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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 22-04-2006, 12.09.15   #31
Donatella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 301
Citazione:
Messaggio originale inviato da Monica 3
Io posso parlare della mia esperienza.

Mi paragono spesso a una banalissima cipolla.

Ogni volta che tolgo uno strato di "malessere", "oppressione", "cattiveria", "stupidità", mi membra di avvicinarmi di più alla mia essenza. Ho meno bisogno di difendermi e ho meno paura di perdere amicizie, perché il mio agire diventa più decisivo e sicuro ed in armonia con il cosmo.

Questo è un paragone che usava spesso il Maestro Baba Bedi.
Donatella is offline  
Vecchio 22-04-2006, 14.19.26   #32
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Citazione:
Messaggio originale inviato da Donatella
Questo è un paragone che usava spesso il Maestro Baba Bedi.

-----------

Grazie Donatella. Mi potresti dare qualche informazione in più su di lui?

Monica 3 is offline  
Vecchio 22-04-2006, 23.04.28   #33
krjisoul
frequentatore abituale
 
L'avatar di krjisoul
 
Data registrazione: 03-02-2006
Messaggi: 145
Citazione:
Messaggio originale inviato da Yam
Senza questo passo puoi anche ficcare le dita nella presa della corrente, ...ma mancherebbe qualcosa. Credo sia importante comprendere questo.


Già fatto......



krjisoul is offline  
Vecchio 23-04-2006, 13.22.01   #34
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Secondo me l'individualità rimane, si è se stessi nel tutto e si è attraversati dal tutto. Anche perchè per perdere l'individualità o si è morti o si è pazzi, quindi squilibrati (senza equilibrio).

Se esiste il tutto deve esistere anche il singolo.

Ovvimente poi non bisogna fossilizzarsi sugli estremi. La temperanza è la chiave..

Ultima modifica di sisrahtac : 23-04-2006 alle ore 13.35.52.
sisrahtac is offline  
Vecchio 23-04-2006, 16.24.43   #35
salvatoreR
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
Citazione:
Messaggio originale inviato da Catharsis
Secondo me l'individualità rimane, si è se stessi nel tutto e si è attraversati dal tutto. Anche perchè per perdere l'individualità o si è morti o si è pazzi, quindi squilibrati (senza equilibrio).

Se esiste il tutto deve esistere anche il singolo.

Ovvimente poi non bisogna fossilizzarsi sugli estremi. La temperanza è la chiave..

Quando si è nel Tutto, non c’è più bisogno della nostra individualità. In quanto il Tutto contiene la nostra individualità e la trascende.
Come il 3 contiene il 2

salvatoreR is offline  
Vecchio 23-04-2006, 18.22.34   #36
Mirror
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Messaggi: 1,733
Che ne è del nostro senso di identità dopo l’illuminazione?

Nella Vera Comprensione non duale non si abbandonano necessariamente le emozioni, o i pensieri, o i desideri, o le inclinazioni.
In realtà, semplicemente, si Vede la Vacuità di ogni Forma, non ci si libera effettivamente dalla Forma.
Le forme continuano a sorgere ma "tu" fluisci in esse.
La liberazione è nella Vacuità, mai nella Forma, ma la Vacuità abbraccia tutte le forme come uno specchio tutti gli oggetti.

Invece, riguardo al nostro senso d'identità, se accade la cosiddetta Illuminazione ad un "qualcuno", vuol dire
che l'identità che prima avevi, ora, è solo cambiata, ma non è avvenuta nessuna Illuminazione in quanto tale.
Perchè l'Illuminazione è la Liberazione da qualsiasi identità: sia quella fittizia e illusoria di prima che da qualsiasi altra, che ormai non può più esprimersi in una identificazione, perchè ora Ti Conosci, Essenzialmente.


Ultima modifica di Mirror : 23-04-2006 alle ore 18.27.50.
Mirror is offline  
Vecchio 23-04-2006, 23.58.13   #37
VanLag
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Messaggi: 2,959
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Messaggio originale inviato da krjisoul
Ma almeno a Gesù o Buddha e pochi altri lo saranno stati suppongo.
Secondo me la differenza tra Gesù e Budda ed un illuminato moderno stà solo nel fatto che Gesù e Budda nacquero in tempi in cui nascevano le grandi religioni ed il messaggio di un illuminato faceva preda sul volgo. I loro seguaci poi li hanno mitizzati e divinizzati com’è successo un po’ per tutte le grandi religioni.
Se poi ci piace credere che solo nel passato si manifestavano persone così “illuminate” e che siano state pochissime liberi di farlo..... ma è un atto di fede.....

VanLag is offline  
Vecchio 24-04-2006, 00.44.24   #38
krjisoul
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Messaggi: 145
Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
Secondo me la differenza tra Gesù e Budda ed un illuminato moderno stà solo nel fatto che Gesù e Budda nacquero in tempi in cui nascevano le grandi religioni ed il messaggio di un illuminato faceva preda sul volgo. I loro seguaci poi li hanno mitizzati e divinizzati com’è successo un po’ per tutte le grandi religioni.
Se poi ci piace credere che solo nel passato si manifestavano persone così “illuminate” e che siano state pochissime liberi di farlo..... ma è un atto di fede.....



Sono assolutamente d'accordo sul fatto che il desiderio dei popoli del tempo sull'arrivo di un 'Salvatore' o 'Messia' possa avere portato alla mitizzazione dell'Uomo Gesù, ma chiediamoci se qualcuno dei presunti 'illuminati' nostri contemporanei potrebbe
resistere a 2000 anni di storia, e comunque qualunque fosse la reale storicità dei fatti, che non potrà mai essere comprovata al 100%, forse neppure al 50, non saprei, ciò che conta veramente di più è il messaggio che è giunto fino a noi.
Che poi anche l'uomo di oggi non possa essere in diretto contatto col Divino, nessuno lo esclude.....certo la spiritualità ai giorni nostri non si manifesta in modo palese, si c'è, ma chissà perchè
la 'vera' spiritualità deve rimanere nascosta, come fosse qualcosa
di cui vergognarsi.....








krjisoul is offline  
Vecchio 24-04-2006, 09.23.42   #39
VanLag
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Messaggi: 2,959
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Messaggio originale inviato da krjisoul
Sono assolutamente d'accordo sul fatto che il desiderio dei popoli del tempo sull'arrivo di un 'Salvatore' o 'Messia' possa avere portato alla mitizzazione dell'Uomo Gesù, ma chiediamoci se qualcuno dei presunti 'illuminati' nostri contemporanei potrebbe resistere a 2000 anni di storia, e comunque qualunque fosse la reale storicità dei fatti, che non potrà mai essere comprovata al 100%, forse neppure al 50, non saprei, ciò che conta veramente di più è il messaggio che è giunto fino a noi.
Non c’è posto per nuovi messaggi se quelli vecchi pretendono di essere le uniche verità rivelate. In occidente e specialmente nel nostro paese la verità è un bene sottoposto a monopolio ed ogni messaggio innovativo è visto come nemico, bollato di new-age, esoterismo, esotismo, o addirittura satanismo, e via dicendo. Chi li segue seriamente viene guardato con sospetto ed isolato.
Le religioni istituzionalizzate si sono chiuse in una botte di acciaio difficilmente permeabile dall’esterno e finché tante gente non capirà l’inganno il nostro pensiero rimarrà congelato e le nuove vie verso la conoscenza e verso la crescita spirituale non potranno schiudersi.
In pratica non dipende dai trasmettitori, (gli illuminati), ma dai ricevitori, (i ricercatori spirituali), che non sono aperti al nuovo.

VanLag is offline  
Vecchio 24-04-2006, 10.15.39   #40
Mirror
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Messaggio originale inviato da VanLag
Non c’è posto per nuovi messaggi se quelli vecchi pretendono di essere le uniche verità rivelate. In occidente e specialmente nel nostro paese la verità è un bene sottoposto a monopolio ed ogni messaggio innovativo è visto come nemico, bollato di new-age, esoterismo, esotismo, o addirittura satanismo, e via dicendo. Chi li segue seriamente viene guardato con sospetto ed isolato.
Le religioni istituzionalizzate si sono chiuse in una botte di acciaio difficilmente permeabile dall’esterno e finché tante gente non capirà l’inganno il nostro pensiero rimarrà congelato e le nuove vie verso la conoscenza e verso la crescita spirituale non potranno schiudersi.
In pratica non dipende dai trasmettitori, (gli illuminati), ma dai ricevitori, (i ricercatori spirituali), che non sono aperti al nuovo.


Condivido.
Purtroppo è così, e molti non sanno nemmeno che ci sono nuovi "messaggi"... se non hanno intrapreso una autonoma ricerca interiore, un libero cammino spirituale: si accontentano di quello che passa il vecchio convento, acriticamente.
Hanno paura della "solitudine" che dovrebbero e potrebbero incontrare, qualora uscissero dal gregge.
Hanno paura di perdere, appunto, una falsa identità alla quale sono tenacemente attaccati ed identificati.

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