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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 20-03-2006, 11.36.41   #1
maxim
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Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
L'uomo il meno evoluto spiritualmente?

Le mie fantasie spirituali, continuamente elaborate e ri-elaborate per trarne argomentazioni un po’ meno fantasiose che possano avvicinarsi alla soglia sotto la quale prendono la forma di realtà, mi portano a formulare alcune domande che anziché riuscire nell’intento mi allontanano sempre più dal concepimento di un dio.

Perché gli animali, gli alberi, i sassi, e quant’altro ci circonda uomo escluso, non esprimono spiritualità? O meglio…perché l’uomo ha bisogno di cercare un dio, prega, santifica, onora, simboleggia mentre il resto del creato è assolutamente indifferente a tutto questo?
Non vale rispondere che l’uomo è consapevole della morte…troppo semplice. Innanzitutto perché non sappiamo se gli animali lo siano e poi non basiamoci solo su chi ci assomiglia di più. Prendiamo gli alberi…vivono e muoiono come noi. Un fiume…nasce e muore come noi…e qualsiasi altra cosa qui presente.

Allora mi viene da chiedermi…

Fosse che il resto del creato è più evoluto dell’uomo e noi siamo solo al primo gradino dell’evoluzione? Se il mio cane comprendesse cosa sto facendo quando prego e perché prego, quanto si metterebbe a ridere?...o magari già lo fa ed io non lo so…

Mah...
maxim is offline  
Vecchio 20-03-2006, 11.46.04   #2
pennac
supreme being :O)
 
Data registrazione: 24-11-2003
Messaggi: 279
Innanzitutto perché non sappiamo se gli animali lo siano
---
così dicendo poni l'interrogativo anche sul fatto che dispongano di spiritualità





Fosse che il resto del creato è più evoluto dell’uomo e noi siamo solo al primo gradino dell’evoluzione? Se il mio cane comprendesse cosa sto facendo quando prego e perché prego, quanto si metterebbe a ridere?...o magari già lo fa ed io non lo so…
---
intanto non cerchi un dio ma Dio.
dei ce ne sono già molti e tutti conosciuti.

poi...cerchi una spiegazione scientifica ad un dilemma spirituale, allora prova ad individuare le meccaniche dell'evoluzionismo.

Ogni casuale variazione in natura viene mantenuta dall'organismo direttamente coinvolto solo se utile al suo sostentamento. (darwin docet)

La fede aiuta a mantenere in equilibrio l'esplosivo potenziale dello stato di coscienza.
pennac is offline  
Vecchio 20-03-2006, 12.15.22   #3
Umberto77
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-10-2004
Messaggi: 121
Secondo me, Maxim, la spiritualità non sta nella ricerca di un Dio. Ma è una concezione della vita che include valori di bene e sentimenti oltre le proprie pulsioni egoistiche.
Cioè sentire che tutto ciò che ci circonda è legato da un filo e da un rapporto di amore: collante che sta oltre la materialità.

La ricerca di un Dio (e non di Dio) è un bisogno derivato dalla debolezza dell’uomo e non dalla sua forza spirituale.
Si cerca un Padre, un punto di riferimento che sia superiore alle ingiustizie che ci appaiono nel mondo; un risolutore dei nostri problemi; un simbolo che racchiuda e completi le nostre mancanze.
Così non si cerca Dio. E così non si dimostra la nostra spiritualità.
Umberto77 is offline  
Vecchio 20-03-2006, 14.34.09   #4
maxim
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L'avatar di maxim
 
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
Pennac…

…che la fede aiuti a mantenere un equilibrio nell’uomo mi fa sorgere prepotentemente due pensieri:
Il primo è che la realtà sembrerebbe smentirti in quanto la fede, da sempre, è stata causa di orrende tragedie.
Il secondo invece, qualora tu avessi ragione, mi fa pensare che questa nostra coscienza così fragile, potente ma non controllabile, che ci rende tristemente consapevoli della morte a tal punto da essere in grado di elaborare progetti divini che diano un senso alla vita, ne farebbe dell’uomo l’animale più sfortunato, quasi a pensare ad un dispetto di quel dio che ci ha resi così consapevoli delle nostre disgrazie.
A tal proposito quando osservo la gente pregare verso un qualcosa che potrebbe essere il “nulla”, quando medito sulle folle oceaniche che invadono la mecca, quando in nome di allah vedo morte e disperazione ma anche quando semplicemente i miei occhi si soffermano sui simboli religiosi, io penso al mio cane. Chi…tra questi ed il mio cane è più fortunato da un punto di vista spirituale? Lui vive…l’uomo sopravvive. Il mio cane non ha peccati…io si.

Noi soli (come dice Umberto) abbiamo bisogno di una ricerca dei valori del bene e dei sentimenti perché conosciamo anche l’opposto e siamo talmente astuti da metterlo in pratica, l'opposto, in nome di dio.
Il resto del creato non ne ha bisogno?...sembrerebbe di no. Il male in natura è meno radicato che nell’uomo e se dio si identifica con il bene, tutto ciò che non è uomo, gli è spiritualmente molto più vicino.
maxim is offline  
Vecchio 20-03-2006, 14.55.50   #5
pennac
supreme being :O)
 
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Messaggi: 279
Citazione:
Messaggio originale inviato da maxim
Pennac…

…che la fede aiuti a mantenere un equilibrio nell’uomo mi fa sorgere prepotentemente due pensieri:
Il primo è che la realtà sembrerebbe smentirti in quanto la fede, da sempre, è stata causa di orrende tragedie.
Il secondo invece, qualora tu avessi ragione, mi fa pensare che questa nostra coscienza così fragile, potente ma non controllabile, che ci rende tristemente consapevoli della morte a tal punto da essere in grado di elaborare progetti divini che diano un senso alla vita, ne farebbe dell’uomo l’animale più sfortunato, quasi a pensare ad un dispetto di quel dio che ci ha resi così consapevoli delle nostre disgrazie.
A tal proposito quando osservo la gente pregare verso un qualcosa che potrebbe essere il “nulla”, quando medito sulle folle oceaniche che invadono la mecca, quando in nome di allah vedo morte e disperazione ma anche quando semplicemente i miei occhi si soffermano sui simboli religiosi, io penso al mio cane. Chi…tra questi ed il mio cane è più fortunato da un punto di vista spirituale? Lui vive…l’uomo sopravvive. Il mio cane non ha peccati…io si.

Noi soli (come dice Umberto) abbiamo bisogno di una ricerca dei valori del bene e dei sentimenti perché conosciamo anche l’opposto e siamo talmente astuti da metterlo in pratica, l'opposto, in nome di dio.
Il resto del creato non ne ha bisogno?...sembrerebbe di no. Il male in natura è meno radicato che nell’uomo e se dio si identifica con il bene, tutto ciò che non è uomo, gli è spiritualmente molto più vicino.

ti rispondo quasi in real time...grazie alla pausa pranzo

intanto non confondere la fede con l'interesse.

A creare disordini culturali non sono stati i pellegrini, bensì chi disponeva del potere necessario ad evidenziare differenze redditizie.

Un uomo di fede non può fare del male, sarebbe paradossale.
Credo che senza religione il mondo sarebbe in barbarica involuzione. (bada, non ne sono certo)

Si tende spesso a sopravvalutare il potere benefico scaturito dagli animali solo perchè si misura tale valore con l'indicatore del rapporto che essi hanno con i loro padroni.

Sezionati come si usa fare con le personalità umane, i caratteri animaleschi si dimostrano molto più primordiali di ciò che appaiono (ferocia, istintività, aggressività etc etc)

il tuo cane non ha problemi ad uccidere una bestia per il gusto di farlo,tu si...e questa, a parer mio, è la coscienza.

Un controllo così forzatamente presente in ognuno di noi tende, per ovvietà, ad indebolire la componente atavica che prevedeva un attacco diretto ad ogni obiettivo raggiungibile dalla nostra volontà (come accade tuttora nel mondo faunistico).

Questo periodo, che definirei di transizione, comporta un bisogno che trova sfogo nella spiritualità (i disturbi psicosomatici sono un esempio di come gli invisibili conflitti sociali tendono a deteriorare la nostra parte più razionale:il corpo).

Ovvvvvvviamente...sono congetture
pennac is offline  
Vecchio 20-03-2006, 16.50.42   #6
fallible
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bisogno

Ciao!
Le mie fantasie spirituali, continuamente elaborate e ri-elaborate per trarne argomentazioni un po’ meno fantasiose che possano avvicinarsi alla soglia sotto la quale prendono la forma di realtà, mi portano a formulare alcune domande che anziché riuscire nell’intento mi allontanano sempre più dal concepimento di un dio.

Perché gli animali, gli alberi, i sassi, e quant’altro ci circonda uomo escluso, non esprimono spiritualità? O meglio…perché l’uomo ha bisogno di cercare un dio, prega, santifica, onora, simboleggia mentre il resto del creato è assolutamente indifferente a tutto questo?


Ogni volta che accade di soffermarmi ad osservare il pascolo tranquillo di un erbivoro, il nuoto di un pesce in uno stagno o lo stormire delle fronde di un albero o di un cespuglio......mi rendo conto della superbia che è insita nell'animale uomo che si ipotizza più spirituale dell'Esistenza nelle sue altre molteplici forme
fallible is offline  
Vecchio 20-03-2006, 18.30.02   #7
fallible
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Messaggi: 1,774
il tuo cane non ha problemi ad uccidere una bestia per il gusto di farlo,tu si...e questa, a parer mio, è la coscienza

Nessun animale uccide un altro animale per il "gusto" di farlo ma per bisogno, forse un animale "addomisticato " dall' uomo e questo potrebbe aprire una discussione su cme l'uomo abbia influito sul Karma delle altre impermanenze (volevo aprire un 3d riguardo questo, quando in televisione era passata la notizia dll'abbatimento degli animali selvatici per l' aviaria e di quanto questo potesse influire sull'evoluzione degli animali stessi ) claudio
fallible is offline  
Vecchio 20-03-2006, 19.45.06   #8
paperapersa
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Re: L'uomo il meno evoluto spiritualmente?

Citazione:
Messaggio originale inviato da maxim
Le mie fantasie spirituali, continuamente elaborate e ri-elaborate per trarne argomentazioni un po’ meno fantasiose che possano avvicinarsi alla soglia sotto la quale prendono la forma di realtà, mi portano a formulare alcune domande che anziché riuscire nell’intento mi allontanano sempre più dal concepimento di un dio.

Perché gli animali, gli alberi, i sassi, e quant’altro ci circonda uomo escluso, non esprimono spiritualità? O meglio…perché l’uomo ha bisogno di cercare un dio, prega, santifica, onora, simboleggia mentre il resto del creato è assolutamente indifferente a tutto questo?
Non vale rispondere che l’uomo è consapevole della morte…troppo semplice. Innanzitutto perché non sappiamo se gli animali lo siano e poi non basiamoci solo su chi ci assomiglia di più. Prendiamo gli alberi…vivono e muoiono come noi. Un fiume…nasce e muore come noi…e qualsiasi altra cosa qui presente.

Allora mi viene da chiedermi…

Fosse che il resto del creato è più evoluto dell’uomo e noi siamo solo al primo gradino dell’evoluzione? Se il mio cane comprendesse cosa sto facendo quando prego e perché prego, quanto si metterebbe a ridere?...o magari già lo fa ed io non lo so…

Mah...

Se è giusta l'equazione DIO/AMORE
se nell'Universo esiste solo e soltanto AMORE
gli animali hanno una forma di amore che a molti sembra a volte
superiore a quella umana in termini di Amore/DEDIZIONE/SACRIFICIO/etc....
Può darsi che alcuni animali siano in realtà più capaci di dare amore incondizionato che non certi uomini
IN FONDO ANCHE NOI ABBIAMO SOLO QUESTO COMPITO , QUELLO DI DIVENIRE amore incondizionato, solo che noi lo facciamo con successive prese di cosciennza.....
paperapersa is offline  
Vecchio 20-03-2006, 21.20.10   #9
Spaceboy
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Sostanzialmente ciò ke ci differenzia dagli animali dal punto di vista biologico è la massa cerebrale.
Non abbiamo artigli, zanne, pelliccia, ma ciò ke ci ha fatto sopravvivere ed evolverci è stata la nostra enorme capacità di adattamento derivata dalla nostra intelligenza, grazie al nostro cervello.

Ma gruppi di neuroni si sono talmente specializzati ke ci hanno dato delle cose alquanto originali x il mondo animale; coscienza di sè, sentimenti superiori, spiritualità, anima....

...gli animali e le piante, non esprimono spiritualità o non hanno coscienza di sè e sono indifferenti alla ricerca di un Dio, semplicemente xkè non ne hanno le facoltà...

...in pratica è tutto un gioco della nostra mente....

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Vecchio 21-03-2006, 10.01.18   #10
maxim
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...gli animali e le piante, non esprimono spiritualità o non hanno coscienza di sè e sono indifferenti alla ricerca di un Dio, semplicemente xkè non ne hanno le facoltà...

...in pratica è tutto un gioco della nostra mente....


Volevo arrivare proprio qui.
Se esistesse un dio, lo sarebbe di tutti. Lo sarebbe dell’uomo, dell’animale, dell’albero, del fiume, della terra…dell’universo.

Perché questo dio avrebbe deciso di rivelarsi solo all’uomo? Perché nel momento in cui dio ha creato il tutto ha deciso di rimanere inesistente per le altre creature? Le ha considerate inferiori rispetto l’uomo od ha voluto punire quest’ultimo rendendolo consapevole?

Se dio esistesse avrebbe lasciato delle cose incompiute ed avrebbe creato la terra e chi ci abita solo a favore dell’uomo…in quel momento deve aver pensato che solo l’uomo era degno di poterlo conoscere…per le altre creature non sarebbe stato necessario.

Se dio non esistesse allora la nostra mente, da un punto di vista spirituale è meno evoluta rispetto a quella delle creature in quanto ci ha resi consapevoli di una morte e per sopperire a questo si è inventata una cosa che non esiste.

Dice bene Fallible che quando osserva la natura comprende quanto sia falsamente superbo l’uomo…a me capita la stessa cosa.
Non sono assolutamente un animalista ma noto delle enormità tra l’odio insito nell’uomo e quello presente nelle altre creature. Un animale può anche uccidere per un qualcosa che noi definiamo un futile motivo ma non butterebbe mai nel cassonetto un suo cucciolo. I leoni vivono in branchi, lottano per il territorio ma riescono sempre a trovare un loro spazio rispettandosi a vicenda. Gli alberi lottano per la luce ma non si sopprimono a vicenda. Quasi fosse che le altre creature riescono a vivere una vita di meditazione…proprio come vorrebbe fare qualcuno di noi…

Dove ha sbagliato dio?...se esiste.
Dove sta sbagliando l’uomo?...se non esiste dio.
maxim is offline  

 



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