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Vecchio 19-04-2006, 15.36.09   #1
salvatoreR
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
L’uomo e la collettività.

Ognuno di noi è diverso, unico.
Già questa riflessione dovrebbe far pensare al fatto che l'uomo, in fondo, è solo.
Una solitudine non intensa nel senso umano, ma in altri sensi, fra i quali, per esempio, nel senso che l'uomo è solo di fronte alla Realtà, perché solo lui può comprenderla essendo la comprensione del Reale un fatto squisitamente individuale.
Dunque non solitudine come mancanza di compagnia. L'uomo anche il più accompagnato, è sempre solo. Gli uomini che lo circondano, per lui diventano suo prossimo solo se egli è capace di "sentirli" cosi. Solo se egli dà loro vita e sentimento, altrimenti sono degli oggetti, delle immagini.
Esiste la NON contemporanea percezione di una situazione nel mondo della percezione da parte di "sentire" di diverso grado di coscienza raggiunto.

L'uomo è solo perché solo lui può dare vita e sentimento e calore umano al mondo di immagini che lo circonda.
Ecco che cosa significa che l'amore è premio di chi ama.
Che una situazione del mondo degli accadimenti sia percepita simultaneamente da tutti i protagonisti, non annulla il fatto che ciascuno di essi la percepisce diversamente, isolatamente, solitariamente.
La nostra società può essere migliorata solo se muta il singolo; solo se ognuno si sente in dovere di fare e di condurre la propria vita con “onestà”, con “rettitudine”, in funzione della società in cui vive.

Ecco la grande logica dell'insegnamento di altruismo, ed ecco un insostituibile valore pratico che mira a dare coscienza al singolo di se stesso in rapporto alla collettività. Senza questa visione, che è mistica e razionale al tempo stesso, ogni ideologia è destinata a naufragare pietosamente.
Ogni ideologia ed organizzazione che attorno ad essa si è creata, mira a difendere certe forze, certe categorie, certi privilegi.
Ogni parte difende i propri interessi cercando di ottenere sempre di più. Ebbene, questo sistema non può per nulla migliorare la società in cui viviamo.
La verità di questa affermazione è dimostrata dai fatti.
Ripetiamo: la società può cambiare solo se il singolo intende fare tutto intero il suo dovere, condurre con rettitudine ed onestà la propria esistenza.
Perciò questo crediamo, questo insegniamo ai nostri figli, sicuri di dire loro l'unica cosa veramente costruttiva per se stessi e per un mondo migliore.



"Chi semina Amore traccia il sentiero su cui gli altri impareranno ad amare."
salvatoreR is offline  
Vecchio 19-04-2006, 15.38.47   #2
turaz
Ospite abituale
 
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Messaggi: 3,250
ecco perchè detto con altre parole
"tutto ciò che conta è l'amore"
ed è l'amore che permette l'equilibrio verso l'alto riscontrabile anche nell'albero sephirot
turaz is offline  
Vecchio 20-04-2006, 18.11.19   #3
salvatoreR
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Messaggi: 351
Grandi successi fanno i tread che parlano di Satanasso e spiritualità dogmatica…
Il comportamento d’onestà e di rettitudine non interessa a nessuno e questo tread ne è una prova.
Parlare di questo argomento da noia e Ufffffffa…che barba …..…



“La vera evoluzione spirituale è quella morale”.
salvatoreR is offline  
Vecchio 20-04-2006, 18.16.01   #4
turaz
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Messaggi: 3,250
Citazione:
Messaggio originale inviato da salvatoreR
Grandi successi fanno i tread che parlano di Satanasso e spiritualità dogmatica…
Il comportamento d’onestà e di rettitudine non interessa a nessuno e questo tread ne è una prova.
Parlare di questo argomento da noia e Ufffffffa…che barba …..…



“La vera evoluzione spirituale è quella morale”.


più che altro dimostra forse il rimanere "fermi" a puri concetti senza come dire "chiudere il cerchio"

pensiero-parola-azione...
diciamo che senza azione è "monco" e non completo

non trovi?
turaz is offline  
Vecchio 20-04-2006, 18.57.10   #5
sunday01
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Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
Citazione:
Messaggio originale inviato da salvatoreR
Grandi successi fanno i tread che parlano di Satanasso e spiritualità dogmatica…
Il comportamento d’onestà e di rettitudine non interessa a nessuno e questo tread ne è una prova.
Parlare di questo argomento da noia e Ufffffffa…che barba …..…



“La vera evoluzione spirituale è quella morale”.


Il comportamento d'onestà e rettitudine interessa, eccome...
Tutto il discorso sul bene e sul male si riferisce sia alla collettività che al singolo.

Citazione:
L'uomo anche il più accompagnato, è sempre solo. Gli uomini che lo circondano, per lui diventano suo prossimo solo se egli è capace di "sentirli" cosi. Solo se egli dà loro vita e sentimento, altrimenti sono degli oggetti, delle immagini.

L'uomo è solo in quanto ognuno è un individuo unico e irripetibile, ma guardando il prossimo capisce che in fondo veniamo tutti dalla stessa matrice, tutti soffriamo per il male e gioiamo per il bene, quando si interagisce con il prossimo lo si sente perchè si dà qualcosa di sè, e nella società si interagisce sempre gli uni con gli altri, per cui le persone con cui si entra in contatto diventano prossimo...

Citazione:
La nostra società può essere migliorata solo se muta il singolo; solo se ognuno si sente in dovere di fare e di condurre la propria vita con “onestà”, con “rettitudine”, in funzione della società in cui vive.


Concordo, ma il singolo può solo vivere in funzione di quello che crede, e tradurre quello che crede nella sua vita quotidiana.
Il cambiamento della società passa per il cambiamento dei singoli individui, ma se la maggioranza non ha idee di rettitudine e di onestà come si fa a cambiare il suo cuore??? Molti che mancano di queste virtù auspicano di vederle nei loro confronti da parte del prossimo, ma non capiscono che mancano dentro di loro.
Riprendendo le parole del Vangelo:
"Luca 6:42 Come puoi dire a tuo fratello: "Fratello, lascia che io tolga la pagliuzza che hai nell'occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello."
questo è quello che manca alla collettività dei "singoli" per migliorare: non confrontarsi con gli altri partendo dal conoscere se stessi e usare tale metro per rapportarsi con gli altri: "Ama il prossimo tuo come te stesso".
Ciao
sunday01 is offline  
Vecchio 20-04-2006, 19.13.42   #6
edali
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Messaggi: 780
Salvatore il rapporto interventi/visite è nella norma per il thread da te aperto.
Non è che la gente non s’interessi, però difficilmente si può controbattere. Il primo post dice tutto.

e… volevo scrivere di più, però le mie parole non sarebbero che un debole tentativo di sintesi di questo brano:

“.... tu avrai capito la vita non quando tu farai il tuo dovere in mezzo
agli uomini, ma quando lo farai nella solitudine.

Non quando, pur raggiunta la notorietà, potrai avere una condotta
esemplare agli occhi degli uomini, ma quando l'avrai e nessuno lo saprà,
neppure te stesso.

Non quando tu farai il bene e ne vedrai gli effetti,
ma quando lo farai e non ti interesserà avere gratitudine,
nè conoscere l'esito del tuo operato.

Non quando tu potrai aiutare efficacemente e disinteressatamente, ma
quando aiuterai pur sapendo che il tuo aiuto a nessuno serve,
neppure a te stesso.

Non quando tu ti sentirai responsabile di tutto ciò che fanno i tuoi simili,
ma quando conserverai intatto il senso della tua responsabilità,
pur sapendo d'essere l'unico uomo al mondo.

Non quando tu avrai compreso che tutti gli esseri hanno gli stessi tuoi diritti,
ma quando tratterai l’essere più umile della terra come se fosse
Colui che ha nelle Sue mani le tue sorti.

Non quando tu amerai i tuoi simili,
ma quando tu stesso sarai i tuoi simili e l'amore,”

Io vorrei soffermarmi su tutto quel che scrive dopo “ma quando..” si può raggiungere con la meditazione, con lo studio, con la ragione o è una grazia? Ma quando avviene o accade, la persona è consapevole di tutto ciò?
edali is offline  
Vecchio 20-04-2006, 19.17.16   #7
turaz
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Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
diciamo quando tutto quello che hai detto è fatto consapevolmente.
solo allora non prima ne dopo
in quel momento preciso.
c'è "unione" totale tra anima-mente e corpo.

ciao
turaz is offline  
Vecchio 21-04-2006, 09.49.02   #8
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Molto semplicemente noi esistiamo perché esistono gli altri (quanto meno ci hanno messo al mondo anche se abbiamo scelto una vita da eremiti) e definiamo noi stessi e il nostro spazio in relazioni agli altri. Volenti o nolenti.

E' nel nostro sommo interesse che queste relazioni funzionino. Sia che siamo egoisti o che siamo altruisti.

Monica 3 is offline  

 



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