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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 06-09-2006, 13.59.57   #31
Strega
Ospite
 
Data registrazione: 04-09-2006
Messaggi: 14
Riferimento: Il ricordo di sè

Atisha,
No, non stiamo dicendo la stessa cosa. Il maestro esterno essendo tramite per il Maestro, viene guidato dal Maestro stesso. Castaneda venne mostrato dallo Spirito a Don Juan, e così accade sempre. Il nostro punto di vista è molto diverso, perchè io non penso affatto che per ascoltare Dio occorra neccessariamente un Maestro esterno, ma mi trovi d'accordo sul fatto che un gruppo o maestro possa essere d'aiuto nel cammino (io stessa ho avuto l'immensa fortuna di avere un compagno di viaggio). Ma non per tutti è così, tutto qui...
Strega is offline  
Vecchio 06-09-2006, 14.30.55   #32
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: Il ricordo di sè

Citazione:
Originalmente inviato da Strega
Atisha,
No, non stiamo dicendo la stessa cosa. Il maestro esterno essendo tramite per il Maestro, viene guidato dal Maestro stesso. Castaneda venne mostrato dallo Spirito a Don Juan, e così accade sempre. Il nostro punto di vista è molto diverso, perchè io non penso affatto che per ascoltare Dio occorra neccessariamente un Maestro esterno, ma mi trovi d'accordo sul fatto che un gruppo o maestro possa essere d'aiuto nel cammino (io stessa ho avuto l'immensa fortuna di avere un compagno di viaggio). Ma non per tutti è così, tutto qui...

ok.. il tuo no, equivale al mio sì... fa lo stesso...

mi par di capire che vuoi in qualche modo mantenere la tua posizione ferma senza via d'uscita.. confutando anche le semplicità che, se guardate bene, unirebbero la nostra comunicazione..

Buon Maestro a Tutti...
atisha is offline  
Vecchio 06-09-2006, 14.45.03   #33
vagabondo del dharma
a sud di nessun nord
 
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
Riferimento: Il ricordo di sè

Capisco che l'argomento è interessante e che molti abbiano idee diverse sulla ricerca, individuale o di gruppo che sia. Però mi sembra che si siano accese delle dispute che esulano dal tema di questo topic.

Visto che siete così preparati, invece di inondare il topic di citazioni per rafforzare il vostro punto di vista a scapito di quello di qualcun altro, potreste tornare all'argomento del thread.

Era il ricordo di sè, la consapevolezza, la presenza mentale. Vedo che la materia è interessante, ma la discussione risulta abbastanza sterile se la riduciamo ad un semplice esericizio intellettuale. Io auspicavo che l'argomento diventasse occasione per ognuno di noi per raccontare le proprie eperienze riguardo al ricordo di sè, le difficoltà affrontate, i progressi realizzati.

Verbosi interventi sul Logos credo che esulino completamente dal topic.

Chiedo scusa, ma mi piacerebbe che parlaste, molto dettagliatamente, del ricordo di sè, di come lo stiate vivendo e praticando...

Io ho parlato di un momento di consapevolezza mentre andavo in bici, a voi cosa è successo?
vagabondo del dharma is offline  
Vecchio 06-09-2006, 14.46.31   #34
atisha
Ospite pianeta Terra
 
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Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: Il ricordo di sè

Citazione:
Così a chi fa parte di una scuola esoterica, gli fa credere di essere arrivato da qualche parte, quando in verità l'unico traguardo è Dio.

Strega (bel nick che ti sei scelto)

rileggendo, a mio sentire trovo una sostanziale contraddizione..

nessuna scuola può farti credere di essere arrivato da qualche parte...
nessuna..

perchè i conti li faremo in privato.. nella vita di tutti i giorni!
è lì il vero riscontro..
e lì si manifesta il vero movimento della Coscienza.. se essa si è messa in movimento, con annessi e connessi..

semmai la scuola può impedire di procedere oltre ..di vedere.. e c'è un perchè
ma non ti può far di certo credere di essere una rosa mentre sei ancora una margheritina.. non so se mi spiego..
l'illusione,l'ipnosi ricevuta eventuale.. gode di un tempo relativo..

cosa significa per te che l'unico traguardo è Dio?
o meglio come lo percepisci Dio?

resto in tuo Ascolto...
atisha is offline  
Vecchio 06-09-2006, 15.12.40   #35
webmaster
Ivo Nardi
 
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Data registrazione: 10-01-2002
Messaggi: 957
Riferimento: Il ricordo di sè

Citazione:
Originalmente inviato da vagabondo del dharma
Capisco che l'argomento è interessante e che molti abbiano idee diverse sulla ricerca, individuale o di gruppo che sia. Però mi sembra che si siano accese delle dispute che esulano dal tema di questo topic.
...
Chiedo scusa, ma mi piacerebbe che parlaste, molto dettagliatamente, del ricordo di sè, di come lo stiate vivendo e praticando...

Io ho parlato di un momento di consapevolezza mentre andavo in bici, a voi cosa è successo?
Vi invito a rispettare il desiderio dell'autore della discussione e quindi a restare in tema (tra l'altro già il regolamento invita a questo).
Grazie
webmaster is offline  
Vecchio 06-09-2006, 15.28.48   #36
freedom
Moderatore
 
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Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
Riferimento: Il ricordo di sè

Citazione:
Originalmente inviato da vagabondo del dharma
Io ho parlato di un momento di consapevolezza mentre andavo in bici, a voi cosa è successo?

Quest'estate ero seduto sul bordo della piscina e la piccola increspatura delle onde rifulgeva di una luce brillante. Mi sentivo traboccare di amore per tutto e, in quel momento, vedevo con chiarezza che il fuori è esattamente uguale al dentro. Lo rispecchia in modo fedele. E questo ci è di grande aiuto poichè con il fuori si lavora molto meglio che con il dentro. Mi sembrava una consapevolezza decisiva per la mia vita....................

Ciao

P.S.
mi seduce l'idea di aiutarci reciprocamente a rimanere nel ricordo di sè. A volte mi dimentico per anni!
freedom is offline  
Vecchio 06-09-2006, 16.52.18   #37
paperapersa
Ospite abituale
 
L'avatar di paperapersa
 
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
Riferimento: Il ricordo di sè

Citazione:
Originalmente inviato da freedom
Quest'estate ero seduto sul bordo della piscina e la piccola increspatura delle onde rifulgeva di una luce brillante. Mi sentivo traboccare di amore per tutto e, in quel momento, vedevo con chiarezza che il fuori è esattamente uguale al dentro. Lo rispecchia in modo fedele. E questo ci è di grande aiuto poichè con il fuori si lavora molto meglio che con il dentro. Mi sembrava una consapevolezza decisiva per la mia vita....................

Ciao

P.S.
mi seduce l'idea di aiutarci reciprocamente a rimanere nel ricordo di sè. A volte mi dimentico per anni!
A me è accaduto di sentirmi uno con il mare in cui nuotavo mentre le rondini mi danzavano attorno in una giornata di un nitore eccezionale....
una sensazione di unità indescrivibile...ed emozionante
paperapersa is offline  
Vecchio 07-09-2006, 09.33.26   #38
vagabondo del dharma
a sud di nessun nord
 
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
Riferimento: Il ricordo di sè

Osservare il centro motore è abbastanza facile, basta porre attenzione ai movimenti, essere pienamente presente mentre si compie un movimento e la concentrazione risulta abbastanza agevole.

La parte più difficile, invece, è osservare il centro intellettuale e quello emozionale. Diventare osservatore nel bel mezzo di una crisi di rabbia, non è per niente facile...

Che ne pensate?
vagabondo del dharma is offline  
Vecchio 07-09-2006, 10.47.27   #39
Yam
Sii cio' che Sei....
 
L'avatar di Yam
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Riferimento: Il ricordo di sè

Citazione:
Originalmente inviato da vagabondo del dharma
Osservare il centro motore è abbastanza facile, basta porre attenzione ai movimenti, essere pienamente presente mentre si compie un movimento e la concentrazione risulta abbastanza agevole.

La parte più difficile, invece, è osservare il centro intellettuale e quello emozionale. Diventare osservatore nel bel mezzo di una crisi di rabbia, non è per niente facile...

Che ne pensate?

Che va bene cosi.
All'inizio e' ancora una forma di ricordo e c'e' il bisogno di focalizzare, di concentrare la mente. E' un lavoro lungo, molto lungo, non a breve termine.
Il rischio e' "stagionarsi" nella tecnica. Alcuni di noi conoscono bene chi si e' appeso una piccola sveglia al collo che suonava ogni tot minuti.
La Consapevolezza non ha nulla a che fare con la Concentrazione e ci vuole la capacita' anche di perdonarsi, di sbagliare e ripartire subito dopo.
Un momento doloroso, o di rabbia, per esempio puo' manifestarsi. Cio' che e' importante e' non caricarlo con il pensiero e accettarlo senza sensi di colpa, come insegnamento prezioso. Consapevolezza e' VEDERE direttamente cio' che siamo.
Quel ricordo di se, che e' un lasciare Spazio, apparira' sempre di piu' spontaneamente: mentre guidiamo l'auto, mentre scriviamo al computer, mentre mangiamo.
Mantenere i sensi aperti e' un altro trucchetto.
Se batto sulla tastiera sento i tasti nei polpastrelli, seguo il filo del mio pensiero, sento i suoni della Vita intorno a me, vedo le immagini e le forme e i colori, sento il mio corpo, la sua postura, il mio respiro...e le tensioni si sciolgono come ghiaccio al Sole. Il Sole e' il nostro vero Se' che inizia ad emergere....quando quell'avvitamento su se stessi, in cui l'energia implode in uno spazio ristretto, viene lasciato andare.... l'energia si espande...spontaneamente...._s ussurran
Yam is offline  
Vecchio 07-09-2006, 11.43.53   #40
vagabondo del dharma
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Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
Riferimento: Il ricordo di sè

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Che va bene cosi.
All'inizio e' ancora una forma di ricordo e c'e' il bisogno di focalizzare, di concentrare la mente. E' un lavoro lungo, molto lungo, non a breve termine.
Il rischio e' "stagionarsi" nella tecnica. Alcuni di noi conoscono bene chi si e' appeso una piccola sveglia al collo che suonava ogni tot minuti.
La Consapevolezza non ha nulla a che fare con la Concentrazione e ci vuole la capacita' anche di perdonarsi, di sbagliare e ripartire subito dopo.
Un momento doloroso, o di rabbia, per esempio puo' manifestarsi. Cio' che e' importante e' non caricarlo con il pensiero e accettarlo senza sensi di colpa, come insegnamento prezioso. Consapevolezza e' VEDERE direttamente cio' che siamo.
Quel ricordo di se, che e' un lasciare Spazio, apparira' sempre di piu' spontaneamente: mentre guidiamo l'auto, mentre scriviamo al computer, mentre mangiamo.
Mantenere i sensi aperti e' un altro trucchetto.
Se batto sulla tastiera sento i tasti nei polpastrelli, seguo il filo del mio pensiero, sento i suoni della Vita intorno a me, vedo le immagini e le forme e i colori, sento il mio corpo, la sua postura, il mio respiro...e le tensioni si sciolgono come ghiaccio al Sole. Il Sole e' il nostro vero Se' che inizia ad emergere....quando quell'avvitamento su se stessi, in cui l'energia implode in uno spazio ristretto, viene lasciato andare.... l'energia si espande...spontaneamente...._s ussurran

Grazie dei preziosi consigli, anche se ci sono delle cose poco chiare...

Potresti spiegarmi meglio la differenza tra concentrazione e consapevolezza?

Gurdijeff mi sembra che dicesse che ogni momento di consapevolezza, di ricordo di sè, anche con intervalli molto lunghi tra un momento e l'altro, contribuisce comunque a far vedere meglio le cose, ad espandere l'energia, insomma...
vagabondo del dharma is offline  

 



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