che io dico: - Voi non siete rinchiusi nel vostro corpo, né confinati nelle case o nei campi. Ciò che voi siete ha la sua dimora tra le montagne ed erra nel vento. E non è qualcosa che striscia al sole per scaldarsi o scava buche nel buio per trovare rifugio. Ma qualcosa di libero, uno spirito che avvolge la terra e muove nell'etere.

Dall’autobiografia di U.G. Krishanamurti.
……….In quel posto ebbi delle strane esperienze: - guardavo lo spettacolo e non sapevo se ero io che stavo danzando o se c’era la danzatrice fuori di me che danzava - Era una cosa molto strana, sentivo il movimento dentro di me (questa ora è diventata una cosa naturale). Non c’era divisione, non c’era nessuno che guardava la danzatrice. Questa esperienza particolare di assenza di divisione tra me e le danzatrici andò avanti per un po’ - poi noi uscimmo dal teatro.

Da: “Io sono quello” dialoghi con Nisargadatta Maharaj.
Interrogante: Vengo da lontano. Ho avuto delle esperienze interiori e vorrei confrontarle.
Maharaji: Benissimo. Conosci te stesso?
I: So che non sono il corpo, ne la mente.
M: Che cosa te lo fa dire?
I: Non sento di essere nel corpo.Ho l’impressione di trovarmi dappertutto. Quanto alla mente, posso accenderla e spegnerla a volontà. Questo mi fa pensare che non sono la mente.
M: La sensazione di essere ovunque nello spazio, ti fa sentire separato o coincidente col mondo?
I: L’uno e l’altro. Talvolta sento che non sono la mente ne il corpo, ma un unico occhio spalancato, e se scendo in profondità, questa sensazione si espande a tutto ciò che vedo, e il mondo ed io diventiamo tutt’uno.


VanLag is offline  
Vecchio 26-02-2006, 11.14.55   #2
paperapersa
Ospite abituale
 
L'avatar di paperapersa
 
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Re: L’esperienza dell’unità.

[quote]Messaggio originale inviato da VanLag
[b]..... E’ già chiamarla esperienza è deviante perché il cercatore spirituale smaliziato ha quantomeno capito che quello che stà cercando non è un’esperienza tra le tante, (che valore avrebbe?), ma è la base di tutte le esperienze.
L’”esperienza” dell’unità è la realizzazione, oltre la mente, della natura del ricercatore stesso e, sebbene le parole non possono portarci in quel luogo, possono darci le coordinate per capire se siamo sulla via giusta. Le parole quindi come il dito del saggio, possono indicare ma ancora non basta perché, per sforzarsi di guardare dove il saggio sta indicando, occorre ritenere che, chi ci stà indicando, è uno che ha veramente visto.

Ce ne saranno molti altri, ma ultimamente, per rispondere ad un altro post, mi sono venuti in mente queste tre testimonianze, che tutte e tre indicano cos’è quello stato di unità, così ho pensato di condividerle con voi.

Da “Il Profeta” di Kahlil Gibran
Ed è con questa fede e questa conoscenza che io dico: - Voi non siete rinchiusi nel vostro corpo, né confinati nelle case o nei campi. Ciò che voi siete ha la sua dimora tra le montagne ed erra nel vento. E non è qualcosa che striscia al sole per scaldarsi o scava buche nel buio per trovare rifugio. Ma qualcosa di libero, uno spirito che avvolge la terra e muove nell'etere.

Dall’autobiografia di U.G. Krishanamurti.
……….In quel posto ebbi delle strane esperienze: - guardavo lo spettacolo e non sapevo se ero io che stavo danzando o se c’era la danzatrice fuori di me che danzava - Era una cosa molto strana, sentivo il movimento dentro di me (questa ora è diventata una cosa naturale). Non c’era divisione, non c’era nessuno che guardava la danzatrice. Questa esperienza particolare di assenza di divisione tra me e le danzatrici andò avanti per un po’ - poi noi uscimmo dal teatro.

Da: “Io sono quello” dialoghi con Nisargadatta Maharaj.
Interrogante: Vengo da lontano. Ho avuto delle esperienze interiori e vorrei confrontarle.
Maharaji: Benissimo. Conosci te stesso?
I: So che non sono il corpo, ne la mente.
M: Che cosa te lo fa dire?
I: Non sento di essere nel corpo.Ho l’impressione di trovarmi dappertutto. Quanto alla mente, posso accenderla e spegnerla a volontà. Questo mi fa pensare che non sono la mente.
M: La sensazione di essere ovunque nello spazio, ti fa sentire separato o coincidente col mondo?
I: L’uno e l’altro. Talvolta sento che non sono la mente ne il corpo, ma un unico occhio spalancato, e se scendo in profondità, questa sensazione si espande a tutto ciò che vedo, e il mondo ed io diventiamo tutt’uno.


alcuni le chiamano anche "esperienze delle vette"
sono tanti,i mistici di tutte le nazionalità e anche di nessuna religione che hanno provato
questo senso di unione profonda......chè è poi il concetto edi Vita eterna.(almeno secondo me).
Tuttavia fra il misticismo e l'iniziazione mi dissero c'è differenza........
paperapersa is offline  
Vecchio 26-02-2006, 11.54.21   #3
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Re: L’esperienza dell’unità.

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
E’ già chiamarla esperienza è deviante perché il cercatore spirituale smaliziato ha quantomeno capito che quello che stà cercando non è un’esperienza tra le tante, (che valore avrebbe?), ma è la base di tutte le esperienze.
L’”esperienza” dell’unità è la realizzazione, oltre la mente, della natura del ricercatore stesso e, sebbene le parole non possono portarci in quel luogo, possono darci le coordinate per capire se siamo sulla via giusta. Le parole quindi come il dito del saggio, possono indicare ma ancora non basta perché, per sforzarsi di guardare dove il saggio sta indicando, occorre ritenere che, chi ci stà indicando, è uno che ha veramente visto.

L'ostacolo piu' grande nella ricerca e' pensare che ci sia una meta, e' cercare l'esperienza dell'unita'.
Un condizione di apertura presuppone un altro modo di procedere, meravigliosamente riassunto nella famosa iscrizione del tempio di Delphi: "Conosci Te Stesso".
L'Illuminazione non e' un ottenimento ma un "accadere". Coloro ai quali e' accaduto sono una preziosa testimonianza che ci puo' aiutare nel percorso introspettivo e di autoconoscenza.


Citazione:
Dall’autobiografia di U.G. Krishanamurti.
……….In quel posto ebbi delle strane esperienze: - guardavo lo spettacolo e non sapevo se ero io che stavo danzando o se c’era la danzatrice fuori di me che danzava - Era una cosa molto strana, sentivo il movimento dentro di me (questa ora è diventata una cosa naturale). Non c’era divisione, non c’era nessuno che guardava la danzatrice. Questa esperienza particolare di assenza di divisione tra me e le danzatrici andò avanti per un po’ - poi noi uscimmo dal teatro.

Questa e' un'esperienza, ne possono accadere molte durante la Vita.

In Nisarga, che non e' U.G., perche' continuamente parla dalla base della purezza originaria indicandone l'essenza e la manifestazione, puoi trovare una chiave.
Nisarga non fa che ripetere sempre la stessa cosa e cioe' come funziona il Tutto, ma anche il singolo individuo (siamo fatti a sua immagine e somiglianza) perche' fondamentalmente non vi e' separazione alcuna ne vi e' mai stata. Relativo ed Assoluto sono cioe' coincidenti e simultanei.
Se ti osservi scopri che prima dell'attivita' spontanea della manifestazione dell'energia al livello dei sei sensi (il sesto e' il manas o mente pensante) c'e' la Coscienza o Consapevolezza o pensiero "IO SONO". E' il Logos.
Da li sorgono gli infiniti mondi, sorgono le singole lettere e ogni cosa....
Prima di IO SONO (il Figlio), c'e' il Padre o Brahman (o Parabrahman) o Vuoto. Nisarga era il Parabrahman perche' la Chiara Luce Figlia si era dissolta nella Chiara Luce Madre (terminologia Dzogh Chen).
In realta' anche tu lo sei. Continuamente in te che sei l'Assoluto accade il miracolo della presa di Coscienza (IO SONO) e della manifestazione dell'Energia.....
Il dissolvimento della Coscienza, che e' essenzialmente Conoscenza, accadra' nel momento della Morte fisica o Mistica.....
Yam is offline  
Vecchio 26-02-2006, 11.58.09   #4
VanLag
Ospite abituale
 
L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Re: Re: L’esperienza dell’unità.

Citazione:
Messaggio originale inviato da paperapersa
......alcuni le chiamano anche "esperienze delle vette"
sono tanti,i mistici di tutte le nazionalità e anche di nessuna religione che hanno provato
questo senso di unione profonda......chè è poi il concetto edi Vita eterna.(almeno secondo me).
Tuttavia fra il misticismo e l'iniziazione mi dissero c'è differenza........
Io credo che quell’unione non sia una prerogativa dei mistici ma sia una prerogativa di tutti noi. Come ho detto in altri post, di fatto, noi siamo fisicamente uniti con la vita ed è solo un gioco di identificazione che ci ha portati a rinchiuderci nell’apparato psico-fisico dal quale non realizziamo più questa unità. Ma è un inganno facilmente svelabile.

Sempre per citare chi sembra avere confidenza con questa realtà, Nisargadatta Maharaj dice:La verità è semplice e aperta a tutti. Perché complichi? ed anche U.G. le poche volte che fa concessioni nel parlare di quello “stato” dice: - E’ così semplice…. Davvero non avete idea.-

VanLag is offline  
Vecchio 26-02-2006, 12.03.22   #5
VanLag
Ospite abituale
 
L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Re: Re: L’esperienza dell’unità.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Yam
Questa e' un'esperienza, ne possono accadere molte durante la Vita.
Se lui ti dice: - questa ora è diventata una cosa naturale - significa che non è più un'esperienza ma è il suo modo stesso di funzionare.
Puoi credergli o no, ma non puoi stravolgere il senso delle parole.

VanLag is offline  
Vecchio 26-02-2006, 12.08.16   #6
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
?????

Buon giorno a tutti!
"testimonianze" molto belle quella di Krishanamurti non l'ho capita molto ) anche chiaramente le vostre; penso comunque che una volta si "creda" al dito di conseguenza si accetti anche il puntatore un chiarimento invece per quanto postato dall'amica , Tuttavia fra il misticismo e l'iniziazione mi dissero c'è differenza mi spieghi la differenza? credo che non siano paragonabli, il "misticismo" è un modo di vedere e sentire il "reale", l'iniziazione è un'azione......iniziato ........ al "misticismo"(si può essere inizati?) claudio
fallible is offline  
Vecchio 26-02-2006, 12.08.39   #7
paperapersa
Ospite abituale
 
L'avatar di paperapersa
 
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Re: Re: Re: L’esperienza dell’unità.

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
Io credo che quell’unione non sia una prerogativa dei mistici ma sia una prerogativa di tutti noi. Come ho detto in altri post, di fatto, noi siamo fisicamente uniti con la vita ed è solo un gioco di identificazione che ci ha portati a rinchiuderci nell’apparato psico-fisico dal quale non realizziamo più questa unità. Ma è un inganno facilmente svelabile.

Sempre per citare chi sembra avere confidenza con questa realtà, Nisargadatta Maharaj dice:La verità è semplice e aperta a tutti. Perché complichi? ed anche U.G. le poche volte che fa concessioni nel parlare di quello “stato” dice: - E’ così semplice…. Davvero non avete idea.-

paperapersa is offline  
Vecchio 26-02-2006, 12.13.19   #8
paperapersa
Ospite abituale
 
L'avatar di paperapersa
 
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Re: ?????

Citazione:
Messaggio originale inviato da fallible
Buon giorno a tutti!
"testimonianze" molto belle quella di Krishanamurti non l'ho capita molto ) anche chiaramente le vostre; penso comunque che una volta si "creda" al dito di conseguenza si accetti anche il puntatore un chiarimento invece per quanto postato dall'amica , Tuttavia fra il misticismo e l'iniziazione mi dissero c'è differenza mi spieghi la differenza? credo che non siano paragonabli, il "misticismo" è un modo di vedere e sentire il "reale", l'iniziazione è un'azione......iniziato ........ al "misticismo"(si può essere inizati?) claudio

Questo dovresti chiederlo alle cosiddette "Scuole di Iniziazione"
io francamente ne sono fuggita.....e sto bene così.Ritengo tuttavia dALLA MIA ESPERIENZA che l'iniziato sia una specie di maestro di un qualche ordine esoterico o segreto....(boh?!!)Meglio starne alla larga a mio parere..
paperapersa is offline  
Vecchio 26-02-2006, 12.18.33   #9
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
ps

Scusate ci siamo postati sopra e voi avete preso un'altra via , anch'io "sento" che l'interconnessione del momento (essere parte del tutto e tutto stesoo) sia l'"esperienza" a cui tutti aspirino purtroppo ho acora troppa "scorza" che impedisce il "collegamento" il progredire mi aiuterà ad assottigliarla claudio
fallible is offline  
Vecchio 26-02-2006, 12.46.10   #10
VanLag
Ospite abituale
 
L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Re: ps

Citazione:
Messaggio originale inviato da fallible
.... anch'io "sento" che l'interconnessione del momento (essere parte del tutto e tutto stesoo) sia l'"esperienza" a cui tutti aspirino purtroppo ho acora troppa "scorza" che impedisce il "collegamento"
Se vedi la “scorza” vedi già molto. Quella scorza è il perimetro che definisce l’idea che hai di te stesso che si staglia contro un “cielo più grande”. Il problema è che mollando la scorza ci sembra di perdere molto, ci sembra di diventare vacui, molli, imprecisi, deboli, sottili, e quello sembra una perdita, soprattutto in questo mondo che ci chiede di essere degli IO belli grossi. Ma il vuoto che emerge dalla scomparsa della scorza si riempie di significato, tutto acquista colore, odore, sapore e dall’eccedenza di pienezza, di quel vuoto che si riempie, come mi insegna qualcuno, nasce l’amore.


Ultima modifica di VanLag : 26-02-2006 alle ore 12.51.57.
VanLag is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it