Aggiungo solo questo
buona fede presuppone l'errore commesso nella totale convinzione di fare la cosa giusta. Ne facciamo tanti, tutti quanti.

E' inevitabile. Ma vi è un altro tipo di errore fatto giustificandolo con infinite motivazioni.
Persino i mafiosi trovano delle giustificazioni, delle motivazioni, delle precise ragioni per i loro atti.
Non so quanta gente faccia del male in totale e piena consapevolezza. O si è folli o si deve trovare un valido motivo persino per la propria mente.
Persino il piacere che si può provare nel gestire il potere in modo malvagio è una motivazione.

Per un uomo di fede non basta trovare una ragione per i propri atti ne deve osservare anche i frutti.

Gesù fu molto chiaro: l'albero buono produce frutti buoni l'albero cattivo frutti cattivi.

E qui la resposabilità è a totale carico di ogni singolo uomo di buona fede.

E' stato il continuo delegare le responsabilità ai "capi" che ha condotto l'umanità sull'orlo dell'autodistruzione.

Forse mi sto sbagliando radicalmente, ma solo i fatti possono modificare i miei pensieri.

Ciao
Mary

<<prendete e mangiate: questo è il mio corpo>>
<<Bevetene tutti, perchè questo è il mio sangue>>

Caro Flavio, non penso che su questa terra esista chiesa che possa proibire ad alcuno, che sinceramente lo desideri, di "mangiare" il Corpo di Cristo, e di bere il Suo "Sangue".
Sarebbe più interessante tralasciare per un momento il clero, la Chiesa romana, ed in generale le pratiche connesse al culto, ma capire il significato profondo di queste parole..parole che hanno dato adito a giudizi di una dura Dottrina..e che anche in questo forum non sono mancati commenti sarcastici ai cattolici, accusati addirittura di 'cannibalismo'.
Ma qual'è il significato??? (non sono parole mie perchè anch'io le ho lette)
Dunque: Pane e Carne è l'una e stessa cosa, come anche il Vino o Sangue, e colui che mangia, nella Sua Parola, il Pane dei Cieli, a mezzo dell'operare secondo la Parola, dunque a mezzo delle opere dell'amore il più disinteressato per Iddio e per il prossimo, e beve il Vino della Vita, quegli mangia anche la Sua Carne e beve il Suo Sangue. Infatti, come il pane naturale mangiato dagli uomini, diventa in loro carne, ed il vino bevuto si tramuta in sangue, cosi' nell'anima dell'uomo anche la Sua Parola-Pane si tramuta in Carne, e l'opera d'Amore-Vino, in Sangue.

Anch'io penso che le parole di Gesù nell'ultima cena abbiano il significato che mangiando il suo corpo e bevendo il suo sangue partecipiamo della sua vita, ma questo avviene a due livelli. Le parole "fate questo in memoria di me" si riferiscono al sacramento dell'eucarestia.
Ma ci sono due modi di fare la comunione: di fatto, andando a prendere l'ostia consacrata, e spirituale, trovandosi in comunione con lui anche se non si fa la comunione materialmente, perchè la sua vita va portata nella nostra vita e sui nostri comportamenti quotidiani.
Una persona può uscire dalla S.Messa dopo aver fatto la comunione e uscito dalla chiesa condurre una vita contraria alla vita di Gesù.
Perchè giustamente è dall'albero che si vedono i frutti....
In altre parole se non cambiamo il "cuore di pietra" con un "cuore di carne" trasformandoci dall'interno, e dico che questo non deve essere un'imposizione volontaria per cui ci si "sforza" di essere più buoni.... non partecipiamo alla vita di Gesù ma restiamo noi divisi e non uniti alla fonte di vita.
L'essere connessi a Gesù Cristo significa proprio far morire il nostro "egoismo" e far nascere il nostro vero "io"....
Ci sono tante parabole nel Vangelo per farci comprendere queste cose, ad esempio "La vite e i tralci" oppure l'acqua che chi la beve non avrà più sete....
L'ultima cena è stato l'insegnamento più grande di Gesù, che comunque ha dato il suo corpo e il suo sangue per tutti....
Tutto si gioca nella nostra disposizione d'animo e nel riconoscere Gesù come fonte di vita e di amore, mettendolo al primo posto nella scala dei nostri valori.

Ciao