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Vecchio 23-11-2006, 18.19.05   #1
salvatoreR
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La nascita del DARE.

La nascita del dare inizia quando si comincia a comprendere la natura ed i bisogni degli altri.
Dare è un atto creativo che trasforma completamente la prospettiva dell’ego.
Dare non significa solo donare denaro o oggetti a qualcun altro, vi è anche il servizio, il dare se stessi, la devozione, il dare Amore.
Dare significa anche agevolare la vita agli altri. La gioia di rendere un servizio, di fare qualcosa che giovi a qualcuno.
È dunque una legge di natura che il bene o il male che noi faremo ad altri ricadrà sopra noi stessi.
Dare è il dono dell’anima.
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Vecchio 23-11-2006, 19.35.36   #2
Yam
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Riferimento: La nascita del DARE.

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Originalmente inviato da salvatoreR
La nascita del dare inizia quando si comincia a comprendere la natura ed i bisogni degli altri.
Dare è un atto creativo che trasforma completamente la prospettiva dell’ego.
Dare non significa solo donare denaro o oggetti a qualcun altro, vi è anche il servizio, il dare se stessi, la devozione, il dare Amore.
Dare significa anche agevolare la vita agli altri. La gioia di rendere un servizio, di fare qualcosa che giovi a qualcuno.
È dunque una legge di natura che il bene o il male che noi faremo ad altri ricadrà sopra noi stessi.
Dare è il dono dell’anima


Le tue romanticherie non mi convincono, mi sanno tanto di idealismo, non credo nella devozione.
Chi ha veramente compreso cosa significa Amare non ne parla in questo modo, non me la conti.
Una mia carissima amica e' appena tornata dal Madagascar, e' un chirurgo e passa le sue vacanze in luoghi terribili, tra cui i lebbrosari in India, anche se l'India racconta di aver debellato la lebbra.....cosa assolutamente non vera.
In Africa, mi racconta, nessuno ti ringrazia, anzi.....c'e' una certa indolenza...
Se ti aspetti qualcosa, per esempio un ritorno gratificante per il tuo ego spirituale, non ti arriva un fico secco. Fai lo schiavo, gratis e rischiando le malattie e i morsi delle tarantole, degli scorpioni, dei coccodrilli...come me.
Quel cavolo di amore di cui parli tu non e' amore, e' melassa appiccicosa.
L'Amore e' anche rude, ruvido a volte.
E' silenzio, ascolto di se prima di tutto e quindi di quello che non e' affatto altro da te. Ma se non conosci la non dualita', come fai ad amare?
Non ci credo, anche se so che di Amore nel mondo ce n'e' veramente molto.
Della Chiesa Cattolica ammiro questo aspetto, anche se sono stati fatti tanti errori, ci sono molte situazioni valide, situazioni dove la propaganda religiosa passa in secondo piano, anzi non c'e' proprio di fronte a condizioni di vita estreme, ai bisogni di chi non riesce neanche a vivere.

Edit: se mi sbaglio ti offro una cena alla mensa dei poveri del Cottolengo, dove tra l'altro si mangia proprio bene.

Ultima modifica di Yam : 23-11-2006 alle ore 20.02.27.
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Vecchio 23-11-2006, 20.06.34   #3
VanLag
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Riferimento: La nascita del DARE.

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Originalmente inviato da salvatoreR
La nascita del dare inizia quando si comincia a comprendere la natura ed i bisogni degli altri.
Dare è un atto creativo che trasforma completamente la prospettiva dell’ego.
Dare non significa solo donare denaro o oggetti a qualcun altro, vi è anche il servizio, il dare se stessi, la devozione, il dare Amore.
Dare significa anche agevolare la vita agli altri. La gioia di rendere un servizio, di fare qualcosa che giovi a qualcuno.
La presa di coscienza che non siamo soli che esistono anche gli altri, che gli altri sono importanti, è uno dei tanti sintomi della rottura del guscio che preclude la nascita del pulcino/uomo.Prima di allora pensavamo di esserci ma non c’eravamo.

Non occorre che uno diventi benefattore per professione, o filantropo a full-time, ma tutto è diverso dopo quella presa di coscienza…. Spesso più faticoso, ma non si può tornare indietro è un processo irreversibile ed alla lunga ci si accorge di quanto sia importante che ci sia stato quel mutamento.

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Vecchio 23-11-2006, 20.30.29   #4
atisha
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È dunque una legge di natura che il bene o il male che noi faremo ad altri ricadrà sopra noi stessi.
Dare è il dono dell’anima.

se è una legge della natura dovrebbe essere un fatto naturale, come quello di mangiare, bere.. camminare.. ma non è così..
e non sempre il bene ricade su noi stessi come neanche il male..
questa è una favoletta, per me, per tenerci buoni e che tende a crearci aspettative su aspettative... gratificando l'ego insomma..

Il dare anche per me è dono dell'Anima.. ma fino a che l'Anima non è formata.. difficilmente siamo in grado di donare in quel senso naturale che tu citi..

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Vecchio 24-11-2006, 00.25.26   #5
Yam
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Se qualcuno mi offre con amore e devozione: una foglia, un fiore, un frutto, dell'acqua, accetterò la sua offerta!


Hare Krishna!


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Originalmente inviato da VanLag
La presa di coscienza che non siamo soli che esistono anche gli altri, che gli altri sono importanti, è uno dei tanti sintomi della rottura del guscio che preclude la nascita del pulcino/uomo.Prima di allora pensavamo di esserci ma non c’eravamo.

Gli anni passano e si inizia ad aver paura...cosi timorati di dio si diventa anche un pochino altruisti, si spendono tutti i soldini per i figli, fino a dissanguarsi per ogni loro capriccio o bisogno reale che sia, si diventa piu' gentili (ma c'e' anche chi diventa piu' acido ) e ci si prepara a morire.

Citazione:
Non occorre che uno diventi benefattore per professione, o filantropo a full-time, ma tutto è diverso dopo quella presa di coscienza…. Spesso più faticoso, ma non si può tornare indietro è un processo irreversibile ed alla lunga ci si accorge di quanto sia importante che ci sia stato quel mutamento.


E ci mancherebbe che non ci fosse e purtroppo non sempre accade.
L'infarto, l'ictus, la trombosi, i vari tipi di cancro, l'alzheimer, il morbo di parkinson....sono tutti ottimi guru.
A volte pero' l'avanzare dell'eta' e l'ammorbidirsi del cuore non sono sufficienti.....
Ovviamente parlo soprattutto per me.
Hare Krishna

Ultima modifica di Yam : 24-11-2006 alle ore 00.52.47.
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Vecchio 26-11-2006, 10.15.49   #6
salvatoreR
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Riferimento: La nascita del DARE.

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Originalmente inviato da Yam
Le tue romanticherie non mi convincono, mi sanno tanto di idealismo, non credo nella devozione.
Chi ha veramente compreso cosa significa Amare non ne parla in questo modo, non me la conti.
Una mia carissima amica e' appena tornata dal Madagascar, e' un chirurgo e passa le sue vacanze in luoghi terribili, tra cui i lebbrosari in India, anche se l'India racconta di aver debellato la lebbra.....cosa assolutamente non vera.
In Africa, mi racconta, nessuno ti ringrazia, anzi.....c'e' una certa indolenza...
Se ti aspetti qualcosa, per esempio un ritorno gratificante per il tuo ego spirituale, non ti arriva un fico secco. Fai lo schiavo, gratis e rischiando le malattie e i morsi delle tarantole, degli scorpioni, dei coccodrilli...come me.
Quel cavolo di amore di cui parli tu non e' amore, e' melassa appiccicosa.
L'Amore e' anche rude, ruvido a volte.
E' silenzio, ascolto di se prima di tutto e quindi di quello che non e' affatto altro da te. Ma se non conosci la non dualita', come fai ad amare?
Non ci credo, anche se so che di Amore nel mondo ce n'e' veramente molto.
Della Chiesa Cattolica ammiro questo aspetto, anche se sono stati fatti tanti errori, ci sono molte situazioni valide, situazioni dove la propaganda religiosa passa in secondo piano, anzi non c'e' proprio di fronte a condizioni di vita estreme, ai bisogni di chi non riesce neanche a vivere.

Edit: se mi sbaglio ti offro una cena alla mensa dei poveri del Cottolengo, dove tra l'altro si mangia proprio bene.
Carissimo YAM, ancora una volta non ti smentisci. Il tuo vizio di giudicare il prossimo è sempre presente. La tua lunga esperienza spirituale non ti ha ancora cambiato. Ognuno è “ciò che è”.
Lo specchio di ciò che si è, non si può nascondere, appare nel suo grandissimo splendore nei nostri rapporti col prossimo.
L’AMORE non può ricevere, essendo pienezza; l’Amore non può che DARE.
L’ AMORE è anche accordo di polarità, annullamento di distanze e armonia dei contrari.
Mi fermo qui.

Un abbraccio.
Salvatore R.
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Vecchio 26-11-2006, 12.00.37   #7
atisha
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L'infarto, l'ictus, la trombosi, i vari tipi di cancro, l'alzheimer, il morbo di parkinson....sono tutti ottimi guru.
A volte pero' l'avanzare dell'eta' e l'ammorbidirsi del cuore non sono sufficienti.....
Ovviamente parlo soprattutto per me....

quoto.. è vero.. è così da come osservo in giro...
tutto ciò non basta...
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Vecchio 26-11-2006, 14.59.15   #8
crepuscolo
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La nascita del dare inizia quando si comincia a comprendere la natura ed i bisogni degli altri.
Dare è un atto creativo che trasforma completamente la prospettiva dell’ego.
Dare non significa solo donare denaro o oggetti a qualcun altro, vi è anche il servizio, il dare se stessi, la devozione, il dare Amore.
Dare significa anche agevolare la vita agli altri. La gioia di rendere un servizio, di fare qualcosa che giovi a qualcuno.
È dunque una legge di natura che il bene o il male che noi faremo ad altri ricadrà sopra noi stessi.
Dare è il dono dell’anima.

Una piccola cosa...prima di "Dare" prova a capire se sai "Ricevere". Ti sarà capitato qualche atto d'amore, una gentilezza, un piacere...ecco come l'hai ricevuto? Ti sei sentito appagato? Ti sei sentito orgoglioso? Ti sei sentito sereno? Ora dopo aver ben vagliato questo riproponi il post del "Dare" , stando attento a non riportare nulla di ciò che può aver in qualche modo infastidito te nel ricevere.
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Vecchio 26-11-2006, 17.35.39   #9
VanLag
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Gli anni passano e si inizia ad aver paura...cosi timorati di dio si diventa anche un pochino altruisti, si spendono tutti i soldini per i figli, fino a dissanguarsi per ogni loro capriccio o bisogno reale che sia, si diventa piu' gentili (ma c'e' anche chi diventa piu' acido ) e ci si prepara a morire.
Hare Rama

Io non ho figli però la gioia negli occhi dei miei nipotini la mattina di Natale è una delle cose più belle che ricordo. Non ho figli però oggi, una persona che mi è molto vicina, mi ha detto che ha scoperto di provare gioia nell’essere generosa e fare qualcosa per gli altri ed io mi sono sentito felice.

Hare Rama


Ultima modifica di VanLag : 26-11-2006 alle ore 19.44.38.
VanLag is offline  
Vecchio 26-11-2006, 18.29.29   #10
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Originalmente inviato da crepuscolo
Una piccola cosa...prima di "Dare" prova a capire se sai "Ricevere". Ti sarà capitato qualche atto d'amore, una gentilezza, un piacere...ecco come l'hai ricevuto? Ti sei sentito appagato? Ti sei sentito orgoglioso? Ti sei sentito sereno? Ora dopo aver ben vagliato questo riproponi il post del "Dare" , stando attento a non riportare nulla di ciò che può aver in qualche modo infastidito te nel ricevere.

Com’è facile confondere il senso delle parole.
Ciò di cui si parla, non è il DARE tutto ciò che gli altri inconsideratamente desiderano, esigono o pretendono.
Nel nostro caso il DARE è Amore.
L’Amore è comprensione, e laddove c’è comprensione c’è anche Visione e discernimento, giusta valutazione e conoscenza dell’evento.
Non si sceglie di fare del bene, si fa perché si sente dentro. È uno stadio d’evoluzione dell’Essere.
salvatoreR is offline  

 



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