Perchè l'uomo è così cattivo? Niente ferma la sua mano omicida. Come può continuare a vivere, avento questi rimorsi?

Secondo me l'omicidio con la bontà o la cattiveria
c'entra poco; c'entra invece (a mio avviso!) con
l'equilibrio dentro la mente!

L'uomo si sente vivo nel momento in cui riesce
a tradurre profondamente il suo senso creativo, di potenza creatrice.

L'equilibrio nella mente umana è il 'giusto' compromesso tra l'amore verso la vita (sviluppo creativo) e l'amore verso la morte (regressione creativa).

Nell'atto di uccidere la vita l'uomo si rende indirettamente partecipe al mistero stesso dell'Essere, attraverso quell'atto di creazione al negativo, creazione di morte, partecipa al senso di Potenza necessario al Senso!

L'eventuale rimorso è in relazione al suo personalissimo senso di "giustizia", non quindi espressamente relativo ad una qualità di bontà. Si potrebbe dire che al massimo ciò che di norma chiamiamo "bontà" altro non è che un migliore rapporto simbiotico con la realtà e con gli altri esseri. Simbiosi che pone base ad una più o meno accentuata capacità emapatica!
Quanto più riusciamo ad allargare il nostro campo del sentire verso altre realtà tanto più otterremmo quel grado di sensibilità in grado di delimitare il nostro campo d'azione giungendo ad un'interferenza più simbiotica e meno parassita.

La "cattiveria" può venir considerata una vera e propria "azione da regressione" all'ultimo stadio.. se vogliamo.
E d'altro canto la "bontà" una "azione da espansione" se vogliamo..!

Forse ciò che più importa è il punto d'equilibrio tra le due forze coesistenti in un ambiente dove l'essere possa creativamente sperimentare l' "espansione". Occorre allora un mutamento profondo nella struttura del sociale, mutamento che potrà compiersi solo in un individuale contributo attraverso un individuale mutamento!
Non vedo altre "armi" reali: una società sana produce esseri sani, equilibrata produce equilibrio, confusa confusione.
Un essere equilibrato mitigherà scompesi, consapevole mitigherà la nebbia.. e così via..

Ogni azione produce e produrrà i suoi effetti a lungo termine.



Forse il problema maggiore è: "Può l'equilibrato vivere a contatto con realtà squilibrate
senza portarne scompensi? E sino a che punto può rimanere tale senza mutare il suo equilibrio d'energie?"

E' questa una domanda tanto importante quanto delicata!



Gyta

se ti riferisci al feroce assassinio del piccolo Tommasino...non è una questione di cattiveria....penso che
quando non si riesce a comprendere le conseguenze dei nostri atti .......non c'è altra strada che il dolore ..e il rimorso..nella speranza che un giorno si arrivi a capire quanto male abbiamo recato ad una creatura indifesa ,come puo esserlo un bimbo......... un danno molto grave come quello di togliere la vita..non è ammissibile ..a mio parere e il perdono lo vedo molto lontano.

ciao

L'uomo è cattivo perchè è infelice e non ha ancora incontrato l'AMORE che lo faccia sentire completo ed appagato...

la tua risposta è simile a quella data da Papa Giovanni Paolo II,
proprio nel film di ieri sera...a uno studente che gli ha domandato perchè ci sono persone che uccidono, fanno guerre..e persone che sono portatori di pace, che si offrono per il bene dell'altro????
Lui ha risposto che il problema risiede nell'interiorità di ogni uomo se è felice o infelice..
L'uomo deve scegliere tra DIo e il Nulla...questa è stata la sua risposta.

ciao

inconsapevolezza di se stessi (quindi errore di valutazione su buio e luce) ponendo se stessi (ego distorto) al centro senza conoscenza.
circolo "vizioso" dell'ego distorto.

ciao

Come si può dare una risposta ha questo atto così vile uccidere quel dolce angioletto di Tommy. non dimendichiamo gli altri bambini. In questa società fatta di tante cose brutte la cosa più bella sono i bambini.

la risposta la trovi ogni giorno dentro ognuno di noi.
con le sue sfumature e i suoi "estremismi".
di "base" siamo tutti potenziali killer o potenziali santi.
sta a noi "equilibrare" le due forze "trascendendo" la separazione in funzione di ciò che definisco IO

ciao

Condivido le parole di Turaz..!
Iudichetta non è un "giudizio" che abbiamo dato
(anche perché non era riferito a qualche episodio espressamente..
ma la 'risposta' sarebbe stata comunque la medesima, centrata sull'analisi) ma una analisi su ciò che determina un atto anziché un'altro.



Gyta

Alessi (assassino di Tommy) lo ha fatto per denaro...tant'è vero che nonostante sapesse che il bimbo era morto, ha rilasciato un intervista, ( che si è fatto pagare dai giornalisti) in cui diceva di non sapere nulla e altre falsità che non riporto...a sentirlo sembrava sincero...chi poteva sospettare che dietro a tutte le parole che diceva si nascondeva un assassino?
come è possibile beffarsi degli altri in questo modo..così come ha fatto quest'uomo...e non so nemmeno se è degno di essere chiamato uomo...... io lo chiamerei mostro ..gli farrei passare tutti i suoi giorni in galera e butterei la chiave...per metterlo in condizioni di non nuocere più a nessuno.