già...
un conto è il "metodo" (che può essere importante e ognuno ha il suo)
un altro l'"essere".
come nei "momenti di grazia" ove "sei"

Si e' Essere.....pura sensazione di essere....e non c'e' nulla da meditare, se e' questo che intendi e' corretto.

divenire "meditazione" (contemplazione costante)
è dimorare in quell'essere..
dilatare la percezione stessa per gran parte del nostro tempo..
fino a divenirne consapevole... in ogni attimo (da atisha)

Il testimone è dentro di noi e desidera una cosa sola: NASCERE. (da salvatoreR)

C'è attinenza?

considerando che forse più che "nascere" lo si "scopre" (essendo sempre presente) pian piano direi a mio parere che ve ne è molta

sempre vi è attinenza...

solo passaggi diversi..

dal Testimone
alla Testimonianza..
fino a dimorare costantemente in quell'Essere..

far nascere..scoprire...svelare..a ttivare..connettere
tutte dita che indicano...

beh ci siamo intesi...

cmq molta attinenza...

Il coinvolgimento nel mentale viene dal pensare: "Io sono l'agente dell'azione, io sono quello che fa l'esperienza".
In questo modo ci si fa coinvolgere, ci si identifica.
Ma con la Comprensione che tutto ciò che accade avviene semplicemente attraverso un organismo corpo-mente, accade il testimoniare, il puro osservare.
Ma non appena si dice 'sto testimoniando', si tratta solo della mente che osserva i suoi stessi meccanismi.

... a tutti Voi ...

O.... sservo....
Parole strane costruzioni della mente... o forse sono le parole che costruiscono la mente?
Se fosse la seconda sarebbe sempre interessante capire cosa ci dicono.....
Se c'è un servo in me che custodisce... che tiene gli occhi addosso a qualcosa per un padrone... chi sarà il servo e chi il padrone?
Se però in me non c'è altro oltre il servo a che scopo cercare questo servo?