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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 31-03-2006, 18.05.32   #91
Donatella
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Messaggi: 301
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Messaggio originale inviato da Uno
L'unico sistema è scegliere il Sole intero... anche se detta così fa new age... comunque per quanto paradosso sembra: "O Tutto o niente"

Sì, il raggio è il percorso per arrivarci.
Donatella is offline  
Vecchio 01-04-2006, 00.13.02   #92
Aleksandr
Ospite abituale
 
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Messaggio originale inviato da Elijah
Sulla questione di Paolo, citarmi l'inno all'agape, non so cosa centri, dato che Paolo in quella circostanza fa solo capire come alla fin fine, la fede non l'avremo più bisogno per acquisire, per percepire l'agape, in quanto seremo un tutt'uno con Dio, con l'agape stessa.
Tre cose sussistono: Fede, Speranza, e Amore, ma la più grande di queste è l'Amore.
Ciò che poi Paolo vuol dire con "la fede opera per mezzo dell'agape", è che senza l'Amore di Dio la nostra fede sarebbe vacua. Nessun riferimento alle opere come giustificazione.
Paolo continua ad essere esplicito: è per grazia che siamo salvi.

Per ciò che concerne le parole in Romani 2:6... oltre al fatto che parla sempre e solo di giorno finale e non di purificazione subito dopo la morte, non sono contradditorie con la sua idea di giustificazione gratuita...

Ma la giustificazione senza le opere riguarda tutto ciò che viene prima del battesimo, ti sei già dimenticato il discorso che ho fatto prima!! Sono stato io prima a dirti che non sono contraddittoriele affermazioni di Paolo sulla fede come giustificazione e di opere come metro di giudizio di Dio!!
Cosa ha detto GESù CRISTO stesso nel vangelo??


Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli (Matteo 7, 21)

Per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
In quanto le opere sono il riflesso della fede, chi ha fede ha anche le opere. Uno che ha le opere ha anche per forza di cosa pure la fede...

E allora, se così stanno le cose, perché insistere a volere ritenere inutili le opere buone, se proprio tu le ritieni necessarie? Perché porre una dottrina in termini così equivoci e assoluti escludendo ciò che è necessario?

Se invece uno ha poche opere (o non ne ha per motivi particolari), ma ha la fede, sarà salvato anche lui gratuitamente, per grazia.

Ma non ti rendi conto che chi ragiona così può anche pensare: "oggi rinnego cristo, tanto, continua a rimanere in mè perchè mi affido a Lui, e perciò sarò salvo comunque!!!"??? E questo che porta a credere nella sola fede!!...

Cos'è meglio davanti a Dio, un ateo non battezzato che ha un comportamento e una morale ineccepibili e aderenti perfettamente agli insegnamenti di Gesù, oppure un credente che ha sì fede, ma che, magari anche senza piena consapevolezza, non agisce in sintonia con le parole di Cristo???
Cosa può apprezzare di più Dio, quell'ateo che esercita una perfetta carità o la fede del credente che però non produce frutti?
A cosa servirebbero gli insegnamenti di Cristo se fosse sufficiente la fede per entrare immediatamente in Paradiso dopo la morte? A nulla!!


La grazia, è e rimane il punto centrale.

Certo che siamo salvati per grazia, perchè la perfezione non è di questo mondo, ma penso che Dio richieda da noi non la perfezione, ma il massimo sforzo secondo le nostre capacità.

Questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone (Tito 3, 8)

Perché ci dovremmo sforzare di essere i primi a compiere le opere buone se sono una semplice conseguenza della fede, non trovi? Forse più opere buone con fede e carità si fanno e prima si raggiungere il Paradiso, mi viene da pensare...

Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato 1 Giovanni 2, 6

Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore Giovanni 15,10

Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel Regno dei Cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel Regno dei Cieli (Mt 5,19).

La vostra luce dinanzi agli uomini risplenda tanto che vedano le vostre opere buone e glorifichino il vostro Padre che è nei Cieli (Mt 5,16).

Il Figliuolo dell’uomo verrà nella gloria del Padre... e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni” (Mt 16,27).

[i]Gesù affidò agli Apostoli la missione di insegnare a osservare tutto quello che vi ho comandato” (Mt 28,20).

Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! (Luca 3, 8)


San Paolo non si accontenta di una fede qualsiasi, esige

la fede che opera per mezzo della carità. (Galati 5, 6)

anzi precisa:

..Non vi fate illusioni, non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli della fede... (Gal 6,6-10).

E nota bene che non dice di persistere nella fede dice di persistere nelle OPERE!

Se fosse così automatico che, come tu dici, dalla fede scaturiscono in modo naturale anche le opere, San Paolo e gli altri Apostoli e Gesù stesso, perchè insistono così tanto soprattutto sulle opere?? Forse perchè in modo anche inconsapevole un fedele può sbagliare e quindi non operare bene pur avendo fede!... e questo è un peccato! E quindi anche se a suo tempo mieteremo, e abbiamo fede, comunque Dio lo considera e dovremo espiarlo..


E nella grazia non c'è posto per il purgatorio, e nemmeno per un purgatorio in cui le persone scelgono di andarci da sole... come se uno potesse scegliere quando entrare e uscire per purgarsi...!

Se il purgatorio non esistesse allora NON AVREBBE ALCUN SENSO DIRE che il giudizio di Dio si basa sulle OPERE! Non avrebbe alcun senso, e sarebbero parole sprecate!

Dio...renderà a ciascuno secondo le sue opere (Romani 2, 6)

Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male. (2 Corinzi 5, 10)

Gesù: Il Figliuolo dell’uomo verrà nella gloria del Padre… e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni (Mt 16,27).

i morti, giudicati ciascuno secondo le sue opere (Apocalisse 20,12)

rendere a ciascuno secondo le sue opere (Apocalisse 22,12)


Quando la Bibbia affronta il tema del giudizio parla sempre di giudizio secondo le OPERE, MAI secondo la fede!! PERCHè non si mai parla di GIUDIZIO secondo la fede, ma secondo le opere? Proprio perché il giudizio è un fatto molto più generale e ANCHE CHI HA FEDE può aver sbagliato e peccato E ANCHE CHI HA FEDE DEVE RENDERE CONTO dei PECCATI COMMESSI dopo il battesimo!! Se il Purgatorio non esiste ALLORA non avrebbe alcun senso dire che IL GIUDIZIO DIPENDE DALLE OPERE.... avrebbe dovuto dire che il GIUDIZIO DIPENDE DALLA FEDE!! La semplice fede non serve a nulla… le opere sono certamente un frutto della conversione, ma per la collaborazione con cui le facciamo guidati dallo Spirito, hanno in sè stesse queste opere, valore salvifico e SANTIFICANTE e noi non diventiamo santi all’improvviso o subito dopo la morte, ma gradualmente nel tempo come dice San Paolo

2Cor 7,1 “In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio.”


Aleksandr is offline  
Vecchio 01-04-2006, 00.28.21   #93
Elijah
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Alek...

Opere o fede... non è il tema di questa discussione...
Evito di ribattere per non trasgredire al regolamento e non finire O.T..
Ad ogni modo , due parole, se mi vengono concesse... uno dei motivi per cui si dice sola fede, è per sottolineare, che non è merito nostro se ci salviamo, ma solo ed esclusivamente grazie a Dio.
Comunque so benissimo anch'io i rischi che ci sono a dire sola fede... anche Paolo ne era consapevole... E nonostante dicesse:
"L'eredità è per fede, affinché sia per grazia"
(Romani 4:16),
disse anche in modo chiaro e tondo:
"Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!"
(Romani 6:15)

Notte...
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Vecchio 01-04-2006, 01.19.59   #94
Aleksandr
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Ma non è off topics..il discorso fede-opere è associato all'esistenza del purgatorio..e nel mio post si capisce...
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Vecchio 01-04-2006, 06.59.17   #95
paperapersa
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Ma non è off topics..il discorso fede-opere è associato all'esistenza del purgatorio..e nel mio post si capisce...
Allora domandina del mattino:
Tutti siamo peccatori anche quelli che abbiamo fede
o facciamo opere buone perchè potremmo farle non per vero amore ma per "ottenere la salvezza" e quindi......
ma se nell'aldilà mi rendio conto di avere fatto del male a qualcuno come posso riparare ?
C'è un sacerdote anche di là che mi perdona? oppure come dice la legge della reincarnazione avrò la possibilità di riparare
al male che gli ho fatto incontrandolo di nuovo e magari
cambiando il mio comportamento????
E se tutti i migliori se ne stanno seduti ad adorare Dio chi aiuterà
questa massa di suoi figli sulla terra a rendersi conto
che l'unica realtà da realizzare sulla terra è la Pace, l'Amore
e la Fratella Universale????
Perchè nel Vangelo si parla di eterna Alleanza e poi si pensa che Dio spezza questa Nuova Alleanza con la fine del mondo?
Cos'è l'Ottavo Giorno della Creazione se non quello in cui l'Umanità Responsabile crea finalmente il Regno di Dio sulla Terra?
paperapersa is offline  
Vecchio 01-04-2006, 11.44.42   #96
deirdre
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Messaggio originale inviato da Aleksandr
Trovo molto misera e tendenzialmente di parte questa definizione. Non avere il dio cristiano quale fondamento del proprio esistere non significa non avere un proprio "credo morale", la moralità esula dal contesto religioso (parere mio) e va a posarsi come una sorta di ponte tra le varie credenze umane che vanno dal mistico pensare all'annullamento e cancellazione della religiosità, spiego meglio, un uomo senza fede religiosa può avere una sua moralità che ha fondamenta nel rispetto dell'uomo e questo non è un male, anzi.

La Bibbia non è e non si presenta come un'OPINIONE, ma come la VERITà RIVELATA. E' chiaro che anche chi non ha fede ha una propria morale, ma è diversa perchè è del tutto arbitraria è non si basa sulla volontà di Dio!

Vero è che la frase citata esponeva la preghiera quale mezzo di comunicazione con dio ma questo vale per colui che crede ciecamente in una fede che non spiega ma impone il proprio pensiero come giusto.
Spero si comprenda il mio pensiero...

Ma non è vero che impone! Gesù ti dice "Io sono la Via , la Verità, la Vita"... poi tu sei libera di accettarla o rifiutarla.. Dio non è un'opinione...
[/quote]

Ok, prendiamo per buono il fatto che la Bibbia possa definirsi una realtà relativa, nulla in contrario, ciò che è relativo posa su basi umanizzate e perciò tendenzialmente fallace come l'interpretazione del dogma che la cristianità ha dato facendo calzare apparentemente alla perfezione parole ed insegnamenti in modo tale che risultino superficialmente giusti ma dissimili dall'originario significato dell'espressione. Non pongo in dubbio il pensiero del cristo ma l'interpretazione che l'uomo ne ha dato. Sappiamo che umanizzando un concetto astratto è facile cadere nell'errore ed è questo che io contesto alla fede cristiana. Tu sostieni che chi non ha un credo religioso automaticamente assume una morale che fonda le sue basi poco solide (di fatto il termine arbitrario conduce la mente a qualcosa d'instabile), ciò è del tutto errato e dimostra come un dogma possa far vedere il tutto a senso unico. Potrei dire anche che il fatto di definire un Dio unicamente buono è un errore clamoroso ma faccio un passo indietro... La cristianità (per me) non è altro che un pensiero figlio dell'ebraismo, ciò che dimostra la sua fallacità è appunto la visione non dupplice dell'aspetto supremo, mentre nel pensiero ebraico la deità mostra quest'aspetto nella fede cristiana abbiamo unicamente la bontà, la "bellezza", tutti fattori positivi, strano... molto strano dato che se l'uomo è definibile ad immagine e somiglianza di dio per analogia la deità dovrebbe racchiudere in sé anche aspetti che l'uomo definisce negativi. (Ciò che è sopra è uguale a quanto sta sotto). La cristianità rifiuta d'applicare a Dio quelle "energie" (meglio, diciamo che tali energie scaturiscono da dio seppur poste su piani esistenziali diversi) che traslate nel mondo della materia vengon definite dall'uomo negative (parlo ad esempio dell'aspetto che si lega all'energia di Marte, distruttrice ma non negativa poiché da ogni cambiamento seppur "irruento o drastico" si ottiene un'evoluzione ed ogni evoluzione pone in essere aspetti positivi e negativi, in caso contrario non potrebbe "esistere"). Il misticismo ebraico tiene presente questi aspetti e non li definisce negativi. Potrai dirmi che la cristianità ha donato all'uomo la possibilità di scegliere e questo è vero ma per poter sopperire alla mancanza di un opposto che vada a determinare l'esistenza di ciò che siam soliti definire buono ha dovuto "inventare" una "deità" negativa (ed ecco che appare il diavolo).
Mi dispiace ma non mi convince nemmeno un pochino, di fatto se solo si prova a dar senso all'esposizione mistica dell'ebraismo (mistico/esoterica, non religiosa) si comprenderà quanto errata è l'interpretazione cristiana.
Una cosa, le citazioni mi stanno bene ma non puoi spiegare tutto riportando parole, un concetto va assimilato e quando tale non necessita di frasi fatte per esser spiegato poichè diviene parte del nostro pensare. Potrei fare citazioni provenienti dai testi cabalistici ma servirebbe a ben poco per la comprensione che è di fatto soggettiva e soggetta all'elasticità mentale di chi si pone in ascolto, meglio esporre ciò che la nostra mente ha elaborato dopo l'analisi di un qualsivoglia concetto, no?

Altra cosa, tu dici..Dio non è un'opinione, io potrei dimostrarti che invece è tale. L'uomo non ha una certezza assoluta dell'esistenza (per come descritta dalla chiesa) di dio, diciamo che assume per buono e veritiero il pensiero cristiano, a quel punto, come anche tu hai citato...abbiamo una verità relativa...ma relativa all'uomo che interpreta e per interpretare è necessario soggettivizzare il pensiero pertanto quando soggettivizzato/umanizzato non mostra l'aspetto oggettivo, meglio, quest'ultimo si veste dell'interpretazione che l'uomo ne ha fatta. Tutto ciò che scaturisce dalla mente umana non può definirsi assoluto e dato che dio ed assoluto hanno significati analoghi diviene impossibile non definire l'interpretazione del termine dio relativa. Tu hai una tua opinione in merito al termine dio che è dissimile dalla mia ma ambedue scaturiscono da menti umane che delineano i contorni di un concetto assoluto. Detto questo...ti auguro un buon w.e.
DD

Ultima modifica di deirdre : 01-04-2006 alle ore 11.49.46.
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Vecchio 01-04-2006, 15.32.02   #97
Aleksandr
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Allora domandina del mattino:
Tutti siamo peccatori anche quelli che abbiamo fede
o facciamo opere buone perchè potremmo farle non per vero amore ma per "ottenere la salvezza" e quindi......

Ma le opere DA SOLE non meritano MAI il Paradiso; lo meritano perché il Signore le ha avvalorate con la grazia che ci conferisce, per esempio nel Battesimo o ci restituisce nel Sacramento della Penitenza. Le nostre opere buone hanno merito perché compiute in grazia di Dio, esse partecipano dei meriti stessi di Gesù Cristo.

ma se nell'aldilà mi rendio conto di avere fatto del male a qualcuno come posso riparare ?

Dipende, se non si muore in peccato mortale, e quindi non c'è impenitenza finale, si dovrà portare a compimento la propria santificazione in purgatorio!... Ma non ti accorgeresti dei tuoi errori quando sei nell'aldilà.. e non si può decidere il proprio destino definitivo DOPO morti..sarebbe troppo comodo vedere come si sta in Paradiso e poi scegliere di andarci!! Sicuramente Dio nel momento in cui moriamo ci da delle grazie speciali per capire in piena coscienza e consapevolezza quali sono stati i nostri errori e peccati, per poter decidere se vogliamo trascorrere l'eternità con Lui oppure no!

oppure come dice la legge della reincarnazione avrò la possibilità di riparare
al male che gli ho fatto incontrandolo di nuovo e magari
cambiando il mio comportamento????

La reincarnazione non esiste! Non troverai MAI alcun versetto nella Bibbia in cui se ne parla! Nel nuovo e vecchio testamento si parla SOLO di Resurrezione dei corpi, e anzi, nella lettera agli ebrei si dice con precisione che si muore una sola volta, dopo di chè viene il giudizio! Per riparare c'è solo il purgatorio, ma si può già purificarsi (in parte o anche totalmente) qui sulla terra, per esempio attraverso la penitenza, le preghiere, il digiuno e le opere buone!

E se tutti i migliori se ne stanno seduti ad adorare Dio chi aiuterà
questa massa di suoi figli sulla terra a rendersi conto
che l'unica realtà da realizzare sulla terra è la Pace, l'Amore
e la Fratella Universale????
Perchè nel Vangelo si parla di eterna Alleanza e poi si pensa che Dio spezza questa Nuova Alleanza con la fine del mondo?
Cos'è l'Ottavo Giorno della Creazione se non quello in cui l'Umanità Responsabile crea finalmente il Regno di Dio sulla Terra?

A queste domande ti rispondo dopo, ora non ho tempo!

Ultima modifica di Aleksandr : 01-04-2006 alle ore 15.33.48.
Aleksandr is offline  
Vecchio 02-04-2006, 17.29.43   #98
Aleksandr
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Messaggio originale inviato da paperapersa

Perchè nel Vangelo si parla di eterna Alleanza e poi si pensa che Dio spezza questa Nuova Alleanza con la fine del mondo?


Gesù è la Nuova allenza con il Padre.. la Nuova alleanza non si spezza, ma non basta a salvarci! e non perché non avrebbe valore sufficiente, ma perché Gesù Cristo stesso ha voluto il concorso e la nostra cooperazione affinchè noi possiamo partecipare ai suoi meriti, praticando il Vangelo e vivendo la vita cristiana. Infatti San Paolo diceva: Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo Corpo che è la Sua Chiesa (Colossesi 1,24).
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Vecchio 03-04-2006, 09.00.43   #99
Aleksandr
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Messaggio originale inviato da Elijah
Alek...

Opere o fede... non è il tema di questa discussione...
Evito di ribattere per non trasgredire al regolamento e non finire O.T..
Ad ogni modo , due parole, se mi vengono concesse... uno dei motivi per cui si dice sola fede, è per sottolineare, che non è merito nostro se ci salviamo, ma solo ed esclusivamente grazie a Dio.
Comunque so benissimo anch'io i rischi che ci sono a dire sola fede... anche Paolo ne era consapevole... E nonostante dicesse:
"L'eredità è per fede, affinché sia per grazia"
(Romani 4:16),
disse anche in modo chiaro e tondo:
"Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!"
(Romani 6:15)

Notte...
Beh se ti va di parlarne potremmo aprire un topic su opere fede e peccato..boh..
Aleksandr is offline  
Vecchio 03-04-2006, 09.19.34   #100
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Messaggio originale inviato da deirdre


Ok, prendiamo per buono il fatto che la Bibbia possa definirsi una realtà relativa, nulla in contrario, ciò che è relativo posa su basi umanizzate e perciò tendenzialmente fallace come l'interpretazione del dogma che la cristianità ha dato facendo calzare apparentemente alla perfezione parole ed insegnamenti in modo tale che risultino superficialmente giusti ma dissimili dall'originario significato dell'espressione. Non pongo in dubbio il pensiero del cristo ma l'interpretazione che l'uomo ne ha dato. Sappiamo che umanizzando un concetto astratto è facile cadere nell'errore ed è questo che io contesto alla fede cristiana. Tu sostieni che chi non ha un credo religioso automaticamente assume una morale che fonda le sue basi poco solide (di fatto il termine arbitrario conduce la mente a qualcosa d'instabile), ciò è del tutto errato e dimostra come un dogma possa far vedere il tutto a senso unico. Potrei dire anche che il fatto di definire un Dio unicamente buono è un errore clamoroso ma faccio un passo indietro... La cristianità (per me) non è altro che un pensiero figlio dell'ebraismo, ciò che dimostra la sua fallacità è appunto la visione non dupplice dell'aspetto supremo, mentre nel pensiero ebraico la deità mostra quest'aspetto nella fede cristiana abbiamo unicamente la bontà, la "bellezza", tutti fattori positivi, strano... molto strano dato che se l'uomo è definibile ad immagine e somiglianza di dio per analogia la deità dovrebbe racchiudere in sé anche aspetti che l'uomo definisce negativi. (Ciò che è sopra è uguale a quanto sta sotto). La cristianità rifiuta d'applicare a Dio quelle "energie" (meglio, diciamo che tali energie scaturiscono da dio seppur poste su piani esistenziali diversi) che traslate nel mondo della materia vengon definite dall'uomo negative (parlo ad esempio dell'aspetto che si lega all'energia di Marte, distruttrice ma non negativa poiché da ogni cambiamento seppur "irruento o drastico" si ottiene un'evoluzione ed ogni evoluzione pone in essere aspetti positivi e negativi, in caso contrario non potrebbe "esistere"). Il misticismo ebraico tiene presente questi aspetti e non li definisce negativi. Potrai dirmi che la cristianità ha donato all'uomo la possibilità di scegliere e questo è vero ma per poter sopperire alla mancanza di un opposto che vada a determinare l'esistenza di ciò che siam soliti definire buono ha dovuto "inventare" una "deità" negativa (ed ecco che appare il diavolo).
Mi dispiace ma non mi convince nemmeno un pochino, di fatto se solo si prova a dar senso all'esposizione mistica dell'ebraismo (mistico/esoterica, non religiosa) si comprenderà quanto errata è l'interpretazione cristiana.
Una cosa, le citazioni mi stanno bene ma non puoi spiegare tutto riportando parole, un concetto va assimilato e quando tale non necessita di frasi fatte per esser spiegato poichè diviene parte del nostro pensare. Potrei fare citazioni provenienti dai testi cabalistici ma servirebbe a ben poco per la comprensione che è di fatto soggettiva e soggetta all'elasticità mentale di chi si pone in ascolto, meglio esporre ciò che la nostra mente ha elaborato dopo l'analisi di un qualsivoglia concetto, no?

Altra cosa, tu dici..Dio non è un'opinione, io potrei dimostrarti che invece è tale. L'uomo non ha una certezza assoluta dell'esistenza (per come descritta dalla chiesa) di dio, diciamo che assume per buono e veritiero il pensiero cristiano, a quel punto, come anche tu hai citato...abbiamo una verità relativa...ma relativa all'uomo che interpreta e per interpretare è necessario soggettivizzare il pensiero pertanto quando soggettivizzato/umanizzato non mostra l'aspetto oggettivo, meglio, quest'ultimo si veste dell'interpretazione che l'uomo ne ha fatta. Tutto ciò che scaturisce dalla mente umana non può definirsi assoluto e dato che dio ed assoluto hanno significati analoghi diviene impossibile non definire l'interpretazione del termine dio relativa. Tu hai una tua opinione in merito al termine dio che è dissimile dalla mia ma ambedue scaturiscono da menti umane che delineano i contorni di un concetto assoluto. Detto questo...ti auguro un buon w.e.
DD
Ma la cristiantà non applica a Dio degli aspetti negativi! Dio è perfezione assoluta, e il male viene tutto da satana, e satana non è un Dio ma CREATURA spirituale di Dio, che da sola si è pervertita perchè liberamente ha deciso di rifiutare Dio per superbia e che quindi è immensamente più debole! La mia idea di Dio non sscaturisce dalla mia mente perchè io l'ho visto e sentito in diverse occasioni legate a incontri di preghiera dove sono avvenute guarigioni e liberazioni in nome di Gesù Cristo.... Riguardo al misticismo ebraico ti devo dire che non ha nulla a che vedere con il vero ebraismo...la cabala si dedica all'esoterismo e alla credenza della reincarnazione cose che la torah condanna ed esclude, perchè parla solo di resurrezione dei corpi!
Aleksandr is offline  

 



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