Eh si ....e quindi il morire fisicamente e' identico al morire dentro, al morire a se stessi, alla morte dell'ego....quasi mai improvvisa..quasi sempre graduale, ma ogni volta dolorosa....come un parto a cui segue una nuova nascita....
Sul paradiso qui ed ora...a volte si a volte no....perche' c'e' un processo in atto...a meno che non si tenti una fuga....

Non me lo sarei mai aspettato da te cara Gyta

Pure tu senza paura!

Mi avete abbandonato tutti...sono rimasto l'unico ad avere paura della morte

Finalmente ho trovato qualcuno che ha paura di cio che non conosce!
Oppure mi sbaglio....conosci la morte che la temi?

Anch'io sono un "Senza Paura"

Ma di fronte al pensiero della morte me la faccio sotto lo stesso!

(unica differenza, con tanti, è che non mi vergogno molto di ammetterlo)

E' la stessa cosa che ho pensato anch'io in apertura di discussione...che bello! ho trovato finalmente una persona diversa che non ha paura della morte rispetto al pensiero delle migliaia di persone con le quali ho avuto rapporti nella mia vita.
...poi ho visto che siete la stragrande maggioranza ad infischiarvene della morte ed ora mi ritrovo solo e spaventato come un cane.

Veniamo a noi...
...come ti hanno già fatto notare, credo sia abbastanza risaputo che si ha paura proprio di ciò che non si conosce...

...che poi tu, attraverso un pensiero filosofico Epicureo, o gli altri, aggiungendo qualche iniziale maiuscola qua e la, riusciate ad eluderla, nasconderla o camuffarla, per me significa solamente che state agendo sulla manopola del volume del grado di accettazione della stessa che...a mio avviso...non prevede mai lo zero e non ha nemmeno tanto lasco!

Vorrei invece che mi si rispondesse alla domanda che ho fatto molti posts fa e che ho rivolto a tutti quelli che ritengono indifferente la morte...
- La morte di un figlio vi è indifferente?

Orsù signori spirituali...vi fa paura la domanda?

Io ritengo invece impossibile avere paura di cio che non si conosce, chi dice cio non sa cosa sia la paura......
hai paura dell'idea che ti sei fatto della morte, non della morte in realta....hai paura di perdere cio che ritieni ti appartenga........per me tutto cio è ovvio.

Di un figlio.....confondi la sofferenza con la paura!
sei un po confuso,,,,,,tu non spirituale che però ricerchi qualcosa nei forum spirituali.....

E possibile che ancora non si sia compreso di come si sta parlando della Morte?

"...per poter sperimentare la morte mentre siamo ancora vivi, dobbiamo abbandonare ogni sotterfugio mentale, ovvero tutto ciò che ci impedisce un'esperienza diretta.....

Vivere e morire potrebbero essere la stessa cosa, e il fatto che le abbiamo separate potrebbe essere fonte di grande sofferenza.. abbiamo separato la morte trattandola come un evento che accadrà alla fine della vita, tuttavia è sempre presente.. avendo paura di quella cosa che chiamiamo morte l'abbiamo separata dalla vita relegandole entrambi in compartimenti stagni separati l'uno dall'altro da spazi immensi.. ..una mente imprigionata in tale processo non riuscirà mai a comprendere, comprendere è libertà, ma tra noi sono ben pochi coloro che vogliono essere liberi.. ..lasciamo che l'oceano della vita e della morte sia così com'è.. ..l'io che ha goduto, sofferto e conosciuto, potrà continuare?"

Jiddu Krishnamurti

chiamiamole "finte paure" o "illusioni di paure".
sulla morte diciamo che più sei "attaccato" a una visione esclusivamente materiale dell'esistenza duale più ti crei idee e paure su quello che non conosci.

ciao

YAM, CARO,
dovresti leggere bene tutto ......io concordo pienamente in cio che j.k. ha scritto, ma questo va oltre, non è un brano per tutti, non puoi pretenderlo.
Io rispondevo a chi continua ad affermare cose per me errate......se sfogli bene cio che j.k. ha scritto ritroverai le stesse cose che io ho chiesto a Maxim.....
Poi che morte e vita sono aspetti continuamente presenti è tutta una altra discussione, che puoi affrontare con chi la morte conosce e quindi non teme........

yam,
leggi l'ultimo periodo......