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Vecchio 07-11-2006, 00.34.28   #1
individuo
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
...dal film " Samsara "

...Taashi giovane monaco alla ricerca dell'illuminazione riceve una lettera da un anziano monaco del tempio in cui prima viveva, prima che questo muoia...Tashi aveva già abbandonato il tempio da molto tempo per attraversare quella vita di cui il tempio lo aveva " privato ".

La lettera dell'anziano monaco dice:

" Mi rendo conto adesso che il mio cammino non è terminato e tornerò nel ciclo della trasmigrazione delle anime, nel Samsara, sò che prima o poi ci rincontreremo e spero vivamente che quando ci rivedremo tu sarai in grado di dirmi quale sia la cosa più importante: correre a dietro a migliaia di desideri o conquistarne uno solo.
Ti auguro ogni bene e felicità."


Taashi, dopo averla letta decide allora di fare ritorno al tempio andandosene di notte a piedi da quella donna e quel figlio per cui tempo addietro aveva lasciato il tempio...ma sul sentiero del ritorno incontra la moglie che gli dice:

“Iaschadara!! chi conosce questo nome? Il principe Siddartha, Gotam...tutti modi per chiamare Buddha...sono nomi molto conosciuti e ovunque venerati...invece, Iashadara...Iashadara era sposata con Siddartha, lo amava molto. Una notte Siddartha decise di lasciare lei e il loro figlio Roul mentre dormivano per cercare l'illuminazione, per liberare l'umanità dai mali che l'affliggono e passare per sempre alla storia come Buddha.
Nemmeno una parola le ha detto ed è scappato via in piena notte.
Iashadara aveva mostrato compassione per i malati e i sofferenti molto prima che Siddartha sapesse cosa fosse la sofferenza.
Chi può dire se Siddartha non debba la sua illuminazione proprio a lei?
Forse Iashadara avrebbe voluto lasciare Siddartha e Roul ma non l’ha fatto.
Come potremo mai sapere cos’abbia provato Iashadara, quanto sia stata sola, come si sia sentita quando Siddartha l’ha abbandonata?
Chi ha mai pensato a lei alla sua solitudine?
Che cosa avrà detto a suo figlio Roul di fronte all’eterna domanda?! Mio padre dov’è?
Come potrebbe una madre abbandonare di notte il proprio bambino? E’ una cosa possibile solo per un uomo, Taashi, solo per un uomo.
Dopo di che Iashadara non ebbe scelta, dovette vivere purtroppo una vita di rinunce di privazioni, si tagliò i capelli e iniziò a vivere una vita da asceta.
Sai Taashi, se tu riuscissi ad osservare le “ Dharma “ con l’intensità della passione che hai dimostrato nei miei confronti riusciresti a diventare un Buddha in questo corpo in questa vita.”
( ...Taashi iniziò a piangere e a piangere...di un pianto che io, purtroppo, conosco bene )

Non ci voglio trovare, per lo meno io, una morale, ma certamente fa riflettere.

Ultima modifica di individuo : 07-11-2006 alle ore 09.30.28.
individuo is offline  
Vecchio 07-11-2006, 07.46.44   #2
atisha
Ospite pianeta Terra
 
L'avatar di atisha
 
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: ...dal film " Samsara "

Citazione:
Originalmente inviato da individuo
...Taashi giovane monaco alla ricerca dell'illuminazione riceve una lettera da un anziano monaco del tempio in cui prima viveva, prima che questo muoia...
................Non ci voglio trovare, per lo meno io, una morale, ma certamente fa riflettere.

In effetti mi fa riflettere solo una cosa.. ovvero quante possibilità ha l'uomo per giungere alla sua luminosità... quanti sacrifici deve compiere... niente è scontato, ma quando si parte per quella strada tortuosa non si sa.. s'immagina che tutto sia semplice.. ma ad un certo punto qualcosa accade..

nel comune rapporto ciò è reso difficile dal fatto che l'altra persona è in un tipo di relazione con noi e difficilmente essa vuole rinunciarvi.. ed è assai improbabile trattenere una relazione e cercare contemporaneamente di unificare le nostre energie maschili e femminili, renderle armoniche...
è una questione scientifica.. ed è un'illusione pretendere che la realzione resti in piedi..
osho lo diceva.. ed io lo "odiavo". non potrevo crederci e mi sono sempre sforzata a dimostrarmi il contrario.. fino ad unc erto punto.. un punto in cui è stata necessaria una scelta.. è accaduta una spinta irrinunciabile..
Quando si giunge allo stato incondizionato si giunge da soli.. e l'altra metà quasi sempre resta in disparità, resta nel tempo "psicologico" con annessi e connessi...

perchè si possa compiere l'unificazione dei due emisferi è necessario esista un solo corpo da dover Amare..il proprio.. e difficilmente l'altro accetta di non essere più amato come prima..
contrariamente è possibile restare una coppia a metà.. dove è germogliato un certo equilibrio e decondizionamento.. ma l'Unificazione dei due emisferi sarà ancora meta lontana..

atisha is offline  
Vecchio 07-11-2006, 10.25.26   #3
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Riferimento: ...dal film " Samsara "

Bel film, ne ho la versione originale in tibetano

L'ho visto molti anni or sono e non lo ricordo bene, qui comunque c'e' una bella recensione:
http://www.consapevolezza.it/mandala/news/samsara.asp

Il Lama Taashi esce dal tradizionale ritiro di tre anni tre mesi e tre giorni, dopo il quale ti viene conferito il titolo di Lama.
Tali ritiri sono molto rigidi e basati su Yoga psicofisici molto impegnativi oltretutto non definitivi...(quello e' solo un inizio...). Di notte si dorme in una cassa di meditazione con la schiena diritta....
Qui ci sono alcune testimonianze:
http://www.theyogisoftibet.com/clips_stat.htm

In realta' il film punta il dito sulla rinuncia ascetica....che non dovrebbe essere contemplata nel Buddismo Vajrayana...essendo questo Buddismo Tantrico....e quindi Mahayana....dove l'esperienza della Vita con i suoi dolori e le sue gioie ha una valenza positiva. Evitando la Vita...si evita di crescere veramente e non c'e' pratica di meditazione che serva ad evitare un necessario percorso del principio cosciente nel regno dell'incarnazione. Questo e' valido anche per il Vedanta Advaita di Shamkara.
Yam is offline  

 



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