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Vecchio 05-03-2007, 22.59.46   #1
Greuze
Utente bannato
 
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Messaggi: 47
Unhappy 1968: un'eredità dura da sopportare!!

Il '68 è un anno in cui i giovani si ribellano e si lasciano andare ad ogni sorte di libertà che in qualche modo ne vediamo i risultati ancora oggi.....

Ma se non sarebbe mai avvenuta questa sorte di ribellione non era meglio?
Vergognose proteste interne,diffusione di droghe,pazzie assurde e antimorali,disfattismo.....l'I talia si apprestava ad andare incontro a una distruzione che continua ancora oggi.....la gente non riesce a capire che ogni cittadino di una nazione deve lavorare per accrescere la potenza e la dignità della patria che gli ha dato i natali.....non deve infangare e insidiare ciò con richieste e comportamenti estremi ma tirarsi su le maniche e fare il proprio dovere........ovviamente tante anche le cose positive introdotte dai giovani di quegli anni che hanno fatto vedere una grande grinta.......

L'Italia di oggi sente pesare le mosse di allora tanto che adesso per prendere una decisione esemplare bisogna far passare anni o addirittura chiedere a una miriade di persone prima di applicarla per paura di ripercussioni........
Greuze is offline  
Vecchio 08-03-2007, 01.38.40   #2
Lucio Musto
Rudello
 
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Messaggi: 943
Riferimento: 1968: un'eredità dura da sopportare!!

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Originalmente inviato da Greuze
Il '68 è un anno in cui i giovani si ribellano e si lasciano andare ad ogni sorte di libertà che in qualche modo ne vediamo i risultati ancora oggi.....

Ma se non sarebbe mai avvenuta questa sorte di ribellione non era meglio?
Vergognose proteste interne,diffusione di droghe,pazzie assurde e antimorali,disfattismo.....l'I talia si apprestava ad andare incontro a una distruzione che continua ancora oggi.....la gente non riesce a capire che ogni cittadino di una nazione deve lavorare per accrescere la potenza e la dignità della patria che gli ha dato i natali.....non deve infangare e insidiare ciò con richieste e comportamenti estremi ma tirarsi su le maniche e fare il proprio dovere........ovviamente tante anche le cose positive introdotte dai giovani di quegli anni che hanno fatto vedere una grande grinta.......

L'Italia di oggi sente pesare le mosse di allora tanto che adesso per prendere una decisione esemplare bisogna far passare anni o addirittura chiedere a una miriade di persone prima di applicarla per paura di ripercussioni........

Non è facile dire come sarebbe la nostra realtà oggi se il '68 non ci fosse stato, nel nulla di bene che aggiunse al mondo come nel tantissimo di male che eliminò.

Il '68 fu una crisi di crescita, indispensabile in quel momento in cui letteralmente, il mondo non stava più nella sua vecchia pelle ormai diventata troppo stretta.

Esattamente come fa un serpente in primavera strappandosi di dosso la corazza di vecchie scaglie che pure l'avevano servito benissimo, così il '68 servì per rimuovere strutture, preconcetti, condizionamenti, usi e costumi che erano stati validi fin prima della guerra ma erano ormai inadeguati orpelli e sterili appesantimenti per il mondo nuovo del dopoguerra e della ricostruzione sociale.
Realtà nuova "Mondiale", come la guerra che l'aveva propiziata.

Nessuna trasformazione rapida è indolore, neppure il liberarsi della pelle vecchia. Ma indispensabile, per crescere.

Anche se alla fine pare che non sia successo nulla.
Da una corazza di scaglie sei uscito, in una corazza di scaglie ti ritrovi.

E manco ti accorgi che è un vestito del tutto nuovo!
Lucio Musto is offline  
Vecchio 09-03-2007, 04.46.57   #3
acquario69
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Riferimento: 1968: un'eredità dura da sopportare!!

-tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finisco a tavola

-cercava la rivoluzione e trovo' l'agiatezza

(leo longanesi)

<<Compagno di scuola,compagno di niente
ti sei salvato dal fumo delle barricate?
Compagno di scuola,compagno di niente
ti sei salvato o sei entrato in banca pure tu?>>

(antonello venditti)
acquario69 is offline  
Vecchio 11-03-2007, 11.51.14   #4
Patri15
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Riferimento: 1968: un'eredità dura da sopportare!!

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Originalmente inviato da acquario69
-tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finisco a tavola

-cercava la rivoluzione e trovo' l'agiatezza

(leo longanesi)

<<Compagno di scuola,compagno di niente
ti sei salvato dal fumo delle barricate?
Compagno di scuola,compagno di niente
ti sei salvato o sei entrato in banca pure tu?>>

(antonello venditti)

WOODSTOCK Fondata alla fine del 1700 da una colonia di olandesi, la ancora incantevole cittadina di Woodstock è circondata da boschi fittissimi e da laghi cristallini: sin dagli anni '40 divenne una piccola comunità di artisti.

Forse, proprio la rigogliosa, dolce natura del paesaggio intorno a W. favorì la migliore riuscita di quei tre giorni di musica che, nel bel mezzo della guerra del Vietnam, ebbero più efficacia delle bombe al napalm, delle dichiarazioni diplomatiche, delle strategie politico-militari e dei tanti interventi dei mass-media per scuotere l'opinione pubblica americana.

Io credo che a quella magica amalgama di elementi che hanno contraddistinto la controcultura giovanile della fine degli anni '60, abbia contribuito anche la qualità, l'inspirazione, la forza di quella musica che a Woodstock visse la sua consacrazione definitiva.

Una travolgente onda sonora che permise a tantissimi giovani di ampliare la propria cultura, la propria sensibilità.
Ideali di libertà, "fate l'amore, non fate la guerra", i figli dei fiori, Joan Baez, i Santana, fu un movimento di pace, di amore, di musica, purtroppo (e chissà come mai) trasformato di colpo in morte e terrore.

Chi visse quegli anni, non può dimenticarli, non può dimenticare il sentimento di fratellanza, di comunione, di amore per la Pace nel mondo.

Vorrei che ora, in questo squallido, feroce mondo in cui siamo costretti a vivere, tornassero quei figli dei fiori con le loro chitarre e i loro colori.
Patri15 is offline  
Vecchio 11-03-2007, 17.08.27   #5
fallible
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Riferimento: 1968: un'eredità dura da sopportare!!

ciao.....ci siamo ancora......basta saperci "vedere" abbiamo qualche anno in più meno illusioni ma lo stesso Amore claudio
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Vecchio 11-03-2007, 17.56.33   #6
Patri15
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Riferimento: 1968: un'eredità dura da sopportare!!

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Originalmente inviato da fallible
ciao.....ci siamo ancora......basta saperci "vedere" abbiamo qualche anno in più meno illusioni ma lo stesso Amore claudio

Grazie, questa è una frase di speranza che riscalda tanto.
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Vecchio 11-03-2007, 21.16.43   #7
dany83
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Riferimento: 1968: un'eredità dura da sopportare!!

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Originalmente inviato da Greuze
Il '68 è un anno in cui i giovani si ribellano e si lasciano andare ad ogni sorte di libertà che in qualche modo ne vediamo i risultati ancora oggi.....

Ma se non sarebbe mai avvenuta questa sorte di ribellione non era meglio?
Vergognose proteste interne,diffusione di droghe,pazzie assurde e antimorali,disfattismo.....l'I talia si apprestava ad andare incontro a una distruzione che continua ancora oggi.....la gente non riesce a capire che ogni cittadino di una nazione deve lavorare per accrescere la potenza e la dignità della patria che gli ha dato i natali.....non deve infangare e insidiare ciò con richieste e comportamenti estremi ma tirarsi su le maniche e fare il proprio dovere........ovviamente tante anche le cose positive introdotte dai giovani di quegli anni che hanno fatto vedere una grande grinta.......

L'Italia di oggi sente pesare le mosse di allora tanto che adesso per prendere una decisione esemplare bisogna far passare anni o addirittura chiedere a una miriade di persone prima di applicarla per paura di ripercussioni........


sono daccordo con te in parte,perchè non credo che uno debba lavorare per la patria,ma lo deve fare solo per se stesso,perchè l'unico scopo dell'essere umano è quello di alimentarsi...lo so che nel mondo di oggi è difficile pensarla in questo modo,ma la realtà è questa!è la natura...
dany83 is offline  
Vecchio 12-03-2007, 07.17.23   #8
acquario69
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Riferimento: 1968: un'eredità dura da sopportare!!

secondo voi,mi riferisco a chi ha vissuto quel periodo,quali potrebbero essere stati i motivi per cui quelle idee di fratellanza e "rivoluzione" non hanno poi sfociato in un cambiamento concreto in quella direzione?
ingenuita...strumentalizzazion e...illusione...poteri occulti...o che altro?
acquario69 is offline  
Vecchio 12-03-2007, 19.56.36   #9
fallible
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Riferimento: 1968: un'eredità dura da sopportare!!

Salve e buona sera!
ad 83 (se l'anno di nascita sei coetaneo di mio figlio) un suggerimento...né per la patria né per se stessi (da soli non si va lontano) ma per migliorare il quotidiano, la rivoluzione violenta non funziona ma il progredire aiuta
ad 69 credo che le cause siano tutte quelle da te riportate ma soprattutto, seguendo il pensiero di Marx (processo materialistico della storia), non si sono verificate le condizioni storiche per , fortunatamente (sarebbe stato un gran casino), una rivoluzione violenta; nonostante tutto, la botte che abbiamo preso per poter dire la "nostra" sono servite per smuovere le acque stagnanti in cui eravamo immersi
claudio
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Vecchio 12-03-2007, 20.48.48   #10
Patri15
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Salve e buona sera!
ad 83 (se l'anno di nascita sei coetaneo di mio figlio) un suggerimento...né per la patria né per se stessi (da soli non si va lontano) ma per migliorare il quotidiano, la rivoluzione violenta non funziona ma il progredire aiuta
ad 69 credo che le cause siano tutte quelle da te riportate ma soprattutto, seguendo il pensiero di Marx (processo materialistico della storia), non si sono verificate le condizioni storiche per , fortunatamente (sarebbe stato un gran casino), una rivoluzione violenta; nonostante tutto, la botte che abbiamo preso per poter dire la "nostra" sono servite per smuovere le acque stagnanti in cui eravamo immersi
claudio

Dobbiamo considerare il movimento in due parti: la prima, arrivata da noi con ritardo rispetto all'America, era un movimento pacifista degli studenti che si unirono agli operai, ma ben altro che una lotta armata, era una rivoluzione fatta attraverso la musica, le comuni ecc..; la seconda parte ci portò dritto dritto agli anni di piombo.
La contestazione sorse anche stavolta nelle Università, ma la Polizia non rimase a guardare.
Ricordo Bologna nel marzo del '77 quando venne ucciso lo studente Francesco Lo Russo, sembrava una città in guerra. A quei tempi c'erano le radio libere: famosa Radio Alice a cui ci si rivolgeva telefonando dalle cabine sulle strade per avere notizie.
Patri15 is offline  

 



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