Sono convinto che non te le avrebbe date, non ti avrebbe dato neanche l'asinello...ma solo le sue orecchie.

Quella era la fiaba di Pinocchio, non cambiamo favola

Cath....

...non sempre ha senso dare un significato simbolico, quando dietro ad un simbolo non ci sono altri significati se non , nello specifico, quello di un comune mezzo di locomozione.
Anche quando Gesù neonato scappò dalla furia di Erode, se non erro, scappò in groppa ad un asinello.

...in quanto alla materialità, se riferita alla mia risposta, non penso sia esatto definirla così...piuttosto la definirei logica.

...naturalmente IMO...

Mi sembra che per l'ingresso in Gerusalemme il significato simbolico ci possa stare tutto, anche nella forma più "scientifica" fornita da Cornelio.

Qualche dubbio mi viene invece circa l'immagine del Golgota per quanto attiene ad i due ladroni, simbolo l'uno dell'umanità peccatrice che accetta la redenzione (Disma), sia di quella che persiste nell'errore (Tito).
L'accostamento al concetto di umiltà qui mi sembra un pò forzato, ma naturalmente posso essere di poca perspicacia!

Grazie comunque per lo spunto di riflessione

In questo episodio, già profetizzato da Zaccaria:

"Zaccaria 9:9 Esulta grandemente, o figlia di Sion,
manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme;
ecco, il tuo re viene a te;
egli è giusto e vittorioso,
umile, in groppa a un asino,
sopra un puledro, il piccolo dell'asina."

io vedo la figura di Gesù che entra in Gerusalemme in groppa ad un asino e acclamato con le parole “Osanna al Figlio di David” “Benedetto colui che viene nel nome dl signore” (Vangelo di Marco 1, 1-10) come capo spirituale nella città dove si sarebbe conclusa con la “vera vittoria” quella sulla morte, la sua missione umana e divina.
E anche lo stridore di una folla festante e pacifica con la folla che qualche tempo dopo avrebbe gridato: crocifiggilo!!!!
In quanto alla simbologia, mi suggerisce che vivere nell’umiltà e nella pace può essere frainteso da chi umile e pacifico non è… ma anche che la pace premia con un premio che i cechi e sordi di questo mondo non possono vedere né possedere.

Per quanto riguarda il Golgota, il luogo soprannominato “teschio” vi vedo il simbolo della morte ma anche un luogo fecondo da cui nasce la vera vita e il perdono.
Le tre croci possono essere simboliche di un’umanità divisa, in chi riconosce il proprio nulla e in chi invece rimane nel proprio Ego.
Tutte e tre sono simbolo di morte, ma per chi riconosce il proprio nulla e si affida a Dio è simbolo di vita, per chi non si affida a Dio la morte rimane morte…

E questo significa anche che se dobbiamo dominare le nostre passioni e il nostro Ego, la strada non è facile ma dolorsa e anche gli amici ci si possono rivoltare contro, ma perseverando arriveremo indenni alla Gerusalemme Celeste.

Ciao Malu e Buona Pasqua a tutti !!!

Non e' mia intenzione mancare di rispetto....la mia era solo una provocazione.

Leggere certe cose mi mette allegria.

Faccio gia' fatica a conoscermi...provare a interpretare immagini basandomi su "dogmi" scritti da altri lo trovo assolutamente inutile, in vista del mio fine.
Se il vostro e' quello di ricevere il sacramento dell'ordine sacro chiedo scusa per la mia prima uscita.

Buonadomenica a tutti

Era un discorso in generale, poi magari qualcuno ci si riconosce.