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Vecchio 20-01-2003, 14.25.10   #1
david
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Data registrazione: 09-10-2002
Messaggi: 143
Lightbulb Il Grande Esperimento:chi Ci Riuscira?

Provate a fare un esperimento. Prendo spunto dal forum "già vissuto" e cerco di var vivere a tutti un'esperienza vera.
Io dico sempre che non bisogna credere ciecamente a ciò che viene detto dagli altri; allo stesso modo però neppure rifiutato a priori. Quindi consiglio sempre di sperimentare sulla propria pelle.
L’esperimento consiste in questo:

la prossima volta che vi capiterà il “fenomeno del deja-vu” ( tanto prima o poi ricapiterà, non preoccupatevi…) provate ad ESSERE COSCIENTI.
Mi spiego meglio: forse avrete notato che durante il deja vu avviene una serie di eventi che, in modo repentino e fuori dal nostro controllo, si susseguono in una successione che a noi appare come già vista, già vissuta. Fin qui tutto normale, più o meno: illusione della nostra psiche ? prova della reincarnazione ?
Si possono fare mille ragionamenti sull’argomento, ma sono tutti astratti e privi di un fondamento, anche quelli più “materialistici”.

Allora vi propongo un gioco, ma un gioco serio, di quelli che insegnano qualcosa e che lasciano stupefatti e sbalorditi: provate a VIVERE IN MODO COSCIENTE IL MOMENTO DEL DEJA VU.
Per capirci: il deja vu è in realtà un fenomeno di RALLENTAMENTO DEL TEMPO, come se la normale successione dei secondi subisse una sorta di freno e tra questi secondi dilatati si insinuasse la nostra impressione di aver già vissuto quei momenti; esempio:

PASSA UN’AUTO VERDE
PASSA UN PEDONE CON IN SPALLA DEGLI SCI
- mi rendo conto di aver già vissuto quel momento
ARRIVA UN VIGILE E DA UNA MULTA
- anche questo l’ho già vissuto, penso tra me, lo ricordo!!!

Tutto questo avviene in due, massimo tre secondi. Ma noi, in questo caso siamo solo passivi spettatori del fenomeno.

Ecco allora che vi propongo il gioco ( ripeto, dagli effetti molto seri e ...illuminanti): provate a vivere il prossimo deja vu ( non è facile, magari ne serviranno vari di deja vu…) dal punto di vista ATTIVO e non passivo: provate ad accendere la vostra COSCIENZA durante il deja vu, a rendervi conto che siete in un deja vu e a provare quindi ad ANTICIPARNE GLI EVENTI, ad immaginare preventivamente quale avvenimento succederà subito dopo: per rifarci all’esempio seguente:

PASSA UN’AUTO VERDE
- mi accorgo che sono in un deja vu e cerco di essere “cosciente”
PASSA UN PEDONE CON IN SPALLA DEGLI SCI
- ok, ho la conferma di essere in un deja vu: provo allora a “ricordarmi” cosa dovrebbero succedere adesso: dovrebbe… passare un vigile
ARRIVA UN VIGILE E DA UNA MULTA
- oh minchia! è successo veramente!!! (scusate l’esclamazione tipica, ma la prima volta capita!)

Insomma, visto che l’esperimento funziona e bene, provatelo anche voi e raccontateci cosa vi è successo. Non è facile, lo ribadisco: è difficile riuscire a entrare in tempo dentro il deja vu con la propria coscienza in modo da non subirlo ma da attivarsi dentro di esso: avrete però una dimostrazione definitiva che:
il deja vu NON E’ un’illusione.
Su quello che E’ il deja vu, a mio parere, una volta provato sulla propria pelle, restano 2 ipotesi:
una possibilità di premonizione dell’uomo oppure
la conferma dell’inevitabilità del destino e che quindi, sotto sotto, sappiamo già ora ciò che avverrà domani ma non ce lo ricordiamo, se non in questi brevi ed incredibili attimi.

Personalmente preferirei la prima ipotesi, e per vari motivi penso che sia così, ma ditemi la vostra e ne parleremo.
david is offline  
Vecchio 20-01-2003, 20.22.02   #2
anomis
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Messaggi: 39
Sono contenta che l'argomento "già vissuto" ti sia interessato.

Io non credo sia possibile seguire le tue istruzioni in quanto quando arriva un déjà-vu non si ha il tempo di rendersene conto e di prevedere già cosa accadrà immediatamente dopo la prima immagine che ci è sembrata già vista.

Soprattutto non credo che i déjà-vu ci accompagnino per tutta la vita (come ho già scritto nella mia discussione) e quindi non si ha la certezza che possano ricapitare.

Io non ho avuto molti déjà-vu e comunque li ho avuti tutti fino a 13-14 anni.

Io non avrò più déjà-vu perché qualcosa di questa mia vita è cambiata rispetto alle vite precedenti e quindi quello che sto vivendo ora non l'ho mai vissuto prima.

Vorrei chiedere a te se sei riuscito nell'impresa.

In effetti per chi ha ancora dei déjà-vu potrebbe essere interessante provare ad osservarli attivamente e non passivamente.

Un saluto, Simona.
anomis is offline  
Vecchio 20-01-2003, 21.10.29   #3
david
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Proprio come ho scritto nella premessa l'esperienza è fondamentale; per questo propongo l'esperimento, proprio perchè l'ho provato sulla mia pelle e da questo ho potuto trarne delle conoscenze impossibili da dimostrare senza viverle.
Visto che non è il mio intento quello di convincere che le cose siano così invito a provare in prima persona: è uno dei modi più nitidi di esperienza delle enormi possibilità che ha la nostra COSCIENZA di comprendere la realtà e provare quello che alcuni erroneamente definiscono paranormale.
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Vecchio 24-01-2003, 19.17.59   #4
david
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E DURANTE IL SONNO?

Avete mai provato ad essere Coscienti durante il sonno?

Questo è un altro momento in cui possiamo " provare sul campo " la nostra forza interiore e, allo stesso tempo, la veridicità di tante cose che si dicono attorno allo Spirito umano.
E' un esperimento più difficile del mantenimento di coscienza durante il deja-vu, ma anche per questo un'esperienza enorme per la crescita di noi stessi, della nostra conoscenza.

david is offline  
Vecchio 05-02-2003, 11.07.25   #5
david
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in altri forum, lanciati da me o da altri partecipanti, gli interventi sono stati molti in rapporto alle "visite" di chi ha voluto semplicemente leggere i pensieri altrui.
In questo forum, dove NON ho chiesto una valutazione superficiale su un argomento astratto o un'opinione personale su una situazione che magari si conosce anche poco, ma piuttosto di provare un'esperienza CONCRETA, REALE E TOTALE che da sola risponde a mille domande, un'esperienza che è un'illuminazione che per forza cambierà la vita di chi l'ha provata, ecco che succede l'assurdità: tante "letture" degli interventi altrui, centinaia di "entrate" curiose nel forum di questo GRANDE ESPERIMENTO e praticamente nessuno che prova a mettersi in gioco, nessuno che voglia provare qualcosa di vero anzichè elucubrare a vuoto o sfidare il prossimo a suon di ragionamenti.

Molto triste.

Mi aspetto che qualcuno dica: ho provato ma è impossibile. Oppure: incredibile, ci sono riuscito, è un'esperienza pazzesca!

Esperienza, questo mi aspetto, almeno una volta in questo forum di ... chiacchieroni !
Almeno stavolta, che l'esperimento che ho proposto è fattibile, praticabile e stravolgente.

david is offline  
Vecchio 05-02-2003, 16.16.47   #6
sisrahtac
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Messaggi: 2,110
coscienti durante il sonno

Mai letta l'arte di sognare di Castaneda?

E poi giocare con la coscienza è pericoloso,non tutti possono farlo con la stessa leggerezza...

Ultima modifica di sisrahtac : 05-02-2003 alle ore 16.19.03.
sisrahtac is offline  
Vecchio 05-02-2003, 18.44.35   #7
tammy
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Messaggi: 1,287
racconto.....

se poi tu spieghi, altrimenti nn se ne fa nulla

Nè deja-vu, nè sogni.

Dunque: correva l'anno 1966 e moriva l'uomo "A".
Correva l'anno 1972, moriva l'uomo "B".

Nei miei ricordi l'uomo "A" e l'uomo "B", che conoscevo ovviamente, sono insieme si parlano e scherzano.

Per anni ho raccontato del loro parlare e scherzare di quel giorno, rimasto nei miei ricordi.

Spero fin qui di essere stata chiara.

Ora succede questo, oltre che da testimoni anche dalle successioni delle date:

l'uomo "A" e l'uomo "B" non si sono MAI conosciuti nè incontrati.
l'uomo "B" l'ho incontrato solo nel 1968 in altri luoghi, quando l'uomo "A" già non esisteva più. E' vero, ma allora cosa ho visto oppure l'ho sognato?

Qualcuno ha tentato questa spiegazione: ho fatto un viaggio extracorporeo e li ho incontrati davvero.
Personalmente, anche se mi hanno smantellato questo bel ricordo, mi piace ancora credere che, quel giorno, si siano incontrati davvero.

Sù coraggio, il raccontino ce l'hai che mi dici?

ciao, ciao
tammy is offline  
Vecchio 05-02-2003, 23.50.45   #8
david
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Messaggi: 143
vedi, dal mio punto di vista esistono alcuni momenti nella vita dove una parte di noi, quella più vera e profonda, si stacca dalla vita ordinaria e ha la possibilità di "vedere" il mondo e la realtà da un altro punto di vista rispetto al quotidiano. Sono proprio quei brevi attimi i veri, grandi momenti di coscienza e la cosa paradossale è che tali momenti spesso vengono vissuti ... inconsciamente. La vita durante il sonno vissuta "da svegli"; il deja vu "cosciente": questi sono alcuni di quei momenti. Fortunatamente ce ne sono anche altri, almeno a livello potenziale: individui particolarmente evoluti sono in grado di vivere "coscientemente" moltissimi momenti della propria vita. La vera coscienza, e questo va chiarito per capirci fino in fondo, ha un carattere di profonda oggettività: non ha nulla a che fare con l'opinabile: la vera coscienza è Conoscenza. Per questo motivo nel momento di vera coscienza si può vedere oggettivamente ciò che sta per accadere o ciò che è già accaduto come se la cosa accadesse nel medesimo istante. La vera coscienza vede il Tempo come Spazio, non fa differenza tra il prima ed il dopo: tutto è posto come su un piano bidimensionale, il presente, il passato, il futuro, come un quadro.
C'è stato un altro momento in cui ho potuto sperimentare sulla mia pelle l'esperienza della vera coscienza: a dodici anni, a causa di un incidente, sono stato tra la vita e la morte; in quel momento, nel preciso istante prima di lasciare questo mondo, ho vissuto tale esperienza.
Quello che hai vissuto tu è un'esperienza particolare, di cui però ho ancora pochi elementi per comprenderla fino in fondo. Mi piacerebbe che ne parlassi più specificatamente e che trovassimo insieme la risposta.
Intanto ti saluto e ti chiedo: ma chi erano queste due persone per te?
david is offline  
Vecchio 08-02-2003, 20.44.32   #9
anomis
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Nel trattare certi argomenti mi vengono sempre un po' di brividi e sento in me sempre una gran confusione.
Mi rendo conto proprio in queste situazioni di quanto l'uomo sia un po' abbandonato a se stesso e di quanto gli esseri umani abbiano, chi più chi meno, le solite domande da secoli senza una risposta sicura.
Io mi tormento sul motivo dell'esistenza e amo tanto questa vita da non capire perchè questa debba esserci tolta così come ci è stata donata.

Io alla fine non so cosa scelgo e cosa no: è un meccanismo di forze casuali e non casuali così perfetto da non capire quando vi è il mio volere e quando no.

Non so perchè ho scritto ciò e mi rendo conto che forse non è attinente con l'argomento, ma nel leggervi ho pensato a ciò.


Ora per tornare in tema posso descrivervi cosa mi è successo anni fà:

Durante gli anni della scuola andavo spesso a casa di una ragazza che abitava fuori città e di tanto in tanto incontravo, lungo lo stradello che portava alla sua abitazione, un signore anziano che mi salutava sempre e che in mano portava sempre una borsa di pelle. Io, non ricordo come mai, ho parlato alla mia amica di quest'uomo che, per una strana coincidenza, era più volte lì in quello stradello proprio quando passavo io. Ho dato a lei una descrizione di questa persona anziana ed ho saputo che coincideva con quella di suo nonno che non era più in vita.
Dopo averne parlato con lei non ho più rivisto quell'uomo.

Non mi sono mai data una spiegazione dell'accaduto, ma ci ho pensato parecchio.

Sono certa che l'uomo che incontravo era il nonno della mia amica: mi è stata mostrata una fotografia di quando egli era lì nel loro giardino un anno prima.
anomis is offline  
Vecchio 09-02-2003, 00.18.46   #10
david
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Interessante esperienza, ne ho sentite molte di simili.
Difficile comprenderne il significato e darne un’interpretazione esatta.
Certo, mi viene da pensare, che qualcosa che lega il nonno della tua amica e te ci deve essere, o meglio ci deve essere stato. E’ inesatto pensare alle anime dei defunti che vagano sulla nostra Terra; più corretto è pensare a un qualcosa di animico che resta come “agganciato” a certi luoghi rilevanti o tipici della vita di chi non c’è più: il fatto che tale traccia animica l’abbia visualizzata tu mi fa pensare ad un legame karmico tra voi due, del tutto particolare.
Quando parlo di questi argomenti cerco sempre di mantenermi nei binari di ciò che conosco per averlo imparato in uno di quei momenti di “ipercoscienza” di cui ho parlato prima; il sentito dire non mi interessa, e se mi interessa evito di non approfondirlo prima di parlarne.

Grazie per l'intervento: ora ne aspetto un altro!

david is offline  

 



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