Il "Libro del bene e del male" che ognuno di noi ha scritto dentro.

Per me si chiama anche Vangelo. Per altri si chiama in molti altri modi diversi. Ma è sempre lo stesso libro. Forse variabile nella forma grafica; non nei contenuti.

Visto gli argomenti utilizzati in questo forum di….spiritualità….credo che con il termine coscienza si voglia indicare quel luogo nell’uomo dove risiedono le sue verità.

Queste verità in un primo tempo gli vengono insegnate …generalmente dai genitori….

Crescendo l’uomo fa esperienze nella sua vita …ed è grazie a queste che farà una valutazione su ciò che è bene e ciò che è male ….le verità…le sue verità.

La coscienza oltre ad essere il luogo dove risiedono le sue verità….ha anche una forza propria …di spingere l’uomo a vivere secondo ciò che( la sua coscienza)…… ritiene ……bene…

Talvolta si dice che alla coscienza si può mentire ….io credo sia più corretto dire che si tenta di mentirle ….ma nel medesimo tempo in cui si mente …..ci si rende conto di farlo.

Molti dicono che Dio è un’entità a sé fuori dall’uomo ….

Altri dicono che Dio è dentro l’uomo ……

Io sono convinto che Dio è fuori e dentro l’uomo……

La coscienza è il luogo in cui risiede Dio ….nell’uomo…

Ciao Flavio

E per te, vanlag, cos'è?

Credo che la coscienza sia la possibilità di essere coscienti di qualche cosa, quindi la scomposizione della realtà nei tre componenti basilari, esempio: - percepente, percezione, percepito, conoscente, conoscenza, conosciuto, sperimentatore, esperienza “oggetto” esperito,….. - e così via con ogni alto verbo che si voglia usare.

Nella nostra esperienza, la coscienza, è precedente, al giudizio di merito che normalmente segue ogni esperienza valutandola come buona o cattiva, bella o brutta, giusta o sbagliata, etc, il quale, (giudizio) si basa usualmente sulla memoria, mentre la coscienza è indipendente dalla memoria.

Lo dico perché mi è capitato spesso di sentirmi dire a fronte di un evento: - la tua coscienza cosa ti dice? – ed io avrei voluto rispondere: - la mia coscienza mi dice che c’è stato un evento e niente altro…. È la memoria che mi dice, poi, se quell’evento è buono o cattivo, giusto o sbagliato etc.... – attivando così la censura ed impedendomi di aderire alla realtà.

buona nottata!
Nella nostra esperienza, la coscienza, è precedente, al giudizio di merito che normalmente segue ogni esperienza valutandola come buona o cattiva, bella o brutta, giusta o sbagliata, etc, il quale, (giudizio) si basa usualmente sulla memoria, mentre la coscienza è indipendente dalla memoria sarebbe quindi il percepente ,il conoscente........credo però che si possa avere la percezione se buona o cattiva dell'accadente prescindendo dalla memoria anche se quanto affermato dall'amico van è molto interessanteciao claudio

Non e' solo la memoria....anche perche' quella memoria (anima) ha registrato degli eventi originari....altrimenti sarebbe vuota (lo svuotamento e' pero' necessario per evolversi spiritualmente ed accade riconoscendo la pura Coscienza (e con il rilassamento che ne consegue).

Quando si e' nella dualita' al contatto con l'oggetto ci sono tre possibili manifestazioni energetiche: attrazione, repulsione e indifferenza (+ - e neutro). La pura Coscienza (Spirito) non e' toccata da questa dinamica, ma l'Anima si....e registra una impressione (Vasana...).

La coscienza è la nostra anima, ciò che noi sentiamo nel profondo io. Quando ci dicono "abbi coscienza" è come se ci dicessero" pensaci bene" in realtà non è un pensiero quello che diamo, ma è un nostro sensore personale.

Coscienza vs Conoscenza.

La coscienza dovrebbe essere il livello percettivo della realtà sia sul piano materiale che spirituale in cui un individuo si colloca tra i vari livelli o 'stati di coscienza', quindi più si entrerà in uno stato di coscienza elevato e più ci si avvicinerà alla Conoscenza.
Inoltre noteremo come co-scienza sia etimologicamente l'esatto opposto di co-no-scenza....quindi conosco quando non vi è più scienza, ma connessione diretta con la fonte....