Non esiste un più o un meno, ma solo un divenire che se riesci a superare il concetto di tempo vedrai che è già tutto completato.

Un seme di quercia già ha in se l'albero.

Il confronto non deve implicare lo scontro.

L'uomo sa solo dividere, ma non difficilmente condividere.

La mente divide gli esseri, il cuore li unisce.

Un padre sa già cosa sceglierà il figlio davanti a mille giusti di gelato.

E’ tanto legittimo e saggio provare per credere, quanto è invece superficiale e insensato credere senza provare. E’ anche legittimo e saggio dubitare, quanto è invece sbagliata e insulsa la sola affermazione. Se hai dubbi su quanto è stato fin qui detto, usa pertanto la volontà, ed abbi il coraggio di scoprire te stesso, per provare il piacere di entrare nella parabola ascendente della tua realtà trascendente.
Concludo, prendendo a prestito una bellissima frase citata dal famoso attore americano Robin Williams nel film "Al di là dei sogni", ("What Dreams May Come"). Egli dice: "La gente definisce impossibile cose che semplicemente non ha mai visto!"

Impara la meditazione, purificati dalle tue scorie psichiche, sottometti la mente e l'ego, e mentre sali verso il Padre, incontrerai il tuo Paradiso personale.

Esistere nel trascendente non ha limitazioni!

ciao Misty

Secondo me si, potrebbe trovarla. Non trovo necessario appartenere ad una religione per avere una propria spiritualità e difatti non professo e non mi identifico con nessuna religione, ma non escludo che ci possano essere persone appartenenti ad una religione che siano anche spirituali.
Mi piace moltissimo leggere quello che tutti voi scrivete e di ognuno di voi condivido qualcosa, ma credo che ognuno di noi possa avere una sua spiritualità.
Però, come faccio a sapere quanto cammino ho da fare per incontrare la mia spiritualità? O (cosa di cui dubito) se l'ho già incontrata? E qual'è il cammino per incontrarla?

A voi tutti

Tu sei una donna e questo ti avvantaggia enormemente su noi maschietti. Voi donne avete un intuito molto più sviluppato di noi, quindi seguilo il più possibile, anche se ti sembra di seguire un'ipotesi assurda, vedrai che infondo avrà sempre ragione lui.
Quindi intuito unito al cuore, e non sbaglierai mai!

Vorreri riprendere questa discussione, perchè credo che sia importante definire il non appartenere a nulla per liberare la mente e cominciare a conoscere ...

Cerchiamo di capire, capire, capire ... ma siamo chiusi e sigillati ...

se vi va ... a voi!

........poi, con il passare del tempo, gli "eredi" di questa religione, decidono di arrogarsi il diritto di stabilire quali siano le cose "ad illo tempore" veramente dette e/o non dette al popolo, quale ne sia l'interpretazione "esatta ed infallibile", quale sia anche il "limite" delle eventuali nuove "meditazioni ed illuminazioni" di eventuali "folli" che tentano di sovvertire l'ordine religioso, che frattanto è divenuto "gerarchico" ed intrattiene relazioni "di potere temporale" (cosa molto piacevole per chi ha lo scettro in mano), mettendo eventualmente al "rogo" gli impostori e millantatori di turno. Ed è così che un pinco pallo di nome Bruno Giordano ad esempio trova la sua ingloriosa fine, ed è così che una certa Giovanna D'Arco, viene data in pasto alle fiamme.........ed è così che antichi e preziosi testi, veri tesori dell'umanità intera, vengono bruciati in piazza (no, bugia, alcuni di essi vengono custoditi e chiusi in sotterranei ben custoditi....hai visto mai???).....ufff...quanto è lunga sta lista!!!!!!!
Scusatemi.....stamattina, chissà cosa ho bevuto al posto del caffè, eppure era scuro cacchio!!! Giuro! Vuoi vedere, adesso che ci penso che "non tutto ciò che si vede è come si pensa" e che "non tutto ciò che NON si vede, non per questo non esiste??"
Con simpatia,
falcorum

Credo che le religioni altro non siano che percorsi già battuti che, come ogni altra via, possono aiutare nell'intuizione... nient'altro che questo.
Solo percorsi spirituali che l'uomo, materialista, ha trasformato in fenomeni da baraccone volti al lucro o a fini non cosi tanto elevati.

Cogliere l'essenza delle religioni...questo è il punto. Se analizziamo i vari credo, ci renderemo conto che più o meno, con parole diverse, immagini differenti...dicono la medesima cosa...allora perchè porsi il dilemma di dover scegliere una religione?

Quando s'intuisce che Dio è ciò da cui tutto ha avuto origine, e che non è possibile stabilire a parole ciò che è..... poichè sta oltre quanto è manifesto e l'uomo, suo malgrado, solo ciò che si manifesta può percepire.... bhe..allora, secondo me, cambia l'ottica da cui si osserva il tutto.

carmelo trippa

si brucia quello che è scomodo, oltre quello che è inutile

Nulla è inutile, tutto ciò che accade, avviene per un determinato motivo, altrimenti, quella legge che governa inesorabilmente e "giustamente" l'universo e di conseguenza anche l'esistenza umana, quella legge che è dio, per quale motivo esisterebbe? Comincio a credere che esista un disegno stabilito, un progetto pensato ed in fase di attuazione da parte di questa "essenza di vita" questa intelligenza superiore, inalienabile, indistruttibile, non combattibile.... quell'intelligenza che io chiamo dio.

ciò che è scomodo, va accettato come ciò che è comodo... sarebbe troppo bello poter scansare ciò che ci da noia e "trattenere" solo ciò che ci va bene...

carmelo trippa

parole. neanche tu accetti quello che non ti conviene, basta leggere nel forum per vederlo

Non credo che il problema stia nel sapere o non saper accettare ciò che è scomodo o ciò che meno conviene, il fatto è che l'uomo cerca in ogni modo e nelle sue capacità di migliorarsi la vita..ci sono sitazioni dove è possibile e fattibile accettare anche ciò che non ci piace, altre invece dove è possibile trovare un'altra via.... dove sta il problema? Non capisco....
Ribadisco il concetto che, forse, ripeto... forse, esiste un disegno superiore e quindi nulla avviene a caso....
Che tu vada a cercare ciò che scrivo e verificare le mie risposte...bhe è carino, ti ringrazio... ...ma nell'arco del tempo anche le idee, i pensieri, ciò che l'uomo mette in atto.... tutto questo, varia... si trasforma. Da qualche parte ho anche scritto che il pensiero è come una bandiera, svolazza, cambia direzione, insomma evolve con il mutare delle situazioni. Non credo sia un male, non del tutto...almeno.

Accettare ciò che ci è scomodo non è semplice, talvolta è fattibile, altre volte no... dove sta il dilemma?
Dove è il problema?

Non capisco dove vuoi giungere con il tuo discorso.....
buona giornata